ACQUARIO

E' la penultima delle dodici Armature d’Oro, indossata dal difensore dell’undicesimo tempio dello Zodiaco. Compare in tutte le versioni dell’opera, dall’anime ai manga ai videogames, ed è nota prevalentemente per essere l’armatura di Acquarius. Oltre a lui, è stata indossata da Cristal, Degel e verosimilmente da un Cavaliere in Next Dimension. Non cambia mai forma nel corso della serie ma presenta varie differenze più o meno grandi nei vari manga prequel. Ne esiste anche una versione Surplice.

Episodi: 46 in poi ; manga n° 8 in poi (edizione StarComics); Episode G n° 1 in poi; Lost Canvas n° 1 in poi (1 e 2 italiani). Next Dimension

Indossata da: Acquarius, Cristal (anime); Camus, Hyoga, Degel (manga).

Numero pezzi: 10 (12 contando i copribicipite).

Armi/pezzi speciali: Nessuna.

Anime

Storia: La storia dell'armatura dell’Acquario risale ai tempi delle guerre sacre tra Atena e Poseidone, quando venne forgiata dagli alchemisti dell’isola di Mu. Sembra andare tradizionalmente a Cavalieri padroni delle energie fredde e dovrebbe essere custodita al Grande Tempio o forse in Siberia. Come tutte le armature di Atena è normalmente riposta in uno scrigno o Pandora Box (vedi più in basso). E' legata al mito di Ganimede, ed ha avuto almeno tre proprietari conosciuti nella storia. Copre quasi totalmente il corpo, ma rimane sotto la media delle armature d’oro viste nell'anime perché, unica tra le corazze in questa categoria, lascia scoperti i bicipiti. Ha una straordinaria resistenza ai colpi, anche se viene distrutta da Thanatos nella serie di Hades. Come tutte le armature, è dotata di una vita propria, può essere indossata solo in difesa della giustizia e "muore" in caso di danni troppo pesanti. Danni minori invece si riparano da soli col tempo, e la cosa avviene più in fretta se la corazza è riposta nel suo scrigno.

Descrizione: l'armatura è composta da 10 pezzi: due schinieri, che vanno dal piede al ginocchio; due ginocchiere, che arrivano più o meno a metà gamba; due bracciali, che vanno dalle dita ai gomiti; due coprispalle, che proteggono anche la metà superiore del braccio; un blocco centrale, che include anche lo schienale e la cintura; l'elmo. Unica tra le armature d’oro, nell’anime per ragioni sconosciute non è dotata dei copribicipite presenti invece nel manga. Sembra una scelta voluta, visto che si ripete in tutte le illustrazioni, nei model sheets ed in alcuni episodi della serie di Hades, salvo essere aggiunti nei videogiochi per PS2, nel Tiping Ryuseiken e nell’episodio della serie di Hades in cui l’armatura viene indossata da Cristal e nel terzo film della serie classica. Il colore principale è l’oro in varie tonalità.

Vediamo ora i pezzi uno per uno:

L'elmo è a maschera, ovvero incornicia il viso coprendo la fronte, le tempie, gli zigomi, la mandibola e la mascella, ma lascia scoperti il cranio e la nuca. Non sembra dotato di nessuna fascia metallica per avvolgere la testa, e dovrebbe restare sul posto solo grazie alla pressione che esercita sul cranio. Sul lato anteriore è aperto, lasciando scoperto il viso, ma proteggendo gli zigomi, la mandibola e la mascella, restringendosi in alcune immagini in modo da sfiorare gli angoli della bocca, ma restando aperto in altre. Ha una forza abbastanza classica, atta ad incorniciare il viso delineandone il perimetro e scendendo leggermente sul naso, per poi risalire lungo i contorni degli occhi. Sulle tempie si allunga in due grosse piastre triangolari, ricurve, con la punta verso l’alto e leggermente orientata verso l’esterno, abbastanza alte da svettare sopra i capelli. Queste piastre coprono interamente le orecchie, riuscendo comunque a non aderire troppo e causare problemi al Cavaliere. Al centro della fronte, la maschera si allarga verticalmente in ambo le direzioni, terminando in due punte arrotondate rispettivamente in mezzo agli occhi e tra i capelli, con quest’ultima nettamente più grande e larga. Proprio in questo punto si trovano i fregi principali del diadema, a forma di gocce disposte su entrambi i lati di una gemma verde tagliata a forma di rombo. Sulle guance, accanto alla bocca, la maschera si restringe in due sottili protezioni rettangolari, lunghe fino al mento ed a volte anche leggermente oltre, con i bordi che sembrano superare i margini del viso del Cavaliere. A differenza di altre armature simili, come quella del Cancro, queste protezioni non si piegano più di tanto per aderire al viso, restando più o meno larghi a seconda del disegnatore. A parte la gemma l’elmo è completamente dorato, più chiaro sui fregi e sui bordi delle piastre sulle tempie.

