PEGASUS "V3"

La V3 è la terza evoluzione dell'armatura di Pegasus, ed il cavaliere la indossa dalla seconda parte della serie di Hades al 5 OAV, Overture al Tenkai. Per ragioni ancora sconosciute, quest'armatura compare anche nel manga prequel Next Dimension, dove viene indossata dall'allora cavaliere di Pegasus, Tenma.

Episodi: 126-in corso, OAV 5

Indossata da: Pegasus (anime), Seiya e Tenma (manga)

Numero pezzi: 9

Armi / pezzi speciali: L'armatura è dotata di ali che, a differenza delle versioni precedenti, possono apparire ed essere usate anche quando Pegasus indossa la corazza, permettendogli di volare.

Anime

Storia: Nel corso della battaglia con Nettuno, l'armatura V2 di Pegasus venne quasi distrutta, e nemmeno i suoi normali poteri rigenerativi bastarono a ripararla del tutto. Ricoperta di crepe e notevolmente indebolita, l'armatura venne ulteriormente danneggiata nel corso del primo attacco degli Spectre di Hades al Grande Tempio. Dopo essersi inizialmente finto un nemico, Sion dell'Ariete, antico Grande Sacerdote, rivelò le sue vere intenzioni ed affidò una delicata missione a Pegasus e compagni. Per aiutarli nel duro compito, il cavaliere usò il sangue di Atena, apparentemente suicidatasi poco prima, per far evolvere le corazze dei guerrieri, facendo così nascere le armature V3. Per la prima volta, non viene usato alcun attrezzo speciale per far evolvere la corazza. Esteticamente, quest'armatura è la naturale evoluzione della V2, di cui mantiene le forme generali, diventando però più coprente, specie per quanto riguarda le gambe.

Ovviamente, il maggior vantaggio dell'armatura è la sua nuova resistenza, che la rende, al pari delle altre V3, la più potente tra le armature, con la possibile eccezione solo di quelle d'oro. Il sangue divino di Atena però dona all'armatura vari poteri (vedi Poteri), riattivando anche le ali e permettendo a Pegasus di usarle per volare quando necessario. Inizialmente inconsapevole di questo potere, Pegasus lo attiverà inconsciamente proprio nell'iperdimensione, per poi mostrare di averne pieno controllo nell'Elisio. Nonostante tutte queste doti però, la nuova corazza viene danneggiata in combattimento con lo Spectre Valentino, e poi quasi disintegrata da Thanatos, Dio della Morte. Autorigeneratasi alcuni mesi dopo, viene definitivamente distrutta da Odysseus, seguace della Dea Artemide. In entrambi i casi è sostituita rispettivamente dall'armatura divina e dalla V4.

Descrizione: L'armatura è essenzialmente composta dagli stessi 9 pezzi della V2: due schinieri, due ginocchiere, un cinturino, due bracciali, un blocco per coprispalla, pettorale e schienale con aggancio delle ali, ed un diadema. Il colore principale è un argento tendente al blu, con rare decorazioni gialle. Scompare quasi del tutto il rosso, limitato alla sola gemma nel cinturino.

Vediamo ora i pezzi uno per uno:

L'elmo è a diadema, esattamente come per la V2, rispetto alla quale mantiene quasi identica anche la forma. Cambia però la decorazione sulla fronte che, pur continuando a rappresentare una testa di cavallo, diventa più stilizzata, composta solo da un rombo argentato circondato da una V gialla. Anche in questo caso, il diadema si ferma alle orecchie, protette da placche a forma di ala di Pegaso, e non prosegue dietro la nuca, cosa che lo rende poco stabile sul capo. Forse anche per questo motivo, Pegasus lo perde quasi subito in battaglia. Come il diadema della V2, questo lascia scoperti cranio, nuca e viso, proteggedo solo la fronte e le orecchie. Visto che Pegasus lo perde quasi subito, è l'unico pezzo a non essere distrutto da Thanatos.

Il blocco centrale è formato da pettorale, coprispalla e schienale, proprio come quello della V2. Sul torace, la placca centrale a forma di V si estende maggiormente verso l'addome rispetto alla versione precedente, arrivando molto vicino alla decorazione sul cinturino, ma permettendo comunque a Pegasus di piegarsi in avanti. Si allungano anche i coprispalla, stavolta verso l'esterno, in modo da proteggere sempre di più da eventuali attacchi dall'alto. Il pezzo che cambia maggiormente è però lo schienale, che diventa alto tanto quanto il pettorale, e ne mimica la forma. In questo caso, la V è formata dall'aggancio delle ali, che quindi non si estendono più verticalmente ma orizzontalmente, a semicerchio, fornendo anche un'ulteriore protezione per le spalle una volta spiegate. Quando le ali si aprono, la V si apre verso l'alto, e le due parti laterali si "srotolano", in modo da renderle più larghe di quanto sembrino all'apparenza. Essendo molto sottili, è possibile che le ali siano meno resistenti del resto dell'armatura.

I bracciali mantengono la stessa forma della corazza precedente e ricevono solo minimi cambiamenti. Quello sinistro continua ad essere un piccolo scudo dalla forma bipenne, anche se stavolta le due placche laterali sono più lunghe e ricurve, assumendo un aspetto più minaccioso simile a quello di verie lame. Il bracciale destro ha ancora una cresta centrale, che però diventa più lunga e supera di poco il gomito. Nell'interno del braccio, tre robuste fascie metalliche, larghe quanto quelle della corazza precedente, tengono i pezzi al loro posto, impedendogli di cadere. Anche in questa versione inoltre, la protezione per le mani si ferma all'ultima articolazione delle dita, lasciando scoperte le punte. Entrambi i pezzi sono completamente argentati.

