EPISODIO N°102

LA PRIMA VITTORIA

«BAGLIORE MISTERIOSO! L'ARMATURA DI BRONZO DORATA»

Disegnatori Tomoko Kobayashi, Shizuo Kawai, Etsuko Sugiura, Manami Hattori

Personaggi presenti: Pegasus, Cavallo del Mare, Andromeda, Cristal, Sirio, Ilda, Flare, Kiki, Tetis, Kira, Isabel.

Nonostante la potenza del "Vortice del Pacifico", Pegasus, ferito e sanguinante, si rialza pronto allo scontro e dichiara "Devo superarti generale, per salvare Lady Isabel!". Cavallo del Mare è stupito dalla determinazione del giovane avversario, ma è comunque deciso a combattere e per dimostrare la sua forza scatena il suo attacco più potente, i "Flutti degli Abissi". La violenza del colpo è straordinaria, Pegasus viene lanciato impotente contro il mare che forma il cielo del regno di Nettuno. Ad Asgard, Sirio e Kiki, in procinto di entrare a loro volta nel reame sottomarino, avvertono il cosmo del cavaliere calare di intensità. Salutate Ilda e Flare, i due si tuffano nel vortice. Intanto, l'impeto dei Flutti degli Abissi ha lanciato Pegasus fino in superficie. "Possibile che i generali degli abissi siano possenti come i cavalieri di Atene?" si chiede il ragazzo, che galleggia sull'acqua sbalordito dalla potenza del nemico. Lentamente, il cavaliere inizia ad affondare, ma sotto il pelo dell'acqua la sua armatura risplende d'oro. Nel regno sottomarino, Pegasus ritorna davanti allo sbalordito Cavallo del Mare in una cometa di luce. Lo scontro riprende, anche stavolta il Fulmine di Pegasus sembra infrangersi sulla barriera invisibile del generale, ma alla fine una crepa compare nella difesa del guerriero. "E' stato facile generale degli abissi, non costituisci eccezione, anche tu hai un punto debole, non sei invulnerabile!" dichiara Pegasus prima di lanciare una seconda scarica di colpi che infrange completamente il muro del generale, il quale per la prima volta viene raggiunto e travolto. Intanto, mentre Cristal corre alla ricerca dei compagni, Andromeda raggiunge finalmente la colonna del Pacifico meridionale. Lì la sua catena segnala una minaccia, e dal nulla di fronte a lui compare una figura. Il cavaliere scaglia la catena, ma ferma l'attacco quando scopre che si tratta di una fanciulla inginocchiata in preghiera. Dopo un attimo l'immagine scompare ed una voce deride il cavaliere "E' stato un grave errore fermare la catena, Andromeda. Errore di cui presto potrai pentirti!" Subito dopo la fanciulla riappare, ma stavolta le sue sembianze cambiano e si trasforma in un mostro orribile dal cui corpo scaturiscono delle bestie demoniache. La catena difensiva protegge l'eroe dall'assalto, ma all'improvviso le bestie scompaiono e davanti ad Andromeda compare il vero nemico: il generale Kira. Al Nord Pacifico, Cavallo del Mare non riesce a capire da dove provenga la forza di Pegasus quando l'armatura del ragazzo inizia a brillare e per alcuni secondi diventano d'oro. Nelle vicinanze, Cristal avverte che il cosmo di Pegasus è ormai quello di un cavaliere d'oro. Cavallo del Mare non capisce come tutto ciò sia possibile, e Pegasus gli spiega che "I cavalieri del grande tempio hanno dato nuova vita a quest'armatura, rischiando la loro. Le vestigia di Pegasus, come quelle di Sirio e degli altri, sono poi servite come difesa sicura nella battaglia di Asgard. Probabilmente questa prova ulteriore le ha temprate fino a renderle simili ad armature d'oro." Pegasus lancia un terzo assalto, e mentre scaglia il Fulmine alle sue spalle compare la figura di Ioria. Travolto in pieno, Cavallo del Mare cade di nuovo a terra. Poco lontano, anche Sirio avverte il cosmo di Pegasus, ma la sua corsa è interrotta dall'arrivo di Tetis, intenzionata a fermare lui e Kiki. Per non far perdere tempo al cavaliere, il bambino si offre di affrontare il nemico e la rallenta con i suoi poteri telecinetici. Dragone riesce ad allontanarsi, ma Kiki sottovaluta l'avversaria e viene rapidamente bloccato. Alla Colonna del Pacifico, Pegasus rivela finalmente come ha scoperto il punto debole del nemico: "E' stato grazie all'esperienza, la stessa che mi ha visto combattere contro un cavaliere tuo pari." dichiara prima di raccontare al nemico di Eris, il primo cavaliere d'argento. Eris era capace di erigere a propria difesa un'impenetrabile barriera creando delle onde circolari col movimento delle mani, e medesima cosa fa Cavallo del Mare. Proprio come allora Pegasus ha semplicemente dovuto concentrare i colpi in un unico punto per riuscire a superare la barriera. Il generale capisce che l'esperienza delle passate battaglie rende Pegasus un nemico molto pericoloso, ma dichiara che non servirà a nulla perché la sua armatura, fatta di scaglie d'oro, è capace di resistere a qualunque assalto e nessuno, forse neanche Nettuno, riuscirebbe mai a danneggiarla. Cavallo del Mare ride per la propria superiorità, ma nello stesso momento delle crepe compaiono sul pettorale della sua corazza, segno che il Fulmine ha avuto effetti ben più devastanti di quanto fosse sembrato. Pegasus critica il generale per averlo sottovalutato, e conferma le sue parole bloccando il Vortice del Pacifico con la sola forza delle braccia. Cavallo del Mare è sempre più sbalordito quando sopraggiunge Cristal, attirato alla colonna dal cosmo dell'amico. Pegasus però gli chiede di non intervenire e subito dopo espande al massimo il suo cosmo per l'attacco finale. Ancora una volta la sua armatura diventa d'oro ed il Fulmine che il ragazzo lancia ha una potenza straordinaria, tale da frantumare l'armatura di scaglie d'oro e travolgere in pieno Cavallo del Mare, che cade al suolo svenuto. In quel momento arriva anche Sirio, e così Pegasus può spiegare ad entrambi delle sette colonne e del rischio che Atena corre. Capito tutto, i due corrono verso altre colonne mentre Pegasus si prepara ad abbattere il pilastro del Pacifico del Nord in nome di Atena.

