L'ARDENTE SCONTRO DEGLI DEI

Fra i ghiacci siberiani, Cristal soccorre un uomo, attaccato da misteriosi guerrieri. L'eroe ha facilmente la meglio ma l'uomo è ormai moribondo. Prima di spegnersi però, avvisa Cristal di un pericolo proveniente da Asgard, la terra di Odino. Conscio della minaccia, Cristal invia un messaggio a Lady Isabel e subito dopo si reca ad Asgard per investigare. A Nuova Luxor, Isabel, Pegasus, Sirio ed Andromeda sono preoccupati per l'assenza di notizie del loro amico, che sembra scomparso nel nulla. Isabel condivide i loro timori e parla loro di Asgard, luogo in cui l'estate non giunge mai, sul quale regna il Dio Odino. A loro insaputa intanto, Cristal giace sconfitto e svenuto in un fiordo ghiacciato. Ad Asgard, Isabel ed i cavalieri raggiungono il palazzo del ValHalla, un enorme castello in stile medievale, e parlano col gran maestro Balder, sacerdote di Odino, il quale sostiene di non avere notizie di Cristal. Al colloquio è presente anche Loky, guerriero del nord, il quale afferma a sua volta di non sapere nulla di Cristal. I modi di Loky irritano Pegasus, che accusa "Hai l'aria di quello che sa e non vuole parlare" e tra i due nasce un leggero diverbio. Pegasus avverte in quel momento il cosmo di Loky, ampio e potente, ma Balder e Lady Isabel stroncano un possibile scontro sul nascere, ordinando ai rispettivi cavalieri di controllarsi. Visto che da Balder non giunge aiuto, Isabel ed i cavalieri decidono di andarsene, ma Balder li prega di restare e visitare Asgard, ordinando a Loky di far loro da guida. In quel momento però entrano nella stanza il principe Freyr e sua sorella Freya. "Concedetemi il privilegio di accompagnarli" si offre Freyr, insieme alla sorella. La duchessa di Toole ed il principe di Asgard sono immediatamente attratti uno dall'altro e si fissano per alcuni secondi, poi Freyr è riportato alla realtà dalla voce della sorella che dice "Fratello, è il vostro primo incontro, non dovresti essere un po' più galante ?" Scusatosi, Freyr guida i visitatori attraverso il palazzo. Durante il cammino, il gruppo si imbatte in tre uomini, che Freya riconosce come guerrieri del nord, ovvero cavalieri di Asgard. "Sono i combattenti che proteggono Odino ed il palazzo del Valhalla dai nemici esterni" spiega Freya. I tre guerrieri bloccano il passo a Freyr e gli altri, e contemporaneamente Pegasus avverte il cosmo di Loky, che sopraggiunge alle sue spalle "Di nuovo quel potentissimo cosmo". Freyr ordina comunque ai guerrieri di farli passare, ed i tre si scostano. Improvvisamente, uno di loro, Midgard, il cui volto è coperto da una maschera che lascia scoperti solo gli occhi azzurri, si pone davanti a Sirio. I due si osservano per alcuni attimi, poi Freyr ordina "Midgard, la tua ostilità è fuori luogo, fatti da parte !" e Midgard si scosta e si allontana, non senza aver lanciato a Dragone un'occhiata tagliente. Osservandolo, Sirio avverte qualcosa di strano nel suo cosmo, poi riprende il cammino seguendo Lady Isabel. Subito dietro di lui, un secondo guerriero del nord mette mano alla sua spada non appena Andromeda gli passa accanto, in ovvio segno di sfida. Pegasus, che cammina in coda al gruppo, prima di allontanarsi saluta ironicamente i guerrieri del nord, dicendo "Ciao, bellezza !". Quella sera, i cavalieri, Isabel e Freya sono ai loro alloggiamenti, in una casa subito fuori il palazzo del ValHalla. Freya dice agli altri che la mattina dopo dovranno subito lasciare Asgard, alle prime luci dell'alba, e grazie alle amicizie di Freyr riesce a far avere loro una traccia di Cristal. Si tratta però di una traccia simile ad oscuro presagio, durante la notte un soldato porta l'elmo dell'armatura di Cristal, frantumato, dopo averlo recuperato nelle profondità di un fiordo. Preoccupato per l'amico, Sirio afferma "No, non mi rassegno ! Vado a cercarlo !" e Pegasus lo accompagna. Andromeda vorrebbe andare a sua volta, ma Pegasus gli dice di restare insieme a Lady Isabel per proteggerla. Freyr intanto si reca da Balder, preoccupato per i misteriosi avvenimenti che stanno accadendo ad Asgard e sempre più convinto che i cavalieri del nord sappiano più di quanto dicono. Egli teme che Loky voglia uccidere Atena così ne avvisa Balder ed afferma " Al Grande Tempio regna Atena, la cui vita è fondamentale per la coesistenza pacifica di tutti i popoli della terra. Sconfiggere lei significherebbe in qualche modo sconfiggere l'umanità intera !" Il gran maestro lo ringrazia, poi, quando Freyr si volta per andarsene, lo attacca di sorpresa. Poco dopo, una carrozza va a prendere Isabel per portarla a palazzo, mentre Andromeda e Freya restano alla casa. Fuori, Pegasus e Sirio cercano invano tracce di Cristal e, per aver maggiori speranze di successo, si dividono. Freyr intanto riprende i sensi, imprigionato ed incatenato nelle segrete del palazzo. Isabel intanto è a colloquio con Balder e gli chiede in tono solenne "Balder, dov'è Cristal il Cigno ?" A differenza di Freyr, Isabel infatti sospetta direttamente del sacerdote piuttosto che dei singoli cavalieri del nord, così è preparata all'attacco che l'uomo le porta. Smascherato, Balder afferma "Una volta che mi sarò sbarazzato di voi, anche il Grande tempio cadrà sotto il mio controllo ed io, Balder, darò al mondo la legge del Dio Odino !" e subito riesce ad avere la meglio usando l'attacco chiamato "Scudo di Odino". Isabel viene come attratta nel corpo di Balder e, come attraverso un portale, si ritrova imprigionata a guisa di polena in prua ad un vascello che, emerso dalle acque, si innalza davanti alla statua di Odino. I cavalieri avvertono subito la sparizione del cosmo di Atena "Il cosmo di Atena è come scomparso nel nulla !" pensa Dragone. Privata dei cinque sensi e sospesa come in uno stato di trance, Atena è destinata a vedere l'umanità distrutta ed a morire. "Da lì contemplerai la tragedia degli uomini muta e silenziosa come una statua" gioisce Balder. Subito, i cavalieri interrompono le loro ricerche e si dirigono verso il palazzo. Andromeda, che era rimasto all'entrata, è il primo a trovare la Dea, ma prima che possa fare qualcosa, è attaccato da Url, il guerriero del nord armato di spada. Andromeda dispone le catene a sua difesa, ma Url lo sfida "Ho saputo che la tua unica arma è una catena che usi come difesa ! Mettiamola alla prova con un vero attacco !" La spada di Url si mostra in grado di frantumare con facilità le catene di Andromeda. Col fendente successivo, Url frantuma l'armatura di Andromeda, che cade al suolo in seria difficoltà. Altrove, nella foresta di abeti, Sirio incontra Midgard. Quando il guerriero si toglie il mantello e l'elmo. Sirio, che aveva già avuto la sensazione di conoscere il cosmo di Midgard, si avvicina confuso all'amico e quando Cristal gli porge la mano, lui ricambia la stretta. Negli occhi del cavaliere del cigno brilla però una luce malvagia e così usa il suo potere per ghiacciare il braccio destro dell'amico di un tempo. "Sirio, da questo momento il tuo braccio destro non è più utilizzabile" lo informa Cristal. E' l'inizio di una battaglia terribile. Cristal racconta che, giunto ad Asgard, ha capito che "Odino è un Dio ben più grande e potente di Atena" e che i guerrieri del nord sono più forti dei cavalieri di Atena, ma appare evidente che il guerriero è stato plagiato da Balder, infatti sostiene "D'ora in poi obbedirò agli ordini del mastro Balder. Sarò un umile e devoto servitore, uno schiavo pieno di rispetto !" Il cavaliere di un tempo spiega poi che il gran maestro vuole governare il mondo in nome di Odino e subito dopo riprende a colpire il Dragone, danneggiando la sua armatura. Sirio, che non