EPISODIO N°105

LA RICOMPARSA DI EXCALIBUR

«EXCALIBUR! L'ANIMA DI SHURA RIPOSA NEL BRACCIO DESTRO»

Disegnatori Shingo Araki, Michi Himeno

Personaggi presenti: Sirio, Krisaore, Andromeda, Kira, Kiki, Capricorn, Cristal, Pegasus, Isabel.

Come Pegasus prima di lui, anche Andromeda sembra essere diventato cavaliere d'oro. Questo però non basta a cambiare le cose, la colonna infatti resta un ostacolo insormontabile e nemmeno la forza di un cavaliere d'oro potrebbe bastare ad abbatterla. Andromeda però è pronto a tutto, e pur sperando in un miracolo, si prepara a sacrificarsi espandendo il suo cosmo al massimo e gettandosi contro la colonna. Kira è allibito dal coraggio del nemico e tenta invano di dissuaderlo, ma all'ultimo momento sopraggiunge finalmente Kiki con l'armatura della Bilancia, proprio mentre, altrove, Cristal cerca la colonna dei mari artici e Pegasus si rende conto di aver perso di vista Castalia. "Per abbattere quella colonna non ci sarà bisogno di alcun sacrificio! Basterà usare questa, dono di un amico!" afferma Kiki nel mostrare lo scrigno d'oro ad Andromeda. Improvvisamente lo scrigno si apre e le barre gemellari volano nelle mani del cavaliere. Kira, temendo per il crollo della colonna, prova a liberarsi dalla catena, ma i suoi sforzi sono vani ed Andromeda lancia l'arma di Libra contro il pilastro. In un disperato tentativo di fermarlo, Kira cerca di proteggere la colonna con il suo corpo, ma il suo sacrificio è vano e la colonna cade in frantumi sotto gli occhi di Andromeda e Kiki. Il cavaliere di Atena soccorre l'avversario morente e gli chiede il perché del suo sacrificio. "Tu ed io siamo simili. Eri pronto a dare la vita per abbattere quella colonna. Ero pronto allo stesso sacrificio per impedirlo, per questo siamo simili. Ricorda, Andromeda, essere disposti a dare la vita per un ideale con fin troppa facilità rende deboli e indifesi. Trova un'altra via per salvare Atena." risponde il generale prima di spegnersi tra le sue braccia. Pegasus, Cristal e lady Isabel avvertono il crollo della seconda colonna e sono felici per il successo di Andromeda, ma al pilastro dell'oceano indiano, Sirio è in difficoltà contro Krisaore perché schivare gli affondi della lancia del nemico lo stanca troppo rapidamente. Ben presto Sirio si ritrova con la lancia alla gola, ma Krisaore decide di dargli un'altra possibilità ed indietreggia di qualche passo. Consapevole di dover cambiare strategia e bloccare la lancia, Dragone sfida il nemico a misurare l'arma contro il suo scudo. Krisaore è certo del suo potere superiore ed accetta la sfida, così entrambi i cavalieri bruciano i loro cosmi e si lanciano l'uno contro l'altro. Con grande sorpresa di Dragone però, la lancia di Nettuno perfora lo scudo e trapassa da parte a parte il suo fianco, ferendolo gravemente. Con uno sforzo di volontà, Sirio impedisce a Krisaore di estrarre la lancia e cerca di spezzarla usando il taglio della mano, ma anche questa tattica non ha effetto. "E' stata una mossa ingenua la tua, ed è infatti miseramente fallita!" dichiara il generale prima di estrarre l'arma e lasciar cadere al suolo il nemico sanguinante. Quasi privo di forze, Sirio inizia a temere di non poter sconfiggere l'avversario, e si chiede "che cosa mi resta?". "Alzarsi e combattere!" risponde una voce attorno a lui, e sollevando lo sguardo l'eroe vede lo spirito di Capricorn, che dichiara "Sirio, non ti salvai la vita perché tu abbandonassi Atena. Nella battaglia di Atene ti concessi la vita a prezzo della mia perché avevo fiducia in te, perché credevo in te! Non deludermi cavaliere, salva Atena!". Dragone ricorda gli ultimi istanti di vita del cavaliere d'oro, che lo salvò dal fuoco cosmico donandogli la sua armatura, e Capricorn afferma "Poco prima di lasciarti tornare sulla terra ti ho fatto un altro dono. Non te ne ricorderai perché eri svenuto e poco rimaneva di te. […] Unendo a te il braccio ti ho donato Excalibur! E' giunto il momento di usarla! Spezza la lancia di Nettuno, puoi farlo! […] Il tuo cosmo è del tutto simile a quello di un cavaliere d'oro. La forza non ti manca, ora impugna Excalibur in nome di Atena!" dichiara prima di sparire. Con una nuova speranza nel cuore, Sirio si rialza e si prepara a fronteggiare di nuovo Krisaore. Ancora una volta i due avversari si lanciano l'uno contro l'altro, ma stavolta il cosmo di Sirio raggiunge i limiti massimi e la lancia di Krisaore si blocca sullo scudo, che diventa d'oro insieme al resto dell'armatura dell'eroe. Krisaore è sbalordito dalla trasformazione e Sirio, la cui armatura ritorna normale, solleva il taglio della mano per usare Excalibur e spezzare la lancia, ma con suo enorme stupore anche stavolta il colpo non ha alcun effetto, se non ferire la mano dello stesso cavaliere. Ridendo Krisaore afferma "Non sei più un cavaliere d'oro, Dragone!" e trafigge la gamba del nemico con la lancia. Il generale si appresta al colpo di grazia ed atterra Sirio, ma il cavaliere capisce che Excalibur è con lui solo nei pochi secondi in cui il suo cosmo è pari a quello di un cavaliere d'oro, e per raggiungere di nuovo questo livello si libera dell'armatura. "Per raggiungere il cosmo ultimo devo essere privo dell'armatura, è questa la condizione che mi è stata imposta!" dichiara il cavaliere espandendo ancora una volta il suo cosmo. "Excalibur, finalmente ti sento in mio pugno!" afferma l'eroe prima di schivare con dei salti gli assalti nemici e di portarsi abbastanza vicino da poter colpire. Stavolta Excalibur ha effetto e sia la lancia che l'armatura di Krisaore vanno in pezzi, lasciando il generale degli abissi apparentemente indifeso. Certo della vittoria, Dragone chiede al nemico di arrendersi, e Krisaore sembra ascoltarlo in quanto getta la lancia e si siede a terra in posizione da meditazione. Dopo pochi istanti però il generale si solleva a mezz'aria ed inizia ad espandere il suo cosmo.

