DRAGONE "V1"

Con il nome di V1 si intende generalmente la prima armatura di Sirio nell'anime, quella che il cavaliere conquista nel flashback del quarto episodio ed indossa per tutta la saga del Grande Tempio ed i primi due OAV.

Episodi: 2-73, OAV 1 e 2; manga n° 1-13 (edizione Star Comics)

Indossata da: Sirio

Numero pezzi: 12

Armi / pezzi speciali: Sul braccio sinistro è agganciato lo scudo del Dragone, considerato il più potente tra tutti gli scudi delle armature di Atena, con la possibile eccezione dei due scudi d'oro della Bilancia e di quello dell'omonima costellazione. Lo scudo ha una resistenza molto superiore al resto dell'armatura, che a sua volta è più robusta di una normale armatura di bronzo (vedi Poteri), e può respingere attacchi di vario tipo. La protezione per il pugno destro della corazza ha una resistenza paragonabile a quella dello scudo e, con un attacco a piena potenza, può sfondare delle normali armature di bronzo o d'argento.

Anime

Storia: Considerata l'incarnazione del divino animale, l'armatura del Dragone è stata custodita per secoli in Cina, sul fondo della cascata dei Cinque Picchi, le cui acque ne hanno aumentato gradualmente la resistenza, fino a renderla una tra le più forti armature di bronzo. Pur possedendo uno scrigno, la corazza non era conservata al suo interno, proprio per permettere alle acque della cascata di raggiungerla al meglio. A giudicare da vari riferimenti nella serie, sembra che non abbia avuto altri proprietari prima di Sirio nella serie classica. Copre mediamente quanto una normale armatura di bronzo (dell'anime) lasciando scoperte solo piccole zone sull'addome, le braccia e e le gambe. Come tutte le armature di Atena, possiede una vita propria, e di conseguenza può morire se subisce danni troppo gravi. In quel caso, per ripararla sono indispensabili sangue di cavaliere ed alcuni strumenti speciali. Danni minori invece si riparano da soli col tempo, e la cosa avviene più in fretta se la corazza è riposta nel suo scrigno. A giudicare da una scena nel 19° episodio, conduce l'elettricità.

Nel corso della serie viene danneggiata solo in rarissime occasioni, e di solito sono limitatamente allo scudo, anche se almeno due volte viene distrutta completamente. Il primo serio danno è la rottura dello scudo e del bracciale destro nel quinto episodio, ad opera di Sirio stesso ingannato da Pegasus. Pur non essendo molto estesi, questi danni fanno morire la corazza, che però in seguito viene riparata da Mur, usando il sangue di Dragone stesso. Da allora, non viene più danneggiata fino al 42° episodio, in cui Mur, dopo aver sfondato lo scudo con un solo dito, rivela che i colpi accumulati nel corso delle varie battaglie, pur non avendo portato a danni visibili, hanno indebolito la corazza. Stavolta però l'armatura non è morta, e quindi il cavaliere d'oro può ripararla senza bisogno di sangue, e con l'occasione la fortifica nettamente. Grazie a questo intervento, l'armatura resiste senza problemi anche ai colpi di cavalieri d'oro come Toro, Cancer, Virgo e Scorpio. A distruggerla è Capricorn che, nel 65° episodio, si mostra in grado di tagliare abbastanza facilmente l'armatura grazie ad Excalibur.

L'armatura viene danneggiata anche da Yan, nel primo OAV, e, più seriamente, da Midgard/Cristal nel secondo, finchè, dai suoi frammenti, non viene forgiata la versione V2.

Descrizione: l'armatura è composta da 12 pezzi: due schinieri, che vanno dal piede al ginocchio; due ginocchiere, che arrivano più o meno a metà gamba; un cinturino; un bracciale ed uno scudo, che vanno dalle dita ai gomiti; due coprispalle; un pettorale, che la maggior parte del torace; uno schienale; l'elmo. Il colore principale è il verde, con decorazioni in rosso, giallo, bianco e nero.

