SAINT SEIYA N°1

L'ARMATURA DI PEGASUS

(L'ARMATURA DI PEGASUS)

Personaggi Presenti: Seiya, Marin, Shaina, soldati semplici, Grande Sacerdote, Aioria.

Data: 7 Settembre 1986

Lunghezza: 44 pagine

Vinto il duello, Seiya riceve dal Grande Sacerdote il titolo di saint di Atena e l'armatura di Pegasus. L'uomo però gli raccomanda di usarla solo per difendere la giustizia e mai per motivi personali, perché in quel caso la disonorerà e tutti i cavalieri del mondo cercheranno di ucciderlo. Il ragazzo annuisce, ma quella notte, spinto dalla curiosità, cerca di aprire lo scrigno contenente la corazza. A fermarlo è la voce di Marin, che gli spiega "Se apri il contenitore dell'armatura senza alcuno scopo, distruggerai i tuoi occhi." La donna racconta che quegli scrigni sono chiamati Vaso di Pandora, in riferimento al contenitore mitologico che, aperto da Pandora, liberò i mali nel mondo. Tuttavia, in caso di pericolo, un cavaliere deve indossarla senza esitazione, perché è suo diritto. Pochi minuti dopo, un gruppo di soldati irrompe nella casa di Seiya e Marin, ma non trova nessuno. Intuendo il pericolo infatti la donna è fuggita insieme all'allievo, che però è rallentato nella corsa dal peso dello scrigno dell'armatura. Marin si aspettava che Shaina ed i suoi seguaci avrebbero cercato di impedire la partenza di Seiya dalla Grecia, programmata per il giorno dopo, ed infatti l'istruttrice di Cassios blocca loro la strada. Marin però si rifiuta di combattere per difendere Seiya, e così il ragazzo si ritrova alla mercé della nemica, che lo colpisce di sorpresa con il suo Thunder Crow, simile ad una violenta scarica elettrica. Seiya cerca di reagire col suo RyuseiKen, ma Shaina riesce a vedere ed a bloccare facilmente tutti i colpi, ed il suo nuovo assalto travolge il ragazzo, che cade in un crepaccio insieme allo scrigno dell'armatura. Pur agonizzante però, Seiya è ancora vivo, quindi Shaina si appresta a scendere per finirlo e recuperare l'armatura. Vicino alla sconfitta, il cavaliere tende la mano verso la maniglia dello scrigno, e con le ultime forze la tira. In un lampo appare una figura a forma di Pegaso, ma quando la luce sparisce, Seiya vede una specie di statua raffigurante l'animale mitologico, e tremante afferma "Questa è... l'armatura ?!". Pochi secondi dopo, Shaina ha raggiunto il punto in cui Seiya era caduto, ma del ragazzo e dell'armatura non c'è traccia. Improvvisamente però, la donna avverte un cosmo potentissimo, e contemporaneamente un potente colpo la raggiunge alla spalla. "Ho sentito il rumore prima del colpo, questo significa che la velocità dell'onda d'urto ha superato quella del suono." riflette allibita, prima di accorgersi che Seiya è alle sue spalle. Shaina si volta di scatto, e di fronte a lei vede Seiya con indosso l'armatura di Pegasus. Marin consiglia a Shaina di andarsene, perché ora che indossa l'armatura