EPISODIO N°110

L'ORIGINE DELLE FORZE OSCURE

«ASCOLTA! IL BEL CANTO DI ATENA»

Disegnatori Eisaku Inoué, Hideki Watanabe, Satoru Iriyoshi, Hiromi Ataoka.

Personaggi presenti: Phoenix, Dragone del Mare, Syria, Andromeda, Nettuno, Pegasus, Sirio, Tisifone, Tetis, Orion, Isabel.

Dragone del Mare spiega di essere lì e non alla colonna del Nord Atlantico perchè "la non è necessaria la mia presenza" dal momento che Phoenix è l'unico cavaliere ancora fresco di forze e quindi l'unico che potrebbe ancora rappresentare una minaccia. Il generale, deciso ad impedire al cavaliere di incontrare Nettuno, avanza verso di lui espandendo il suo cosmo, e Phoenix ne riconosce le caratteristiche "la stessa energia… la stessa morte nel cuore… la stessa oscurità…". Terrorizzato, il cavaliere resta immobile e si lascia travolgere dall'Esplosione della Galassia del generale di Nettuno. Ferito, l'eroe trova la conferma dei suoi sospetti in quanto già conosceva la terribile tecnica di Dragone del Mare, e chiede al nemico di mostrargli il suo volto, finora coperto dall'elmo. Il generale acconsente rivelando un viso che lascia sbalordito il cavaliere della Fenice: quello di Gemini, defunto cavaliere d'oro della terza casa di Atene. "Gemini! Come puoi proprio tu avermi scambiato per mio fratello!" dichiara però il generale, prima di presentarsi col suo vero nome: Kanon della costellazione di Gemini. Il guerriero spiega subito la differenza tra se ed il defunto fratello: "Lui era un uomo dalla doppia personalità, aveva un lato buono ed uno cattivo, in eterna lotta tra loro. Non mostro due facce io, ma una solamente, la faccia oscura, la più buia e impenetrabile dell'intera galassia!". Phoenix gli chiede allora perché combatte in nome di Nettuno, ma Kanon interrompe il dialogo, poi, consapevole che il cavaliere può rinascere dalle proprie ceneri come la fenice da cui prende il nome, decide di non eliminarlo, ma di imprigionarlo in un'altra dimensione. Non la stessa dimensione oscura di Gemini però, precisa prima di disegnare in aria un triangolo, col quale apre un varco dimensionale. "Esiste un luogo del non ritorno, terrore delle umane genti, chiamato Triangolo delle Bermuda. E' temuto da chi lo incrocia per rotta marittima o per via aerea. Ciò che cade nelle sue vicinanze, scompare!" spiega dopo aver lanciato il Triangolo D'oro, che inghiotte l'impotente Phoenix. Scomparso il nemico, Kanon si rallegra, perchè a differenza di Gemini lui non ha un lato buono che possa ostacolare le sue ambizioni. Altrove, Tisifone, ancora in lotta con Tetis, avverte il cosmo di Phoenix spegnersi, proprio mentre, alla colonna Antartica, Pegasus riprende finalmente i sensi. Alla colonna portante però Isabel è ormai sommersa dalle acque, e consapevole di ciò Tisifone decide di correre lei stessa al tempio di Nettuno. Tetis tenta di fermarla, ma la sacerdotessa ateniese ha la meglio grazie al Cobra Incantatore, che travolge l'avversaria. Prima di svenire, la guerriera dei mari però consiglia a Tisifone di non intromettersi in quella contesa tra divinità in quanto è solo una donna. La sacerdotessa però ignora il consiglio e raggiunge la porta del tempio di Nettuno, sulla quale spicca a rilievo la figura di un tridente. Prima di aprirla, la donna esita e si chiede chi troverà dall'altra parte, un uomo, Julian Kevines, o un Dio, Nettuno, poi varca la soglia e ben presto si trova davanti al signore dei mari, seduto sul suo trono. Il cosmo che emette Julian però è immenso, pari solo a quello di Lady Isabel. Il ragazzo chiede alla nuova venuta la sua identità, e quando Tisifone si rifiuta di rispondere, le spezza la maschera con la sola forza del cosmo. Tisifone rivela allora di essere cavaliere di Atena e si lancia contro il