SURPLICE DI DRUJ NASU

E' la Surplice dello Spectre di Druj Nasu (o semplicemente Nasu), appartenente alla Stella della Ricerca Celeste. L'unico proprietario noto è Veronica, poiché essa appare solo nella serie Lost Canvas.

Episodi: episodio 16 (Lost Canvas, anime); Lost Canvas n° 8 (15 nell'edizione italiana).

Indossata da: Veronica.

Numero pezzi: 13.

Armi/Pezzi speciali: la Surplice di Nasu possiede tre paia di ali, tutte piuttosto sottili e con una funzione puramente decorativa (per i dettagli, vedi la descrizione del blocco centrale).

Anime

Storia: La Surplice di Nasu risale ai tempi della prima guerra sacra tra Ade e Atena, in occasione della quale fu forgiata con i metalli del Mondo dei morti (come spiega Hakurei dell'Altare). Il suo simbolo è Druj Nasu, un demone dello zoroastrismo dalle sembianze di una mosca mostruosa, che si riteneva possedesse i corpi umani e li facesse decomporre: si pensava che le mosche nascessero dalla putrefazione dei corpi, perciò erano identificate con tutto ciò che è impuro e corrotto. Non si hanno informazioni su dove la Surplice riposi nei periodi di pace in cui le Stelle Malefiche dell'esercito di Ade sono sigillate. Come la maggior parte delle Surplici delle Stelle Celesti, anche questa offre una protezione paragonabile a quella delle più complete armature d'argento dei Cavalieri. Anche la sua resistenza ai colpi dovrebbe essere simile a quella di un'armatura d'argento, ma né l'anime né il manga di Lost Canvas ci danno modo di confermarlo. Nella serie, questa Surplice ha un destino bizzarro: nel combattimento con Manigoldo del Cancro, essa viene danneggiata seriamente all'addome, anche se indosso all'anima di Veronica separata dal corpo sembra perfettamente intatta; poi, quando l'anima viene bruciata dalla tecnica segreta di Manigoldo, il corpo, e con esso la Surplice, di Veronica marcisce insieme alla Foresta della Morte.

Descrizione: La Surplice è composta da 13 pezzi: due schinieri che vanno dal piede al ginocchio; due ginocchiere, che coprono circa metà coscia; due bracciali che coprono interamente le mani e arrivano fino al gomito; due copribicipiti; due coprispalla; un blocco centrale comprensivo di cinturino; uno schienale aggiuntivo a cui sono agganciate le ali; un elmo. Nel settei, la colorazione della Surplice appare tendente al viola, ma nell'anime essa è completamente nera, con l'eccezione di un dettaglio del coprispalla, che è rosso.

Vediamo i pezzi uno per uno:

L'elmo è a diadema, fatto alquanto particolare, dal momento che si conoscono ben pochi Spectre con una protezione così modesta sulla testa; inoltre, in una Surplice così massiccia e ingombrante, un pezzo così piccolo sembra quasi fuori luogo. La sua base è un cerchietto composto da un'asta più spessa e da un'altra leggermente più sottile che sembra uscire dai lati della prima: questo cerchietto si appoggia sulla testa e dovrebbe stare in perfetto equilibrio anche durante i combattimenti. Al centro del cerchietto si trova un pezzo dalla vaga forma di un rombo. Esso costituisce il corpo del diadema, non è piatto, bensì leggermente bombato, ed è diviso orizzontalmente in tre sezioni progressivamente più piccole man mano che scende verso il basso. La forma bombata gli permette di partire sopra alla testa dello Spectre e di arrivare sulla parte alta della sua fronte seguendone la curva. Lo spicchio più grande, quello superiore, è l'unico che poggia sull'asticella metallica sottostante. Infine, dai lati dell'estremità superiore spuntano due piccole antenne ricurve, che hanno l'aspetto di due minuscole corna. Questo elmo è probabilmente uno dei meno coprenti in tutte le saghe dei Cavalieri dello Zodiaco, tanto che – è ironico notarlo – nell'anime di Lost Canvas, Veronica non lo indossa nemmeno, mentre nel manga esso compare inspiegabilmente solo quando l'anima dello Spectre viene separata dal suo corpo.