Il blocco centrale è un pezzo abbastanza aderente, che copre interamente il torace, l'addome, i fianchi, la schiena, il bacino e le anche, facendo anche da cintura. E' una piastra liscia, per lo più aderente ma anche leggermente bombata sul torace, che al centro appare vagamente gonfio rispetto a quelli di altre armature. Copre il petto in egual misura da tutte le direzioni, ruotando sopra le spalle e sotto le ascelle per andare a creare lo schienale. Alla base del collo forma un collare rotondo, alto pochi centimetri ed uniforme da tutte le direzioni, in modo da formare un anello attorno alla metà inferiore del collo. In alcune immagini il bordo superiore è chiuso, ma i settei confermano che in realtà dovrebbe essere leggermente aperto al centro, con una minuscola scollatura a V i cui bordi sono evidenziati da un colore più chiaro. Questa apertura è troppo piccola per avvantaggiare i movimenti del collo del Cavaliere, ma potrebbe servire ad impedire al mento di urtare. Pur essendo sostanzialmente aderente, il collare resta a qualche millimetro dal collo di Acquarius per non restringerne i movimenti. Sembra inoltre appena troppo basso per urtare ai bordi inferiori del diadema. Il resto del blocco centrale è, anteriormente, una piastra tondeggiante divisa da striature che le danno un aspetto a V incastrate tra loro, e che potrebbero indicare i punti in cui le placche metalliche scivolano una sotto l’altra per permettere al Cavaliere di piegarsi. Sotto le ascelle, lungo i fianchi e sopra le spalle il pettorale ruota attorno al corpo e confluisce nello schienale, che a sua volta riprende la medesima forma anche se leggermente più piatta e diritta. Da notare comunque che lo schienale dell’Acquario è uno dei pezzi meno visti nella serie, a causa dei capelli lunghi del Cavaliere e della presenza quasi costante del mantello. Attorno alla vita quattro grosse piastre formano la cintura, agganciandosi al blocco centrale e superandone di vari centimetri in lunghezza il bordo inferiore, in modo da coprire l'inguine, il fondoschiena e le anche. Le due piastre laterali sono semicilindriche ed a doppio strato, con quella più esterna leggermente più larga e corta, ad arrivare solo fino all’articolazione dell’anca, mentre quella più interna è aderente e lunga fino a metà coscia, dove termina qualche centimetro sopra le ginocchiere. Anteriormente l’inguine è coperto da una piastra a forma di Y, con le barre superiori ricurve verso l’esterno. Questa piastra fa anche da fibbia e cardine per il resto della cintura, agganciandosi direttamente alla protezione per l’addome e coprendo le due placche laterali, che dovrebbero ruotare sotto di lei e sollevarsi quando Acquarius allarga o solleva le gambe. Una piastra simile ma più piccola dovrebbe coprire il fondoschiena, infilandosi però stavolta sotto le due placche laterali, al punto che potrebbe anche essere un prolungamento dello schienale. Il blocco centrale è dorato in tre tonalità: i fianchi, l’addome e l’interno delle placche laterali della cintura sono quasi arancioni; la protezione per il torace, il collare e la piastra anteriore del cinturino sono color oro abbastanza scuro; i bordi del collare, delle placche della cintura ed i fregi di un oro più chiaro e pallido. Alla base del collare c’è una gemma verde a forma di rombo, simile a quella del diadema ma più piccola, mentre sul torace e la cintura ci sono dei fregi a forma di S o di goccia stilizzata.





