SAINT SEIYA N°27

THANATOS E HYPNOS

(LA MORTE E IL SONNO)

Personaggi Presenti: Seiya, Thanatos, Hypnos, Saori, Jabu, Ban, Geki, Ichi, Nachi, Shaina, Marin, Kiki, Seika (Patricia), ninfe.

Data: 26 Novembre circa, giorno.

Lunghezza: 20 pagine

Narra la leggenda che al di là del fiume Lete, lontano dalla sorgente dell'Acheronte, si trova un paradiso dove possono accedere solo gli Dei ed alcuni uomini da loro scelti. Questa terra, libera da qualsiasi dolore terreno, è l'Elisio. Al tempio di Thanatos, il Dio, signore della morte, sta suonando la cetra circondato dalle ninfe, quando entrano due di loro e, terrorizzate, riferiscono di aver visto poco lontano un uomo, sporco di sangue e di sudore. Ed infatti Seiya, le cui ali sono scomparse di nuovo, è riuscito a raggiungere l'Elisio, ma, stanco per le ferite e la fatica, cade fra i fiori che ricoprono il suolo di quel luogo meraviglioso. Quando poi chiede ad una ninfa lì vicino dove sia Atena, questa fugge via. In quel momento giunge Thanatos, il quale gli spiega che, in quel luogo dove possono accedere solo i puri di cuore, lui, con i vestiti strappati e macchiati di sangue, fa solo paura. Seiya osserva il nuovo venuto, che ha gli occhi ed i capelli color argento. Il Dio si presenta, è seguace di Hades sin dall'epoca dei miti, e quando il cavaliere chiede notizie di Atena, gli risponde che è morta e che in quello stesso momento suo fratello Hypnos, signore del sonno, ne sta offrendo il corpo al loro signore. Seiya avanza verso di lui, ma il Dio lo atterra con un solo gesto. Thanatos si prepara ad uccidere Seiya, ma è fermato dal fratello Hypnos, identico a lui in tutto ma con occhi e capelli del colore dell'oro. Il nuovo venuto afferma che non si può sporcare di sangue impuro quella sacra terra, ed accusa il fratello di uccidere troppo facilmente, come ha fatto con Pandora. Thanatos però risponde che Pandora, salvando Phoenix, aveva tradito Hades, ed ignora le parole del fratello che gli ricorda come la donna fosse sempre stata fedele al loro signore. Mentre Seiya ascolta ogni cosa, Thanatos chiede al fratello conferma dell'uccisione di Atena, ma Hypnos, confermato di averla catturata, dichiara di non averla uccisa, perché questa decisione spetta solo ad Hades. A queste parole Seiya si rialza e chiede ad Hypnos dove sia Isabel, ma il Dio si limita a sollevare il dito per indicare un tempio in lontananza. E' lì, dove riposa anche il vero corpo di Hades, che Atena si trova, addormentata in un sonno profondo procuratole da Hypnos e rinchiusa nella giara sacra dell'Elisio. Quella giara è di colore bianco, ma ha la proprietà di assorbire il sangue di chi vi è imprigionato fino a diventare completamente rossa, quando ciò accadrà, Atena sarà morta. Salvarla o lasciarla morire dipende solo da Hades. Seiya, saputo ciò che voleva, corre verso il tempio, ma Thanatos è deciso ad ucciderlo, non importa se macchierà il suolo sacro. Voltatosi, Hypnos gli dice comunque di non sbagliare, perché il tempio non deve essere assolutamente sporcato. Ridendo per essere sottovalutato in questo modo, Thanatos lancia una sfera di energia verso Seiya, che però la evita grazie alle sue nuove ali, rispuntate provvidenzialmente dall'armatura. L'eroe lancia al nemico il suo Pegasus RyuseiKen, ma Thanatos lo ferma con la mano, restando comunque stupito dal coraggio del suo nemico. Allontanandosi, Hypnos dichiara "Sul viso di quel Pegasus ho scorto l'espressione di una volontà disperata, che non teme nulla. Anche per te batterlo non sarà facile." Furioso, Thanatos lancia un nuovo colpo, che centra in pieno le ali di Pegasus, frantumandole e facendo precipitare il cavaliere. Al Grande Tempio, gli altri cavalieri di bronzo, che ormai hanno capito il piano di Hades, sono preoccupati, ma Shaina, detto loro di aver fiducia in Seiya, chiede a Marin dove fosse stata sinora. La donna risponde chiamando Kiki, il quale appare accompagnando una giovane ragazza. "E' colei che cercava da tanto tempo." dichiara Marin, e gli altri intuiscono di chi si tratti. All'Elisio, Seiya si rialza e, bruciato il suo cosmo, scaglia verso il nemico il "Pegasus Suiseiken", provocando un'esplosione.