Il blocco centrale si presenta come un pezzo piuttosto massiccio, con uno spessore notevole nella parte frontale. La base è un rivestimento semplice, abbastanza sottile, che copre per intero il tronco, lasciando i buchi per le braccia e passando quindi sotto le ascelle a formare lo schienale. Sui fianchi si possono notare solo una doppia bordatura nello spazio lasciato per infilare le braccia e un'altra linea divisoria più in basso. Lo schienale invece è un po' più complesso, con una piastra che copre le scapole e, sotto di essa, altre tre piastre sovrapposte che scendono fino al bacino, tutte pentagonali, con la punta rivolta verso il basso, e via via sempre più nascoste dalla piastra soprastante. Sopra a questo rivestimento di base sono fissate la piastra pettorale e lo schienale aggiuntivo. Il pettorale, che copre anche l'addome, è parte integrante della base appena analizzata, nel senso che è "scolpito" sopra ad essa. Si tratta di un blocco composto da quattro piastre sovrapposte, che scendono verso il bacino in modo analogo a quelle dello schienale. La prima piastra è decisamente la più grande, ha una forma bombata, che emerge vistosamente dal blocco centrale per via di un rigonfiamento verso il centro del pezzo, ed è vagamente ottagonale. Al centro, il rigonfiamento dei due lati si incontra in modo brusco, generando una linea, nel punto in cui lo spessore è maggiore, che divide nettamente il pezzo in due metà speculari, attraversandolo verticalmente. Questa grossa piastra non presenta un colletto o un collare come invece troviamo in altre Surplici, perciò lascia completamente scoperto il collo dello Spectre. Essa copre il petto, mentre il suo bordo superiore ripara le clavicole. Al centro del bordo superiore, il rigonfiamento di cui si è parlato emerge in una piccola punta arrotondata che copre il punto d'incontro delle clavicole, rispecchiando quanto accade nel bordo inferiore, che curva a sua volta formando una punta, più affilata, poco sotto lo sterno. Sul pettorale troviamo quattro aculei ricurvi, speculari fra loro: due di questi, spessi ma piuttosto piccoli, emergono dai lati della linea centrale, mentre gli altri due, decisamente più grossi, si trovano più in basso e più verso i lati esterni del pezzo. Intorno a queste punte sono incisi dei semplici fregi, dello stesso colore della corazza, che disegnano il contorno degli aculei e si diramano in forme che sembrano piccole lingue di fuoco, anche se quelli che ornano gli aculei più grandi sono più lunghi e occupano buona parte della superficie del pettorale. Sotto alla piastra pettorale ci sono le altre tre piastre, che coprono gli addominali: esse sono sovrapposte, quasi completamente piatte e di forma pentagonale come quelle sullo schienale, con la punta verso il basso e via via seminascoste dalle piastre soprastanti. Di queste, la prima copre le ultime costole e gli addominali alti, la seconda copre il centro dell'addome, e l'ultima copre gli addominali bassi. Esse sono via via meno decorate: la prima presenta due aculei ricurvi contornati da fregi che richiamano i motivi del pettorale, la seconda è liscia ma ha due piccoli fregi analoghi a quelli soprastanti, mentre l'ultima è priva di ornamenti e confluisce direttamente nel cinturino. Il modo in cui le piastre si sovrappongono permettono allo Spectre di muovere liberamente il tronco avanti e indietro, in modo molto naturale.

