SAINT SEIYA N°2

CYGNUS IL GUERRIERO DELLA STEPPA

(CRYSTAL, IL GUERRIERO DEI GHIACCI)

Personaggi Presenti: Seiya, Hyoga del Cigno, Shiryu del Dragone, Ichi di Idra, Jabu, Ban, Nachi, Yacov, Saori, Tatsumi, pubblico.

Data: Inizio: Giovedì 18 Settembre 1986. Cristal vs Aspides: Venerdì 19 Settembre 1986.

Lunghezza: 38 pagine

Al Colosseo, Jabu sconfigge facilmente Ban di Lionet, ottenendo due punti ed il passaggio del turno. Mentre il pubblico lo acclama, Jabu scende soddisfatto dal ring, incrociando Seiya e minacciando che presto toccherà a lui, ammesso che riesca ad arrivare in finale. In quel momento l'altoparlante afferma che i cavalieri di Cigno e Fenice sono ancora assenti, e che quindi l'inizio del terzo incontro potrebbe essere rimandato. Nel sentir questo, Jabu afferma che Cigno non è nemmeno un giapponese puro sangue, e quindi non ha alcun senso dell'onore, essendo metà russo. A queste parole, Seiya intuisce che il cavaliere del Cigno è Hyoga. In quel momento, nella Siberia Orientale, un ragazzo cammina sul mare di ghiaccio stringendo tra i denti una rosa. Concentrando tutta la propria forza nel pugno, costui frantuma lo spesso ghiaccio della Siberia a mani nude, e subito dopo si immerge, nuotando nelle acque gelide sempre più in profondità, fino ad arrivare al relitto di un vascello. Qui, giace il cadavere di una donna, e dopo averle posto la rosa tra i capelli, il ragazzo, in lacrime, prega accanto a lei, chiamandola mamma. Riemerso più tardi, il ragazzo viene avvicinato da un bambino che lo chiama per nome: lui è Hyoga. Il cavaliere del Cigno ricorda al bambino, Yacov, che non dovrebbe venire lì, perchè per lui è il posto sacro dove riposa sua madre, ma il secondo lo sa bene, e gli ricorda che ogni giorno, dopo aver spaccato il ghiaccio, si immerge per oltre un'ora, restando accanto alla donna finchè non gli manca l'aria. Nessun uomo riuscirebbe a fare una cosa del genere, ma Hyoga è uno dei leggendari cavalieri e possiede la capacità di farlo. Stanco di parlare, il ragazzo si volta per andare via, ma Yacov gli porta una lettera che è arrivata per lui. Inizialmente Hyoga pensa sia l'ennesimo messaggio della Fondazione Grado, che vorrebbe che lui tornasse a Tokyo per partecipare alle Galaxian Wars, cosa che non ha alcuna intenzione di fare, ma poi Yacov gli dice che stavolta la missiva viene dalla Grecia. Incuriosito, Hyoga la legge, scoprendo che proviene dal Santuario. Appreso il contenuto della lettera, Hyoga si allontana, sempre seguito da Yacov, ma non per tornare a casa. Si dirige piuttosto verso un antichissimo ghiacciaio, considerato maledetto dagli autoctoni, e, nonostante i timori di Yacov, lo frantuma con un pugno, rivelando al suo interno l'armatura del Cigno. Indossatala, Hyoga spiega che, pur essendo ormai un saint, non aveva ancora ricevuto la cloth, finchè nella lettera appena arrivata non ha letto le indicazioni per trovarla. Il Santuario gli ha inoltre ordinato di andare a Tokyo e uccidere Seiya e tutti i cavalieri che hanno disonorato il nome dei Saints combattendo nelle Galaxian Wars. Affidata a Yacov la cura del luogo dove riposa sua madre, il Cigno parte verso il Giappone. Il giorno dopo, al Colosseo, lo speaker annuncia al pubblico che il comitato responsabile del