Vediamo ora i pezzi uno per uno:

L'elmo è a casco e copre interamente la nuca, il cranio, la fronte e le tempie e la parte posteriore del collo, arrivando fino ai bordi della mascella ma lasciando scoperti il viso e la gola. La forma richiama chiaramente la testa di un drago, con tanto di muso, baffi, corna e scaglie sul retro. È prevalentemente verde, eccezion fatta per gli occhi, rossi, ed i baffi gialli. Erroneamente in alcuni episodi gli occhi sono colorati verdi o gialli. È senza dubbio il più voluminoso tra gli elmi dei protagonisti.

I coprispalla verdi e bianchi hanno la forma delle zampe artigliate di un drago e si agganciano sul coprispalla e lo schienale, con le tre unghie che scendono lateralmente. Per ragioni simmetriche, l'artiglio centrale è più grande dei due laterali, che sono più piccoli e ricurvi. Le immagini dello scontro con Pegasus nel 4° episodio mostrano che anche la protezione per la parte superiore del braccio, che protegge l'arto anteriormente, posteriormente, internamente e, in misura minore, lateralmente, fa parte del coprispalla. Questo pezzo è abbastanza rigido e circonda il braccio come un cubo, ma l'aggancio al pettorale ha uno snodo che permette a Sirio di ruotare le braccia anche di 360°, come quando lancia il Drago Nascente. Quando ciò accade, la parte superiore del coprispalla, quella con gli artigli del drago, si solleva avvicinandosi al collo, mentre la parte inferiore appunto ruota, continuando a proteggere il braccio. Nonostante tale divisione indichi che i due pezzi del coprispalla non sono fusi l'un con l'altro, la vestizione del 39° episodio conferma che la protezione per la parte superiore del braccio è comunque parte dei coprispalla. A seconda dei disegnatori, la protezione per la parte interna del braccio, quella a contatto con il pettorale, può essere assente.

Il pettorale, completamente verde, copre simmetricamente il torace, la schiena e la base del collo, lasciando però scoperta la gola, in modo da permettere a Sirio di piegare la testa in avanti. È un pezzo abbastanza massiccio, che sul davanti riproduce la forma dei muscoli pettorali, stringendosi al centro in un fregio quadrato, sotto la quale si trova una piccola tacca e sopra il quale si trova la parte anteriore del collare. Come detto, quest'ultima è bassa, quasi a girocollo, ed è decorata con delle striature verticali oblique. Posteriormente, il collare arriva a pochi centimetri dall'elmo, offrendo una protezione quasi totale, mentre lateralmente si congiunge ai coprispalla. Il punto di aggancio tra pettorale e schienale è sul lato, sotto il braccio, ed è evidenziato da un incastro abbastanza evidente quando Sirio solleva l'arto. Lo schienale, quasi perennemente coperto dai capelli, non ha la tacca centrale, il che gli da una forma più uniforme, ma delle linee decorative evidenziano comunque abbastanza chiatamente i muscoli dorsali. Sia il pettorale che lo schienale arrivano più o meno fino a metà torace, a vari centimetri di distanza dalla cintura. Al livello delle braccia, sia il pettorale che lo schienale sono coperti dai coprispalla.

