EPISODIO N°112

IL MISTERO RIVELATO

«DUE ANIME! IL MISTERO DELLA RINASCITA DI NETTUNO»

Disegnatori Nobuyoshi Hoshikawa.

Personaggi presenti: Kanon, Phoenix, Nettuno, Pegasus, Sirio, Cristal, Andromeda, Syria, Tisifone, Kiki, Gemini.

Travolto, Syria viene scagliato contro la colonna, proprio nel momento in cui sopraggiunge Kiki con l'armatura di Libra. Grazie alle armi dorate, il cavaliere abbatte la colonna, e nello stesso momento Pegasus, forte delle vestigia del Sagittario, si prepara ad affrontare Nettuno. Nonostante tutto però, il Fulmine viene ancora respinto. Alla colonna del Nord Atlantico, l'unica rimasta, Kanon è preoccupato perché teme che i cavalieri possano risvegliare in Julian lo spirito divino, "rovinando un piano studiato nei minimi particolari". In quel momento però, il cosmo che a lungo era apparso minaccioso, si manifesta apertamente, e Phoenix ricompare. Il cavaliere, avendo superato in passato la Dimensione Oscura di Gemini, non ha avuto problemi ad uscire dal Triangolo d'Oro di Kanon. Il Generale non vuole essere considerato inferiore al defunto fratello, ma Phoenix blocca il suo attacco e poi lancia il Fantasma Diabolico. Obbligato da questa tecnica, Kanon racconta come tutto ebbe inizio, anni prima. All'epoca, al Grande Tempio, Kanon stava cercando di convincere Gemini ad uccidere Atena ed il Grande Sacerdote, approfittando del fatto che nessuno sapeva che erano due gemelli, e quindi avrebbero potuto tramare con facilità. Indignato, Gemini si era opposto all'idea, ma Kanon aveva sottolineato che, sebbene tutti lo credessero un uomo nobile e generoso, nel profondo dell'animo del cavaliere della terza casa era assopito il male. "E' forte in te il desiderio di potere, prevarrà sul lato buono anche se ora tenti di cacciarlo!" gli disse tentando di convincerlo. "L'angelo sul volto, il demone nel cuore" lo definì. Non avendo altra scelta, Gemini lo considerò un cospiratore e lo imprigionò in una prigione di roccia sul livello del male. Da quel luogo sarebbe potuto uscire solo dopo essersi sinceramente pentito, altrimenti avrebbe rischiato di annegare con l'alta marea, quando l'acqua invadeva la piccola grotta. Pur rifiutando di pentirsi per i suoi piani, Kanon minacciò Gemini, facendogli notare che un'azione del genere, imprigionare il proprio fratello, avrebbe risvegliato la malvagità in lui sopita e lo avrebbe portato a cercare di uccidere Atena. Gemini non rispose nulla, ma per un attimo una luce oscura gli apparve negli occhi, e Kanon rise nel rendersi conto che la sua profezia si era già avverata. Rimasto solo, Kanon passò parecchi giorni nella prigione e spesso rischiò di morire annegato, finché un giorno, sul punto di cedere, non avvertì un cosmo caldo e luminoso venirgli in soccorso salvandogli la vita. Quella sera, il cavaliere si stava interrogando sulla fonte di quella luce, quando notò un luccichio nella parete alle sue spalle. Frantumatala, trovò un anfratto nel quale era conficcato il tridente di Nettuno, Dio dei Mari, e su di esso era posto il sigillo di Atena. Kanon capì che quel tridente era il simbolo della vittoria conseguita da Atena su Nettuno dopo la loro ultima guerra sacra, e sforzandosi con tutte le sue energie riuscì ad estrarlo, mentre il sigillo, oramai inutile, volò via. Appena nelle sue mani, il tridente lo fece sprofondare oltre la roccia ed il suolo marino, portandolo nel regno degli abissi, in rovina dopo secoli di abbandono. Davanti a lui vi era il tempio di Nettuno, ed entratovi trovò le armature del Dio e dei suoi sette generali, e davanti a loro un'anfora, anch'essa recante il sigillo di Atena. Kanon la aprì e da essa uscì l'anima del Dio, finalmente libera di ricongiungersi alla propria armatura. Risvegliatosi da un sonno di secoli, Nettuno chiese spiegazioni a Kanon per il suo gesto, affermando che aveva già intenzione di tornare alla vita. Kanon allora lo informò della resurrezione di Atena, e questo sorprese il Dio, che non credeva che la nipote avesse già previsto il suo risveglio. Nettuno chiese a Kanon il suo nome, ed il ragazzo, non volendo rivelare la sua identità, disse di chiamarsi Dragone del Mare, leggendo il nome da uno dei capitelli sui quali poggiavano le armature dei Generali. Nettuno, considerandolo un suo servitore, gli rivelò il proprio segreto: ogni volta che decide di tornare in vita si impadronisce del corpo di un membro della famiglia Kevides, ed ora questa famiglia ha un erede, il piccolo Julian, predestinato a diventare sua reincarnazione. Julian però è troppo piccolo, e per questo attenderà fino al suo sedicesimo compleanno, approfittando del fatto che anche Atena è ancora in fasce. Nel frattempo il suo cosmo riedificherà il tempio distrutto e convocherà gli altri generali degli abissi, al cui comando sarebbe stato posto proprio Kanon. Il compito principale del ragazzo però sarebbe stato quello di risvegliare completamente lo spirito del Dio quando sarebbe giunto il tempo. Kanon giurò di obbedire, ed immediatamente lo spirito di Nettuno abbandonò l'armatura per entrare nel corpo del piccolo Julian. "La sorte mi ha concesso una seconda possibilità, da prigioniero io potrò diventare sovrano! Dio dei mari, mi hai chiesto di non destarti finché non sarà il momento… non temere, non lo farò, non è miei piani. Rimarrai prigioniero per sempre nel corpo di Julian Kevides, ed io saprò ben sfruttare a mio giovamento gli eserciti che puoi schierare in campo!" esultò allora Kanon nell'indossare l'armatura del Dragone del Mare. Subito dopo però il generale ha un incubo, in cui vede Gemini rimproverarlo ed il suo corpo sfaldarsi, come se quella fosse la vendetta degli Dei. In realtà quest'ultima scena era opera del Fantasma Diabolico di Phoenix, ma tutto il resto era realtà, ed ora il cavaliere di Atena sa come tutto ebbe inizio. Il piano di Kanon è di sfruttare Nettuno per dominare sulle terre e sui mari. Ripresosi dal Fantasma Diabolico, Kanon riprende il duello con Phoenix, forte di un errore appena commesso dal nemico: non averlo ucciso quando ne aveva la possibilità. Al tempio di Nettuno intanto, Pegasus, dopo essere stato nuovamente respinto dal Dio, decide di tentare una mossa disperata ed impugna l'arco del Sagittario.