Pegasus non può essere sconfitto facilmente, ma la donna afferma "Chissà se è così... se lui e l'armatura sono veramente una cosa sola." ed attacca il nemico, riuscendo persino ad atterrarlo. Shaina infatti ha capito che Seiya non sa ancora controllare l'armatura, ed in effetti il ragazzo la sente pesante come il piombo, al punto da impedirgli i movimenti. Mentre subisce i continui colpi di Shaina, Seiya ricorda quel che era successo pochi minuti prima, quando aveva aperto lo scrigno. All'inizio si era infuriato nel trovare un'inutile statua al posto dell'armatura e l'aveva persino colpita in un gesto di stizza. Così facendo però aveva scoperto che i pezzi della statua erano smontabili e formavano proprio le varie parti dell'armatura. Inebriato dalla gioia di essere diventato un vero saint, aveva colpito l'aria ad una velocità superiore a quella del suono, ed era stata proprio l'onda d'urto di quel pugno a ferire Shaina alla spalla. Ora però l'armatura sembra diventata un pesante fardello, ed il ragazzo se ne chiede il perché. "Sei ancora un bambino... per utilizzare l'armatura nel modo giusto, lo spirito e la forza devono coincidere. Se chi la indossa ha del rancore nel cuore, o non possiede sufficiente determinazione, l'armatura diventa solo un pesante fardello ! Ma più il tuo cosmo brucia, più l'armatura diventa leggera e potente !" lo rimprovera Marin, ed anche Shaina gli dice che, se non riesce ad odiarla, non riuscirà mai a sconfiggerla. "Non... non posso... perché... perché tu sei una donna." risponde allora il ragazzo, che dice di non poter odiare una donna con tutte le sue forze. Marin è stupita dall'atteggiamento del suo allievo, e chiede a Shaina se davvero vuole uccidere qualcuno che non vuole combattere contro di lei. Shaina esita un secondo, poi si prepara ad eliminare il nemico, ma in quel momento sopraggiungono i suoi soldati, che per evitarle di affaticarsi, iniziano a prendere a calci Seiya per finirlo. Improvvisamente però, il corpo di Seiya inizia a bruciare come il fuoco, ed il cavaliere si rialza. Subito i soldati si lanciano contro di lui, ma il ragazzo lancia di nuovo il RyuseiKen, stavolta ad una velocità che Shaina non riesce a vedere. I soldati vengono annientati, e lo spostamento d'aria spezza la maschera che copriva il volto di Shaina. "Non avevo mai visto la tua faccia, Shaina... la immaginavo più paurosa." afferma il ragazzo passandole accanto, ma Shaina lo avverte che la prossima volta indosserà anche lei la propria armatura. Poco dopo, Marin mostra a Seiya la via che lo porterà ad Atene, dove lo attende una nave diretta verso il Giappone. Prima di salutarla, il ragazzo le chiede di togliersi la maschera e mostrargli il suo volto, ma Marin resta impassibile. Tuttavia, mentre Seiya si allontana, la donna si toglie la maschera e pensa "Ricordati, Seiya... la tua vera battaglia inizia adesso".

