SCHEDE MYTH - RADAMANTE EX

By Nick

Data d'uscita: uscito in Giappone il 26 aprile 2014.

Confezione: La confezione contiene 44 pezzi: 1 corpo, 2 coprispalle, 2 bracciali, 2 copribicipiti, 2 cosciali, 2 ginocchiere, 4 pezzi per i gambali, 4 copripugni, 2 pezzi per montare la barra di energia, 3 volti alternativi a quello standard, 1 pezzo per le ali, 1 base per montare la surplice a totem, 1 sostegno per sostenere il totem, 2 pezzi per montare l’elmo, 1 busto, 1 copri addome, 1 pezzo per la cintura, 7 mani, 5 pezzi per comporre l’armatura a totem.

Montaggio: Personaggio 10/10, non ho riscontrato particolari problemi in fase di montaggio dell’armatura sul personaggio.

Totem: 9/10.

Stabilità: 8/10, per colpa delle ali.

Prezzi: La versione giapponese del myth ha un prezzo compreso tra i 90 e i 110 euro, mentre la versione Cosmic (identica a quella giapponese se non fosse per l’adesivo che l’azienda italiana appone sotto la scatola in sostituzione di quello bandai) si trova tra i 75 e i 90 euro.

Commento: Ed ecco il primo giudice ad essere riproposto nella versione EX. Radamante ha sempre spiccato all’interno dell’anime e del manga per il suo grande carisma e la maggiore presenza scenica rispetto altri due giudici, aspetto che traspare completamente da questo myth. La maggiore armoniosità delle forme della surplice e la tecnologia adottata nella realizzazione dei nuovi corpi EX, rendono questo myth esteticamente migliore rispetto al modellino prodotto 9 anni fa, anche se a parer mio il vecchio myth (anche se un po’ “corpulento”) una volta migliorato con l’appendix continua a fare la sua bella figura. Degne di nota sono le ali che secondo me sono realizzate molto bene e sono di grande presenza, e soprattutto con questo EX la Bandai ha ovviato all’infelice scelta adottata col precedente myth di prevedere una sorta di aggancio dei coprispalle con le ali che non solo ne rendeva un po’ complicato il montaggio ma ne limitava anche la già scarsa posabilità.

Il netto miglioramento si ha anche per quanto riguarda il totem che finalmente risulta essere molto più armonico e sinuoso rispetto alla sua versione precedente, grazie al riposizionamento del coprispalla nella parte più superiore del collo del totem, evitando, così, quello strano effetto “stato interessante” che rovinava la precedente versione. A mio avviso un ulteriore miglioramento è l’inserimento di un piedistallo per l’esposizione del totem che, anche se non previsto dalla versione “ufficiale”, lo rende più maestoso e ne consente, con l’utilizzo dell’apposito perno, una maggiore stabilità.

All’interno della confezione troviamo anche tre volti alternativi rispetto a quello standard: uno con un’espressione di derisione nei confronti del nemico, uno con gli occhi leggermente rivolti verso il basso, ed uno mentre grida lanciando il Greatest Caution. A proposito di quest’ultimo volto avrei personalmente preferito che gli occhi fossero rosso fuoco così come visti nell’Hades Santuary, il che avrebbe reso molto più minaccioso il myth stesso per chi lo avesse voluto esporre mentre utilizza la sua tecnica. Da notare l’inserimento dell’extra della barra di energia utilizzata da Radamante contro i protagonisti al castello in Germania, per chi lo volesse esporre in action.

La vera nota negativa di questo ottimo myth è rappresentato dalla scelta cromatica che la Bandai ha fatto per questa surplice. Il nero che è stato adottato come colorazione principale lo rende sicuramente molto più vicino al personaggio visto nella sigla della seconda stagione di Lost Canvas, e più coerente con la linea cromatica adottata per i myth raffiguranti l’esercito del signore degli inferi, ma del tutto diversa da quella che è stata data nell’anime made in TOEI. Infatti, se gli inserti variano tra il viola e il fucsia come da colorazione anime, il colore nero non c’azzecca per niente e, nell’ottica di una maggiore coerenza, personalmente avrei adottato la colorazione data all’elmo di Valentino dell'Arpia nel relativo myth.

Ultime tre note: la prima riguarda la stabilità. Aimè, Radamante EX non riesce a stare in piedi senza l’ausilio di un piedistallo per colpa delle ali che sbilanciano eccessivamente il personaggio verso dietro, a meno che non decidiate di esporlo leggermente in obliquo (come ho fatto io stesso) ricreando in questo modo una certa stabilità. La seconda riguarda le ali. La Bandai ha deciso di ricoprirle con una pellicola di plastica adesiva per proteggere la cromatura lucida. Prestate particolare attenzione nel rimuoverla perché alcuni collezionisti (e per fortuna non è il mio caso) nel farlo ne hanno rimosso alcune piccole parti, rovinando la resa finale del myth. La terza riguarda la coda della viverna posta dietro l'elmo. Non so se è un difetto presente solo nella mia copia ma la coda non cade giù dritta ma bensì a parabola rovinando in piccola parte la resa finale.

Nel complesso un ottimo myth da aggiungere alla propria collezione, nonostante le discutibili scelte cromatiche adottate dalla Bandai.