SAINT SEIYA N°11

SHURA, L'UOMO CHE BRANDISCE LA SPADA SACRA!

(SHURA, L'UOMO DALLA SACRA SPADA)

Personaggi Presenti: Seiya, Shiryu, Shun, Hyoga, Shura, Vecchio Maestro, Camus, Shunrei.

Data: 24 Ottobre 1986 circa.

Lunghezza: 56 pagine

Seiya e Shun sono preoccupati per Shiryu, ma Hyoga li incita a proseguire per non vanificare la decisione dell'amico. Shura intanto è seccato per le parole dette poco prima da Dragone e gli mostra la propria forza: con semplici movimenti del braccio taglia sia il corpo del Cavaliere che il suolo, costringendolo in ginocchio. Questo perchè le sue mani e le sue gambe sono come una spada sacra, capace di tagliare qualsiasi cosa senza difficoltà. Deciso a reagire, Dragone sferra lo ShoryuHa, ma Shura, dopo esserne stato travolto per un attimo, ne sfrutta l'energia contro Shiryu stesso grazie allo Jumping Stone, una tecnica di gamba. Il ragazzo cade di nuovo a terra, diventando vulnerabile per un fendente di Capricorn diretto alla sua testa. All'ultimo momento riesce a difendersi con lo scudo, ma l'attende un'amara sorpresa: lo scudo del Drago infatti si taglia in due, incapace di resistere alla forza della spada di Shura. Il Cavaliere d'Oro commenta che, in fondo, lo scudo gli ha salvato il braccio, ma ora è inutilizzabile per sempre. Anche l'armatura del Dragone non può niente, e viene distrutta in pochi fendenti, lasciando Shiryu del tutto indifeso. In Cina, Shunrei si sveglia di colpo, terrorizzata per un incubo in cui vedeva il suo amato venir tagliato in due, e inizia di nuovo a pregare per lui. Anche il vecchio maestro è preoccupato, ma in realtà Shiryu è riuscito a difendersi grazie allo Shinken Shirahadori, una tecnica di arti marziali che permette di bloccare una lama con le mani nude. Il suo cosmo inizia a bruciare sempre più forte, e con un calcio il ragazzo allontana Shura, che è sbalordito da tanta inaspettata potenza. Per di più sulla schiena del ragazzo è comparso il disegno del Drago, prova che il suo cosmo è vicino ai limiti massimi. "Ti prometto una cosa, Shura del Capricorno… anche se il mio corpo sarà fatto a pezzi, non morirò da solo!" avverte fissandolo minaccioso. Con un secondo calcio travolge di nuovo Shura, che adesso inizia a temere la forza del suo cosmo: è come se Shiryu fosse posseduto dal dio Drago, e sembra star inconsciamente usando il settimo senso per aumentare sempre di più la sua energia. Il ragazzo lancia di nuovo lo ShoryuHa, ma Shura, ritrovata la calma, lo avverte che proprio quella tecnica cela il seme della sua vittoria, perchè nel lanciarla Dragone espone per un millesimo di secondo il suo punto debole, il cuore. Approfittando di quell'attimo fuggente, trafigge così il torace del ragazzo, che però contemporaneamente gli spezza il braccio sinistro con un pugno. Shiryu infatti conosceva quel punto debole sin da quando fu sconfitto da Seiya alle Galaxian Wars, e la sua era tutta una tattica per poter danneggiare il nemico. Nel vederlo crollare a terra, Capricorn si complimenta con lui, ma lo avverte anche che in fondo è stato tutto inutile, perchè lui ha ancora una lama nel braccio destro, mentre Dragone è ormai ferito gravemente al cuore e non può sopravvivere a lungo. Pur ammirandone la forza, sferra così il colpo di grazia, ma Shiryu lo evita, ripetendo ancora che intende vincere. Shura è spaventato dal continuo aumentare del cosmo del suo nemico e si chiede se egli non celi ancora qualcosa di inaspettato. Dal canto suo, l'eroe chiede perdono al maestro perchè adesso utilizzerà la tecnica proibita, il Rozan Koryuha, che si dice arrivi al limite di ogni cosa. In passato, l'anziano insegnante gli disse che, grazie a quella tecnica, forse lui è la persona più forte del mondo, superiore persino al maestro stesso, ma tanto potere ha un prezzo: chi usa il Koryuha è destinato a morire perchè il corpo non può sopportarne l'energia. È quindi una tecnica suicida che consegna la vittoria in cambio della vita. Adesso però Shiryu ha deciso di usarlo, per Atena ed i suoi amici, e dopo aver avvertito Shura lo afferra alle spalle, facendo esplodere il suo cosmo e scagliando il Rozan Koryuha. Avvolto in un'aura a forma di drago, l'eroe sale al cielo insieme a Shura, venendo scorto sia da Seiya, Shun e Hyoga, giunti in vista dell'undicesima casa, che, in Cina, dal maestro e Shunrei. I due sono in lacrime, e l'uomo in particolare ha capito cosa è successo "Pensandoci adesso, era evidente che sarebbe finita così… Shiryu, tu non vivi per te stesso ma per la giustizia… sei capace di sacrificarti per gli altri… è bello vivere non per seguire i propri sentimenti ma per la giustizia… ma è molto triste… Shiryu…" pensa, mentre la stessa del Dragone sale al cielo. Lassù, Shura cerca di convincerlo a lasciarlo andare prima che entrambi muoiano per l'attrito con l'atmosfera. Essendo privo di armatura, Dragone morirebbe molto prima, e comunque una vittoria a prezzo della vita sarebbe inutile. Shura gli chiede per quale motivo sia disposto a rischiare tanto, e, sorridendo, Shiryu risponde "Lo faccio per Atena!". Capricorn è schoccato, non riesce a credere che al mondo esista qualcuno disposto a sacrificarsi per il bene degli altri, per un mondo in cui non ci saranno più orfani e dolore. Egli, pur consapevole della malvagità del Sacerdote, lo seguiva convinto che la forza fosse la giustizia, ma adesso comprende di aver sbagliato e di non essere un degno uomo e Cavaliere. Compreso questo, ammette che vorrebbe salvare il ragazzo, anche se ormai forse è troppo tardi. In un lampo di luce, i due scompaiono nel cielo, sotto gli occhi atterriti di Seiya, Shun e Hyoga, increduli che Shiryu sia morto. Non c'è però tempo per le lacrime, Camus già li attende davanti all'undicesimo tempio. Deciso ad affrontarlo da solo, Hyoga chiede agli amici di proseguire, perchè è sua intenzione sconfiggere il maestro per ringraziarlo degli insegnamenti ricevuti.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 11 Shot e n° 16 Granata.