Censure Mediaset: Tagliata la scena in cui vengono forgiate le nuove armature col sangue dei cavalieri d'oro.

Dati originali: Cavallo del Mare: SeaHorse Baian. Vortice del Pacifico: God Breath. Flutti degli Abissi: Rising Billows

Manga: L'episodio è tratto dai nn 14 e 15 del manga. Le cose procedono praticamente come nel cartone, ma l'armatura di Cavallo del Mare viene danneggiata maggiormente e mancano le scene di Cristal, Sirio e Tetis. Al posto di quest'ultima c'è una scena davanti al tempio di Nettuno in cui Kiki prende in giro Tetis, che per questo lo attacca.

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°20 Yamato e n°51 DeAgostini

Fonti: Il simbolo del Cavallo del Mare potrebbe essere ispirato alla leggenda che voleva il carro di Poseidone trainato da sei di questi animali.

La logica, questa sconosciuta: I Flutti degli Abissi lanciano Pegasus fino un superficie, e la cosa implica che ci sia un collegamento diretto tra il regno sottomarino ed il mare tradizionale. Se così fosse però i cavalieri non avrebbero avuto bisogno di entrare da Asgard. Quando Pegasus galleggia sul mare, il peso dell'armatura dovrebbe farlo affondare immediatamente. Ipotizzando che ciascuna colonna è posta sotto il mare di appartenenza e che Asgard affaccia sul mare del Nord, Sirio e Cristal percorrono in pochi minuti migliaia di chilometri per raggiungere Pegasus. La battaglia contro Mime ad Asgard ha appurato che la catena non attacca chi non è animato da astio o malvagità, quindi perché Andromeda ferma l'arma e non colpisce l'illusione di Kira? Nel parlare con Cavallo del Mare Pegasus si comporta come se l'armatura fosse ancora d'oro anche quando la trasformazione è finita. Il colpo con cui Pegasus sconfigge definitivamente Cavallo del Mare assomiglia più alla Cometa che al Fulmine.