Dio, ignorando il suo ordine di fermarsi. Nettuno allora la blocca senza neanche aver bisogno di muoversi, e siccome Tisifone tenta di reagire, la priva di ogni forza, lasciandola cadere esanime al suono. Prima di perdere i sensi, la donna invoca il nome di Pegasus, ed il cavaliere, non molto lontano, ode il suo grido d'aiuto. Alla colonna dell'Oceano Indiano in tanto Sirio riprende i sensi, proprio mentre, vicino al tempio di Nettuno, Kanon si rallegra della scomparsa del cosmo di Tisifone per mano di Nettuno. "Sono ormai perduti i Cavalieri dello Zodiaco, e con loro anche cinque generali degli abissi! Molto bene, tutto procede secondo i miei piani!" pensa, ma all'improvviso viene fermato dal suono del flauto di Syria, il generale che si era scontrato con Orion ad Asgard, e che apparentemente era morto insieme a lui. Syria chiede a Kanon perché si trovi lì invece che alla propria colonna, e soprattutto avanza sospetti sul modo in cui si stanno svolgendo gli eventi. "Ricordi, Nettuno ci chiamò a raccolta per dare un nuovo ordine a questa epoca. Le terre emerse dovevano essere invase, e le genti travolte da una pioggia purificatrice. Lo scopo? dare inizio alla costruzione di una nuova città, su cui splendesse per sempre il sole dei mari. Perchè questo fosse possibile dovevano essere vinti i Cavalieri dello Zodiaco. Loro, con ogni mezzo, lottavano per Atena. Noi li abbiamo contrastati al prezzo di molte vittime. Ora mi chiedo: che Nettuno volesse proprio questo?" afferma il generale, per poi continuare "Chi abiterà la nuova città una volta finita la guerra?! Su quale popolo il signore del mare potrà governare?! Nettuno ama la sua gente, non vuole che il suo popolo venga sacrificato, non ha una volontà così oscura!". A queste parole Kanon si insospettisce, e Syria, guardandolo negli occhi, dichiara "Generale, qual'è il tuo nome, chi sei veramente? E' strano, ma ho l'impressione che tu sappia qualcosa di più di quanto sembra. E' un'idea che mi ossessiona, l'idea che tu sappia di più di quanto ti sia dato sapere. Dimmi, che cosa hai da nascondere, Generale?". Con uno sguardo gelido, Kanon si avvicina al compagno e risponde soltanto "E' meglio che tu taccia, il silenzio ti sarebbe buon amico in questo momento, non lo credi anche tu?". Per alcuni secondi i due restano immobili a fissarsi, poi qualcosa attira la loro attenzione, un cosmo vasto e potente proveniente dalle colonne dell'Atlantico. Decidendo di rimandare a dopo i chiarimenti, i generali tornano alle loro colonne, e poco dopo Andromeda raggiunge quella dell'Atlantico del Sud, che proprio Syria difende. Nel riconoscere il nemico, Andromeda ricorda gli ultimi istanti della sua battaglia con Orion e si chiede come abbia fatto a sopravvivere. Il generale racconta, quando ormai lui ed Orion erano vicini alle stelle dell'Orsa e quindi alla fine, riuscì a spaventare il nemico con un'illusione ed a estrarre la mano dal suo petto. Così facendo potè suonare il flauto, col quale indebolì la volontà del cavaliere di Asgard, e riuscì a liberarsi appena in tempo, ricadendo sulla terra mentre Orion scompariva nel cielo. Ora il generale è pronto ad affrontare lo stanco avversario, ma viste le sue condizioni gli chiede di andarsene. Il tempo delle indecisioni per Andromeda è però finito, ed il cavaliere scaglia la catena. Purtroppo, l'assalto risulta inefficace e la catena viene respinta da un semplice movimento del flauto. Quasi a malincuore, Syria inizia a suonare il flauto, e neppure tapparsi i timpani con le mani sembra bastare a proteggere il cavaliere. All'ultimo momento però, un canto melodioso si diffonde nell'aria e ferma la musica di Syria. Il canto proviene dalla colonna portante, è la voce di Atena, colma di tristezza.