I bracciali sono molto diversi tra loro, quello destro è una normale protezione per il braccio, mentre quello sinistro alloggia lo scudo del Dragone. Il bracciale destro ha una forma ovale allungata, che gli permette di coprire sia la parte superiore che i lati del braccio. Diversamente dalla maggior parte degli altri bracciali, sembra che la massiccia placca esagonale che forma il grosso del pezzo sia solo agganciata sulle fascie metalliche che tengono il tutto sul posto, invece di essere un blocco unico. Ad ogni modo, il bracciale si estende da circa metà delle dita fino a poco oltre il gomito. La parte che copre la mano è rigida sul dorso e flessibile sul palmo ed in corrispondenza delle varie articolazioni delle dita, in modo da permettere di serrare a pugno. Le nocche sono ulteriormente rinforzate. Un altro snodo si trova all'altezza del polso, e permette di articolare quest'ultimo come si deve. La presenza di questi snodi suggerisce che in alcuni punti l'armatura abbia un pò di metallo extra, estensibile, come quello del cinturino. Sul lato sinistro, la protezione per la mano e le dita è identica a quella del bracciale destro, ma al posto della placca esagonale c'è lo scudo del Dragone. Rotondo, con un diametro che va da metà del dorso della mano fino al gomito, lo scudo è concavo all'interno e convesso all'esterno, per far scivolare meglio i colpi nemici. Lo scudo è decorato con dei fregi a forma di una stella posta dentro un cerchio, le cui punte si estendono a formare quattro archi. Lo spessore dello scudo non è noto, ma a giudicare da un'immagine nel 65° episodio, è di vari centimetri nel punto più massiccio. Va notato che, mani a parte, entrambi i bracciali coprono solo la parte superiore del braccio, ma lasciano del tutto scoperta quella inferiore, eccezion fatta per una sottile fascia di metallo che tiene il pezzo sul posto.

Il cinturino è ha la tipica forma a gonnellino, e sembra formato da una doppia cintura rigida lungo la vita e da cinque piastre flessibili che coprono il fondoschiena, tutti i lati del bacino e l'articolazione con le gambe. Le piastre non hanno tutte le stesse dimensioni, le tre anteriori sono infatti più strette delle due posteriori, probabilmente per ottimizzare la mobilità delle gambe. Le piastre sono parte di un pezzo unico e, nella maggior parte dei casi, quando Sirio solleva la gamba, si allargano senza separarsi. Alcune immagini suggeriscono che, internamente, le piastre siano collegate da altre più piccole, che si stendono quando i pezzi superiori si allargano. L'aggancio delle piastre alla cintura è abbastanza flessibile da farle stendere orizzontalmente. Al centro della cintura c'è una fibbia nera, con decorazioni gialle, ma non è chiaro se queste ultime rappresentino qualcosa in particolare. Per il resto, il cinturino è del tutto verde.

Le ginocchiere sono esagonali, coprono escusivamente il ginocchio, estendendosi solo per pochi centimetri sulla coscia e sovrapponendosi agli schinieri sulla gamba. Il pezzo è più grande in avanti che dietro, dove è tenuto sul posto da una fascia metallica, che si congiunge con gli schinieri. La posizione della fascia è tale che Sirio può piegare la gamba senza che la ginocchiera gli intralci i movimenti.

Gli schinieri coprono per intero la gamba, dalla punta del piede fino al ginocchio, sia davanti che dietro. Lo stesso piede è coperto anche sotto la pianta, alla caviglia ed al tallone. Allargati in corrispondenza del polpaccio, gli schinieri sul bordo superiore anteriore finiscono sotto le ginocchiere. Delle decorazioni sui lati mettono in evidenza la forma dei muscoli della gamba, mentre all'altezza della caviglia vi sono degli snodi, che probabilmente uniscono la protezione per la gamba a quella per il piede e permettono a Sirio di muoversi liberamente.

Una striscia verticale sul retro degli schinieri suggerisce che i pezzi si dividono in due metà per essere indossati, anche se la cosa non viene mai mostrata nella serie. Di certo comunque, gli schinieri non si indossano come uno stivale, ma si avvicinano alla gamba dal davanti, chiudendosi poi alle sue spalle. Infine, va notato che la protezione per il piede non è aderente, ma forma una vera e propria scarpa, con tanto di tacco sotto il tallone.

