TRA MITO E FANTASIA

Alla base di tutta la saga dei cavalieri vi sono moltissimi elementi di mitologia, sia Greca, per quanto riguarda il primo ed il terzo capitolo, sia nordica, riguardo l'avventura ad Asgard. Vediamo ora quali sono i punti in comune e quali le divergenze tra la storia dei cavalieri ed il mito.

Per maggiori informazioni, vi rimando alla sezione mitologia ed all'articolo i miti dei protagonisti.

LA MITOLOGIA GRECA

Secondo la mitologia greca Zeus, il padre degli Dei, dopo aver sconfitto ed ucciso il padre Crono, uno dei Titani, e liberato i fratelli Ades e Poseidone (o Nettuno) divise con loro il dominio del mondo. Zeus governò sui cieli e sulle terre, Ades sull'aldilà e Poseidone sui sette mari. Dal capo di Zeus nacque, liberata con un colpo d'ascia, Atena, completamente armata. E' qui la principale differenza fra il mito e la storia che noi conosciamo. Non è infatti Atena la Dea della giustizia, ma Temi, una delle divinità minori del ciclo omerico. Atena è invece la divinità delle arti femminili ma soprattutto la Dea della guerra. Non si tratta però della guerra violenta, di cui è simbolo Ares (Marte) ma della guerra prudente, fatta di valore ma anche di astuzia e stratagemmi. E così fra gli eroi greci particolarmente caro alla Dea è Ulisse, fra tutti il più furbo. E' probabile che Kurumada abbia scelto Atena come Dea della giustizia e non Temi a causa della scarsissima notorietà di quest'ultima, che appare assai di rado nei vari miti. Atena inoltre era effettivamente solita aiutare dei guerrieri a lei devoti, praticamente dei suoi cavalieri, come Perseo, cui diede le armi per decapitare Medusa, o Bellerofonte. Nonostante sia in alcuni casi vendicativa e pronta a scatenare terribili punizioni, Atena talvolta protegge gli uomini, che le sono fedeli, dagli altri Dei. E' la figlia prediletta di Zeus ed ha numerosi epiteti. Fra le sue armi vi è l'egida, uno scudo in grado di indurre timore nel cuore degli uomini, e spesso è accompagnata da Nike, la Dea della vittoria. Le contese fra lei e gli altri Dei narrate nel cartone sono effettivamente documentate. Suo principale nemico era Ares, sul quale usciva sempre vincitrice, ma frequenti furono gli scontri con Ades e soprattutto con Poseidone. A questo proposito, è nota la sfida che i due ebbero per il possesso dell'Attica, che sarebbe andata a chi avesse fatto il dono migliore agli uomini. Nettuno con un colpo del tridente donò il cavallo, Atena l'ulivo ed ottenne la vittoria. Tutti gli altri miti narrati nei "Cavalieri dello Zodiaco", dal sacrificio di Andromeda, che comunque fu salvata all'ultimo momento, al mito di Scilla a quelli di Lemuri e della fenice, corrispondono con quelli reali. Un'annotazione sul Dragone. Questa creatura nei miti occidentali era simbolo del male e portatrice di sventura, ed allo stesso modo era temuta in Giappone. In Cina invece il dragone era venerato come un essere benevolo, saggio e pronto ad aiutare gli uomini, e questo spiega perché, come narra Sirio durante lo scontro con Pegasus, gli antichi onoravano l'armatura del Dragone, ritenendola l'incarnazione del divino animale.