Note: "E' difficile dire se io stia davvero diventando un cavaliere d'oro". Un episodio con due facce, da una parte c'è lo scontro con Cavallo del Mare, dall'altra la trasformazione di Pegasus in cavaliere d'oro. Purtroppo però è solo questa parte della trama ad appassionare veramente, mentre Cavallo del Mare si rivela un guerriero troppo accecato dalla presunzione e dalla fiducia nelle sue difese per rendersi conto della superiorità del nemico. Il paragone con Eris dovrebbe limitarsi alle difese, ma il modo in cui il generale viene sconfitto da quasi l'impressione che di fronte a Pegasus ci sia davvero solo un semplice cavaliere d'argento, ed il paragone con i cavalieri d'oro o i guerrieri di Asgard si fa sentire. Per fortuna Cavallo del Mare è un caso abbastanza raro, e nella serie la vanagloria non compare spesso. Intelligente invece il modo in cui viene spiegato che la battaglia di Asgard ha temprato le corazze di bronzo rendendole simili ad armature d'oro, che serve anche a giustificare perché questa trasformazione sia avvenuta soltanto ora. Cavallo del Mare sa di Lady Isabel, segno che la notizia si è già diffusa attraverso il regno sottomarino. Come nello scorso episodio, l'immagine che rappresenta il suo cosmo è ispirata al cavallo del mare della mitologia e non all'omonimo animale. Come già Ilda nella puntata precedente, anche Sirio riesce ad avvertire il cosmo di Pegasus dall'esterno. Kiki promette che cercherà di tenere informate Ilda e Flare, ma l'arrivo dell'armatura della Bilancia nella prossima puntata gli impedirà di tenere fede al patto e le due donne non si rivedranno più fino al 114°episodio. Già dalla prima schermaglia con Kira si intravedono le sei bestie che il generale usa in battaglia. Dalle sue parole si deduce che il primo assalto non era un illusione, anche se nessuna delle bestie attacca in maniera specifica. A quanto pare quando l'armatura si trasforma, il cosmo di Pegasus diventa pari, o comunque molto simile, a quello di un cavaliere d'oro, ma come capiremo nello scontro tra Sirio e Krisaore si tratta di un effetto breve e temporaneo. Kiki conferma di essere apprendista di Mur, anche se non lo abbiamo mai visto allenarsi. Come già notato in precedenti episodi (ad esempio il 23), i suoi poteri telecinetici gli permettono di muove piccoli oggetti, ma ora scopriamo che può anche generare semplici illusioni, in questo caso i vari pesci con cui prende in giro Tetis. La barriera di Cavallo del Mare è formata sfruttando la pressione dell'aria. La somiglianza tra la sua tecnica e quella di Eris potrebbe suggerire un collegamento tra i due, forse un comune maestro, ma il generale sembra non aver mai sentito parlare del cavaliere d'argento, quindi si può ipotizzare che siano stati allenati in periodi differenti. E' comunque ironico che Cavallo del Mare usi la sua tecnica sott'acqua, visto che proprio l'acqua era il punto debole di quella di Eris. Dal manga apprendiamo che le piccole onde che si formano quando il fulmine si infrange sulla barriera sono dovute all'umidità del regno sottomarino. Le armature dei generali sono composte da scaglie d'oro sovrapposte, ma nonostante la sicurezza di Cavallo del Mare non sono paragonabili alle corazze dei cavalieri d'oro. Le immagini di Eris provengono dal 24° episodio.

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