I coprispalla hanno una forma abbastanza particolare, unica nella serie anche se relativamente semplice. Sono un po’ una versione schiacciata di quelli del Toro, ovvero semisferici al centro e con grossi bordi obliqui, piatti e sottili. Concavi, partono dai lati del collare e si allungano verso l’esterno, piegandosi contemporaneamente a coprire i bordi superiori esterni del torace e della schiena e l’articolazione del braccio. La loro lunghezza varia un po’ in base al disegnatore, ma sembra tale da coprire il braccio disteso di Acquarius più o meno fino al gomito. I bordi anteriore e posteriore non sono orizzontali ma disegnano un semicerchio, restringendosi esternamente fino a terminare con una punta arrotondata, che in alcume immagini è anche leggermente ricurva verso l’alto. Più in generale, è tutto il bordo esterno del coprispalla a dare talvolta l’impressione di essere vagamente piegato su se stesso. I coprispalla sono articolati in modo da alzarsi quando Acquarius solleva le braccia - cosa che accade molto spesso per via del suo colpo segreto - fino a diventare paralleli alla testa, con le parti tondeggianti che urtano i lati della maschera. Forse proprio per evitare quest’effetto in alcune immagini sembrano sollevarsi anche un po’ orizzontalmente. Anche loro hanno la doppia tonalità, oro più scuro, quasi arancione, al centro e più chiaro sui bordi, dove si trovano fregi ad S simili a quelli del pettorale.

I copribicipite come detto in precedenza sono un pezzo inizialmente ignorato nella serie, non è chiaro se per errore o meno. Acquarius li indossa solo nel terzo film, ed in illustrazioni di prodotti come i videogiochi per computer e Playstation, mentre Cristal li ha al termine della serie di Hades, nell’Elisio, nonostante solo pochi episodi prima, al Muro del Pianto, Acquarius non li indossasse. Ad ogni modo, sono un pezzo molto semplice, una sottile fascia circolare piatta, alta più o meno quanto metà bicipite sull’interno e quanto il muscolo intero sull’esterno, riproducendo quindi in qualche modo la forma delle ginocchiere. Ruotano attorno al braccio come una benda, agganciandosi ai bracciali sul gomito. Il bordo inferiore interno ha una serie di giunture ad anello per permettere ad Acquarius di piegare completamente il braccio. Il metallo sull’interno del gomito sembra più sottile, o comunque flessibile, mentre la parte esterna è coperta dai risvolti dei bracciali. Sono dorati, anche loro con la tinta chiara dei bordi dei coprispalla.

I bracciali sono praticamente cilindrici, e proteggono la mano, il polso e l'avambraccio, andando dalle punta delle dita al gomito. La parte che copre la mano è rigida sul dorso e flessibile sul palmo ed in corrispondenza delle varie articolazioni delle dita, in modo da permettere di serrare a pugno. Le nocche sono ulteriormente rinforzate. Un altro snodo si trova all'altezza del polso, e permette di articolare quest'ultimo come si deve. La presenza di questi snodi suggerisce che in alcuni punti l'armatura abbia un pò di "metallo extra", estensibile. Coprono in ugual maniera il dorso ed il ventre del braccio, sovrapponendosi ai copribicipite quando questi ultimi sono presenti. I bracciali sono aderenti più o meno fino al gomito, dove si allargano in grossi anelli, larghi più o meno il doppio rispetto al resto. In questo senso, possono essere immaginati un po’ come degli imbuti, necessari a formare l’anfora dell’acquario nel totem. Questi anelli non sono del tutto circolari ma piuttosto leggermente ovali e "tagliano" il bracciale in direzione obliqua, finendo per proteggere l’esterno del braccio un po’ più dell’interno, dove l’articolazione del gomito rimane scoperta. Sono completamente dorati, con i soliti fregi a forma di S.