LA MITOLOGIA ASGARDIANA

Secondo la mitologia nordica la terra è divisa in nove mondi, uniti fra loro dall'enorme frassino Yggdrasill, "l'albero del mondo". In ogni mondo vivono creature diverse, i giganti ad esempio vivono nello Jotunheim, gli uomini nel regno di mezzo, Midgard, e gli Dei ad Asgard. A collegare Asgard al mondo degli uomini è Bifrost, il ponte dell'arcobaleno, sorvegliato dal Dio Heimdall. Ad Asgard, nel palazzo del Valhalla, vivono sia gli eroi caduti in battaglia che gli Dei, oltre alle valchirie, donne guerriere che raccolgono gli spiriti dei caduti più valorosi per portarli ad Asgard. Esistono due categorie di divinità, gli Asi ed i Vani. Tutti gli Dei nordici sono mortali ma gli Asi, che pure sono i principali, non possiedono poteri magici molto forti. A capo degli Asi è Odino, padre di molti degli altri Dei ed armato della lancia Gungnir. A differenza di Zeus, Odino non è però il Dio più potente. Lo superano infatti il figlio Vidharr e soprattutto Thor, il Dio più forte di Asgard ed il più generoso dopo Balder, strenuo difensore degli uomini e degli Dei dagli attacchi dei Giganti, creature malvagie. Thor è armato di due oggetti portentosi, una cintura che raddoppia la forza di chi la indossa e specialmente il martello Mjollnir, forgiato dai nani come la lancia di Odino e capace di ritornare nelle mani del suo possessore dopo essere stato lanciato. Fra le altre divinità vi sono Balder, figlio di Odino e Dio più generoso di Asgard, e Loki, il Dio del male. Nonostante tutti i suoi malvagi inganni, Loki è accettato ad Asgard perché è necessario che nell'universo esistano sia il bene che il male. Solo l'assassinio di Balder non gli sarà perdonato ed il Dio sarà incatenato ad una roccia mentre gocce di veleno gli scendono sul volto. Molte creature demoniache sono figlie di Loki, come il lupo Fenrir, Hel, guardiana del mondo dei morti, e l'immenso serpente Midhgardh. Per tutti giunse però il Ragnarok, "il crepuscolo degli Dei", giorno in cui le forze del bene e quelle del male si scontrarono nell'ultima battaglia, al termine della quale avrà inizio un nuovo ciclo di vita. Pochissimi sopravvissero allo scontro, Loki, liberatosi, condusse i propri figli, i giganti e tutte le creature demoniache all'attacco, mentre Yggdrasill era scosso da cima a fondo. Al passaggio delle creature del male Bifrost andò in pezzi e lo scontro iniziò. Odino, tutti gli dei buoni ed gli eroi del Valhalla si opposero ai nemici. Odino impugnò la sua lancia ma fu divorato dal lupo Fenrir, le cui fauci erano così grandi da toccare il cielo e la terra. Vidharr però affrontò ed uccise la bestia vendicando il padre. Thor combatte fino all'ultimo contro Midhgardh e lo uccise, ma dopo aver compiuto nove passi cadde a sua volta per l'effetto del veleno del serpente. Heimdall e Loki si affrontarono in duello, ed entrambi morirono. Lo scontro continuò finché il fuoco purificatore non bruciò tutta la terra per dare inizio ad un nuovo ciclo, in cui Balder, risorto dall'aldilà, prese il comando degli Dei superstiti in un'epoca di pace. Passiamo ora alla saga di Asgard che noi conosciamo. La divergenza principale è che ad Asgard non vivono gli uomini ma come detto solo gli Dei e gli eroi caduti, ma per il resto la storia è ben legata alla mitologia. Ilda è una delle valchirie, mentre Sigfrid (Orion) è uno degli eroi del ciclo dei Nibelunghi. Sconfitto un dragone, egli si bagnò del suo sangue e divenne invulnerabile, eccetto che per un punto della schiena su cui si depose una foglia. Quello divenne l'unico punto debole di Sigfrid. L'armatura di Orion rappresenta proprio quel dragone. L'armatura di Hagen (Artax) rappresenta invece Sleipnir, il cavallo di Odino, mentre Fenrir (Luxor) è il lupo che divorò il Dio. Thor armato di Bjomnir è invece il Dio Thor, col suo martello Mjollnir. Balmunk era la spada di Odino, anche se il Dio le preferiva la lancia Gungnir, ed infine Freya (Flare) è l'omonima figura della mitologia, Dea dell'amore e della fertilità. Non vi è alcun legame tra Alberich (Megres) e Loki, ma l'astuzia del cavaliere e l'aspetto della sua armatura tendono ad identificarli.