SAINT SEIYA N°19

LA SANGUINOSA CONFESSIONE DEL SAINT DEI GEMELLI !

(IL PENTIMENTO DI KANON)

Personaggi Presenti: Saga, Shura, Camus, Kanon, Milo, Saori.

Data: Incerto. Notte tra 25 e 26 Novembre circa

Lunghezza: 37 pagine

Alle stanze del Grande sacerdote, Saori riceve la visita di Milo. Il cavaliere di Scorpio è preoccupato perché aveva avvertito una presenza nelle stanze della ragazza, ma Saori gli dice di non preoccuparsi e gli rivela il nome dell'intruso, aggiungendo di essere felice del suo aiuto. Milo è sbalordito nel sentire che quell'uomo è ancora vivo, e per di più sta proteggendo il palazzo dei Gemelli. Alla terza casa, Shura e Camus chiedono a Saga se sa chi è l'uomo che sta indossando l'armatura di Gemini. "Quello è l'uomo che ha cercato ripetutamente di trascinarmi dalla parte del male !" risponde il cavaliere, che subito dopo dice ai due compagni di proseguire. Camus e Shura acconsentono ed oltrepassano senza difficoltà Gemini. Rimasto solo, Saga parla al nemico, ricordandogli il modo in cui tredici anni prima era scomparso dal carcere di capo Sounion e dicendogli che lo credeva morto, punito dal volere divino. L'uomo risponde che è Saga ad essere stato punito dal volere degli Dei, visto il modo in cui i suoi piani di conquista sono falliti, e lo rimprovera per la scelta di combattere agli ordini di Hades. Saga replica ricordando che era stato proprio lui a portarlo al male, e poi gli chiede per quale motivo sta proteggendo la terza casa. Nel fare ciò, lo chiama con il suo vero nome: Kanon di Gemini. Kanon afferma che ha avuto il permesso da Atena, e racconta di come la Dea lo salvò dalla prigione di capo Sounion. Anche nel regno sottomarino, Kanon aveva avvertito un grande amore provenire dal cosmo della Dea "Atena ha completamente purificato il male che era nel mio cuore." dichiara il guerriero, che d'ora in poi ha deciso di combattere in nome della giustizia, a costo della sua stessa vita. Kanon conclude dicendo che nessuno attraverserà la terza casa, e quando Saga gli chiede di Camus e Shura, risponde rivelando di averli intrappolati in uno dei labirinti illusori dei Gemelli. Deciso a liberare i compagni ed a sconfiggere il fratello, Saga attacca Kanon, facendogli volare via l'elmo. L'armatura d'oro però si rivela essere vuota, e sebbene Saga la colpisca ripetutamente, scomponendo tutti i pezzi, di Kanon non c'è traccia. Inizialmente Saga pensa che l'anima di Kanon sia ritornata temporaneamente per difendere la terza casa, poi però ricorda che Shura e Camus sono intrappolati in uno dei labirinti dei Gemelli, e capisce che il fratello sta usando la sua tecnica a distanza per proiettare delle illusioni. Così, il cavaliere scaglia un fascio di energia che attraversa le dodici case ed esplode alla sala del trono. Sentendo l'esplosione, Milo entra nella stanza, e, dopo essersi reso amaramente conto che è proprio Saga uno dei nemici che ha invaso il Grande tempio, trova Kanon a terra. Il ragazzo, leggermente ferito per l'esplosione ed in affanno per lo sforzo, commenta la terribile forza di Saga, ma Milo ignora le sue parole e gli ordina di andarsene, ricordandogli che a differenza di Atena, i cavalieri d'oro non hanno perdonato le sue azioni. Kanon rifiuta di fuggire, e Milo si prepara ad affrontarlo ed ucciderlo. Alla terza casa, Camus e Shura sono finalmente riusciti ad uscire, e ben presto Saga si unisce a loro. Il cavaliere spiega che non ha sconfitto il nemico, ma solo rimandato lo scontro, e poi piange di commozione al pensiero che il fratello ha protetto la casa dei Gemelli. Saga si chiede se Kanon sia davvero passato al bene, proprio mentre alla sala del grande sacerdote, il ragazzo rifiuta di nuovo di andarsene. Stanco di lui, Milo lo attacca ripetutamente con lo Scarlet Needle, causandogli atroci dolori. Nonostante tutto però Kanon non contrattacca, e Milo se ne chiede il motivo, conscio che il cosmo del ragazzo è pari a quello di Saga, e che quindi in caso di scontro potrebbe persino uscirne vincitore. Incredibilmente, Kanon dice a Milo di continuare, sostenendo che sopporterà il dolore senza né impazzire né morire, e Scorpio capisce che il ragazzo sta accettando tutto ciò per espiare le colpe di cui si era macchiato. Milo colpisce ancora, ma improvvisamente Saori entra nella stanza. La fanciulla ordina a Milo di smetterla, ma il cavaliere rifiuta, affermando che i cavalieri d'oro non possono in alcun modo perdonare Kanon perché a causa sua in tanti sono morti o hanno sofferto. "Se Kanon si fosse veramente pentito, dovrebbe dimostrarlo a costo della sua vita." conclude il cavaliere, che poi, su invito di Kanon stesso, lancia altre due cuspidi. Istantaneamente, flotti di sangue iniziano a sgorgare dalle ferite, segno che manca solo l'ultima cuspide, Antares. Il cavaliere di Scorpio scaglia il suo ultimo colpo, quello che da la morte definitiva, e trafigge Kanon, che crolla a terra. Il cavaliere poi si inchina davanti ad Atena ed afferma che deve tornare al palazzo dello Scorpione perché gli spectre si stanno avvicinando. Mentre sta uscendo, Kanon si rialza, e gli chiede perché lascia Atena con un nemico. "Qui non c'è più nessun nemico, la persona qui presente è un mio compagno… che si chiama Kanon, il gold saint dei Gemelli." risponde Milo. A queste parole, Kanon scoppia in lacrime e spiega che con l'ultimo colpo, Milo ha fermato la sua emorragia anziché ucciderlo. Le quattordici cuspidi erano state un modo per riconoscerlo finalmente come cavaliere. Anche Atena, che aveva capito tutto osservandoli, piange, proprio mentre, tornando all'ottava casa, Milo pensa che probabilmente sia lui che Kanon moriranno in questa guerra sacra, e quindi la sua azione non ha allungato la vita del compagno che per poco tempo. Intanto, Saga, Shura e Camus hanno raggiunto la quarta casa.

