SAINT SEIYA N°17

CONFLITTO FRA DUE ANIME!

(IL CONFLITTO TRA LE DUE ANIME)

Personaggi Presenti: Seiya, Shiryu, Hyoga, Shun, Ikki, Sea Dragon, Sorrento, Kiki, Shaina, Poseidone, Saga.

Data: 3 aprile 1987

Lunghezza: 40 pagine

Poseidone non ha paura della freccia di Sagitter ed avverte Seiya che, se la scoccherà, essa tornerà indietro proprio come il Ryuseiken. Pur incerto, Pegasus tiene l’arco teso. Alla colonna dell'Atlantico Meridionale, lo scontro tra Sorrento e Shun prosegue, a vantaggio del Generale. Dopo aver colpito il nemico col flauto, Sorrento decide di affrettare i tempi ed inizia a suonare la sua melodia fatale. Shun dispone la catena a difesa, facendola ruotare così velocemente da impedire all'aria, e quindi alle onde sonore tramite le quali si diffonde la musica, di attraversarla. Anche questo stratagemma però si rivela inutile, la musica di Sorrento infatti oltrepassa la difesa e frantuma l'armatura del cavaliere, che cade in ginocchio. Ma, sul punto di cedere, il cavaliere brucia al massimo il suo cosmo, scatenando il vento del Nebula Stream. Ben presto Sorrento si ritrova paralizzato, incapace persino di suonare il flauto. Shun gli chiede di arrendersi prima di obbligarlo a trasformare quel semplice Nebula Stream nel mortale Nebula Storm e sconfiggerlo, sottolineando che qualcuno in grado di suonare una simile melodia non può essere malvagio, e lui non desidera uccidere nessuno, tantomeno qualcuno puro di cuore. Le parole di Shun stupiscono Sorrento, ma il senso del dovere è comunque superiore, ed il Generale riprende a suonare la sua melodia sferrando il Dead End Climax. Con le spalle al muro, l'eroe è obbligato a scatenare la Nebula Storm alla massima potenza ed a travolgere l'avversario frantumandone la Scale. Impotente, Sorrento viene scagliato contro la colonna, proprio nel momento in cui sopraggiunge Kiki con l'armatura di Libra. Grazie alle armi dorate, il cavaliere abbatte la colonna, e nello stesso momento Seiya, forte delle vestigia del Sagittario, ode il crollo ed avverte Poseidone che la sua sconfitta è vicina. Alla colonna del Nord Atlantico, l'unica rimasta, Kanon è preoccupato perché teme che i cavalieri possano risvegliare in Julian lo spirito divino, rovinando il suo piano. In quel momento però, il cosmo che a lungo era apparso minaccioso, si manifesta apertamente, e Ikki ricompare. Il cavaliere, avendo superato in passato l’Another dimension di Saga, non ha avuto problemi ad uscire dal Golden Triangle di Kanon. Il Generale non vuole essere considerato inferiore al defunto fratello, ma Ikki blocca finalmente la Galaxian Explosion e poi lancia il Genma Ken. Obbligato da questa tecnica, Kanon racconta come tutto ebbe inizio, tredici anni prima. All'epoca, al Grande Tempio, Kanon stava cercando di convincere Saga ad uccidere Atena ed il Grande Sacerdote, approfittando del fatto che nessuno sapeva che erano due gemelli, e quindi avrebbero potuto tramare con facilità. Indignato, Saga si era opposto all'idea, ma Kanon aveva sottolineato che, sebbene tutti lo credessero un uomo nobile e generoso, nel profondo dell'animo del cavaliere della terza casa era assopito il male. "Io so che anche nel tuo cuore, come nel mio, risiede il male" gli disse tentando di convincerlo. Non avendo altra scelta, Saga lo considerò un cospiratore e lo imprigionò in una prigione di roccia sul livello del male. Da quel luogo sarebbe potuto uscire solo dopo essersi sinceramente pentito, altrimenti avrebbe rischiato di annegare con l'alta marea, quando l'acqua invadeva la piccola grotta. Pur rifiutando di pentirsi per i suoi piani, Kanon minacciò Saga, facendogli notare che un'azione del genere, imprigionare il proprio fratello, avrebbe risvegliato la malvagità in lui sopita e lo avrebbe portato a cercare di uccidere Atena. Saga non rispose nulla, ma per un attimo esitò prima di allontanarsi. Rimasto solo, Kanon passò parecchi giorni nella prigione, dove però ottenne ciò di cui aveva bisogno per esaudire il suo desiderio di conquista.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 17 Shot e n° 25-26 Granata.