Censure Mediaset: Nessun taglio in questo episodio.

Dati originali: Dragone del Mare / Kanon: SeaDragon Kanon. Esplosione della Galassia: Galactica Explosion. Triangolo d'oro: Golden Triangle.

Manga: L'episodio proviene dal numero 17 del manga. Rispetto all'anime, Tisifone e Tetis sono già davanti al Tempio di Nettuno e l'avvertimento della guerriera dei mari è vagamente diverso. Subito dopo, Tisifone non esita prima di entrare nella sala del trono. Mancano le scene in cui Pegasus sente il grido della ragazza e quella in cui Sirio riprende i sensi. Durante tutta la conversazione con Syria, Kanon indossa l'elmo per nascondere il volto, ed anche Syria ha la maschera. Isabel non è ancora stata sommersa, anche se ha l'acqua alla gola. Quando Andromeda è alla colonna, Syria arriva dietro di lui, segno che non era ancora arrivato. Manca ovviamente il flashback di Orion, anche se Andromeda riconosce il nome di Syria come colui che ha sconfitto Toro in Giappone nel n°14.

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°22 Yamato e n°55 DeAgostini.

Fonti: Per le sirene vedi 97°episodio. La leggenda del Triangolo delle Bermuda è più o meno quella accenata da Kanon, ma, pur avendo un fondo di verità, le storie su quel luogo sono state ingigantite e, soprattutto, moltiplicate dalla fantasia.

La logica, questa sconosciuta: Phoenix dice di conoscere già l'Esplosione della Galassia, ma nell'anime non l'aveva mai subita prima, anzi per la precisione è la prima volta che vediamo eseguito il colpo. Quando Kanon indossa l'elmo dovrebbero comunque vedersi le ciocche più lunghe dei suoi capelli. Con questo fanno già tre puntate che Isabel è stata completamente sommersa dalle acque, quindi sarebbe già dovuta annegare, visto che in passato ha dimostrato di avere la resistenza di un comune essere umano. Quando Syria e Dragone del Mare parlano, non c'è traccia dell'elmo di quest'ultimo.

Note: "E' Kanon il mio nome celeste!" Un episodio apprezzabile, anche se un pò frammentato, più importante per i primi indizi sul ruolo di Kanon nella guerra che per l'arrivo di Tisifone al tempio di Nettuno o di Andromeda alla colonna. Interessante anche la ricomparsa di Syria ed il relativo flashback, sebbene il sapere che il sacrificio di Orion è stato inutile lasci un pò l'amaro in bocca. A parte questo, il personaggio è ben caratterizzato, sia quando interroga Kanon che quando vorrebbe evitare di affrontare Andromeda. Dragone del Mare riassume in poche parole la doppia personalità di Gemini, della quale è palesemente a conoscenza. Non è chiaro se è una coincidenza che Gemini e Kanon siano fratelli gemelli, o se è per certi versi dovuto al segno che rappresentano, come era stato per Alcor e Mizar. Finora infatti l'unica caratteristica del cavaliere del segno dei Gemelli era stato l'avere due facce, in opposizione tra loro, e la frase di Virgo "Gemini ha due facce, tu conosci la buona e solo quella", detta nel 73°episodio, dava a sottintendere che avere una doppia personalità non fosse cosa rara nei cavalieri di quel segno. Per di più, nel corso di tutta la prima serie, si era detto che Gemini era il fratello del precedente grande sacerdote, quindi ora i fratelli sarebbero tre: il vecchio sacerdote, completamente buono, Gemini, con una faccia buona ed una malvagia, e Kanon, completamente malvagio. In realtà le cose non stanno così, in una storia ufficiale della Jump Gold Selection (che potete trovare tradotta nella sezione "articoli" del sito) si chiariva il rapporto tra Gemini e il vecchio sacerdote, che poi nella serie di Hades scopriremo essere Sion, precedente cavaliere dell'ariete. Anni fa, Kurumada stesso in un'intervista ha ammesso di essere stato a lungo incerto sul modo in cui far sviluppare l'ambivalenza di Gemini, e solo a metà della saga del Grande Tempio decise di intraprendere la strada della doppia personalità. Kanon conosce Phoenix di fama, o almeno sa della sua capacità di risorgere dalle proprie ceneri. Tisifone dice che il cosmo di Phoenix è stato il terzo a scomparire, gli altri due probabilmente sono stati quelli di Sirio e Pegasus, gli unici due cavalieri ancora svenuti. Nel riprendersi, Sirio si guarda attorno e sembra vedere normalmente, segno che l'effetto della luce di Krisaore era temporaneo (o così parrebbe fino agli episodi di Hades). I dubbi di Syria su Kanon, che scopriremo essere motivati, troveranno risposta nel 112° e nel 114° episodio. Il cosmo che i due generali avvertono è quello di Phoenix, uscito dal Triangolo d'Oro. Nell'anime Syria sembra avere più poteri rispetto al manga, oltre a suonare il flauto può assumere per alcuni secondi l'aspetto di una sirena o creare barriere difensive abbastanza forti da respingere la catena. Il generale è anche a conoscenza dello scontro tra Andromeda e Mime ad Asgard, e dà l'impressione di conoscere bene la musica della cetra del guerriero del nord. Siccome Isabel è stata completamente sommersa dalle acque, bisogna supporre che il canto sia un'emanazione del suo cosmo o che comunque si trasmetta attraverso di esso.

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