Censure Mediaset: Svariati tagli in questa puntata: quando Sirio viene trafitto all'addome, dovrebbe sanguinare molto di più, e lo stesso vale per quando colpisce la prima volta la lancia col taglio della mano. Più avanti tagliata la scena in cui Sirio, ferito alla gamba, gronda sangue.

Dati originali: Krisaore: Chrysaeor Krishna. Lancia di Nettuno: Flashing Lancer

Manga: L'episodio proviene dai numeri 15 e 16 del manga. Le cose sono simili all'anime anche se lo scontro tra Sirio e Krisaore inizia dopo la fine di quello tra Andromeda e Kira. Nel manga ci sono un flashback in cui Virgo ripara l'armatura di Andromeda ed una scena in più in cui Sirio para una seconda volta la lancia di Krisaore con lo scudo, proprio prima di togliersi l'armatura, mentre mancano sia il flashback della Pienezza del Dragone che la sequenza in cui Sirio schiva i fendenti della lancia prima di spezzarla.

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°21 Yamato e n°53 DeAgostini

Fonti: Crisaore nella mitologia greca era il figlio di Nettuno e Medusa, e nacque insieme a Pegaso quando Perseo decapitò la Gorgone. Insieme a Calliroe, figlia di Oceano, generò mostri come Gerione ed Echidna. Il suo nome significa "dalla spada d'oro" e con questo significato è stato usato come epiteto di varie divinità. Il nome originale del generale, Krishna, significa "il nero" ed è quello dell'ottava incarnazione del dio indiano Visnu.

