SAINT SEIYA N°3

L'APPARIZIONE DEI BLACK FOUR!

(BLACK FOUR!)

Personaggi Presenti: Seiya, Shiryu, Hyoga, Shun, Ikki, Black Swan, Black Pegasus, Black Andromeda, Black Dragon, Saori, Tatsumi.

Data: Lunedì 22 Settembre 1986.

Lunghezza: 38 pagine

Il giorno dopo, la notizia del furto dell'armatura d'oro è sulle prime pagine dei giornali sportivi. A palazzo, Tatsumi rimprovera duramente Seiya, Shun e Shiryu per l'essere riusciti a recuperare solo quattro pezzi della corazza, ma Saori lo zittisce. La ragazza afferma che, senza l'armatura, le Galaxian Wars sono sospese, e questo è un danno d'immagine enorme per la fondazione Grado. "Voi quattro dovete riprendere gli altri pezzi a rischio delle vostre stesse vite" ordina con freddezza. Lasciato il palazzo, Seiya è infastidito dai modi di Saori, ma Shiryu lo calma, per poi salutare lui è Shun. Dragone è infatti in partenza, sia per andare a trovare il suo maestro a Goro-Ho che per far riparare la sua armatura e quella di Pegasus, in modo che siano di nuovo disponibili per la battaglia con Ikki ed i Cavalieri Neri. Pur non essendo certo che sia possibile riparare un'armatura, Shiryu afferma che farà il possibile, per la qual cosa Seiya gli è grato. Preso il suo scrigno e quello dell'amico, Dragone si allontana, e poco dopo anche Shun va via, dicendo di essersi ricordato una cosa sul fratello. Rimasto solo, Seiya pensa a Hyoga, che è sparito dalla sera prima, e si chiede se sia un amico o un nemico, ignaro che in quel momento una figura lo osserva nell'ombra. Intanto, Shun è al parco cittadino, intento ad osservare un vecchio albero dove, da bambino, Ikki si allenava nelle arti marziali. Sul tronco sono ancora visibili i segni del suo pugno, cosa che commuove Shun, ma subito dopo il ragazzo si accorge che sulla corteccia vi sono anche altri segni, disposti a forma di croce, che sembrano lasciati da pugni e unghie. Il ragazzo si chiede cosa possa significare, ma in quel momento l'albero va in pezzi, travolgendolo, e nello stesso momento inizia a nevicare. Pensando subito ad un nemico, Shun tira fuori la sua catena, ma si accorge che essa è completamente coperta di ghiaccio: solo Hyoga del Cigno possiede un tale potere. Nell'accorgersi della presenza di un nemico, Andromeda sferra la sua arma, ma il ghiaccio rende inutile la catena, che cade a terra. Contemporaneamente il misterioso aggressore sferra un colpo simile alla Diamond Dust, abbattendo completamente Shun. Riaperti gli occhi, il ragazzo non ha più dubbi: il suo nemico è Hyoga. Quando però gli si avvicina, Shun si accorge che ha l'armatura nera, e che anche i suoi cristalli di ghiaccio sono dello stesso colore. Il guerriero solleva malamente Andromeda, accusandolo di essere un debole, molto diverso da Ikki, e dicendo di aver distrutto quell'albero perchè era il ricordo che lo legava a suo fratello. Ora quindi può ucciderlo liberamente. "Tu non sei Hyoga… non sei Cygnus…" balbetta Shun, ma il nemico risponde "Invece lo sono, ma con indosso il Black Cloth!". Il guerriero sferra un nuovo attacco, e Andromeda vede il suo corpo imprigionato in un cristallo di ghiaccio, incapace di muoversi. Il Cigno si prepara allora al colpo di grazia, ma in quel momento si accorge che il suo braccio è congelato, e nello stesso momento un altro gelido cosmo compare sulla scena. E' Hyoga, ed al suo arrivo persino i cristalli di ghiaccio da neri diventano bianchi. Il cavaliere è pronto a combattere colui che ha il suo stesso simbolo, il cavaliere nero di nome Black Swan, e lo travolge con un getto di aria gelida. Guardandoli a confronto, Shun si accorge che sono quasi del tutto identici, a parte il colore dei capelli e dell'armatura. Black Swan attacca per primo, sferrando la sua versione del Diamond Dust, il Black Blizzard, che, capace di ghiacciare anche il fuoco, congela completamente Hyoga. Il trionfo del Cigno Nero però è di breve durata, il ghiaccio va subito in pezzi e Hyoga rivela che era riuscito a congelare solo la superfice della sua pelle, senza danneggiarlo davvero. "Black Swan, ora tocca a te capire cos'è la vera aria congelante!" dichiara Hyoga, sferrando il Diamond Dust. Il cavaliere nero riesce ad evitarne parte degli effetti con un balzo, ma la sua gamba sinistra viene comunque congelata, e questo lo rende inerme a nuovi attacchi. Hyoga prepara il colpo finale, ma viene fermato da una catena nera: tre nuovi Black Saints sono arrivati. I guerrieri, nascosti nell'ombra, ordinano a Black Swan di venire con loro, perchè Ikki li ha convocati e non possono lasciarlo aspettare. Riluttante, il Cigno Nero abbandona il duello, dicendo a Hyoga che lo concluderanno un'altra volta. Rimasto solo, il Cigno si accorge che il suo braccio è paralizzato, segno che anche la tecnica di Black Swan era andata a segno, e che i seguaci di Ikki sono nemici da non sottovalutare. Su una scogliera, i Black Four, ovvero i quattro cavalieri neri, si inginocchiano ad Ikki, il quale affida a ciascuno di loro un pezzo dell'armatura d'oro: a Black Pegasus vanno i fianchi, a Black Dragon il busto, a Black Swan, ed a Black Andromeda l'addome, mentre l'elmo resta a Phoenix. Compito dei cavalieri neri è custodire questi pezzi, ma anche uccidere le loro controparti e conquistare i bracciali ed i gambali della corazza.