La logica, uesta sconosciuta: Le ali di Sorrento compaiono di colpo dopo diverse pagine in cui non ce n’era traccia e comunque la loro sagoma dovrebbe essere visibile sotto il mantello. Seiya sa della presenza di Ikki ma dovrebbe crederlo ancora morto visto che era svenuto all’arrivo del Cavaliere della Fenice. Ikki dice di essere tornato dall’Another Dimension in passato, ma non si è mai visto niente del genere e nel duello contro Saga subì solo la Galaxian Explosion ed il GenroMaoKen. Kanon dice che nessuno lo conosce al Grande Tempio, ma di certo qualcuno deve averlo addestrato visto che la sua forza eguaglia quella del fratello. Come ha fatto Gemini a rinchiudere Kanon nella prigione di Capo Sounion? non sembrano esserci porte o altri ingressi. La prigione in cui è rinchiuso Kanon non sembra avere poteri speciali, quindi il guerriero potrebbe frantumare facilmente le sbarre con le mani.

Note: "Io sto combattendo per la giustizia ma in realtà non voglio ferire nessuno!". 7. Un capitolo che, in attesa che le rivelazioni di Kanon si facciano davvero interessanti, è sostenuto dalla bella conclusione del combattimento tra Shun e Sorrento, piacevole sia dal punto di vista combattivo che da quello della caratterizzazione di entrambi i contendenti. Meno sorprendente il ritorno di Phoenix, per certi versi scontato visti i suoi precedenti e la sua abilità ad uscire da situazioni di questo tipo. Se quanto detto da Sorrento non è tradotto male, la sua musica è innocua per i puri di cuore ma è mortale per i malvagi. Questo potrebbe spiegare come faccia Andromeda a sopravvivere, a meno che la definizione di puro di cuore non sia simile a quella di Lune nella serie di Hades, inficiata da qualsiasi piccolo gesto. Il Nebula Storm, visto prima nel numero 12 contro Aphrodite, si conferma devastante e fa a pezzi la Scale di Sorrento. Non è chiaro però se il cosmo di Shun sia stato indebolito dalla musica precedente o meno. Kiki a quanto pare si è ripreso dal pestaggio subito da parte di Isaac qualche capitolo fa ed ha di nuovo la forza di correre in giro con lo scrigno della Bilancia. Per la prima volta non vediamo quale arma viene usata per abbattere la colonna, anche se, andando ad esclusione, dovrebbe trattarsi della Barra Tripunte, vista per l'ultima volta nel numero 10. Il flashback di Kanon è datato tredici anni prima, ovvero attorno al periodo della rinascita di Atena e pochi giorni prima del tentativo di omicidio da parte di Arles, secondo il flashback visto nel numero 13. La prigione in cui Kanon viene rinchiuso si trova a Capo Sounion, ovvero alla base del promontorio sul quale anni più tardi Julian avrebbe trovato il tridente, come visto nel numero 14. In passato in questa prigione venivano rinchiusi i prigionieri delle battaglie contro altre divinità. All'epoca della prima pubblicazione su Weekly Shonen Jump, questo capitolo fu diviso in due parti, intitolate "La melodia finale!" e "Il conflitto tra le due anime!".