Glossario: Scarlet Needle (Cuspide Scarlatta): Aculeo Scarlatto. Shinoten: Vero punto centrale

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 29 Granata e n° 19 Shot

La logica, questa sconosciuta: Nel n°13, Saga si suicidava colpendosi al cuore e perforando la sua armatura, ma ora di quel buco non c'è traccia (certo Mu potrebbe averlo riparato, ma in questo caso perché non aggiustare anche il corno di Aldebaran ?). Milo ferma l'emorragia colpendo un unico punto, ma nel n°11 gli Shinoten che premette ad Hyoga erano più d'uno.

Note: " Qui non c'è più nessun nemico, la persona qui presente è un mio compagno… che si chiama Kanon, il gold saint dei Gemelli." Uno splendido capitolo, completamente incentrato su Kanon, il cui pentimento, già accennato nel n°18, viene portato ottimamente a termine. Per espiare i suoi peccati passati, il cavaliere è pronto a morire senza neppure combattere, e questo la dice lunga su quanto questo personaggio sia cambiato dopo l'incontro con Ikki. Saga sembrerebbe aver riconosciuto subito il fratello quando si trova davanti l'armatura di Gemini. La tecnica che Kanon usa è esattamente la stessa che Saga aveva adoperato nei nn 8 e 9 contro Seiya, Shiryu, Shun ed Hyoga. Più avanti, Milo conferma che Saga e Kanon hanno esattamente la stessa forza. Ci sono vari riferimenti agli avvenimenti rivelati nel n° 18 riguardo la prigionia di Kanon a capo Sounion. A quanto pare, sia Milo che gli altri cavalieri d'oro sono venuti a conoscenza del ruolo giocato da Kanon nel passaggio di Saga al male. Ancora una volta, la forza di Saga viene paragonata a quella di un Dio. Quando Saga e gli altri escono dalla terza casa, sulla meridiana non si ancora spento neppure un fuoco. Come sfondo a pagina 167 ci sono varie immagini del n° 18 (lo scontro tra Saga e Kanon, la prigionia di quest'ultimo, l'incontro con Poseidon). Il testo di queste immagini è lasciato in giapponese. Quando Milo colpisce Kanon, lancia nella sequenza 1, 4, 3, 4, e 2 cuspidi (totale 14). Come già notato nel n°11, è il 14mo colpo a causare la fuoriuscita di sangue. Lo Shinoten era già stato visto nel n°4, quando Black Dragon salvò Shiryu, e nel n°11, quando Milo stesso salvò Hyoga. Questo è l'ultimo capitolo del n°19 del manga. In appendice le schede tecniche di Radamantis e Niobe (curiosamente i nomi delle loro stelle sono stavolta scritti in giapponese).