Le ginocchiere riprendono la forma dei copribicipite. Si tratta di veri e propri copricoscia, che partono dal ginocchio e salgono, nel loro punto più alto, fin quasi al bacino. Il bordo superiore è triangolare in modo da estendersi più in alto del resto, arrivando a sfiorare le punte delle placche della cintura. Il resto del pezzo invece è cilindrico ed avvolge la base della coscia in modo piuttosto uniforme su tutti e quattro i lati, per poi incastrarsi sotto la protezione della rotula che è parte degli schinieri. Il retro del ginocchio è coperto da metallo sottilissimo e flessibile per permettere ai Cavalieri di piegare pienamente la gamba. Privi di fregi, sono completamente color oro scuro, come la maggior parte del blocco centrale.

Gli schinieri coprono per intero la gamba, dalla punta del piede fino al ginocchio, sia davanti che dietro. Lo stesso piede è coperto anche sotto la pianta, alla caviglia ed al tallone. Allargati in corrispondenza del polpaccio, gli schinieri hanno la stessa forma di copribicipite e ginocchiere, alle quali il bordo superiore anteriore si sovrappone per circa un terzo. I settei confermano che sono composti da una piastra superiore più larga e da una inferiore cilindrica più aderente. La prima, delineata da bordi più chiari, copre tre lati su quattro, lasciando scoperto quello posteriore e restringendosi anteriormente verso l’alto fino al margine superiore. Questo dovrebbe significare che gli schinieri sono spessi solo la metà dietro il polpaccio, anche se non ci sono prove che sia effettivamente così e che per esempio il metallo lì non sia più massiccio. All'altezza della caviglia vi sono degli snodi, che probabilmente uniscono la protezione per la gamba a quella per il piede e permettono ai Cavalieri di muoversi liberamente. La scarpa inoltre si infila all’interno del resto dello schiniere, quasi come uno stivale. Sulla rotula hanno una protezione ovale per il ginocchio, particolarmente rinforzata e spessa vari centimetri. Il suo bordo inferiore si infila sotto il resto degli schinieri, e da dietro essa partono le lamette metalliche più sottili che coprono il retro dell’articolazione. La protezione per il piede non è aderente, ma forma una vera e propria scarpa, con tanto di tacco sotto il tallone. Sono coperti di fregi e decorazioni con motivi a mezzaluna e rombi, in riferimento alle due gemme su collare ed elmo. Come il resto dell’armatura sono totalmente d’oro.





Pezzi Speciali/Poteri: Come tutte le Armature d’Oro, la corazza dell’Acquario è quasi indistruttibile e può essere danneggiata solo da guerrieri dotati di un cosmo molto superiore alla media o divino, mostrandosi capace di resistere anche ad esplosioni paragonabili al Big Bang con danni lievi o inesistenti. Ha assorbito la luce del sole per millenni, immagazzinandone l’energia, e sembra poter luccicare di luce propria in ambienti bui o scarsamente illuminati. Se le altre Armature d'Oro sono vicine e riunite, può entrare in risonanza con loro producendo un suono ritmico e cadenzato. Come le altre Armature d'Oro, congela solo allo 0 assoluto e non è noto il suo punto di fusione. Da notare che anche allo zero assoluto non va in frantumi ma mantiene la sua integrità, pur lasciando penetrare il freddo mortale per il Cavaliere che la indossa.

Totem

Il totem di quest’armatura rappresenta una figura a mezzobusto che regge sopra la testa l’anfora dell’acquario. Sembra sottinteso che si tratti di una fanciulla, anche se la maschera è priva di capelli o altri elementi che confermino del tutto la cosa. La testa è formata dal diadema ed appunto dalla maschera, che poi scivola all’interno del pettorale. Quest’ultimo e la cintura formano il corpo, con la seconda che per l’occasione rientra e si chiude creando una perfetta base ovale per il resto del totem. Gli schinieri, incastrati con i coprispalla, formano le braccia, mentre le ginocchiere sono gli avambracci. L’anfora infine è composta dai due bracciali, capovolti e appoggiati uno sull’altro.