Il cinturino è argentato con la solita decorazione gialla, complementare alla placca centrale del pettorale, ed è adornato da una piccola gemma rossa. Pur lasciando ancora il bacino largamente indifeso, copre meglio i fianchi e la parte centrale dell'addome, visto che le tre piastre centrali e laterali sono più lunghe rispetto alle versioni precedenti, e quasi sfiorano il bordo inferiore del pettorale, da cui distano solo pochi centimetri. La forma della piastra centrale diventa sempre più simile alla testa di un cavallo, con due orecchie / antenne che si estendono diagonalmente su entrambi i lati per qualche centimetro. Dietro la schiena però, il cinturino resta limitato alla semplice fascia di metallo che lo tiene agganciato.

Le ginocchiere sono curiosamente simili a quelle della versione V1, ed abbandonano la forma squadrata della corazza precedente a favore di una più tondeggiante, a forma di zoccolo di cavallo. La parte superiore si estende verso l'alto in una vera e propria punta, mentre quella inferiore si attacca alla protezione per il ginocchio vero e proprio, ed agli schinieri. Fortunatamente inoltre, il pezzo copre il ginocchio in misura quasi uguale sia davanti che dietro, dove manca solo la placca a forma di punta, circondandola quasi come un cilindro.

Anche gli schinieri ricordano la versione V1 più della V2, visto che non solo coprono interamente la gamba e l'intero piede sia davanti che dietro, ma si collegano alle ginocchiere tramite una placca esagonale, posta sulla rotula, che oltre ad offrire una protezione aggiuntiva, unisce idealmente i due pezzi. Per permettere di piegare la gamba però, questa placca non è presente sul retro, dove quindi c'è una piccola apertura tra ginocchiera e schiniero. Per il resto, il pezzo mantiene sia il consueto allagarsi attorno al polpaccio che le ali gialle alle caviglie, a loro volta protette da una placca aggiuntiva abbastanza massiccia.

Poteri: Come accennato in precedenza, la V3 il sangue divino di Atena dona all'armatura vari poteri speciali, annullando ad esempio gli effetti negativi di eventuali barriere divine, come quella di Hades in Germania, e permettendo a chi la indossa di attraversare luoghi proibiti agli esseri umani e permessi solo agli Dei, come l'iperdimensione che separa Inferno ed Elisio. Inoltre, il sangue divino riattiva le ali dell'armatura, permettendo a Pegasus di usarle per volare quando necessario. A parte questo, l'armatura mantiene il potere di autorigenerarsi, che viene potenziato rispetto al passato, e quello di diventare d'oro, e, verosimilmente, ancora più resistente. Non è noto il punto di congelamento di questa corazza, che però non va in frantumi nemmeno nei ghiacci del Cocito, segno che può sopportare temperature vicine anche allo zero assoluto.

Totem

Anche se sostanzialmente simile a quello della versione precedente, il totem della V3 di Pegasus è molto più dinamico rispetto agli altri due e raffigura il cavallo alato impennato sulle zampe posteriori, quasi nell'atto di scalciare. La disposizione dei pezzi resta sempre sostanzialmente la stessa, con gli schinieri e le ginocchiere che formano le zampe anteriori e posteriori, il cinturino ed il blocco centrale che compongono il busto, il bracciale sinistro che forma la coda, il destro che forma il collo ed il diadema che, unitosi alla cresta del bracciale destro, forma la testa. Come al solito, le ali nel busto sono spiegate, stavolta diagonalmente e non verticalmente. Il totem di quest'armatura non compare mai nell'anime e si vede solo nelle schede tecniche del manga.

Vestizione

La procedura di vestizione di quest'armatura non viene mai mostrata.

Scrigno

Ancora una volta, nonostante l'evoluzione dell'armatura, Pegasus continua ad usare il vecchio scrigno della versione V1.

Lost Canvas

L'armatura esiste anche nell'anime di Lost Canvas, con forme quasi identiche ma un pò più tozze e massiccie per renderla più simile al manga (vedi sotto). A differenza della versione cartacea, le ginocchiere sono state allargate, ed i coprispalla un po' ristretti. Sembra pił grossa anche la piastra a V sul torace, mentre le alette alle caviglie e le corna del diadema sono state rimpicciolite. In questa versione, la corazza è interamente azzurra.

Manga

Per la prima volta, esteticamente non c'è differenza tra anime e manga classico per quanto riguarda l'armatura di Pegasus, eccezion fatta per il colore, più tendente all'azzurro nel fumetto e privo di decorazioni gialle. La corazza compare anche nel manga prequel Next Dimension, ancora una volta con una forma molto fedele alla versione classica. Cambiano leggermente aspetto però il pettorale, più largo ed arrotondato al centro, tanto da ricordare una U piuttosto che una V, e le ginocchiere più piccole e meno appuntite verso l'alto. Il colore inoltre è una specie di blu metallizato, con qualche riflesso bianco. Come nell'anime, questa corazza viene forgiata da Sion con il sangue di Atena, ma, visto che il 5 OAV non esiste su carta, viene distrutta definitivamente da Thanatos all'Elisio.

L'armatura è comparsa anche in Episode G, nel numero 7 (13 in Italia) vedendo rappresentata in modo fedele alla versione classica, seppur adattata allo stile del disegnatore.

L'armatura è comparsa anche nel manga prequel, Lost Canvas. Questa versione è identica a quella del manga classico, eccezion fatta per le ali sulla schiena, che non sono abbastanza piegate da formare la classica V, ma piuttosto una M. Anche ripiegate inoltre, queste ali inoltre sembrano più piccole di quelle della serie classica, al punto da non spuntare dietro i coprispalla.