La logica, questa sconosciuta: Shura colpisce sempre con il destro, quindi perchè trafigge il cuore di Dragone con la sinistra? Shiryu spezza l'armatura d'oro con la mano nuda, e poco dopo para Excalibur semplicemente con il polso e l'avambraccio senza che esso sia mozzato. Che senso ha spezzare la mano sinistra di Shura, pur sapendo che ha la spada anche nella destra? Seiya, Shun e Hyoga impiegano quasi un'ora per andare dalla decima all'undicesima casa. Alla morte di Shiryu è notte sia in Grecia che in Cina, ma questo è impossibile per le varie ore di fuso orario che separano i due paesi. Per di più, in Cina era già notte 6 ore prima, quando i ragazzi erano alla casa del Cancro, quindi ora il cielo dovrebbe essere più chiaro e almeno vicino all'alba.

Note: "Lo faccio per Atena!" Un capitolo molto bello e ricco di pathos, seppur un pò affrettato nelle fasi finali. Col senno di poi, l'impatto drammatico degli eventi è affievolito dalla consapevolezza che Shiryu sopravviverà, ma viene da chiedersi come sia stato accolto all'epoca della prima pubblicazione, quando la fine del ragazzo deve essere sembrata inevitabile. Curiosamente, la lama di Shura non viene mai chiamata "Excalibur" all'interno di questo capitolo, ma solo "spada sacra". Il nome Excalibur è però usato in uno dei titoli su Shonen Jump, e sarà poi ripreso nell'anime, e alla fine anche nel manga nella serie di Nettuno e di Hades. Shura inoltre non adopererà mai le lame che ha nelle gambe, limitandosi quasi sempre al solo braccio destro. Al contrario, le gambe sono alla base del Jumping Stone, una delle tecniche più deboli tra Cavalieri d'Oro, che in pratica sfrutta l'energia di un attacco nemico per lanciarne via il creatore, sollevandolo con i piedi da sotto le braccia. In tutta la serie classica, viene usato solo questa volta, ma fa anche una comparsa in Episode G. Lo scudo del Dragone viene distrutto per la seconda volta, la prima da un nemico, dopo che Shiryu stesso lo aveva inavvertitamente sfondato nel numero 2. Nello stesso numero, Seiya scoprì il suo punto debole, dimostrandogli materialmente che per un nemico era possibile colpirlo. A conferma della crescita dei protagonisti rispetto alle prime case, Shiryu riesce quasi subito a spazzare via Shura con il cosmo, e spezza persino l'armatura d'oro con il pugno nudo, cosa che contro Deathmask sembrava impossibile. La tecnica con cui ferma Excalibur a mani nude esiste realmente nelle arti marziali e si chiama appunto Shinken Shirahadori. Consiste nel bloccare una lama con la sola pressione delle dita, e necessita non solo di forza, ma anche velocità e precisione. Rivediamo Shunrei, che non stava dormendo ma era svenuta in seguito all'attentato di Deathmask nel numero 9, dal quale l'aveva salvata il maestro, ed il tatuaggio del dragone, assente sempre dal numero 2, che compare quando il cosmo del ragazzo raggiunge il massimo. A tal proposito, è indicativo che non fosse comparso durante il duello con Deathmask, a meno che non fosse nascosto dai capelli. Scopriamo che Shiryu ha un altro colpo segreto, il Rozan Koryuha, evoluzione dello ShoryuHa capace di dare il potere assoluto, a patto di una fine certa. Esso consiste semplicemente nel portare il nemico nello spazio, salendo al cielo come un Dragone, e verosimilmente imprigionando sia chi lo lancia che la vittima in una colonna di energia da cui non si può fuggire. Per la sua enorme pericolosità, esso era stato proibito, e Shiryu non lo utilizzerà mai più in futuro. Come Deathmask, Shura sa che il Sacerdote è malvagio ma lo segue lo stesso, identificando forza e giustizia. Questa filosofia di vita lo rende simile al Cavaliere di Cancer, seppur meno crudele, ma nell'anime fu modificata a favore di una versione più nobile ed eroica. Episode G sistema in qualche modo le cose indicando Shura come uno tra i Cavalieri più nobili, dotato di un profondo senso di giustizia, ma che viene colpito due volte dal GenromaoKen di Gemini. Questo ne piega la volontà, e potrebbe alla lunga aver fatto vacillare le sue convinzioni, fino ad allineare i suoi principi a quelli del Sacerdote stesso. All'epoca della prima pubblicazione su Weekly Shonen Jump, questo capitolo fu diviso in tre parti intitolate "La Sacra Spada Excalibur", "La suprema ascesa del Dragone" e "Addio, Shiryu!". Shiryu e Shura sono inoltre in copertina di Shonen Jump, onore che il Cavaliere d'Oro condivide solo con Virgo tra i parigrado.