Poteri: Il potere principale dell'armatura del Dragone è la sua enorme resistenza, in gran parte dovuta ai secoli trascorsi sotto le acque della cascata dei Cinque Picchi, di cui ha assorbito alcune proprietà. Per questo motivo, la corazza è probabilmente la seconda armatura di bronzo più resistente in assoluto, dopo quella della Fenice. Come accennato più sopra inoltre, il pugno destro e lo scudo hanno una durezza ancora superiore al resto dell'armatura, e verosimilmente in questo senso almeno il secondo si colloca a metà strada tra le normali armature d'argento e quelle d'oro. La resistenza del pugno è molto utile sul piano offensivo, perchè rende i colpi di Sirio particolarmente pericolosi, mentre quella dello scudo è fondamentale sul piano difensivo. Lo scudo può parare attacchi fisici, attacchi cosmici di media intensità ed anche raggi invisibili, come quelli dello scudo di Medusa, ma può essere distrutto dal potere dei cavalieri d'oro. Almeno all'inizio della serie, la resistenza di scudo e pugno è quasi identica, cosicchè, scontrandosi, si frantumano entrambi. Non è però chiaro se, dopo l'intervento di Mur, il rapporto tra i due pezzi sia rimasto lo stesso, anche perchè, trovandosi di fronte a nemici sempre più forti, Sirio deve usare tecniche più elaborate di un semplice pugno per vincere. A parte la resistenza, l'armatura del Dragone non possiede poteri particolari e verosimilmente congela a - 190 °C come ogni corazza di bronzo.

Totem

Il totem della prima armatura del Dragone rappresenta l'omonimo animale in una posa abbastanza solenne, come se fosse seduto in ascolto o a guardia. La corrispondenza dei pezzi non è molto facile da individuare per alcune parti, anche perchè quest'armatura non corrisponde a quella del manga e quindi la scheda tecnica non aiuta. Di certo, l'elmo forma la testa dell'animale, mentre il corpo è composto dal pettorale, dal bracciale destro, dalle ginocchiere, che formano le spalle, e dal cinturino rovesciato. Le zampe sono fatte dagli schinieri, capovolti, in cima ai quali si trovano i coprispalla, mentre lo scudo si trova sul fianco sinistro. Non è chiaro dove finisca la coda una volta che l'armatura viene indossata, ma probabilmente rientra nel pettorale.

Vestizione

Scrigno

Come tutte le armature di Atena, anche quella di Sirio può essere conservata in uno scrigno o Pandora Box di forma cubica. Sulla facciata anteriore, è scolpita a rilievo la figura del muso di un drago, e proprio sul muso della creatura si trova la maniglia che apre lo scrigno, liberando l'armatura. Quando ciò accade, gli occhi del Drago si accendono di rosso, a causa dell'energia emanata dalla corazza. Sulla facciata posteriore lo scrigno ha dei ganci cui possono essere fissate delle fibbie di cuio, per trasportarlo dietro le spalle come uno zaino. In caso di necessità, queste fibbie sono rimpiazzabili. In alcune occasioni, tutte le facce dello scrigno si aprono contemporaneamente, in altre è solo il coperchio a spostarsi, facendo uscire l'armatura.

Saint Seiya Omega

L’armatura V1 di Sirio compare anche nell'anime Saint Seiya Omega, ambientato nel futuro. La si vede in un breve flashback, con forme praticamente identiche a quelle classiche. In un altro episodio vediamo anche il totem, sempre identico ma con parti di scudo, bracciale e schinieri colorate di blu.