torneo ha deciso di non squalificare Cigno e Fenice nonostante il loro ritardo, e che quindi verrà anticipato l'incontro tra Pegasus e Dragone. In quel momento però, Hyoga fa il suo ingresso trionfale, annunciando immediatamente agli altri cavalieri di essere venuto lì per ucciderli. Dal momento che il Cigno è arrivato, si procede subito con il suo combattimento, che lo vede di fronte ad Ichi, cavaliere dell'Idra. Quest'ultimo inizia subito a provocare il nemico, definendolo un russo codardo, e poi, muovendosi abbastanza lentamente, sferra un pugno. Dopo aver ricordato all'avversario che suo padre è giapponese, Hyoga blocca facilmente il pugno, ma dal dorso della mano di Ichi escono tre artigli, che si conficcano nel bracciale del Cigno. Ridendo, Ichi afferma che quegli artigli sono imbevuti di un veleno mortale e presto lo uccideranno, ma, senza fare una piega, Hyoga li stacca e frantuma, limitandosi a dire che attendere che il veleno faccia effetto renderebbe molto noioso lo scontro. Ichi allora decide di finire il nemico con un colpo solo, in segno di rispetto per il loro destino comune di saints, ed inizia a tempestare il Cigno di pugni. Jabu, che osserva da fuori dal ring insieme a Seiya e gli altri, commenta che Hyoga non è granchè, ma il ragazzo non si cura nemmeno di evitare i pugni del nemico, giudicandoli troppo deboli, e ricordando ad Ichi che ora non ha più nemmeno gli artigli. Ridendo, Idra mostra che non è così, e tre nuovi artigli emergono dal suo bracciale, conficcandosi nel pettorale del Cigno. Sorpreso per la prima volta, Hyoga intuisce rapidamente che il suo avversario ha artigli simili alle teste dell'Idra mitologica, che ricrescevano sempre dopo essere state mozzate. Affermando che non deve far altro che bloccare il pugno del nemico, Hyoga lo afferra al polso e rivela il potere del suo cosmo, iniziando a congelarlo. Un gelo intensissimo avvolge il braccio di Idra, che perde del tutto sensibilità, diventando inutilizzabile. Non disposto ad arrendersi, Ichi sferra un attacco dall'alto e colpisce il nemico al diadema con una ginocchiata, rivelando di avere zanne anche nella ginocchiera e conficcandole nell'elmo. Ora certo di aver vinto, Ichi afferma che il veleno ucciderà sicuramente Hyoga, ma nemmeno queste parole smuovono il guerriero dei ghiacci, che espande il proprio cosmo, mostrando che le zanne sono in realtà congelate. In quel momento, Ichi si rende conto che il veleno dei colpi precedenti ormai avrebbe dovuto agire, e se Hyoga è ancora vivo può solo voler dire che nessun colpo è andato a segno. Sorridendo, il Cigno dichiara che la sua armatura è stata chiusa per un milione di anni nei ghiacci eterni della Siberia, e che quindi è impossibile da distruggere, anche per un cavaliere. Contemporaneamente il suo cosmo si manifesta sotto forma di cristalli di ghiaccio, e finalmente Hyoga sferra il suo colpo segreto, il Diamond Dust, che investe in pieno Ichi. L'armatura dell'Idra va in pezzi ed Ichi crolla privo di sensi sul ring, venendo decretato sconfitto. Mentre il pubblico è sbalordito dai poteri di Hyoga, quest'ultimo scende dal ring e si avvicina a Seiya, dichiarando che il prossimo sarà lui… oppure colui che deve combattere contro di lui nel prossimo incontro: Shiryu del Dragone.

