SAINT SEIYA N°4

IL RICORDO DELL'IRA

(DOLOROSA MEMORIA)

Personaggi Presenti: Shiryu, Shun, Seiya, Hyoga, Ikki, Esmeralda, Maestro di Ikki

Data: venerdì 4 Ottobre 1986.

Lunghezza: 33 pagine

Aggrappandosi alle catene, Shun raggiunge Shiryu, portando con se Seiya. Quest'ultimo però è svenuto, e soprattutto il suo corpo è diventato completamente nero a causa dei colpi di Black Pegasus, segno che la fine è vicina. Dopo aver esaminato per qualche istante il corpo dell'amico, Sirio improvvisamente lo colpisce, conficcandogli due dita nel torace. Shun cerca di fermarlo, credendo che preferisca ucciderlo lui stesso visto che non ci sono speranze, ma Dragone risponde che cercherà di salvarlo colpendo i suoi Seimei Ten, i punti delle stelle. "Tutti gli uomini vivono seguendo il destino di una stella, e questo è ancora più vero per un Cavaliere, che ha una propria costellazione che lo protegge, e che influenza la sua vita! In altre parole, la posizione delle stelle di una costellazione mostra i punti deboli del fisico del Cavaliere a cui appartiene… questi punti si chiamano Seimei Ten!" spiega Shiryu, affermando poi che ora cercherà di colpire i 13 punti di Seiya, corrispondenti alle stelle della costellazione di Pegaso, per far defluire il sangue infetto. Pochi minuti dopo, il ragazzo ha fatto quanto promesso, ed insieme a Shun osserva il sangue scorrere via dal colpo di Seiya. Le ferite dovrebbero chiudersi da sole a processo concluso, e quindi se Pegasus riuscirà a rialzarsi o meno dipenderà tutto dal suo cosmo, proprio come era stato per Shiryu in Jamir. Non potendo far altro, i due si avviano verso Ikki, portando con loro i pezzi dell'armatura d'oro recuperati finora. Shiryu, che ha indossato di nuovo l'armatura del Dragone, calcola che, considerando anche quelli di Hyoga, a questo punto manca soltanto l'elmo prima di chiudere una volta per tutte la faccenda. In quel momento, Ikki compare davanti a due per ucciderli. Shiryu, sapendo che Shun sarebbe in difficoltà a combattere contro suo fratello, gli chiede di farsi da parte, ma il ragazzo, dopo avergli chiesto scusa, lo colpisce di sorpresa all'addome, facendogli perdere i sensi. Andromeda non vuole che Shiryu venga coinvolto in quella battaglia che ritiene essere nata solo per colpa sua e del fratello, ed infatti si inginocchia ai piedi di Ikki, dicendosi pronto a sacrificare la vita "Se posso fermare questa battaglia sacrificando la mia vita, e se tu tornerai a essere un fratello forte e generoso come eri una volta, sacrifico la mia vita volentieri!". Senza esitare, Ikki è pronto a colpire, ma in quel momento una voce lo ferma: si tratta di Hyoga, di nuovo in piedi nonostante il pettorale dell'armatura sfondato. E il Cigno non è solo, in quel momento sopraggiunge anche Seiya, stanco e senza armatura ma comunque vivo. Contemporaneamente anche Shiryu riprende i sensi, rimproverando gentilmente Shun per la sua bontà, e avvisa Ikki che per lui ormai è finita. Sempre sicuro di se, Phoenix li invita ad attaccarlo anche tutti insieme, e si prepara a sferrare il GenmaKen contro Shun, ma Hyoga si frappone tra di loro, avvisando la Fenice che ormai conosce il suo colpo segreto ed è in grado di respingerlo. Seccato dalla sua sicurezza, Ikki sferra davvero il GenmaKen, ma Hyoga risponde con il Diamond Dust, facendolo muovere dal basso verso l'alto in modo da creare uno specchio, che respinge l'energia del colpo segreto, deviandolo contro Ikki stesso. Colpito alla fronte, Ikki subisce gli effetti della sua stessa tecnica, ed è costretto a ricordare il passato, ed in particolare l'addestramento ricevuto anni prima. Il suo maestro, un uomo dal viso nascosto da una maschera demoniaca e dal corpo coperto di cicatrici, lo colpiva con ripetuta violenza, accusandolo di essere debole perchè dopo ben quattro anni di addestramento, non aveva ancora imparato ad odiare con tutto se stesso. "Finchè non avrai un cuore pieno d'odio, non riuscirai mai a diventare più forte di adesso!" gli disse. A prendersi cura di lui era solo Esmeralda, una ragazza molto somigliante a Shun che viveva sull'isola, e che cercava di curare le sue ferite nonostante il fatto che, se scoperta, sarebbe stata in pericolo. Passarono altri due anni, e Ikki doveva affrontare il suo maestro per la prova finale: solo se fosse riuscito a sconfiggerlo, avrebbe ricevuto il titolo e l'armatura, altrimenti sarebbe morto. "Odia i tuoi spietati genitori che ti hanno reso orfano! Odia quel vigliacco di tuo fratello che ti ha mandato qui al suo posto! Odia la crudele Fondazione Grado che ti ha fatto seguire questo destino sfortunato! Odia tutte le cose e le persone di questo mondo!" gli disse il maestro, per spingerlo alla lotta. Colmo di ira, Ikki riuscì quasi ad ucciderlo, ma si fermò all'ultimo istante, incapace di compiere un tale atto. Rimproverandolo per la sua debolezza, l'uomo sferrò un colpo mortale, che però sfiorò solo il ragazzo, colpendo in pieno Esmeralda, che era sopraggiunta per sostenerlo. In lacrime, Ikki vide la ragazza morire tra le sue braccia, e solo allora, colmo di odio, fece esplodere il suo cosmo, che si manifestò alle sue spalle come una fenice. Senza più esitare, il ragazzo uccise il maestro, colpendolo al cuore, e l'uomo, finalmente soddisfatto, gli disse che ora sarebbe rinato come Cavaliere della Fenice, e non avrebbe più avuto lacrime da versare.

