SAINT SEIYA N°7

PER UN FUTURO GRANDIOSO

(PER UN FUTURO SPLENDENTE!)

Personaggi Presenti: Shiryu, Ikki, Shun, Hyoga, Seiya, Saori, Shaina, Argor, Capella, Dante.

Data: Sabato 5 Ottobre 1986.

Lunghezza: 56 pagine

Dopo aver abbattuto anche Dante, Ikki, disgustato dalla pochezza dei Cavalieri di Argento, si prepara ad affrontare l'ultimo rimasto Argor di Perseo. Quest'ultimo però lo avverte che non è ancora finita, e in quel momento un disco rotante decapita Phoenix: si tratta di Capella, un pò malconcio ma ancora vivo dopo il colpo subito in precedenza. La vittoria sembra ormai conquistata, quando Capella si accorge con orrore che il cadavere decapitato di Ikki sta avanzando verso di lui, con una mano tesa in avanti. Preoccupato, gliela mozza con un altro disco, ma ciò non basta a fermare il corpo, e per di più, quando il disco torna indietro, Capella si rende conto di non aver più alcun controllo su di lui. L'arma gli taglia la mano destra e poi la sinistra, moltiplicandosi è bombardandolo di colpi. In realtà, il Cavaliere d'Argento è vittima del potere del GenmaKen, il pugno con cui Ikki lo aveva colpito in precedenza, che gli ha fatto perdere ogni controllo mentale sulla sua arma. Capella vede se stesso fatto a pezzi dai suoi dischi, ed anche se in realtà il suo corpo è incolume e le sue braccia non sono state tagliate, cade a terra privo di vita. "Il disco che ha lanciato verso di me ha impiegato solo alcuni secondi per tornare da lui… ma in quei pochi secondi ha visto una scena illusoria terribilmente lunga" spiega Ikki, spingendo a terra il cadavere del nemico. Phoenix poi sfida Argor, ammettendo che il suo cosmo è più potente di quello degli altri due suoi compagni, ma in quel momento la catena chiodata di Dante gli blocca il polso. Cerbero si è infatti rialzato, e pur essendo ferito è deciso a vendicare l'onore dei Cavalieri d'Argento. La sua palla chiodata però viene fermata da un arrivo imprevisto: la catena di Andromeda. Shun, Shiryu e Hyoga hanno infatti finalmente raggiunto il campo di battaglia, e sono sorpresi e sollevati nel trovare lì Ikki. Sorridendo sarcasticamente, quest'ultimo spezza la catena di Dante e si allontana, avvertendo che non gli piace far parte di un gruppo, e aggiungendo che, pur essendo abbastanza deboli, in tre i Cavalieri dovrebbero bastare a sconfiggere Argor e Dante. Ignorando le sue parole, Hyoga nota che il suo braccio destro è ancora congelato, e di questo passo presto si spezzerà "Devi rimanere per sette giorni e sette notti avvolto dal fumo del vulcano dell'Isola di Kanon, che si trova nel Mediterraneo! Così il tuo braccio destro tornerà come prima…" gli consiglia. Incurante dei richiami di Shun, Ikki va via, ma quando Dante cerca di inseguirlo è Andromeda stesso a fermarlo. Hyoga e Shiryu intanto raggiungono Saori e Seiya, ancora privo di sensi, e Dragone si rende subito conto di quanto siano gravi le sue condizioni "Oltre alle lesioni su tutto il corpo, ha la testa e il braccio destro fratturati! Inoltre… può darsi che persino il nervo ottico sia danneggiato. […] Dobbiamo curarlo al più presto… altrimenti potrebbe perdere la vista!". I due Cavalieri decidono di affrettarsi per portarlo in ospedale, ma Argor di Perseo sbarra loro la strada, minacciando che li trasformerà in statue di pietra. Intanto, la catena di Shun e la catena di Dante si scontrano, ed è la seconda ad andare in pezzi, ben presto seguita dal suo padrone. Shun corre dagli amici, ma li trova bloccati davanti ad Argor e, preoccupato per le condizioni di Seiya, si offre di affrontarlo al posto loro. Il ragazzo lancia la catena contro la schiena del nemico, ma l'arma crolla improvvisamente a terra, priva di