ARMATURA DELLA CHIOMA DI BERENICE

E' l'armatura indossata da Mei nel romanzo Gigantomachia. Ufficialmente classificata come una delle quattro armature di materiale sconosciuto, non viene mai mostrata graficamente ed anche la descrizione fatta dal romanzo è sommaria. Il suo aspetto è quindi parzialmente sconosciuto.

Storia: La storia dell'Armatura della Chioma di Berenice è per lo più sconosciuta. Essendo una delle quattro armature misteriose, è dotata di poteri particolari e legata al mostro ancestrale Tifone. Unica capace di imprigionarlo, era infatti sigillata unitamente con i Giganti nel tempio sotterraneo del Monte Etna, in Sicilia, finchè Mei non fu inviato per impadronirsene. In seguito alla vittoria su Tifone, sigilla ancora una volta il Dio rinchiudendolo in un bozzolo insieme a Mei stesso, fino alla fine del tempo.

Descrizione e Poteri: L'armatura è descritta parzialmente da alcuni passaggi della Gigantomachia. L’elmo ricorda al tempo stesso le protezioni utilizzate dai lottatori di boxe e un ornamento femminile. I coprispalla hanno la forma di grandi scudi neri che ricordano le ali di un corvo. Grazie a complesse connessioni che permettono qualsiasi movimento, gli scudi si fondono ai braccili, senza pregiudicare la mobilità del Cavaliere. I pezzi del pettorale, dell’anca e dell’addome sono leggeri e fini, e sulle gambe l’unica protezione sono le ginocchiere. È un’Armatura dalle curve soavi, che rappresentano la femminina immagine che la originò, nonostante essa sia intensamente nera.

I due scudi laterali dell’Armatura della Chioma di Berenice possono lanciare centinaia di migliaia di fili taglienti, ed anche il resto dell'armatura può prendere parte a questo attacco, disfacendosi del tutto e mutandosi nei capelli della chioma di Berenice. Tali fili sono talmente affilati da poter fare a pezzi persino il corpo di Tifone.

Totem

Il totem dell'armatura viene brevemente descritto nel romanzo. Raffigura una donna di lato, con lunghi capelli che ondeggiano con un bel luccichio, che ricorda l’immagine di un dipinto brillante.

Scrigno

Come tutte le armature, anche quella della Chioma di Berenice è dotata di uno scrigno, o Pandora Box, in cui riporla in forma assemblata. Lo scrigno viene descritto da qualche passaggio del romanzo: è nero come la notte, talmente scuro da assorbire la luce al suo interno, ed adornato dalle stelle del firmamento. Su di esso è scolpita in bassorilievo la figura di una donna sdraiata.