SAINT SEIYA N°6

L'ATTACCO FURIOSO DI SEIYA!

(PEGASUS! ATTACCA CON RABBIA!)

Personaggi Presenti: Seiya, Marin, Moses, Asterion.

Data: Sabato 5 Ottobre 1986.

Lunghezza: 45 pagine

Moses colpisce Marin una seconda volta, stavolta centrandola alla testa, e la mette fuori combattimento. Su suggerimento di Asterion però, decide di non ucciderla, ma di usarla come esca per attirare Seiya, che i due sospettano essere vicino. La donna viene così incatenata a testa in giù ad una delle croci di legno, messa in mare in modo che anneghi con l'alta marea. Moses e Asterion restano in attesa di Seiya, anche se il primo non è certo che verrà davvero. "Non preoccuparti, verrà di sicuro! Una volta ho sentito una diceria… nonostante Marin sia giapponese, era venuta fino in Grecia quando era ancora piccola proprio per cercare il fratello da cui era stata separata…" afferma Asterion, sbalordendo il compagno, che capisce subito dove voglia arrivare. In quel momento, Seiya arriva sulla spiaggia, pieno di ferite ma determinato a combattere. Vista Marin, corre subito verso di lei, e quando Moses gli sbarra la strada, lo travolge con un pugno, danneggiando persino la sua armatura. Asterion è sbalordito dal cosmo che sente provenire da lui, e prende una tale forza come ennesima dimostrazione del fatto che Seiya e Marin sono fratello e sorella. Moses però non è ancora fuori combattimento, ed anzi, avendo preso le misure del nemico, travolge due volte Seiya con il Kaitos Spurting Bomber, ferendolo alla schiena. Nel prepararsi a sferrare il colpo di grazia all'ormai esanime avversario, Moses urla "Ora va all'altro mondo insieme a tua sorella Marin!". Queste parole arrivano alle orecchie di Seiya, scuotendolo, ed il pensiero di essere così vicino all'amata sorella da al ragazzo la forza di reagire. Asterion si accorge che Pegasus ha deciso di contrattaccare ed avverte Moses, che si sente al sicuro perchè il nemico è in posizione di svantaggio a mezz'aria. Incredibilmente però, il cosmo di Seiya fa apparire le ali di Pegasus alle sue spalle, permettendogli di sfuggire alla corrente del Kaitos Spurting Bomber e frantumare il pugno del nemico con un calcio dall'alto. Troppo veloce perchè persino Asterion possa fare qualcosa, Seiya sferra il Ryuseiken contro Moses, facendo a pezzi la sua armatura, poi, ancora colmo di rabbia, lo finisce con il Rolling Crash. Ora sulla sua strada resta soltanto Asterion, sicuro di se grazie ai suoi poteri paranormali "Io posso leggere tutti i tuoi pensieri come se fossero i miei…" lo avverte, prima di venire travolto da una raffica del Ryuseiken. Seiya si avvicina, certo di aver già vinto, ma quella che aveva colpito era solo un'illusione che Asterion aveva piantato nella sua mente per confonderlo. I poteri mentali del Cavaliere d'Argento mettono in difficoltà Pegasus, per di più già preoccupato dalla situazione di Marin, la cui testa è stata ormai sommersa dall'acqua. Approfittando della situazione, Asterion balza in aria, sferrando il Million Ghost Attack: la sua immagine si moltiplica centinaia di volte, evitando il Ryuseiken, e ciascuna copia sferra un calcio a Seiya, facendo completamente a pezzi la sua armatura e scaraventandolo a terra sconfitto. Asterion spiega che la sua velocità è doppia rispetto a quella di Seiya, e questo gli ha garantito la vittoria, anche se ora è rimasto solo e deve uccidere anche Shiryu, Shun e Hyoga. Nel sentire Pegasus mormorare ancora il nome di sua sorella e di Marin, il Cavaliere si prepara al colpo di grazia, ma viene fermato dall'arrivo di Marin stessa, miracolosamente libera dalle catene. Rimasta sola per tutto questo tempo, la donna ha infatti potuto liberarsi slogandosi le spalle, ed ora è pronta ad affrontare di nuovo Asterion. "Ti sconfiggerò di nuovo leggendo i tuoi pensieri!" minaccia il Cavaliere, ma quando prova a usare i suoi poteri, non vi trova nulla: Marin ha svuotato la mente, annullando il dono sovrannaturale di Asterion. Con le spalle al muro, il guerriero dei Cani da Caccia cerca di ricorrere al Million Ghost Attack, ma Marin è veloce quanto lui, e dopo averlo seguito a mezz'aria, lo colpisce al fianco con il suo colpo più forte, l'Eagle Toe Flash, frantumando la sua armatura d'argento. La donna però ha lasciato il nemico ancora in vita, e gli dice di tornare al Santuario per annunciare la situazione al Sacerdote. "Ciò provocherà una guerra totale tra i Cavalieri. Probabilmente tutti i Cavalieri di Bronzo, compreso Seiya, moriranno… ma grazie a questo… anche il male che regna al Santuario scomparirà!".