Vestizione

Scrigno

Come tutte le armature, anche quella dell’Acquario è dotata di uno scrigno, o Pandora Box, in cui riporla in forma assemblata. Di forma cubica, ha scolpita a rilievo sulla facciata anteriore la figura di un’anfora, circondata da fregi a forma di S simili a quelli che si trovano sull’armatura. Dalla base dell’anfora spunta la maniglia che apre lo scrigno, liberando l'armatura. Sulla facciata posteriore dovrebbe essere scolpito un sole o una seconda anfora, ma nell’unica occasione in cui vediamo lo scrigno non viene mai inquadrata. Parimenti non vediamo traccia dei ganci e delle fibbie di cuoio necessarie per trasportarlo. Nell’anime non vediamo mai come si apre, mentre nel manga è inteso che il lato superiore del cubo scivoli lasciando emergere l’armatura. Alla base della facciata posteriore, in un riquadro, è scolpito il simbolo del pianeta Urano.

Surplice

L’armatura dell’Acquario esiste anche come Surplice, comparsa brevemente nella serie di Hades, con una tinta viola e grigia e forme leggermente modificate. In linea di principio, le estremità arrotondate sono state appuntite, in particolare i bordi superiori di schinieri, ginocchiere e bracciali. La placca anteriore del cinturino invece ha cambiato forma, passando da Y ad un triangolo capovolto composto da diversi livelli uniti da una fibbia a forma di rombo. In questa versione sono sempre presenti anche i copribicipite, a loro volta modificati con il bordo superiore esterno a punta. I fregi sono più o meno gli stessi, ma quelli sulla cintura sono stati modificati in piccoli uncini ricurvi.

Lost Canvas

L’armatura dell’Acquario compare anche nell’anime di Lost Canvas, ambientato in un passato alternativo. Ha praticamente le fattezze del manga (vedi sotto) ed un’unica tinta giallastra. Oltre alle differenze presenti tra manga ed anime sono state allargate le placche della cintura, dando al Cavaliere un aspetto più tarchiato, e sono stati appiattiti i bordi superiori dei coprispalla, ora completamente orizzontali. Per il momento è comparsa solo nella sigla di apertura, quindi potrebbero esserci anche altre differenze.

Saint Seiya Legend of Sanctuary

Una versione un po' modificata dell'armatura dell'Acquario compare nel film remake La Leggenda del Grande Tempio, anche se, rispetto alla maggior parte delle altre, le forme che mostra sono ancora abbastanza simili a quelle classiche. Due le differenze principali, a partire dall'elmo che, inizialmente a maschera, può all'occorrenza chiudersi e diventare a casco, con protezioni aggiuntive per bocca e setto nasale che lasciano scoperti solo gli occhi. All'occorrenza, tutto il pezzo può aprirsi e ripiegarsi su se stesso, fino a scomparire completamente. I coprispalla, anche se un po' più stratificati, hanno le solite forme, ma sul sinistro è montata, a mò di cannoncino, una versione in piccolo dell'anfora d'oro, con l'apertura in avanti, che secondo alcune fonti servirebbe a concentrare e accumulare l'umidità dell'aria per rendere più efficaci gli attacchi congelanti. Minime le altre differenze, come la presenza dei copribicipite e la piastra centrale del cinturino più allungata e sottile. Una piccola gemma azzurra adorna il collare, e dello stesso colore sono alcuni fregi e i bordi dei coprispalla. La tinta principale è un oro molto scuro, ironicamente tendente al bronzo. Inguine, cosce e ascelle sono coperte da una specie di cotta di maglia marrone, che si presume sia parte dell'armatura stessa e ne condivida la resistenza. Quando non è indossata, la corazza si trasforma in una specie di quadro dorato, dal quale poi dovrebbe emergere lo scrigno, che a sua volta si muta in armatura.