ogni vitalità. A bloccarla è stato il potere di un oggetto che si trova sulla schiena di Argor, nascosto dai suoi capelli, e che il guerriero rivela piegando leggermente la testa in avanti. Un lampo di luce investe Andromeda, e quando Shiryu, Hyoga e Saori si voltano, vedono con orrore che l'amico è stato trasformato in una statua di pietra. Argor rivela il mistero, ed estrae da dietro la schiena uno scudo esagonale, lo scudo di Medusa. Nell'udirne il nome, Shiryu grida a Hyoga di non guardarlo, ma è troppo tardi ed anche il Cavaliere del Cigno diventa pietra, mentre Saori crolla a terra priva di sensi. Pietrificare la gente è infatti il potere del letale scudo di Medusa, su cui è riprodotta la testa della Gorgone che nel mito fu uccisa da Perseo. "E' come immaginavo… è il leggendario scudo della Medusa…" afferma in quel momento qualcuno, e con sua enorme sorpresa, Argor si accorge che Shiryu è ancora vivo. Il suo maestro gli aveva infatti raccontato la leggenda di quello scudo, e il ragazzo si è difeso coprendosi gli occhi con il suo scudo del Dragone, i cui poteri hanno impedito a Medusa di pietrificarlo. A sua volta, Argor conosce di fama il maestro di Shiryu, e può quindi dedurre che non sarà un duello facile. Lo scontro tra i due inizia e Dragone sferra subito lo ShoryuHa, ma è obbligato a modificare la propria posa di combattimento per non incrociare lo sguardo di Medusa, e così il colpo non può sprigionare tutta la sua forza e ferire Argor. Costretto a distogliere continuamente lo sguardo dalla Gorgone, Shiryu non può attaccare frontalmente, ed è vittima dei calci di Argor, che lo spingono a difendersi costantemente con lo scudo. Consapevole che neanche l'enorme resistenza della sua arma lo proteggerà per sempre, Dragone cerca un modo per reagire, e ricorda come, nel mito, Perseo decapitò Gorgone fissando solo la sua immagine riflessa. Cerca così di fare lo stesso, attaccando guardando Argor attraverso il riflesso del suo scudo, ma all'ultimo momento il Cavaliere d'Argento scompare, balzando in aria e sferrando il Las Argool Gorgonio, un calcio che atterra Shiryu centrandolo in pieno volto. "Conosco benissimo la leggenda di Perseo che sconfisse Medusa!" afferma Argor. Obbligato a cambiare strategia, Shiryu si benda gli occhi strappandosi un pezzo di vestito, e si lancia frontalmente all'attacco. Il potere dello scudo di Medusa però non può essere fermato così facilmente, e l'intera metà sinistra del corpo di Dragone, incluso lo scudo, diventa di pietra. "Sia attraverso le palpebre, sia attraverso la stoffa, la potenza magica della Medusa è comunque efficace!" spiega Argor, preparandosi al colpo di grazia contro il nemico che, impossibilitato a difendersi, è ormai con le spalle al muro. All'ultimo momento però Perseo avverte un cosmo molto potente provenire da Shiryu e si ferma, chiedendosi cosa il suo avversario voglia fare. "Per sconfiggerti avevo bisogno di sanguinare copiosamente…" afferma Dragone, sollevando la mano destra con l'indice ed il medio tesi, ed accecandosi. Argor è sbalordito di fronte a quel gesto, ma dopo qualche secondo di tentennamenti si lancia comunque all'attacco, certo che lo scudo di Medusa funzionerà comunque. Di fronte a lui, il cosmo di Shiryu esplode, ed il Cavaliere, pur cieco, vede la vittoria. Sferrando il Rozan ShoryuHa, Dragone sfonda lo scudo ed il pettorale di Argor, colpendolo a morte. "Ha distrutto entrambi gli occhi solo per vincere… un uomo come lui non lo avevo mai incontrato prima d'ora!" mormora Perseo. "Non ho combattuto solo per vincere, ma per un futuro grandioso!" risponde Dragone.

Glossario: Las Argool Gorgonio: Testa del Demone Gorgone (Stratagemma della Gorgone).

