SAINT SEIYA N°19

LACRIME DI SANGUE !

(IL GRIDO DI DOLORE, LE LACRIME DI SANGUE)

Personaggi Presenti: Mu, Sion, Deathmask, Aphrodite, Doko, Saga, Shura, Camus, Seiya, Shiryu, Shun, Hyoga, Shunrei, Shaina, Saori, Kanon, Tatsumi, soldati semplici.

Data: Incerto. Notte del 25 Novembre 1986 circa

Lunghezza: 49 pagine

L'uomo che ha colpito Deathmask altri non è che Pegasus Seiya, che nel riconoscere i suoi due avversari resta ovviamente stupito. Seiya chiede a Mu se si tratta di fantasmi, ma il cavaliere gli risponde spiegando che sono Spectre, i guerrieri di Hades. Mu spiega anche che Hades è il nemico più pericoloso che abbiano mai affrontato, persino più pericoloso di Gemini e Poseidon. Il più grande desiderio di Hades è il dominio del mondo, e proprio per impedirglielo Atena ed i cavalieri d'oro sono riuniti al Grande Tempio. Seiya capisce il motivo per cui i cavalieri d'oro non scesero a loro volta nel regno degli abissi, per aiutare i cavalieri di bronzo contro Poseidon, poi spiega che si trovava in Grecia per incontrare Marin, finché non avvertì uno strano cosmo alle dodici case. Incredibilmente, Mu ordina a Seiya di andarsene, affermando che al momento il Grande tempio non è posto adatto per uno come lui. In Cina, Shiryu scopre che il maestro è scomparso e decide di andare al Grande tempio per capire cosa succede, ma Shunrei lo supplica di restare. In Siberia, Hyoga è vicino al luogo in cui riposa la madre, ma avverte uno strano cosmo provenire dalle dodici case, proprio come Shun, che si trova a Tokyo, al palazzo della fondazione, preoccupato sia per Ikki sia per Seiya, partito per la Grecia in cerca di sua sorella. Il cavaliere vorrebbe correre ad Atene, ma Tatsumi lo avverte che se i cavalieri di bronzo andranno alle dodici case, moriranno in nome di Atena. In Grecia, Seiya è scioccato dalle parole di Mu, il quale lo informa che Atena ha ordinato ai cavalieri d'oro di uccidere i cavalieri di bronzo se rifiutano di lasciare il Grande Tempio. Seiya vuole incontrare Atena personalmente, ma Mu lo colpisce, avvantaggiando Cancer che colpisce a sua volta. Seiya però blocca il successivo calcio di Deathmask e, scagliatolo contro una colonna, indossa la sua armatura, gravemente danneggiata dopo lo scontro negli abissi. Il primo attacco è a favore di Seiya, che atterra il nemico con il "Pegasus Rolling Crash", ma prima che il vero scontro inizi Mu colpisce l'eroe, il quale prima di cadere urla il nome di Saori. Il grido raggiunge le stanze della ragazza, che stava dormendo, e la sveglia. La fanciulla non è certa di aver udito proprio la voce di Seiya, ma i suoi pensieri sono interrotti da un altro uomo. Vedendolo, Saori gli chiede per quale motivo si trovi lì ora. Alla prima casa, Seiya tenta di alzarsi e si chiede se le parole di Mu fossero vere, ma Deathmask lo colpisce ripetutamente. Mu però blocca il compagno di un tempo, affermando che si occuperà personalmente di Pegasus, ed infatti, dopo avergli detto "va pure all'altro mondo serenamente" lo colpisce con il suo attacco "Starlight Extinction". Sotto lo sguardo attonito di Aphrodite e Deathmask, il corpo di Seiya è avvolto per alcuni attimi nella luce, per poi sparire. L'uomo incappucciato però intuisce che Seiya è ancora vivo chiede a Mu dove l'abbia teletrasportato. Al suo silenzio, ordina a Deathmask ed Aphrodite di proseguire. Ancora una volta Mu impedisce loro di passare, ed alle parole dell'uomo incappucciato, che lo accusa di essersi ribellato a lui, Mu ripete che è suo compito difendere la prima casa e spiega che è pronto a morire, ma prima punirà i due traditori precipitandoli nuovamente nell'aldilà. Lo spectre si rende conto che per la prima volta anche Mu combatterà, ed infatti il cavaliere d'oro si difende facilmente dagli Strati di spirito di Cancer e dalle rose bianche di Aphrodite, per poi colpirli ed annientarli con la Starlight extinction. I due sono sconfitti, ma in quel momento compaiono tre nuovi spectre, e Mu li riconosce. Al cimitero infatti Shaina nota che non sono aperte solo le bare dei cavalieri d'argento, ma anche quelle dei cavalieri d'oro. La donna ordina di appiccare il fuoco al cimitero, unico modo per impedire che l'invasione continui. Alla prima casa, i tre invasori sono Shura, Saga e Camus. Mu è sconvolto dal fatto che anche loro si sono arresi ad Hades, ma Shura lo attacca usando l'Excalibur. Mu evita l'attacco teletrasportandosi. Miglior fortuna ha Camus, la cui Diamond Dust colpisce in pieno il nemico, che cade proprio davanti a Saga. Il cavaliere d'oro però non approfitta della situazione per colpire, ed anzi inizia a piangere, e con lui Shura e Camus. Incredibilmente, le loro lacrime sono di sangue. Ripresosi, Saga cerca di colpire Mu, che però è immobilizzato dallo spectre incappucciato, il quale dice ai tre di preoccuparsi solo di uccidere Atena, per il quale compito hanno soltanto dodici ore, mentre lui si occuperà di Mu. Mentre i tre guerrieri obbediscono e superano la prima casa, lo spectre si prepara a finire Mu, ma si blocca improvvisamente nello scoprire che qualcuno ha riacceso i dodici fuochi della meridiana. A fare ciò è stato l'anziano maestro, giunto anche lui alla prima casa, ed i due si chiamano con i loro nomi reali: Libra Doko e Sion. Libra spiega che Sion non solo era il Gran Sacerdote precedente a Saga, ma anche un cavaliere d'oro, ed infatti lo spectre mostra la sua surplice, raffigurante l'armatura d'oro dell'ariete.

