CASA DEI PESCI

Nome originale: Casa dei Pesci Gemelli.

Prima apparizione: Episodio 41; manga Saint Seiya n°8.

Apparizioni: Episodi 41, 68-70, 73, 138, OAV 4; Lost Canvas episodi 2, 6; Saint Seiya Omega episodi 9, 43-46; film La Leggenda del Grande Tempio; Saint Seiya Lost Canvas manga n° 12 (23 in Italia); Saint Seiya Episode G n° 8 (15 in Italia); Saint Seiya Next Dimension.

Visitata da: Fish, Pegasus, Andromeda, Cristal, Sirio, Phoenix, Lady Isabel, Mur, Kiki, Toro, Ioria, Virgo, Scorpio, Asher, Geki, Ban, Black, Aspides; Lugonis, Albafica; Amor, Koga, Yuna, Soma, Ryuho, Haruto, Eden; Off screen da Gemini, Capricorn, Acquarius, Astaroth, Belzebù, Moloch, Eligor; Izo, Ox, Shijima; Sage, Hakurei; Presumibilmente, da tutti i Cavalieri d’Oro di ogni epoca.

Anime

Storia: Nelle epoche più antiche, Atena, decisa a difendere gli esseri umani dall’arrogante potenza degli Dei, eresse tra le montagne della Grecia il suo Grande Tempio, al cui cuore vi erano le case dello Zodiaco protette dai Cavalieri d’Oro e ispirate ai segni zodiacali. La casa dei Pesci è l’ultima di esse, ed è solitamente associata a Cavalieri in grado di adoperare vari tipi di rose in battaglia. Nel corso dei secoli, è stata residenza di numerosi Cavalieri dei Pesci, tra cui Lugonis, Albafica, Cardinale, Fish e Amor. Pur essendo stata invasa dal nemico solo in rare occasioni, di tanto in tanto è stata distrutta o è crollata, venendo però poi sempre ricostruita.

Descrizione: La casa dei Pesci nell’anime tra le dodici è quella dalle forme più classicamente greche. È un tempio a pianta rettangolare, circondato da un colonnato su tutti i lati e con il tetto a spiovente. E’ posizionata su un crepidoma (piattaforma rialzata), sempre rettangolare, collegata a terra da una rampa di scale a gradini bassi, larga quasi quanto l’intero aspetto anteriore dell’edificio e delimitata da avancorpi di pietra solo sulle estremità laterali. Una rampa simile si trova sul lato posteriore, subito dopo l’uscita. Le colonne sono sei sulla facciata frontale e posteriore, equidistanti tra loro ma divise in due coppie di tre, in modo che ci sia un po’ più spazio tra le due centrali che costeggiano l’ingresso principale. Più difficile il conto delle colonne delle facciate laterali, viste solo parzialmente e spesso oscurate da rocce o altro. Nella mappa se ne vedono solo cinque, ma l’estremità posteriore del tempio è avvolta nell’ombra e sembra scontato siano di più, presumibilmente almeno otto, forse persino sedici a giudicare dall’interno. Va inoltre notato che le colonne disegnano l’intero perimetro del tempio, e di conseguenza quelle più esterne delle facciate anteriore e posteriore sono in comune con le facciate laterali. Le colonne poggiano su piedistalli rettangolari, alti almeno un paio di metri o comunque più di Fish stesso nei campi lunghi, ma molto più piccoli in quelli ravvicinati. Ci sono poi la base - sempre rettangolare - il fusto - diritto, cilindrico e privo di scanalature - e il capitello - quadrato e spoglio, privo di echino e con il solo abaco. La mancanza di decorazioni particolari nel capitello porrebbe il tempio nell’ordine dorico, anche se questa classificazione cozza con la presenza del piedistallo. Le colonne non sono solo decorative ma sorreggono fisicamente la struttura del tempio.

Sul capitello è poggiato l’architrave rettangolare e squadrato, al cui centro è incisa la parola "Pisces" in alcune immagini circondata da simboli simili alle parentesi quadre. Il nome del segno è posto proprio in corrispondenza dell’ingresso, sopra lo spazio vuoto tra terza e quarta colonna frontale. Sopra l’architrave c’è il fregio, sempre rettangolare e leggermente più rientrato, al centro del quale c’è invece il simbolo zodiacale del segno, sempre circondato da due parentesi quadre o, in altre immagini, tonde. L’allineamento è tale che il simbolo si trova esattamente sopra il centro della parola Pisces, che a sua volta è sopra l’ingresso. Più in alto c’è la cornice, dalla classica forma triangolare che poi va a disegnare i lati del tetto a spiovente. Quasi ai quattro vertici del tetto ma leggermente più interne ci sono altrettante piccole piattaforme rialzate, orizzontali e rettangolari. Le due posteriori sono spoglie, ma su quelle anteriori si trovano due grosse sculture di marmo - degli acroteri - raffiguranti dei pesci, posti a specchio l’un con l’altro. Sono immortalati nel momento di balzare fuori dall’acqua, con il corpo piegato a U, teste e code rivolte verso l’alto e bocca aperta. Sono inoltre posti in modo da darsi le spalle, convessi verso l’interno. Difficile stabilirne le dimensioni, ma sembrano abbastanza grandi, almeno quanto un essere umano.