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 7 Shot e n° 10 Granata

La logica, questa sconosciuta: Per quale motivo è necessario proprio il calore del vulcano dell'Isola di Kanon, e non quello di un qualsiasi altro, a scongelare il braccio di Ikki? Il braccio di Ikki non sembra affatto congelato, ed il Cavaliere lo usa persino per combattere senza evidenti problemi. Il nervo ottico si trova abbastanza all'interno del cranio, protetto dalle ossa delle orbite, ed il rischio di una lesione non può essere giudicato semplicemente guardando la testa. Inoltre, se il cranio è fratturato, un'emorragia cerebrale è un rischio molto più concreto. Inoltre, Sirio mostra di conoscere abbastanza rudimenti di medicina da diagnosticare le ferite di Seiya, ma lo solleva nel peggior modo possibile, lasciando penzolare il braccio rotto. Esattamente cosa fa svenire Saori? Come nello scorso capitolo, i Cavalieri d'Argento attaccano pur avendo riconosciuto in lei il cosmo di Atena. Non è affatto chiaro perchè solo metà del corpo di Sirio venga pietrificata dallo scudo se il suo potere è tale da superare la benda e le palpebre. Inoltre, all'inizio del capitolo lo ShoryuHa è inutile perchè Sirio non può eseguirlo nella posa perfetta, ma nel finale funziona anche se lanciato con mezzo corpo pietrificato. Nel numero 2 era stato anche stabilito che un movimento del braccio sinistro è necessario per accumulare tutta la forza nel destro e sferrare il colpo.

Note: "Ha distrutto entrambi gli occhi solo per vincere…" Un capitolo che soffre della sua lunghezza eccessiva, liquidando un pò troppo in fretta Dante e Capella. Nel compenso però, lo scontro con Argor è tra i migliori di quelli con i Cavalieri d'Argento, ed è particolarmente apprezzabile che Sirio non vinca al primo tentativo, ma fallisca ben due volte prima di trovare la via giusta. Il disco di Capella, controllato mentalmente, smette di obbedire agli ordini del Cavaliere quando la sua mente è ingannata dal GenmaKen. Il Cavaliere muore così senza poter realmente combattere, e senza rivelare il suo vero colpo segreto, la cui esistenza è accennata da Kurumada nell'enciclopedia Taizen. Secondo Phoenix, il cosmo di Argor è più forte di quello di Dante e Capella, anche se la differenza esatta non viene mai quantificata. Hyoga manda Ikki all'isola di Kanon, luogo in cui ritroveremo il Cavaliere alla sua prossima apparizione. Quest'isola si trova nel Mediterraneo, non lontana dal Grande Tempio, ed è la fonte di ispirazione del nome di Kanon di Gemini. Dopo aver combattuto senza sosta negli ultimi capitoli, Seiya si prende un pò di riposo, avendo riportato una frattura cranica ed una frattura al braccio destro, oltre a numerose ferite. In effetti, il ragazzo ha affrontato consecutivamente Black Pegasus, Ikki, Misty, Moses, Asterion e Jamian, lottando per due giorni di seguito senza riposare che per pochi minuti. Lo schienale dell'armatura di Argor ha un comparto esagonale in cui incastrare lo scudo, verosimilmente per evitare di pietrificare accidentalmente un alleato, o per mantenere l'effetto sorpresa. Per di più, l'arma è celata dai capelli lunghi di Argor, che però non bastano a fermare il raggio pietrificante dei suoi occhi. L'esatta origine dello scudo non viene mai rivelata nella serie, ma nel mito Perseo donò la testa della Gorgone ad Atena, che poi la pose sull'Egida. È quindi possibile che Atena stesso l'abbia poi donata ai Cavalieri d'Argento di Perseo. Il potere dello scudo di Medusa può superare palpebre e bende, ma non un'altra armatura, o almeno lo scudo del Dragone. Viene inoltre suggerito che sia innocuo se, anzichè fissarlo direttamente, si vede il suo riflesso, anche se la cosa non viene poi messa in pratica. Affinchè funzioni però, è necessario essere direttamente di fronte a lui, segno che un attacco laterale o alle spalle non sarebbe efficace neanche se il raggio pietrificante trapassasse le ossa del cranio. All'epoca della prima pubblicazione su Weekly Shonen Jump, questo capitolo fu diviso in tre parti, intitolate "L'incredibile colpo diabolico", "Lo scudo di Medusa" e "Dragone contro Perseo". Queste ultime due furono i primi capitoli dei CdZ ad uscire in Giappone nel 1987.