Il cinturino è già fissato al blocco centrale, anzi, le schede tecniche del manga mostrano che si estrae da esso, ed è composto da quattro file di placche più o meno della stessa lunghezza ma separate fra loro. La prima di queste, quella frontale, ripara l'inguine scendendo fino alla testa delle ginocchiere, cioè a metà coscia, ed è un diretto proseguimento delle piastre addominali del blocco centrale: quella che copre gli addominali bassi, infatti, somiglia di più alle placche del cinturino che non a quelle pettorali, creando una continuità anche visiva. Questa protezione è composta da tre placche vagamente pentagonali, di nuovo sovrapposte in progressione e di nuovo con la punta rivolta verso il basso, ma stavolta con una forma particolarmente stretta e affilata. In questo caso, le placche diventano sempre più lunghe man mano che scendono. La fila di placche opposta, invece, ossia quella che copre il fondoschiena e parte dei glutei, scende dallo schienale analogamente a quella inguinale, però ha una progressione ribaltata, poiché qui la piastra più grande è la prima, e le due che seguono sono via via più piccole, ma sempre affilate. Le due file restanti coprono invece i fianchi e sono leggermente diverse: la lunghezza e la forma delle placche che le compongono è la stessa delle precedenti, ma qui le placche sono quattro anziché tre, e sono agganciate a un bordo in leggero rilievo a forma di "V", a sua volta collegato su entrambi i fianchi con due ganci all'ultima piastra addominale e con altri due all'ultima piastra dello schienale. La forma complessiva di queste protezioni è un po' ondulata, per permettere loro di seguire le curve del bacino senza intralciare i movimenti dello Spectre. Inoltre, i ganci sembrano abbastanza flessibili da permettere al guerriero di muovere o allargare le gambe liberamente. Nel complesso, questo cinturino offre la protezione del classico gonnellino presente in diverse armature e Surplici, anche se non cinge interamente il bacino. Nella serie, tra le protezioni di questo pezzo emerge la gonna della veste che Veronica indossa prima di iniziare il combattimento, evidentemente infilata sotto la base del blocco centrale: la gonna è presente anche nel settei, ma nella scheda tecnica del manga no, non facendo realmente parte della Surplice.

Lo schienale aggiuntivo è un altro pezzo piuttosto spesso, composto anch'esso da tre piastre sovrapposte. Anch'esse hanno forma pentagonale e la punta rivolta in basso, ma rispetto alle altre che abbiamo visto hanno i lati più arrotondati, dato che nel complesso assumono una forma bombata come il pettorale, benché molto meno vistosa. Il pezzo si aggancia allo schienale-base del blocco centrale, e protegge ulteriormente le scapole, anche se la sua funzione principale è quella di reggere le ali. Dagli angoli superiori della prima piastra emergono due aculei ricurvi piuttosto spessi (uno per lato) che si agganciano sotto le ascelle dello Spectre, cingendone comodamente i fianchi senza che le braccia ne siano intralciate. Da sotto i lati dell'ultima piastra, invece, sbucano due aste dalla forma di zampe di mosca, con tanto di peli, che, parallelamente ai due aculei, abbracciano i fianchi dello Spectre e vanno a sovrapporsi per pochi centimetri alle piastre addominali. Queste zampe sono i supporti che permettono allo schienale aggiuntivo di restare attaccato al blocco centrale. Infine, subito sotto alle zampe sbucano altri due aculei identici ai precedenti. Sulla parte alta della prima piastra dorsale si trovano poi due piccoli ganci che sostengono le ali. Entrambe le ali si diramano in diversi pezzi estraibili dai supporti, si potrebbe dire, banalmente, con un effetto coltellino svizzero. Entrambi i ganci sostengono un perno appuntito a cui sono fissate tre grandi lame concave che, una volta separate, si diramano in tre direzioni diverse, ma tutte curvano leggermente verso i fianchi dello Spectre. Di queste lame, la prima in alto è un po' più lunga delle altre, la seconda, quella in mezzo, è ricurva come una specie di falce, e la terza, in basso, è come la prima ma più corta. Dall'interno di esse fuoriescono ventagli di altre lame di diversa lunghezza, ma nel complesso via via più sottili e sempre più affilate e ricurve. L'effetto finale è quello di tre paia di ali molto sottili che si spiegano lungo la schiena dello Spectre. Questo equipaggiamento è certamente molto ingombrante e di scarsa utilità: la forma delle ali non permette allo Spectre di volare né tantomeno di planare, ma sicuramente gli permetterebbe di ferire un nemico particolarmente sprovveduto. Le lame, soprattutto le più sottili, alle estremità, sembrano abbastanza flessibili, e le tre lame di supporto da cui si diramano tutte le altre sembrano potersi snodare in modo da ruotare le ali di qualche grado, facendole stare perpendicolari al corpo oppure spalancate ai suoi lati. Comunque, le ali sembrano governabili dal cosmo, dal momento che nella serie esse si aprono a ventaglio da sotto la veste di Veronica senza che egli si sia mosso.