Come la casa dell’Acquario, quella dei Pesci ha tre ingressi e una sola uscita, tutte prive di portoni, cancelli o altri ostacoli. Le entrate sono tutte rozze aperture rettangolari, con quella principale che si trova al centro tra la terza e la quarta colonna frontale ed è visibilmente più alta, almeno tre o quattro metri. Le due entrate laterali invece sono un po’ più basse, all’incirca un paio di metri. L’uscita, posta al vertice posteriore del tempio, è invece ad arco, e si apre sulla rampa di scale che conduce a un breve spiazzo pianeggiante con pavimento in quadroni di marmo, da cui poi riparte la scalinata dello Zodiaco che conduce al tempio del Sacerdote. La scalinata, di solito, è coperta dalle fatali rose rosse dei Pesci, come trappola finale per i nemici giunti così in alto. Il tempio stesso è circondato su ambo i lati dalle montagne, ma sarebbe possibile teoricamente aggirarlo senza entrare.

Interno: All’interno, il tempio dei Pesci sembrerebbe avere una sola fila di colonne lungo tutti e quattro i lati, appena davanti alle mura portanti. Come sempre in questi casi però, le immagini spesso si mantengono vaghe o aggiungono seconde navate sullo sfondo, rendendo difficile farsi un’idea precisa. Il tempio mantiene la sua forma rettangolare, e sia le colonne che le pareti hanno un colorito verdino. I pilastri sono di ordine dorico più classico e fusto grande, nonostante la presenza di una base. In alcune immagini sono enormi, la sola base alta fino alle spalle di Andromeda, mentre in altre hanno dimensioni più normali. Il fusto varia tra il liscio e lo scanalato, ma è sempre composto da vari blocchi cilindrici sovrapposti. Variabile è anche la distanza tra muro e colonne, in alcuni casi quasi aderenti, in altri più lontani tra loro. Il pavimento è spoglio, formato da semplici lastroni quadrati lucidi quasi a specchio.

Non è chiaro se ci siano o quali siano le fonti di luce, visto che non si vedono né finestre né torce. Non si vedono neppure stanze, navate o corridoi laterali, ma non è comunque da escludere la presenza di altri ambienti.

Mobilio: Nell’anime, a differenza di altri templi, quello dei Pesci non è del tutto privo di decorazioni, forse a sottolineare la natura amante della bellezza del Cavaliere che vi abita. Curiosamente, per un tempio di Atena, il soggetto ricorrente è Afrodite - ovvio gioco di parole con il nome originale del personaggio. Due statue di quella che parrebbe essere la dea, o almeno le ninfe al suo servizio, si trovano sui lati dell’ingresso (erroneamente disegnato a volta come se fosse l’uscita), e sulle pareti si notano anche delle sculture a rilievo alte quanto le colonne stesse. In molti prodotti derivati, all’interno del tempio ci sono anche vasche o intere piscine, ma nulla di tutto ciò compare nell’anime.

Hades

Nell’anime della serie di Hades Sanctuary, le Dodici Case sono ridisegnate in uno stile più simile al manga, perdendo la maggior parte degli elementi identificativi a favore di una struttura lineare più banale. La casa dei Pesci non viene visitata in scena, ma nella mappa ha l’aspetto di un tempio più simile a quello dei Gemelli che non al classico edificio greco, con due navate laterali che sporgono sia in alto che in avanti oltre l’ingresso, limitato invece da tre colonne. In questa versione, è privo dei vari elementi architettonici abaco, architrave, fregio e cornice, e dalla distanza, è impossibile dire se le colonne siano ancora di ordine dorico. Sembrano scomparse le statue dei pesci e i fregi con il nome.

Nell’Elisio, l’aspetto cambia ancora, diventando del tutto identico al manga. La casa dei Pesci (la prima da sinistra nell’immagine) è sempre rettangolare, con quattro colonne frontali e due pareti di pietra laterali, architrave, fregio e cornice triangolare con tetto a spiovente. Scompaiono le statue dei pesci e il fregio con il nome del segno, ma ritorna la decorazione con il simbolo, posto all’interno della cornice stessa. Le colonne sono ancora di ordine dorico, stavolta con fusti scanalati, e sopra si nota l’echino.