Glossario: Hyoga di Cignus: Cristal il Cigno; Diamond Dust: Polvere di Diamanti; Ichi di Idra: Aspides di Idra;

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 2 Shot e n° 2 Granata

La logica, questa sconosciuta: Quando Cristal emerge indossa una coperta per riscaldarsi, ma prima di tuffarsi in acqua non ce ne era traccia. Con un sacco di zone scoperte sul corpo di Cristal, perchè Aspides conficca gli artigli proprio dove c'è l'armatura? Le crepe degli artigli sull'armatura del Cigno scompaiono da una vignetta all'altra. Scopriremo più avanti che Idra è sopravvissuto allo scontro, per quale motivo Cristal non lo uccide essendo questa la sua missione?

Note: "Yacov fa da custode alla mia mamma, io devo andare a combattere con il cloth di Cygnus" Finalmente, dopo aver dedicato il primo numero interamente a Pegasus, il manga inizia a presentare quelli che saranno gli altri protagonisti della storia, e per primo tocca a Cristal il Cigno. La prima apparizione non rivela molto della personalità del ragazzo, ma inserisce tre elementi importanti: la sua freddezza, il legame con la defunta madre Natassia e l'accenno al padre, che scopriremo essere Alman di Thule (Mitsumasa Kido). Non è molto chiaro con che regolarità si svolgano gli incontri della Guerra Galattica visto che lo speaker sembra intendere che il duello di Cristal sarebbe dovuto essere subito dopo quello di Asher e Ban, che però non pare aver luogo lo stesso giorno di quello di Pegasus e Geki (nell'anime non è certamente così). L'avversario di Asher, Ban, viene sconfitto off panel senza dire nemmeno una parola, cosa che tra i fans gli è valso il poco invidiabile titolo di più debole tra i cavalieri di bronzo. A differenza dell'anime, la sua armatura viene quasi distrutta, mentre Asher non sembra aver ricevuto ferite o colpi. La vittoria gli vale 2 punti, anche se il sistema di conteggio non è chiarissimo. Conoscendo Cristal dall'infanzia, Pegasus intuisce che è lui il cavaliere del Cigno mezzo russo e mezzo giapponese. I commenti di Asher prima ed Aspides poi sulle origini del ragazzo sono un vago accenno di Kurumada ad alcune idee di superiorità razziale che circolavano in Giappone negli anni '80, e che vengono smentite dalla vittoria del mezzosangue Cristal. La storia della madre di Cristal non verrà mai interamente svelata, anche se tra anime e futuri capitoli del manga scopriremo il suo nome e le ragioni che l'avevano spinta a mettersi in viaggio quando la nave affondò. A giudicare dal numero delle rose, Cristal ha già visitato numerose volte Natassia, e la cosa sarà confermata in futuro. Fa la sua prima apparizione Yacov (o Jacov), spalla di Cristal che comparirà raramente in futuro nella serie, scomparendo abbastanza in fretta. Cristal aveva ricevuto, ed ignorato, varie lettere della fondazione Grado per partecipare al Torneo Galattico, dimostrando di non essere interessato alla gloria. A fargli cambiare idea circa la partecipazione è un ordine del Santuario, che comanda la morte per i cavalieri che hanno disobbedito alle regole introdotte nel numero 1, e combattuto per motivi personali. Stranamente, nessuno aveva mai detto a Cristal dove si trovasse la sua armatura, neppure il Maestro, che chiaramente Kurumada non aveva ancora concepito. Verosimilmente, il Santuario conosce l'ubicazione di tutte le armature. Vediamo per la prima volta la V1 di Cristal, che copre sempre una percentuale di corpo molto bassa, anche se superiore a quella di Pegasus. E' curioso notare che nessuno si preoccupa minimamente per il rischio di morte di Cristal a causa del veleno di Aspides, nemmeno Isabel o il pubblico, mentre nei capitoli seguenti ci sarà molta più preoccupazione per la sorte di Pegasus e Sirio. Evidentemente, a dispetto dei suoi proclami, i presenti si rendono conto che Aspides non è una vera minaccia per il Cigno. Cristal afferma che la sua armatura è rimasta conservata nel ghiaccio sin dal Pleistocene, per un milione di anni, il che pone la sua creazione più o meno a metà di quell'era geologica, che va da 1.8 milioni a 11.000 anni fa. In realtà è possibile che il Cigno esageri, visto che riferimenti futuri porranno la creazione delle armature più o meno al tempo della Grecia arcaica. In origine questo capitolo venne pubblicato su Weekly Shonen Jump diviso in due parti: la prima, dal titolo "Il guerriero dei ghiacci" fu pubblicata il 24 Febbraio 1986, la seconda, dal titolo "La sacra armatura del Cigno", una settimana più tardi. Pagina 24 dell'edizione Shot (quella in cui si vede il Palazzo dei Tornei a pagina intera) dovrebbe essere la prima del secondo capitolo.