Glossario: Seimei Ten: Punti vitali della stella

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 4 Shot e n° 6 Granata

La logica, questa sconosciuta: Il discorso dei Seimei Ten sembra un pò forzato: la loro disposizione sul corpo di Pegasus può variare in base all'angolazione da cui si prende la costellazione, e se fosse solo un problema di "sangue infetto", sarebbe potuto bastare colpire dei punti qualsiasi. Inoltre perchè le ferite dovrebbero richiudersi da sole dopo aver fatto uscire il sangue nero? Sirio non dovrebbe sapere che anche Cristal ha sconfitto Cigno Nero e recuperato i suoi pezzi di armatura d'oro. Per quale motivo, nel subire il GenmaKen, Ikki rivede il suo passato anzichè immaginare un incubo?

Note: "Odia tutte le cose e le persone di questo mondo!" Un capitolo con molta carne al fuoco, che spiega discretamente le ragioni della rabbia di Phoenix, glissando però in maniera un pò affrettata sul suo legame con Esmeralda, intravisto per appena due vignette. La superficie visibile del corpo di Pegasus è diventata completamente nera, fenomeno che Sirio spiega in qualche modo parlando di "sangue infetto", e dando a intendere che l'attacco di Pegasus Nero ha colpito i 13 punti deboli di Pegasus, oscurando il suo sangue e sviluppando i sintomi che poi si sono estesi fino a questo punto. Viene inoltre introdotto il concetto di Seimei Ten: a differenza dello Shin Oh Ten dello scorso capitolo, i Seimei Ten possono variare per numero e disposizione, e riflettono la posizione delle stelle della costellazione del Cavaliere. Su Pegasus, si trovano interamente sul lato anteriore del corpo, ben divisi tra torace, addome e arti, ma è possibile che gli stessi punti possano essere raggiunti anche dalle spalle. Non viene specificato in base a cosa sarebbero disposti su un essere umano normale, che non appartiene a nessuna costellazione. Il tentativo di sacrificio di Andromeda è probabilmente da intendersi considerando gli eventi dello scorso numero, quando, sconfitto il soldato di Phoenix, si era ritenuto responsabile del cambiamento del fratello. Vediamo che Cristal è sopravvissuto al duello con Phoenix, e sembra anche libero dagli effetti paralizzanti del GenmaKen, che evidentemente è solo temporaneo. Nel secondo duello, mostra anche di aver calcolato subito una strategia difensiva, e ribalta il Pugno Diabolico usando la Polvere di Diamanti come specchio. Per ragioni non molto chiare, il GenmaKen fa rivedere a Phoenix il suo passato, incentrato sull'addestramento sull'Isola. Il suo maestro, un uomo coperto di cicatrici e con il volto nascosto da una maschera, non viene mai chiamato per nome, e sarà identificato come Guilty (=colpevole) solo molto più avanti, in una piccola enciclopedia d'appendice del fumetto. A differenza dell'anime, Esmeralda qui non è sua figlia, ma solo un'abitante dell'isola. Anche se non è noto come, Guilty conosce tutti i retroscena del passato di Phoenix, incluso il suo venire sull'Isola al posto di Shun. La ferita alla fronte che il maestro gli procura quando uccide Esmeralda è la causa della cicatrice al viso che Phoenix ha per tutta la serie. Al tempo della prima edizione su Weekly Shonen Jump, questo capitolo fu diviso in due parti, dal titolo "Resurrezione?!" e "Un uomo ricolmo di odio".