I coprispalla sono anch'essi pezzi piuttosto grandi, ma sono molto diversi fra loro. Il coprispalla sinistro è una piastra concava di forma pentagonale allungata, con la base arrotondata sopra alla spalla e la punta rivolta verso il basso. A metà, esso è attraversato orizzontalmente da una linea che fa eco alla punta, scendendo per un po' al centro del pezzo. Similmente alla piastra pettorale, anche qui troviamo due spuntoni ricurvi piuttosto spessi ai lati della parte alta del pezzo, e altri due aculei più piccoli subito sotto. Nella parte bassa, poi, ve ne sono altri due ancora più piccoli, anche se di poco. Tutte queste punte sono decorate alla base da fregi analoghi a quelli sul pettorale, che si espandono per quasi tutta l'altezza del coprispalla. Inoltre, un altro grande aculeo sbuca al centro della parte alta, ma esso, nell'anime, viene e va a seconda delle scene per una disattenzione dei disegnatori. Le schede tecniche del manga mostrano che il coprispalla è già fissato in partenza al blocco centrale, e basta solo alzarlo e farvi passare sotto il braccio: infatti il pezzo si stabilizza in una posizione tale da non ricadere a peso morto sul braccio, ma nemmeno resta perpendicolare al corpo; esso rimane obliquo, non appoggiandosi direttamente sul braccio ma seguendone molto da vicino la direzione, in modo da proteggere non solo la spalla, ma anche il braccio stesso fino al gomito, e in modo da sollevarsi tranquillamente nel caso lo Spectre dovesse alzarlo. Infine, la struttura corazzata di questo coprispalla gli permette di essere usato anche come arma, ma nella serie non si ha l'occasione di verificarlo.

Il coprispalla destro è un'altra piastra concava, che però ha un aspetto molto particolare. Riproduce esattamente la testa di una mosca, con tanto di occhi e proboscide stilizzata. La sommità del pezzo è tondeggiante, mentre gli altri bordi sono più o meno frastagliati e affilati, ma tutti speculari fra loro: scendendo ai lati troviamo due punte ricurve che piegano verso la proboscide e contribuiscono ad aumentare la copertura del braccio, probabilmente simulando la parte inferiore della testa dell'animale; dopodiché troviamo altre due lamine appuntite, decisamente più corte e con la punta che si sovrappone alla proboscide; infine, al centro c'è la proboscide stessa, costituita da tre (o almeno così pare) punte di cui quella centrale è la più lunga, e scende verticalmente seguendo la linea del braccio. Al centro, sopra la proboscide, campeggiano due placche di forma irregolare decorate da due fregi speculari. Comunque, il coprispalla è dominato dagli occhi, rossi e tondeggianti proprio come quelli di una mosca, di un diametro di quasi quindici centimetri e decorati da tanti piccoli esagoni che riproducono fedelmente gli ommatidi, ossia i numerosi occhietti che compongono gli occhi dell'insetto. Nel complesso, il pezzo sembra abbastanza sottile, e, similmente al coprispalla sinistro, scende a coprire il braccio senza però appoggiarsi a peso morto su di esso. Grazie alla punta centrale della proboscide, il coprispalla destro raggiunge la lunghezza di quello sinistro, arrivando a coprire persino il gomito, e come il coprispalla sinistro, anche questo è in grado di sollevarsi tranquillamente insieme al braccio, poiché anche se la punta della proboscide curva verso la pelle scoperta del gomito, il coprispalla si aggancia al blocco centrale in modo tale da restare sempre sollevato dal braccio di qualche centimetro, quanto basta per impedire all'indossatore di ferirsi inavvertitamente con la sua stessa Surplice.

I copribicipiti sono pezzi molto semplici e per niente ingombranti, che avvolgono completamente il braccio nella sua parte centrale, lasciando liberi la spalla e il gomito. Sono formati ciascuno da tre larghi anelli metallici saldati in sequenza, che aderiscono al braccio come una specie di scaldamuscoli. Nella parte esterna, ciascuno di questi anelli è ornato da una sorta di grosso artiglio in rilievo, che si sovrappone via via all'artiglio sottostante, restando sempre aderente al pezzo. Nella maggior parte dei casi, i copribicipiti restano coperti dai coprispalla, data la dimensione e l'orientamento di questi ultimi.