Glossario: Black Blizzard: Tormenta Nera

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 3 Shot e n° 5 Granata

La logica, questa sconosciuta: I pugni non lasciano segni sulla corteccia, al massimo la spaccano. Inoltre la corteccia degli alberi si rinnova col tempo, quindi i segni dei pugni di Phoenix sarebbero dovuti scomparire. Vedendo una rozza croce sull'albero, è un pò strano che Shun pensi subito alla Croce del Nord ed a Cigno, sarebbe potuto essere qualsiasi cosa, persino l'opera di un teppista. Andromeda è per tutto il tempo senza armatura, ma tira lo stesso fuori la sua catena, che fino a quel momento non aveva neppure con se. E a questo proposito, dov'è l'armatura di Andromeda? I cavalieri non hanno case in città, dove ha passato la notte Hyoga? Tra i nove pezzi non c'è traccia dei copricoscia e dei copribicipite dell'armatura d'oro.

Note: "Noi Black Four siamo arrivati!" Un capitolo di medio livello: l'esistenza dei cavalieri neri è interessante, ma l'idea che quelli fedeli a Phoenix siano proprio le copie dei quattro protagonisti, e che gli siano identici anche nell'aspetto, è decisamente forzata. A questo punto viene da chiedersi cosa sarebbe successo se Cassios avesse sconfitto Seiya, o se al posto di uno dei quattro ci fossero Asher, Black, Ban, Geki o Aspides. Inoltre, il capitolo manca di pathos, con Cristal che non è mai davvero in difficoltà nel duello. Il fatto che la notizia del furto sia in prima pagina sui giornali suggerisce che il capitolo sia ambientato il giorno dopo il precedente, ovvero lunedì 22 Settembre. Pegasus ha ancora varie fasciature, ma meno che nel capitolo scorso, e Andromeda non sembra ferito alla spalla. Cristal non è tornato a palazzo con gli altri, anche se Isabel dà per scontata la sua presenza visto che parla riferendosi a tutti e 4, sebbene siano presenti solo Pegasus, Sirio e Andromeda. Vediamo bene i bracciali ed i gambali dell'armatura d'oro, e sembra che all'interno siano imbottiti. Uno dei bracciali forma l'arco, le cui estremità sono piegate paralleramente al resto del pezzo, mentre l'altro richiama chiaramente una freccia. Saori ordina ai cavalieri di recuperare l'armatura a prezzo della vita: in questa parte del manga Isabel è molto diversa dalla controparte dell'anime, e sembra davvero essere del tutto disinteressata al bene dei cavalieri, che vengono usati come semplici strumenti. Solo dopo l'uscita dell'anime, quando il manga sarà nel mezzo della parte sui cavalieri d'argento, Isabel inizierà ad addolcirsi un pò. Pegasus indossa una maglietta con la scritta "34 American MPS Co." e vale la pena notare che nel fumetto i protagonisti cambiano abito molto più spesso che non nell'anime, dove indossano sempre gli stessi. Il luogo dove Sirio si reca, situato nella zona interna dell'India, è il Jamir, come scopriremo nel prossimo capitolo. È interessante che Pegasus gli affidi l'armatura senza esitazioni, segno della nascente amicizia tra i due. Il ragazzo ha intenzione di recarsi anche a Goro-Ho, verosimilmente insieme a Shunrei, assente da qualche capitolo ma probabilmente ancora in città. Scopriamo che la catena di Andromeda è vulnerabile al freddo, che la rende quasi inutilizzabile. Ciò verrà ripreso di tanto in tanto in futuro, specie nell'anime. Facciamo conoscenza con i quattro cavalieri neri, o Black Four, seguaci di Phoenix e sosia di Pegasus, Sirio, Cristal e Andromeda. Curiosamente, Black Pegasus è nero di carnagione ma biondo di capelli. Considerando che Cassios nel manga è bianco, Black Pegasus è anche il primo personaggio di colore del manga. Pare che Kurumada non avesse bene in mente i pezzi che compongono l'armatura d'oro: il corpo viene diviso in ben quattro parti, fianchi, busto, spalle e addome, ma non ci sono riferimenti a copribicipite e copricoscia. D'altra parte, quelli in mano a Pegasus e compagni sono chiaramente i soli schinieri e bracciali. Nella sua prima edizione, questo capitolo venne pubblicato diviso in due parti, dai titoli "La corrente congelante" e "La perfetta posa da combattimento".