Saint Seiya Legend of Sanctuary

Una versione completamente ridisegnata di quella che dovrebbe essere la V1 di Sirio compare nel film remake La Leggenda del Grande Tempio. Con forme estetiche vagamente simili a quelle della V3, quest'armatura ha un diadema che, all'occorrenza, si trasforma da solo in elmo semichiuso e poi in elmo intero. Il pettorale copre interamente il torace e l'addome, e sembra ulteriormente rinforzato sul petto, mentre le spalle sono protette da lunghi coprispalla che si allungano sui lati terminando in punte rivolte verso il basso. Non sembra avere un cinturino vero e proprio, ma il prolungamento del pettorale copre anche il bacino, e delle piccole piastre le parti esterne di fianchi e cosce. I bracciali, abbastanza massicci anche loro, vanno dalla mano al gomito, e possono essere tirati indietro per scoprire il polso. Anche in questa versione, sul braccio sinistro c'è lo scudo del Dragone, più piatto rispetto a quanto visto in anime, mentre sul destro il pezzo riproduce in qualche modo una testa di drago. Ginocchia e gambe sono difese da schinieri abbastanza sottili e aderenti, con particolari protezioni per la caviglia e la rotula. In questa versione, l'armatura viene trasportata in una piastrina metallica, che, lanciata a terra, si trasforma prima nello scrigno e poi nel totem, che alla fine si scompone in un numero imprecisato di parti e assembla in armatura. Il totem non compare mai, ma dovrebbe esistere. Un'ultima particolarità sono i fregi blu, che si "accendono" e iniziano a brillare quando Sirio brucia il suo cosmo.

Manga

La storia della V1 nel manga è simile a quella di Pegasus, perchè esistono due armature che ricoprono questo ruolo, che per comodità possiamo chiamare V1.1 e V1.2. Molto probabilmente, l'armatura è stata modificata per esigenze di trama, visto che, nella stessa occasione, quella di Pegasus venne radicalmente cambiata, e non aveva senso lasciare intatta quella del Dragone.

V1.1: E' l'armatura che Sirio conquista ai Cinque Picchi ed indossa fino allo scontro con Pegasus nel n° 2. Come da tradizione per le V1 del manga, è molto diversa da quella dell'anime, ed assomiglia principalmente alla V2. L'elmo è a diadema, copre solo la fronte, le tempie e le orecchie e rappresenta una versione molto più stilizzata del muso di un drago. Mancano completamente gli schinieri, ed il cinturino non ha l'aspetto a gonnellino e le piastre, ma è una semplice cintura con una fibbia al centro. Il collare è identico a quello dell'anime, mentre il pettorale è un blocco composto da tre piastre sovrapposte, due ai lati ed una più piccola al centro, ed include anche i coprispalla. Gli artigli del drago sono attaccati alle zampe, che fuoriescono dalla zona dei coprispalla dove normalmente si trova il braccio di Sirio. Ruotando di 360° all'indietro, gli artigli si appoggiano al retro del coprispalla, coprendo anche lo schienale. Incredibilmente, lo scudo forma la base dell'intero totem, apparendo ben più grande di quel che in effetti è. In termini di resistenza, quest'armatura è paragonabile alla V1 dell'anime fino allo scontro con Pegasus, anche se copre una parte molto minore del corpo e di conseguenza offre più punti deboli.

V1.2: E' l'armatura che viene fuori dalla riparazione di Mur in Jamir, e che Sirio indossa per tutto l'arco del Grande Tempio. Le differenze con la V1.1 sono minime e l'unico pezzo nuovo è una protezione per le caviglie. Il pettorale diventa leggermente più massiccio, ed in particolare la placca centrale si ingrandisce ed arriva fino alla base del collare. La protezione per le orecchie del diadema diventa leggermente più spessa, mentre la fibbia della cintura cambia forma, diventando esagonale e perdendo i fregi decorativi, ma acquistando un paio di antenne/corna su ciascun lato. Esteticamente quindi, la corazza ha un aspetto un pò più elegante della precedente, ma è comunque poco coprente. Nel complesso aumenta la resistenza rispetto alla V1.1, al punto che quest'armatura non viene più danneggiata fino alla corsa per le Dodici Case.

Un'altra versione della V1.1 compare nel manga Saint Seiya Saintia Sho, ambientato parallelamente alla serie classica. A parte le forme un po' più eleganti, l'armatura è identica alla versione classica.