I bracciali sono molto simili ai copribicipiti, e coprono l'avambraccio da poco sotto il gomito alle mani, dita comprese. Come i copribicipiti, essi sono formati da anelli metallici saldati in sequenza, anch'essi ornati da artigli in rilievo nella parte esterna. Qui, però, gli anelli sono quattro, di dimensioni più grandi ma progressivamente più ristrette man mano che si avvicinano alla mano. Gli anelli sono modellati con estrema cura, in modo che avvolgano l'avambraccio in modo aderente rispettandone la muscolatura, cosicché quelli più vicini al gomito sono più larghi e quelli più vicini al polso più piccoli e stretti. La dimensione degli artigli posti sul lato esterno varia di conseguenza. Il polso è avvolto da uno strato più sottile, che lo riveste semplicemente e gli consente di ruotare liberamente la mano. I guanti sono particolari, dato che sono tra i pochissimi nel mondo dei Cavalieri dello Zodiaco a coprire interamente le dita, senza lasciarne scoperta neanche minima parte. La struttura è comunque abbastanza semplice: abbiamo una placchetta che ricopre il dorso della mano e le nocche con dei piccoli artigli, e, sotto, un rivestimento molto aderente che segue tutte le pieghe del palmo, consentendo allo Spectre di chiudere il pugno e muovere le dita in totale libertà; il rivestimento si estende dunque alle dita stesse, avvolgendo ogni falange, falangina e falangetta in una protezione a sé, sempre molto rispettosa della libertà di movimento. Le dita di questi guanti terminano a punta, conferendo allo Spectre la capacità di graffiare i nemici anche senza ricorrere a colpi segreti (tuttavia, neppure questo uso della struttura della Surplice viene sfruttato da Veronica).

Le ginocchiere riparano giusto la rotula e si estendono perlopiù a proteggere la coscia. La loro struttura è molto simile a quella dei copribicipiti, ma le forme sono più accentuate. Il pezzo è composto da tre fasce metalliche per gamba, incastrate una sopra all'altra a scalare, ornate frontalmente da un rombo in rilievo che ha il suo centro sul bordo inferiore di esse. In questo modo, i rombi escono dal bordo e si sovrappongono alla fascia subito sottostante, e l'ultimo di essi costituisce l'unica vera protezione del ginocchio. Questo particolare assetto sembra conferire una copertura essenziale ma efficace anche quando la gamba è piegata, poiché i rombi sono leggermente concavi. Le fasce metalliche avvolgono completamente la coscia, e la prima di esse, quella che si trova più in alto e non è nascosta da nessun altro pezzo, si estende fino a più di metà coscia, con il bordo superiore che curva al suo centro in una punta di qualche centimetro.

Gli schinieri richiamano la struttura dei bracciali, ma il loro aspetto è più vicino a quello delle ginocchiere. Essi partono subito sotto al ginocchio e arrivano a coprire interamente il piede. Sono costituiti da quattro fasce metalliche per gamba saldate insieme, le quali avvolgono il polpaccio in modo aderente, seguendone la forma fino alla caviglia. Anche qui troviamo dei rombi in rilievo al centro del bordo inferiore di ogni fascia, che si sovrappongono alla fascia sottostante. A differenza delle ginocchiere, però, la fascia più alta non presenta curve nel bordo superiore, evidentemente perché in quel caso andrebbe a sovrapporsi fastidiosamente con la protezione acuminata che scende dalle ginocchiere a coprire la rotula. Il rombo della fascia più bassa, invece, è realizzato in modo da assecondare la naturale curva del collo del piede, anche se vi si sovrappone appena. Infine, vi sono le scarpe, che avvolgono comodamente il piede in una protezione semplice e uniforme: le uniche decorazioni sono due linee in rilievo che formano una curva appuntita sul collo del piede e scendono ai suoi lati in successione, e un paio di sottili chele acuminate che spuntano dalla punta della scarpa. Queste propaggini, dall'effettivo aspetto di chele, sono in linea con l'idea della Surplice, ma sono evidentemente prive di una qualche utilità (anche se lo Spectre dovesse sfruttarle nel tirare calci, non provocherebbero molti danni visto che sono ricurve e i loro lati non sembrano molto affilati). Per finire, questi schinieri, come accade anche nelle armature d'oro dei Cavalieri, hanno uno spesso tacco di pochi centimetri.