Glossario: Kaitos Spurting Bomber: Spruzzo Esplosivo della Balena (Getto d'Acqua Devastante). Million Ghost Attack: Attacco del Milione di Fantasmi (Inganno di Asterione). Eagle Toe Flash: Lampo dell'Artiglio dell'Aquila (Volo dell'Aquila Reale).

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 6 Shot e n° 9 Granata

La logica, questa sconosciuta: La croce cui è legata Marin dovrebbe essere una di quelle usate per seppellire i Cavalieri, ma è molto più grande. Inoltre, da dove sono spuntate le catene? L'idea che Marin possa essere la sorella di Pegasus è semplicemente assurda: i due avevano solo pochi anni di differenza ed erano stati separati da circa un anno quando Seiya è stato mandato in Grecia. In un tempo così ridotto, Seika avrebbe dovuto diventare Cavaliere d'Argento. Marin rimane a lungo con la testa immersa in acqua, ma i suoi capelli sono asciutti quando esce. Le armature d'argento in generale sembrano un pò troppo fragili, andando in pezzi quasi più facilmente di quelle di bronzo.

Note: "Marin è mia sorella?!" Un capitolo bello dal punto di vista combattivo, ma pesantemente viziato da un errore logico di fondo: il fatto che tutti accettino facilmente che Marin sia la sorella di Pegasus, nonostante l'ovvia differenza di età. Per di più, Asterione non accenna neppure ad un motivo che dovrebbe impedire a Marin di riconoscere il fratello, suggerendo quasi che lo faccia di proposito. La stessa Sacerdotessa, pur combattendo e vincendo il suo unico combattimento in tutta la serie, viene ritratta come fredda e calcolatrice, disinteressata alla sorte del suo allievo. Tale caratterizzazione si ingentilirà solo più avanti, quando la versione dell'anime, più umana e sensibile, spingerà probabilmente Kurumada a modificare il tiro. Asterione sa che Marin è venuta in Grecia alla ricerca di suo fratello, e per qualche motivo questo basta a convincerlo che la persona in questione sia proprio Pegasus, segno che ha sentito anche lui la storia di Seika. In realtà, Marin non è la sorella di Seiya, anche se la cosa sarà svelata solo tantissimo tempo dopo, verso la fine della serie di Hades. Ancora più avanti, nel film Tenkai Overture, sarà presentato finalmente il fratello di Marin, Touma di Icaro, diventato nel frattempo un seguace di Artemide. Il colpo segreto di Moses, Kaitos Spurting Bomber, simula lo spruzzo dello sfiatatoio di una balena, intrappolando la vittima in una corrente da cui è difficile liberarsi e rendendola vulnerabile ai pugni del guerriero. Dopo aver sentito che Marin è sua sorella (ed averci creduto subito), Seiya trova la forza per liberarsi facendo comparire alle sue spalle le ali di Pegaso, un avvenimento che non si ripeterà più nella serie. I poteri mentali di Asterione gli permettono non solo di leggere i pensieri del nemico, ma anche di piantare illusioni nella sua mente. Per di più, il Cavaliere è in grado di muoversi a Mach 2, ovvero due volte la velocità del suono (340 m/s x 2, ovvero 680 m/s), il doppio dei movimenti e dei colpi di Seiya. Dopo aver subito solo danni parziali dai colpi di Misty e Moses, l'armatura di Seiya viene fatta quasi a pezzi dai calci di Asterion, che quindi potrebbe avere una forza superiore ai compagni. Nonostante i gravi danni però, ben superiori a quelli del numero 2, la corazza non muore. La tecnica con cui Marin si libera non è inventata, ma presa in prestito dai contorsionisti, notoriamente abili in questo genere di cose per la loro capacità di slogare e rimettere a posto le articolazioni, solitamente ipermobili. Dopo il Ryuseiken, Marin mostra il suo vero colpo segreto principale, l'Eagle Toe Flash, che è sostanzialmente un calcio al volo. Asterion pare sopravvivere, ma dopo questo capitolo non lo rivedremo più, e nella serie di Hades la sua tomba è visibile tra quelle dei caduti del Santuario. Le parole finali di Marin anticipano il fatto che il Santuario è ormai caduto in preda alle tenebre, e per di più sullo sfondo, insieme alle costellazioni di Pegaso, Drago, Cigno e Andromeda, c'è anche la Fenice, il che in qualche modo annuncia l'imminente ritorno di Ikki sulle scene. All'epoca della prima pubblicazione su Weekly Shonen Jump, questo capitolo fu diviso in due, dal titolo "L'attacco furioso" e "Un migliaio di fantasmi".