Glossario: Seiya: Freccia del cielo (cometa); Pegasus RyuseiKen: Colpo delle Stelle Cadenti di Pegasus (Fulmine di Pegasus); Seiya: Pegasus; Marin: Marin; Shaina: Shaina; Thunder Crow: Artiglio del Tuono (Cobra Incantatore);

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 1 Granata e Shot

La logica, questa sconosciuta: Se Castalia si aspettava un attacco di Tisifone, perché lei e Seiya non hanno lasciato prima la loro casa? Nelle schede tecniche del n°2 vediamo che è abbastanza complicato smontare e modificare l'armatura di Pegasus prima di indossarla, eppure Seiya lo fa da solo in pochi secondi. Sempre nelle schede tecniche, vedremo che le ali poi formano i paraorecchi del diadema, ma le proporzioni sono assurde. Se un colpo supera la velocità del suono, significa che se ne subiscono gli effetti prima di sentirne il rumore. Tisifone sente il rumore prima di ricevere il colpo, eppure dice che l'attacco aveva superato la velocità del suono.

Note: "Finalmente l'hai indossata... l'armatura di Pegasus". Il secondo capitolo continua il compito del precedente nel porre le basi della storia, e stavolta si concentra interamente sull'armatura, mostrandone la forma assemblata, spiegando i rischi legati all'indossarla e soprattutto affermando il principio che da sola "l'armatura non fa il cavaliere". Il monito del Grande Sacerdote riguardo la punizione che aspetta chi indossa l'armatura per motivi personali appare a margine della storia, ma sarà essenziale per capire molti degli avvenimenti dei numeri successivi, e lo stesso discorso vale per lo smascheramento di Tisifone, che al momento non sembrerebbe particolarmente degno di nota. Seiya vive con Castalia in una modesta casa di pietra, anche se nelle immagini non c'è traccia del suo letto. Tutto il discorso della donna sugli scrigni delle armature è in realtà un pò contorto, e la maggior parte di esso (come il rischio di perdere la vista) verrà implicitamente smentita nei numeri successivi, quando alcuni cavalieri indosseranno le armature per scopi personali e non riporteranno alcun danno. Ci sono indizi che il vaso di Pandora nella mitologia potesse essere in realtà lo scrigno di un'armatura, ma questo tema non sarà mai più ripreso o menzionato, neppure nella saga di Hades. Il colpo segreto di Tisifone, il Thunder Crow, ha l'effetto di una scarica elettrica "di una decina di migliaia di volt", quindi più che sufficente a fulminare un uomo normale. Secondo Tisifone, Seiya lancia, normalmente, 85 colpi al secondo, mentre ne sono necessari almeno 100 al secondo per sconfiggerla. Castalia aggiunge che Tisifone stessa lancia più di 90 colpi al secondo. Questi valori, per quanto vaghi e personali, danno una prima idea della differenza tra un bronze saint ed un silver saint a parità di condizioni (entrambi senza armatura). E' ovvio che, con indosso la corazza, entrambi i valori si alzano notevolmente. 100 colpi al secondo sembrerebbe anche il valore minimo per superare la velocità del suono, che, come verrà spiegato diversi numeri più avanti, rappresenta il limite massimo per un (comune) cavaliere di bronzo. I cavalieri d'argento possono superare questo limite, seppur di poco, mentre, i cavalieri d'oro, come sappiamo, possono raggiungere la velocità della luce. L'armatura di Pegasus, qui alla sua prima versione, è una delle più scarne corazze di bronzo, ed è composta da ginocchiere, cinturino, bracciali, schienale, coprispalla, diadema ed una protezione per il cuore. Curiosamente, elmo e protezioni per le gambe a parte, è anche l'armatura di bronzo più somigliante alla controparte dell'anime. Vale anche la pena di notare la presenza delle ali nella forma assemblata. In base alle parole di Castalia c'è un collegamento diretto tra il cosmo del cavaliere e la forza dell'armatura, ed in effetti il tema verrà ripreso più avanti nella serie, specie in riferimento alle catene di Andromeda. Questo significa che, se anche Cassios fosse riuscito a sconfiggere Seiya, non avrebbe potuto usare l'armatura essendo ancora incapace di sviluppare un proprio cosmo. Il fatto che Tisifone non riesca a distinguere i colpi dell'ultimo attacco di Pegasus indica che non può vedere movimenti di velocità superiore a quella del suono. L'ultima tavola del capitolo è alquanto equivoca, in quanto sembra dare l'impressione che Castalia si sia tolta la maschera ed abbia mostrato il suo volto all'allievo, mentre in futuro scopriremo che non è così. A livello grafico, senza la mezza tinta emergono i limiti attuali di Kurumada, con una Castalia grassottella e Seiya che passa metà del capitolo con delle espressioni ridicole sul volto. A questo proposito vale la pena paragonare questi personaggi con le loro controparti nell'ultimo numero della saga, in modo da notare immediatamente l'evoluzione dello stile del mangaka. Nell'edizione pubblicata su Weekly Shonen Jump nel 1986, questo capitolo era originariamente diviso in 2 parti. La prima aveva come titolo "L'armatura di Pegasus", la seconda "Addio, Santuario" e conteneva la fine dello scontro con Tisifone e la partenza dalla Grecia. Questi due capitoli vennero poi fusi nell'edizione a volume.