Manga

Come accennato nell'introduzione, l’armatura dell’Acquario compare nel manga classico ed in due dei tre prequel - Episode G e Lost Canvas - ma la sua presenza è certa anche in Next Dimension. Nel manga classico ha forme sostanzialmente simili ma con numerose piccole differenze ed un aspetto un po’ più tozzo. I coprispalla sono più corti, e la loro forma viene ripresa dai copribicipite, che praticamente solo una loro versione più piccola ed arrivano a coprire fino all’ascella ed il bordo inferiore della cima dell’omero. La cosa più interessante è che nel manga i bracciali non sono uguali tra loro: il sinistro ha il grosso risvolto leggermente appuntito visto nell’anime, ma il destro è più stretto e circolare. Questo perché nel totem i bracciali formano ciascuno metà anfora tagliata però orizzontalmente e non verticalmente. Il pettorale è più massiccio e tozzo, mentre il cinturino è nettamente più corto e la placca anteriore è più geometrica rispetto all’anime, composta da cinque piastre rettangolari in varie angolazioni. Un’altra differenza sono delle fibbie sul dorso delle scarpe, simili a visiere e con tanto di perni laterali che dovrebbero permettere loro di alzarsi ed abbassarsi. Nelle schede tecniche un box conferma infine che pettorale e cintura sono un unico pezzo. Il totem è simile ma con una grossa differenza: le braccia sono composte dai coprispalla, capovolti, e gli avambracci da schinieri e ginocchiere, che entrano uno dentro l’altra diventando un pezzo unico.

Questa forma dell’armatura è sostanzialmente quella che compare, con forme più affusolate, Lost Canvas. Rispetto al manga classico, ii prequel ha vagamente ingrandito i copribicipite e reso più snelli i fianchi.





Episode G

In Episode G, l’armatura dell’Acquario, pur restando sommariamente fedele all’aspetto classico, è stata modificata in maniera più evidente e marcata. In primo luogo sono stati aggiunti moltissimi fregi a rilievo praticamente su ogni pezzo, raffiguranti ondine, squame e ghirigori vari. La maschera è stata resa più squadrata e aderente, in particolare le protezioni per le orecchie ora sono rettangolari, mentre quella per la fronte è notevolmente più grande e concava, al punto da piegarsi leggermente a coprire anche il resto del cranio. Al centro ha una gemma, verde come nell’anime ma molto più piccola. Il collare è più alto ma con una grossa apertura al centro, per permettere ad Acquarius di piegare la testa. I coprispalla invece sono più corti e piccoli, ed anche molto più ricurvi in modo da incapsulare meglio il braccio. Come tipico di Episode G, le modifiche più grandi sono al blocco centrale, che non è più una piastra liscia ma una serie di placche poste in modo che quelle più interne e sottili possano scivolare sotto quelle esterne e spesse quando il Cavaliere si muove. Anche le placche laterali della cintura sono state notevolmente ingrandite, arrivando ora a sovrapporsi ai bordi superiori delle ginocchiere, che non sono più orizzontali ma appuntite come nella versione a Surplice della serie classica. Parimenti, gli schinieri sono più stretti e aderenti, sormontati da una placca esagonale sulla rotula. I bracciali sono divisi in due parti: la prima corrisponde all’avambraccio e termina con l’abituale risvolto, la seconda, sempre a forma di imbuto, si infila all’interno della prima e circonda il gomito, allargandosi a sua volta per avvolgere la base dei copribicipite, che sono stati ingranditi ed alzati fino alla spalla. Nel complesso, in questa versione la protezione è praticamente integrale, con il solo viso che rimane scoperto. Il totem mantiene la forma tradizionale, ma le modifiche ai bracciali fanno sì che ora abbia una tacca anche sul bordo superiore. Guardando con attenzione, all’interno dell’anfora si intravedono anche i cilindri che avvolgono il braccio ad armatura indossata.

Da notare infine che in Episode G spesso le armature cambiano dettagli da pagina a pagina o da tavola a tavola, specie a livello di fregi.