Lost Canvas

L’anime di Lost Canvas ridisegna ancora una volta le Dodici Case, partendo dall’aspetto del manga ma rendendolo più raffinato. Il Grande Tempio è ora scolpito nella montagna, con le case che non sono più affiancate da pareti scoscese ma da declini alberati e precipizi ottenuti scolpendo rampe e scalinate. Il tempio dei Pesci è sempre rettangolare, ma visibilmente più piccolo di altri come Capricorno o Sagittario. Non viene mai visto da vicino o visitato, ma in una mappa ha quattro colonne frontali e otto laterali., mentre in un’altra - più simbolica e spoglia - ne ha solo tre frontali e tre laterali. In ambo le versioni, le colonne sono doriche a fusto scanalato, e sopra hanno abaco, architrave, fregio e cornice triangolare, stavolta fatta di tegole rosse. È inoltre disposto parallelamente alla casa dell’Acquario, situata due rampe di scale più in basso.

Saint Seiya Omega

In Omega, le Dodici Case originali vengono rapidamente distrutte da Mars senza che sia possibile vedere quella dei Pesci. Riedificate con il cosmo di Aria, vengono poste lungo una scalinata che sale verso il cielo, letteralmente sospesa a mezz’aria e ancorata solo dai gradini stessi. Le case si trovano su "iceberg" di roccia, molto distanti tra loro e spesso posti persino più in alto delle nuvole. In questa versione, l’aspetto esterno della casa è simile a quello classico, con sei colonne frontali e tetto a spiovente, ma la struttura sembra modificata in un diptero, con più file di colonne laterali. I pilastri hanno sempre il piedistallo rettangolare alto quanto un essere umano e il fusto cilindrico, ma ora sono scanalati. Sull’architrave, il termine Pisces è scritto in caratteri greci e incorniciato da un rettangolo, mentre il simbolo superiore è posto in un cerchio, sempre nel fregio. La cornice ha il solito aspetto triangolare, ma è molto più piccola, e parrebbe anche più arretrata rispetto a fregio e architrave. Al posto delle sculture di pesci, sui vertici anteriori del rettangolo ci sono due ostriche aperte con la base piramidale. Sembrano inoltre scomparsi i tre ingressi, a favore di un’unica apertura larga quanto l’intero fronte dell’edificio.

Interno: Di questa versione della casa vediamo anche l’interno, che da la sensazione di essere particolarmente vasto. Appena entrati, si finisce infatti in una specie di grotta, con stalattiti sul soffitto, nuda roccia sulla parete di destra, cascate e numerose vasche a sinistra. Sembra estendersi per molti metri, ma in Omega l’interno delle case è spesso modificato dalla manifestazione del cosmo del Cavaliere che vi risiede, quindi è probabile si tratti di una specie di illusione solida e non di parte del tempio vero e proprio. Ad ogni modo, a lungo andare una porta ad arco conduce nell’ambiente principale: un’enorme sala rotonda, di fatto simile a un piatto visto che attorno alla parte centrale, più bassa, si trova un anello rialzato, composto da vetrate rettangolari simili a quelle di una serra o di un acquario. La parte centrale della sala è viola, decorata con vari motivi a spirale posti in cerchi concentrici. Al centro, c’è un ottagono messo all’interno di una stella a otto punte, come a indicare il centro del palco vista la teatralità di Amor dei Pesci. Le vetrate ad anello, sempre viola, sono perpendicolari tra loro, oblique, e sopra di esse si trova una specie di enorme tendone giallo oro che avvolge l’intera stanza, diventando di fatto il "vassoio" in cui poggia il piatto centrale. Non è fatto di stoffa, ma di una qualche struttura cristallina trasparente, visto che è possibile guardarci attraverso e vedere sculture coralline.

L’arco da cui si entra prosegue verso l’alto e si piega sulle vetrate violacee prendendo la forma di un’enorme lingua o coda di pesce, rosa e squamata. Di fronte ad esso, si trova una decorazione a pinna di pesce, rialzata rispetto al pavimento, da cui partono due rampe di scale tondeggianti che conducono alla zona sollevata da cui Amor segue gli eventi. Questa specie di palco riprende il motivo rosa squamato, salvo interromperlo con un taglio netto per far posto al pavimento e trasmettere - che la cosa sia voluta o meno - la sensazione di un pesce tranciato in due sul banco. Su questo pavimento a quadroni si trova di fatto l’unico elemento di mobilio, un’ostrica aperta al cui interno, al posto della perla, c’è un divano in pelle rossa su cui siede Amor. Dietro l’ostrica, il tendone giallo si apre, lasciando intravedere barriere coralline e, soprattutto, l’uscita.