vuole ferire il suo amico, all'inizio non reagisce e mette a segno solo colpi di lieve entità, ma alla fine riesce a trascinare con se Cristal lungo il pendio di una collina, fino a precipitare con lui in un fiume. Rialzatosi, Sirio chiede ancora una volta a Cristal di rinunciare alla lotta, ma il cavaliere del cigno usa i suoi poteri per congelare il fiume, imprigionando le gambe di Dragone. Cristal prepara l'aurora del nord, ma Sirio decide finalmente di reagire e brucia il suo cosmo, liberandosi le gambe. L'aurora del nord ed il Drago nascente si scontrano a mezz'aria, e Sirio ha la meglio, colpendo Cristal e frantumando la sua corazza del nord. Cristal è scagliato contro le rocce e subito dopo cade al suolo, ma Dragone è esausto e crolla a sua volta dopo aver detto "Ma che cosa ho fatto ?!", mentre il tatuaggio che è sulla sua schiena scompare (tra l'altro il disegno appare stranamente al contrario). Altrove, Pegasus è vicino alla statua di Odino, cui Atena è legata, mentre Andromeda è in serie difficoltà contro Url. Quando però il guerriero del nord sta per finirlo, nell'aria risuona il grido "Ali della fenice !" e subito dopo una scarica di energia si abbatte su Url, annientandolo. Dalle fiamme appare Phoenix "Un cavaliere che ha conosciuto il male, che ha capito dove sbagliava e che da allora ha dato una svolta alla propria vita. Il mio nome è Phoenix, guerriero, e continuerò a risorgere ogni volta che il male comparirà sulla terra" si presenta al morente Url. Phoenix soccorre subito il fratello in difficoltà, ma in quel momento due lame compaiono dall'oscurità ed i due fratelli devono separarsi per evitarle. Nel tentativo, Andromeda cade nel precipizio alle sue spalle e si salva solo grazie alla sua catena, che l'eroe riesce ad aggrappare alle rocce. Phoenix si accerta delle condizioni del fratello, ma prima che possa aiutarlo sopraggiunge un nuovo guerriero del nord, il gigantesco Rumnìr, colui che aveva lanciato le lame attimi prima. "Proverai sulla tua pelle la forza di Rumnìr, uno degli uomini più fedeli ad Odino" sostiene il gigante, cui Phoenix risponde "Più che un uomo, tu sei un mostro !" e poi il nemico col Fantasma Diabolico. Rumnìr, nel lanciare le sue lame, le vede colpire a morte Phoenix. In realtà però le lame hanno trafitto lo stesso Rumnìr, che riesce appena ad estrarsene una dal petto prima di crollare. Phoenix corre da Andromeda ed afferra la catena proprio mentre la roccia cui l'arma era legata cede. Phoenix cerca di tirare su il fratello, ma alle sua spalle Rumnìr si rialza e solleva il cavaliere della fenice prendendolo dalla gamba. Rumnìr colpisce Phoenix con la lama che aveva estratto dal petto poco prima, poi la roccia sotto di loro crolla ed i due precipitano nel vuoto insieme ad Andromeda. Prima di svenire comunque, Andromeda riesce a salvare il fratello grazie alla sua catena. Nel frattempo, mentre Sirio è ancora svenuto e Cristal si è rialzato e cammina barcollando verso il palazzo, Pegasus ha finalmente raggiunto la piazza sottostante la statua, ma lì si imbatte nell'ultimo guerriero del nord, Loky. Inizialmente il cavaliere del nord sembra superiore, Pegasus subisce sia il "Fuoco del lupo e del Dragone" che la "Tempesta di Odino". Dopo l'iniziale difficoltà, Pegasus lancia il suo fulmine alla massima intensità, ferendo il nemico, e poi lo finisce con la Spirale di Pegasus. Loky tenta di rialzarsi ancora una volta, poi crolla esanime al suolo mentre la sua corazza va in pezzi. "I nostri poteri erano uguali, di simile potenza e di pari forza, ma io ho vinto e tu invece giaci riverso al suolo. La differenza sta nel fatto che usavi la forza per soddisfare il tuo desiderio di supremazia, mentre io ho messo la mia forza al servizio degli uomini e della giustizia !" dice Pegasus osservando il corpo esanime del nemico. Sopraggiunge