Glossario: Thanatos: Morte (greco). Hypnos: Sonno (greco). Pegasus Suiseiken (Cometa Lucente/ Meteora di Pegasus): Pugno della cometa di Pegasus. Seika (Patricia): Fiore delle stelle. Ha la stessa radice "Sei" (Stella/cielo) di Seiya (Freccia del Cielo, ovvero Stella cadente).

Manga: Il capitolo è presente nel manga n°40 Granata e n° 27 Shot

La logica, questa sconosciuta: Seiya e Shun avevano raggiunto l'Elisio insieme, eppure ora sono separati. Thanatos mostra di sapere che i cavalieri stanno attraversando l'iperdimensione (vedi le parole su Ikki), ma è stupito quando una ninfa gli dice di Seiya.

Note: "Sono un seguace del Dio Hades fin dall'epoca dei miti." Un bel capitolo, sebbene l'idea della giara ricalchi troppo da vicino l'idea della "corsa contro il tempo" usata da Kurumada nelle avventure precedenti. L'introduzione di due nemici del calibro di Hypnos e Thanatos fa ben sperare per i capitoli successivi, sebbene i fatti in parte smentiranno le aspettative. L'Elisio viene descritto come un luogo paradisiaco, dove possono accedere solo pochi uomini eletti dalle divinità e dove non ci esistono dolori o desideri terreni. Più avanti, Hypnos afferma che quel luogo non è mai stato sporcato di sangue, segno che questa è la prima volta che vi si combatte. A quel che si vede, solo Thanatos, Hypnos ed Hades hanno un tempio all'Elisio. Il tempio di Thanatos è internamente ornato di anfore, vasi di fiori e sculture di grifoni. Il Dio siede su un trono in cima ad una breve scalinata e suona una lira a forma di serpente. Questo animale era già apparso altre volte nella saga (l'anello di Pandora, le statue alla Giudecca), ed è probabile che sia sacro ad Hades. Se le offerte delle ninfe non sono puramente simboliche, Thanatos, e per estensione anche Hypnos, mangiano come normali esseri umani. Quando vediamo Seiya la prima volta, le ali dell'armatura di Pegasus sono scomparse di nuovo, ripiegate nello schienale. Più avanti, le ali vengono distrutte da Thanatos. Lui ed il gemello Hypnos sono perfettamente identici, eccettuato che Hypnos ha occhi e capelli color oro, Thanatos color argento. Le loro armature sono molto simili, ma l'ala sul diadema è a destra per Hypnos ed a sinistra per Thanatos. Rispetto a Thanatos, Hypnos non ama la morte violenta, ed infatti rimprovera al fratello d'aver ucciso Pandora, cosa di cui Seiya non era ovviamente a conoscenza. Hypnos conferma che tutti i 108 spectre sono morti. Secondo le sue parole, la giara dell'Elisio, che non può essere distrutta neppure dalla folgore di Zeus, assorbe il sangue di chi vi è rinchiuso e cambia il suo colore da bianco a rosso. Questa proprietà è palesemente ispirata alla rosa bianca di Aphrodite. Sulla terra, l'eclisse sta progredendo, e 2/3 del sole sono già stati oscurati. A quanto pare, Ban e Geki si sono riuniti ai compagni alle dodici case. Rivediamo anche Kiki, assente sin dal n°18, che quindi è sopravvissuto al crollo del tempio sottomarino. Per la prima volta a parte flashback o illusioni vediamo il volto di Seika, la sorella che Seiya cerca sin dal n°1. E' chiaramente a lei che il ragazzo si riferisce prima di lanciare il Suiseiken. Questo colpo è una versione potenziata del Ryuseiken, e Seiya lo usò la prima volta contro Saga, nel n°13, per poi ripetersi nei nn 14 e 15 contro Baian.