SAINT SEIYA N°15

CATENE D’ORO!

(LA CATENA COLOR ORO!)

Personaggi Presenti: Shun, Io di Scilla, Shiryu, Krishna di Crisaore, Seiya, Hyoga, Saori, Kiki, Shaka.

Data: 3 aprile 1987

Lunghezza: 36 pagine

Di fronte alla Colonna del Pacifico del Sud, Shun lancia la sua catena, che però rimbalza senza causare alcun danno. Io lo avverte che non è così facile abbattere un pilastro che sin dall’epoca dei miti sorregge la volta marina, e soprattutto che le sue risorse non sono affatto finite. Facendo esplodere il suo cosmo si libera infatti della catena, mandandola in pezzi, e sferra il suo colpo segreto più potente, il Big Tornado. Un vortice di energia travolge in pieno Shun, scagliandolo via. "Nonostante tu sia riuscito a sconfiggere tutte e sei le sacre bestie, non mi hai inferto nessun danno mortale. In altre parole la tua generosità ti ha portato alla morte!" commenta il Generale. In quel momento però il Cavaliere si rialza e lancia la catena, non contro Io ma contro la Colonna. Scilla è incredulo, sia per la resistenza del suo avversario che per l’ostinazione con cui lo ignora, concentrandosi solo sulla Colonna che però è indistruttibile. Deciso a finirlo, lo colpisce altre due volte con il Big Tornado, ma ogni volta il ragazzo si rialza, ed alla fine ammette "il mio scopo non è sconfiggerti, ma distruggere quella colonna". Sbalordito, Io fa esplodere il suo cosmo e lancia un altro Big Tornado, ma stavolta Shun, consapevole che ricevendolo perderebbe la vita, brucia tutte le energie e addirittura spezza il colpo segreto dell’avversario. Un attimo dopo lo imprigiona di nuovo con le catene, il cui colore però è cambiato: sono catene d’oro, proprio come l’armatura dell’eroe, ed Io infatti non riesce più a spezzarle. Andromeda spiega che è grazie al sangue dei Cavalieri d’Oro, ed in particolare nel suo caso grazie a quello di Shaka della Vergine che, in gesto di gratitudine nei confronti di Ikki, ha permesso alla sua armatura di rinascere più forte di prima. Scilla coprende che è grazie a quell’armatura che Shun è sopravvissuto al Big Tornado così tante volte, ma lo avverte che comunque non basta ad abbattere la Colonna del Pacifico. In risposta, Shun afferma che è pronto a rischiare la vita con una tattica suicida: lanciarsi contro la Colonna bruciando il suo cosmo al massimo, in modo da aprire almeno una crepa che gli altri Cavalieri possano sfruttare per abbatterla. In questo modo spera di alleviare le sofferenze di coloro che stanno perdendo la vita sulla terra, oltre che contribuire alla salvezza di Atena. Io, sbalordito, lo avverte che nemmeno questo sacrificio potrebbe bastare, ma Shun è comunque pronto a tutto. Proprio in quel momento però sopraggiunge Kiki con lo scrigno della Bilancia, grazie al quale Pegasus ha abbattuto il pilastro del Pacifico del Nord. Grato, Andromeda impugna il Twin Rod, brandendolo con maestria e lanciandolo contro la colonna. Cercando disperatamente di fermarlo, Io si getta davanti e lo intercetta con il proprio corpo, ma è tutto inutile ed il Generale viene trapassato da parte a parte mentre il Twin Rod colpisce e finalmente abbatte la Colonna. Morente, Io afferma che in fondo lui e Shun sono simili, entrambi disposti a dare la vita per ciò in cui credono, ma avverte anche il nemico a non essere troppo generoso con gli avversari, o un giorno morirà di certo. Seiya, Hyoga, Saori e Shiryu sentono il rumore causato dal crollo della Colonna e sorridono della vittoria dell’amico. Per Dragone però è una pausa di breve durata: ha infatti raggiunto la Colonna dell’Oceano Indiano guardata dal Generale Krishna di Crisaore.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 15 Shot e n° 22 Granata.

La logica, questa sconosciuta: Sul viso di Io sono comparsi lividi che non aveva alla fine dello scorso capitolo. Seppur nobile, il comportamento di Shun è irragionevole visto che ha combattuto fino ad ora contro Scilla senza eccessive esitazioni. La catena di Andromeda va due volte in pezzi, ma alla fine è di nuovo intatta come sempre. Come Seiya, anche Shun non sembra particolarmente stupito della trasformazione della sua armatura. Considerando che una colonna è già stata abbattuta, e che il cosmo di Seiya dovrebbe essere ancora percepibile, Shun ed Io dovrebbero prendere in considerazione la possibilità che esista un modo meno drammatico per abbattere la colonna. Come mai Kiki dopo aver lasciato Pegasus si è recato proprio da Shun? La Twin Rod non dovrebbe potersi allungare in questo modo. Il cerotto sul viso di Pegasus è scomparso. Shiryu ha lasciato il Mediterraneo contemporaneamente agli amici e si è diretto a quello che dovrebbe essere l’Oceano più vicino, ma lo raggiunge solo dopo la fine delle prime due battaglie.

Note: "Tu sei generoso e non riesci a dare il colpo di grazia ai tuoi nemici". 7.5, un capitolo con qualche pecca logica di troppo, specie nelle scene in cui Shun rifiuta di contrattaccare, ma reso comunque molto bello dalla caratterizzazione di Andromeda e Scilla, che mostrano simile spirito di sacrificio per la causa in cui credono. Alla base della Colonna è scritto a rilievo "SP", che potrebbe stare per South Pacific ed identificare la Colonna. Qualcosa di simile ad un NP si nota in effetti alla base della Colonna del Pacifico del Nord, e spiegherebbe come facciano i Cavalieri a sapere di aver raggiunto il pilastro giusto, anche se è quantomeno strano che Poseidone nelle epoche mitologiche costruisca qualcosa indicandone il nome con le iniziali in inglese. Oltre ai colpi delle sei bestie, Io possiede una settima tecnica, il Big Tornado, che considera la sua arma più potente. La sua forza sembra però inferiore al Rising Billows di Baian, visto che Shun non viene lanciato oltre il cielo marino ma solo a terra. Le Catene di Andromeda si rigenerano per due volte, dopo essere state spezzate da Io quando si libera e poi al primo Big Tornado. Shun ricorda che è stato Shaka a riparare la sua armatura come gesto di gratitudine nei confronti di Ikki: il Cavaliere della Fenice è dato ancora per morto dopo la battaglia con Saga, ma Shaka lascia intendere che prima o poi farà probabilmente ritorno, rinascendo come la Fenice. Come Seiya, anche Shun aveva visto Shiryu usare le armi di Libra alla settima casa, nel numero 9 del manga. All'epoca della prima pubblicazione su Weekly Shonen Jump, questo capitolo fu diviso in due parti intitolate "Catene d’oro" e "Sacrificare la vita…".