però Balder in persona, il quale colpisce Pegasus con una violenza mostruosa. "La sua velocità è pari a quella di un cavaliere d'oro" pensa l'eroe nel subire i colpi. Mentre Andromeda, ripresosi, si arrampica portando con se Phoenix, ancora svenuto, e Sirio cerca a sua volta di raggiungere il palazzo, Balder frantuma l'armatura di Pegasus e si appresta a finirlo con lo "Scudo di Odino". L'eroe è salvato dall'arrivo di Andromeda, la cui catena ferma Balder, ma il sacerdote si libera in fretta del nuovo venuto, distruggendo quel che resta della sua armatura, e subito dopo si volta di nuovo verso Pegasus e si appresta a finirlo. Pegasus non vuole arrendersi ed afferma "Continuerò a lottare finché con me ci sarà la speranza ed al mondo ci saranno uomini che hanno bisogno del mio aiuto !" In quel momento arriva Cristal e, nel vederlo, Balder gli ordina "Cristal, finisci tu quel verme !". Il cavaliere del cigno unisce le mani per colpire, poi però si volta non verso Pegasus ma verso Balder, dimostrando di essere finalmente tornato in se, ed afferma "Chi sei tu per darmi ordini ? non posso obbedirti, riconosco solo gli ordini di Atena !". Cristal ghiaccia le gambe del nemico e lo colpisce al volto, ma Balder lo blocca stringendogli la schiena, poi concentra tutto il suo potere sul corpo del ragazzo, che sembra come bruciare. Sirio raggiunge anche lui il palazzo, ma può solo vedere Cristal che cade sotto il potere di Balder. Il sacerdote dirige un nuovo attacco contro Pegasus, attacco che è intercettato da Phoenix, il quale difende il compagno con il suo corpo ed urla "Salva Atena…per me !" prima di cadere. Balder prende in mano la testa di Pegasus e lo solleva da terra, pronto ad ucciderlo, quando dal cielo, ammantata da una luce dorata, giunge la sacra armatura di Sagitter, che si dispone sul corpo dell'eroe. Stavolta il Fulmine di Pegasus è efficace contro Balder, che subisce il colpo, poi il cavaliere tende l'arco d'oro, ma esita dal momento che Balder grida "Se mi uccidi costringerai Atena ad un'eterna prigionia ! Non ci avevi pensato eh ? tu non hai il potere di togliere Atena da quella brutta posizione !" Improvvisamente, si leva nell'aria la voce di Freyr "Pegasus, tira pure !" Fuggito dalle segrete, il giovane si sta arrampicando in cima alla statua di Odino, deciso a salvare Isabel, e grida a Pegasus "Non temere, non le accadrà nulla. Penserò io a salvarla ! Tendi quell'arco senza esitare !" Sotto gli occhi di Freya, Balder colpisce più volte il giovane, che però non si arrende e risponde alle parole di Balder dicendo "Questa immagine di Odino è sporca di sangue per colpa tua, ed ora sparirà per sempre !" poi l'ultimo attacco lo solleva fino a farlo cadere sulla testa di cristallo della statua di Odino. Freyr solleva la spada che ha in pugno, e contemporaneamente Pegasus lancia la freccia d'oro, che trafigge Balder proprio nel momento in cui la spada di Freyr si conficca nella statua. In un lampo di luce, la statua crolla, trascinando con se Freyr e seppellendo il malvagio Balder, mentre Isabel, staccatasi dalla nave, precipita verso il svuoto. Pegasus riesce comunque a prendere al volo la fanciulla che, finalmente libera dal potere di Odino, lo ringrazia per averlo salvato. Al posto della statua sorge un immenso albero, e nel vederlo Isabel afferma "E dalla terra è sorto come per incanto un albero che ha preso il posto della statua infranta di Odino, un Dio che è stato tradito !" che Freya riconosce "Questa pianta si chiama Yggdrasill, o albero dell'universo" della mitologia nordica. I fiori iniziano a ricoprire la terra al posto delle macerie della statua, e finalmente anche ad Asgard è giunta la primavera.

Un ringraziamento a Mauro, Stefano e Pietro per la realizzazione della prima versione del riassunto, ed a Yann e Boadicea per le immagini.