La logica, questa sconosciuta: Andromeda si era accorto del crollo della colonna del Pacifico Settentrionale, quindi dovrebbe capire che c'è un modo per abbattere il pilastro senza sacrificarsi. Nel 103° episodio, Tisifone diceva che Cristal si stava recando alla colonna dell'Antartide, mentre Cristal stesso dice di cercare la colonna dei mari artici. Quando Andromeda usa le barre gemellari per abbattere la colonna, non c'è traccia della catena sui suoi bracciali. Parimenti si ha di nuovo (vedi episodio 104) l'impressione che la catena che imprigiona Kira sia scollegata al resto dell'arma del cavaliere. La colonna del Pacifico del Sud non si frantuma mentre cade, quindi, viste le sue dimensioni, dovrebbe provocare danni enormi tutt'intorno. Dopo il crollo della prima colonna, l'acqua non arrivava nemmeno alle caviglie di Lady Isabel, quindi è impossibile che ora sia già quasi alla gola. I colpi di Krisaore non sono fendenti ma affondi. Sirio è un buon conoscitore di tutte le armi e la lancia è notoriamente inutile se il nemico è troppo vicino, quindi perché non prova a portarsi a ridosso dell'avversario? Viste le dimensioni e la forma della lama della lancia, il danno sullo scudo del Dragone dovrebbe essere ben più grande. Nel flashback della morte di Capricorn, Sirio non dovrebbe indossare il bracciale destro dell'armatura d'oro, che era rimasto sulla terra (insieme al braccio mutilato del cavaliere d'oro). Quando Sirio si toglie l'armatura, non c'è traccia della ferita al fianco che Krisaore ha provocato poco prima. Subito dopo, il cavaliere non dovrebbe riuscire a muoversi così rapidamente visto che ha una profonda ferita alla gamba.

Note: "Excalibur, finalmente ti sento in mio pugno!" Fino ad ora il miglior episodio della saga di Nettuno perché riesce a mantenersi sul classico ed al tempo stesso ad introdurre delle novità. Per la prima volta la trasformazione dell'armatura non porta automaticamente alla vittoria e sia il dono di Excalibur che le difficoltà di Dragone nell'usarla sono ben realizzati. Bello anche il monologo di rimprovero di Kira, che per ora si dimostra il generale caratterizzato meglio. I disegni di Araki, pur viziati da alcuni inusuali errori, tipo la bocca di Kiki mentre la colonna del Pacifico crolla, sono ottimi come sempre e contribuiscono ad alzare la qualità dell'episodio. Il modo in cui Andromeda vorrebbe abbattere la colonna del Pacifico del Sud sarà poi quello usato da Pegasus nel 114°episodio per abbattere la colonna portante. Il fatto che Pegasus e Cristal girino a vuoto è in realtà dovuto ai poteri di Lemuri, che li sta attirando in trappola alla colonna dell'Antartide. Come già nel 59°episodio, quando vengono usate le barre gemellari liberano un luccichio d'oro con l'aspetto della costellazione della Bilancia. Non è la prima volta che Sirio cerca di spezzare l'arma del nemico trattenendola nel suo corpo, aveva già usato questa tattica contro Capricorn nel 66°episodio e, nel 4°OAV, ne farà uso per uccidere Astaroth. Con l'occasione del flashback, Araki ridisegna la sequenza in cui Capricorn dona la sua armatura a Sirio, che avevamo già visto nel 78°episodio. Rispetto alla sequenza originale Sirio, che sembra ancora cosciente, indossa anche il bracciale destro dell'armatura d'oro ed il corpo di Capricorn non prende immediatamente fuoco. E' interessante notare che anche la sua anima sembra priva del braccio destro, che si intravede appena. In precedenza Capricorn era già apparso a Dragone negli episodi 78, 79 e 96. Anche se in maniera minima, la lancia di Nettuno danneggia lo scudo del Dragone anche quando questo è d'oro (la punta riesce a conficcarsi), primo segno che, come vedremo nel 111°episodio, le armature di bronzo non sono comunque paragonabili alle vere armature d'oro. La spiegazione di Sirio sul perché deve togliersi l'armatura per raggiungere il cosmo ultimo è piuttosto vaga. Nel manga invece viene spiegato che, probabilmente a causa della grande resistenza della corazza, il cavaliere tende ad affidarcisi troppo, mentre il cosmo massimo può essere raggiunto solo mettendo a repentaglio la propria vita. La posizione di meditazione di Krisaore assomiglia a quella buddista di Virgo, anche se nel prossimo episodio si chiarirà che si tratta di una tecnica induista.

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