Glossario: Star Light Extincion: Estinzione della luce delle stelle.

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 28 Granata e n° 19 Shot

La logica, questa sconosciuta: L'armatura di Seiya era stata completamente distrutta da Poseidon, ma ora ha solo danni superficiali. Per essere un cavaliere d'oro, Deathmask viene messo troppo in difficoltà da Seiya. Analogamente, poco dopo lui ed Aphrodite sono sconfitti troppo facilmente da Mu. Il corpo di Shura era scomparso nello spazio nel n°11, quindi il cavaliere non può essere uscito dalla sua tomba al cimitero Le lacrime di sangue non lasciano alcuna traccia sui volti di Saga, Camus e Shura.

Note: "Per la prima volta Mu ha mostrato le sue zanne." Un capitolo in due fasi, la prima incentrata sul misterioso ordine di Atena che vieta a Seiya e compagni di accorrere alle dodici case, la seconda sulla decisione di Mu di affrontare i nemici che minacciano Atena. Seiya indossa i suoi soliti abiti, un pantalone jeans (con una bandana arrotolata intorno alla gamba destra), ed una T-shirt. Delle fasciature attorno alle braccia ed alle mani testimoniano la recente battaglia contro Poseidon. Secondo Mu, paragonati ad Hades, Saga e Poseidon erano nemici insignificanti (il che è abbastanza ingiusto nei confronti del Dio del Mare). Il cavaliere conferma che è per combattere Hades che Atena è rinata in quest'epoca. Nell'immagine di gruppo a pagina 54, si vedono in prima fila nove cavalieri d'oro (mancano Aiolos, Deathmask ed Aphrodite, gli ultimi due probabilmente per il recente tradimento), al centro Atena, alla sua destra i cinque cavalieri di bronzo "minori" e June, alla sua sinistra Shaina, Marin, Misty, Algol, Moses, Asterion, Babel e Jamian. Alle loro spalle centinaia di soldati semplici. Seiya capisce che era per timore di un attacco di Hades che il vecchio maestro aveva vietato ai cavalieri d'oro di affrontare Poseidon, e confessa di aver dubitato di lui. Shiryu, avendo perso la vista contro Krishna, indossa una benda sugli occhi, e stessa cosa fa Hyoga, che ha perso l'occhio destro contro Isaac. Il cavaliere del Cigno mostra di essere molto maturato rispetto alla sua prima apparizione nel n°2 ed ha promesso a se stesso di non immergersi più per vedere sua madre, sebbene ora ne abbia la capacità. Il ragazzo ricorda le morti del maestro, di sua madre e di Isaac, e dichiara che pregherà sempre per loro. Shun sembrerebbe essersi stabilito in una stanza al secondo piano del palazzo di Saori, a Tokyo. Nella sua camera ci sono due fumetti "Nori-P" e quella che sembrerebbe una rivista di fotomodelle. Il ragazzo indossa una maglietta a strisce orizzontali e dei jeans con bretelle. Questa è la prima apparizione di Tatsumi sin dal n°14. Alle stanze del Grande Sacerdote, Saori sembrerebbe dormire davvero su una lastra di marmo. Lo sconosciuto nella sua stanza è Kanon, come sarà rivelato più avanti. L'identità di Sion non è rivelata fino alla fine del capitolo, ma Deathmask afferma che alle dodici case non c'è nessuno che possa resistergli. In questo capitolo, Mu combatte per la prima volta nella sua vita, come confermato anche da Sion. Il rispetto che lega l'allievo al maestro sembra dello stesso tipo di quella che lega Shiryu a Doko. Sion spiega che lui e gli altri cavaliere risorti non sono spectre regolari. Intravediamo altre tombe nel cimitero dei cavalieri: quelle di Van, Zola, Saloho, Joys, Kim, Reon, Heilk e Paul. Questi ultimi tre si trovano nella zona dove sono sepolti i cavalieri d'oro, quindi forse sono gold saint della generazione precedente. Le lacrime di sangue di Saga, Shura e Camus sono il primissimo indizio che i tre nascondano qualcosa. L'obbedienza dei tre, ed in particolare di Saga, nei confronti dell'ex grande sacerdote (che Saga stesso aveva ucciso), è indicativa del potere di quest'uomo. Già nel n°13 era stato detto che il grande sacerdote era, insieme a Doko, l'unico sopravvissuto all'ultima guerra sacra. Come Mu, Sion ha dei simboli indiani dipinti sulla fronte.