Pezzi speciali/Poteri: Come abbiamo visto, la Surplice di Nasu possiede un vistoso set di ali, ma queste non sembrano conferire particolari abilità allo Spectre, poiché non sono in grado di farlo volare né di stabilizzarlo a mezz'aria. Per il resto c'è da dire che la Surplice, come tutte le armature infernali, mantiene inalterata la sua forma nel tempo, in quanto, a differenza dei Cavalieri, sono gli Spectre ad adattare di epoca in epoca il proprio corpo alla corazza (come rivelato da Kurumada in un'intervista). Non ci è dato sapere i suoi limiti precisi, ma possiamo pensare che la sua resistenza ai colpi si aggiri intorno a quella di un'armatura d'argento dei Cavalieri. Infine, nonostante in Next Dimension venga detto che le Surplici respingono il potere degli Strati di Spirito dei Cavalieri del Cancro, questo non sembra valere in Lost Canvas, dal momento che proprio questa Surplice non protegge il suo Spectre dalla tecnica di Manigoldo.

Totem

Il totem di questa Surplice rappresenta una mosca, il simbolo, nonché aspetto, di Druj Nasu. La testa è formata dal coprispalla destro, che la riproduce in ogni dettaglio, e in cima ad essa è agganciato l'elmo, che viste le sue piccole dimensioni non riproduce che due minuscole antenne. Il corpo è formato dallo schienale aggiuntivo, sul quale sono fissate le ali, completamente richiuse, che assumono così la forma esatta delle ali di una mosca. Le zampette laterali che partono dai lati dello schienale scendono a formare due delle sei zampe dell'insetto. Le altre zampe, invece, sono formate rispettivamente dalla combinazione di copribicipiti-bracciali e ginocchiere-schinieri, agganciati ciascuno a una delle quattro punte ricurve che emergono dallo schienale aggiuntivo e, una volta indossato, abbracciano i fianchi dello Spectre. Le zampe anteriori, formate dai bracciali, presentano due piccole punte all'estremità: si tratta dei guanti ripiegati su sé stessi in modo da lasciare visibili solo due dita. Proseguendo, troviamo il blocco centrale che forma l'addome, con le piastre pettorale e addominali che ne disegnano la parte superiore, e lo schienale che fa la parte inferiore. Infine, il fianco che rimarrebbe scoperto è chiuso dal coprispalla sinistro, che è già fissato al blocco centrale. L'aspetto complessivo è quello di una grande mosca con alcuni tratti stilizzati e altri molto accentuati, come ad esempio i peli sulle zampe, fedelmente riprodotti, anche se in scala più grande, dai vari orpelli acuminati presenti su bracciali e schinieri.

Vestizione

La vestizione della Surplice non viene mostrata, ma sia nell'anime che nel manga essa si vede comparire da sotto la veste di Veronica, con le ali che si spalancano da sole.

Manga

Nel manga, la Surplice è sostanzialmente identica all'anime. Sono comunque presenti delle piccole differenze, alcune delle quali sono semplici dettagli, come la grossa punta che campeggia al centro del coprispalla sinistro: essa va e viene nell'anime, mentre nel manga è sempre presente. Altro dettaglio sono i fregi sul blocco centrale, che mentre nell'anime si fermano alla terza piastra, nel manga proseguono fino all'ultima. Differenze più consistenti sono la forma dei bracciali, che qui hanno tre fasce metalliche anziché quattro, e la struttura della piastra pettorale: qui essa è più piccola e piatta, e gli aculei ricurvi che la ornano sono allineati tutti vicino al bordo superiore, mentre nell'anime sono disposti su due file. Infine, è da notare che nel manga i guanti hanno, oltre alle dita appuntite, anche tre artigli ancora più affilati che spuntano dal dorso della mano, che possono dunque graffiare il nemico anche tenendo il pugno chiuso.

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