Con l’evocazione dei Re Celesti, Amor divide il salone in due metà con il suo Silent Water, e su una delle due compaiono quattro statue gigantesche dalla forma delle teste dell’isola di Pasqua. Fluttuano in aria leggermente sollevate rispetto al pavimento, e sono poste a novanta gradi tra loro, in modo da guardare ciascuna verso un punto cardinale diverso. Attorno a loro, la metà di salone prende l’aspetto dello spazio esterno, con nebulose, buchi neri e stelle cadenti, ma tutto torna normale dopo la sconfitta dei Re.

La Leggenda del Grande Tempio

Nel film La Leggenda del Grande Tempio, l’intero Santuario viene ridisegnato con un aspetto più onirico e metafisico. Le case dello Zodiaco, ora tutte uguali tra loro, si trovano al vertice di ponti volanti e si allungano sia verso l’alto che verso il basso, dove terminano sulla testa di enormi sculture umane in posa da Atlante. I templi in sé assomigliano a enormi cattedrali, con guglie, archi e torri, sotto le quali si estende un’intera città dalle forme abbastanza bizzarre. La casa dei Pesci non viene visitata o vista internamente.

Manga

Nel manga classico, la casa dei Pesci è come nell’anime dell’Elisio, ovvero un rudere rettangolare, con quattro colonne frontali e due pareti di pietra laterali, architrave e cornice triangolare con tetto a spiovente. Scompaiono le statue dei pesci e il fregio con il nome del segno, ma ritorna la decorazione con il simbolo, posto all’interno della cornice stessa. Le colonne sono ancora di ordine dorico, stavolta con fusti scanalati, e sopra si nota l’echino. Anche in questo caso non ci sono ingressi veri e propri, ma è l’intera facciata frontale ad essere aperta.

Interno: L’interno del tempio, nel manga classico, è disegnato solo in maniera vaga, con navate su navate di colonne che fanno pensare a un diptero. Le colonne sono allineate in numerose file e reggono direttamente le travi del soffitto, senza che si vedano le pareti laterali o altri elementi di qualsiasi tipo. Soffitto e pilastri sono pieni di crepe. Non si vedono elementi decorativi e si presuppone sia un unico ambiente rettangolare privo di stanze laterali o mobilio.

Episode G

In Episode G, la casa dei Pesci compare solo di sfuggita, ma tutti i templi sono circondati da edifici più piccoli in cui presumibilmente vivono ancelle e servitori. Le case dello Zodiaco inoltre sono le effettive residenze dei Cavalieri d’Oro, e quindi hanno stanze, mobili, porte e portoni, finestre, acqua corrente, vasche, piante, elementi decorativi e così via. L’interno della dodicesima casa non compare, ma l’esterno è totalmente rivoluzionato con una struttura a croce greca. Rimangono presenti architrave, fregio e cornice triangolare, ma è impossibile dire se siano sempre incisi il nome e il simbolo del segno. Come detto, accanto al tempio si notano altri edifici, oltre a qualche vialetto alberato.

Next Dimension

In Next Dimension, la casa dei Pesci non è ancora stata raggiunta e la si vede solo nella mappa di apertura. Ha l’aspetto rettangolare del manga classico ed è posta verso il bordo destro della montagna delle Dodici Case. Anche in questa versione, le scale che conducono al ministro di Atena all’occorrenza sono coperte dal fatale tappeto di rose rosse.

Lost Canvas

Nel manga di Lost Canvas, la dodicesima casa non viene mai mostrata nel dettaglio.

Riferimenti storici

La Casa dei Pesci è quella che più della altre si avvicina al tempio greco classico. Si tratta infatti di un tempio periptero con sei colonne sulla fronte; dalle immagini non si riesce a determinare quante siano le colonne sul lato lungo ma, grazie alle immagini dell'interno, possiamo stimare siano quattordici o sedici. Le colonne non presentano scanalature e sono caratterizzate da una base a parallelepipedo, elemento che non trova riscontri nei templi più celebri giunti fino a noi. Sul frontone sono presenti degli acroteri, elemento che caratterizzava molte costruzioni di questo tipo. Il naos è caratterizzato dall'essere diviso in tre navate da due file di colonne che però, da quanto si deduce, lasciano ben poco spazio alle due navate laterali. L'interno si caratterizza per un bassorilievo che verosimilmente si trova sulla parete di fondo e dunque dovrebbe fare le vedi della statua del dio. Nel complesso dei templi che si avvicinano molto, come pianta e struttura, alla Casa dei Pesci, sono quello tempio di Apollo a Siracusa o quello di Poseidon a Poseidonia. In entrambi però vi è un pronao che invece manca nella Dodicesima Casa. Nel manga, siamo invece di fronte a un tempio in antis, vale a dire con i lati lunghi della cella che si prolungano a delimitare lateralmente il pronao.

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Analisi by Shiryu; consulenza Kiradiscilla e Lampo del Drago; riferimenti storici Shura di Capricorn