Censure Mediaset: Nessun taglio in questo episodio.

Dati originali: Dragone del Mare / Kanon: SeaDragon Kanon.

Manga: L'episodio proviene dai numeri 17 e 18 del manga. Rispetto all'anime, Pegasus lancia ancora il Fulmine prima di decidere di tentare con la freccia d'oro. Più avanti, il colpo che Phoenix blocca è l'Esplosione della Galassia, e non un attacco normale. Nel flashback, il diverbio tra Kanon e Gemini è leggermente più breve, e la scena in cui il male si risveglia nel cavaliere d'oro è meno evidente. Prima della fuga di Kanon dalla prigione ci sono le scene in cui Pegasus lancia la freccia d'oro, fino al momento in cui Tisifone l'intercetta col proprio corpo, che nell'anime sono posticipate alla puntata successiva. Sempre nel fumetto il tempio sottomarino non è in rovina, e durante il suo dialogo con Kanon, Nettuno accenna di essersi già risvegliato 250 anni prima e sembra intuire che è per affrontare Hades che Atena è tornata in quest'epoca.

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°22 Yamato e n°56 DeAgostini.

Fonti: Per i Gemelli vedi episodio 44.

La logica, questa sconosciuta: Al termine della scorsa puntata si vedevano dei frammenti di armatura staccarsi dal corpo di Syria, ma ora la corazza sembra intatta, sebbene manchi l'elmo. Phoenix dice di essere riuscito a battere Gemini, ma non è vero, sia nel 72° che nel 73° episodio si salvò a stento. Kanon dice che nessuno lo conosce al Grande Tempio, ma di certo qualcuno deve averlo addestrato visto che la sua forza eguaglia quella del fratello. Come ha fatto Gemini a rinchiudere Kanon nella prigione di Capo Sounion? non sembrano esserci porte o altri ingressi. La prigione in cui è rinchiuso Kanon non sembra avere poteri speciali, quindi il guerriero potrebbe frantumare facilmente le sbarre con le mani. Il comportamento di Nettuno è quantomeno ingenuo, visto che rivela tutti i suoi piani ad un perfetto sconosciuto e poi gli lascia il dominio delle sue armate. Essendo un Dio, avrebbe se non altro dovuto percepire la malvagità nell'animo di Kanon. Nettuno dice che aspetterà finché Julian avrà sedici anni, il che collima col manga, ma non molto con l'anime, dove tutti i personaggi sembrano più grandi dei corrispettivi del fumetto. Per di più all'epoca Julian aveva circa 3 anni ed Isabel era in fasce, quindi la ragazza dovrebbe avere più o meno 13 anni, che anche in questo caso sembrano pochi. Quando Kanon indossa per la prima volta la sua armatura, il mantello gli appare dal nulla sulle spalle. La domanda che Syria poneva nella scorsa puntata è ancora valida: su quale popolo Kanon dominerà se anche dovesse vincere la guerra? con l'umanità distrutta dalle acque e gli abitanti del regno sottomarino caduti in battaglia, il suo piano non avrebbe senso. Nell'episodio precedente Syria non indossava il mantello, ma all'inizio di questo episodio c'è. Nel flashback di Kanon quando Gemini lo colpisce allo stomaco lo fa con il pugno destro, ma nell'inquadratura seguente è il sinistro.

Note: "Da prigioniero io potrò diventare sovrano!". Una puntata molto importante per la continuity, anche in vista della serie di Hades, nella quale vengono finalmente svelati i misteri di Kanon, Gemini e Nettuno. La scelta di affidarla al novello Hoshikawa, dovuta agli impegni degli altri disegnatori principali, era un rischio, ma l'artista sembra metterci impegno ed i disegni sono apprezzabili. Kiki pare essersi completamente ripreso dai colpi di Abadir, non ha lividi o ferite di sorta ed arriva correndo. Come già è successo in passato, la Nebulosa sembra richiedere uno sforzo significativo da parte di Andromeda, che appare spossato.Per la prima volta non vediamo quale arma viene usata per abbattere la colonna, anche se, andando ad esclusione, dovrebbe trattarsi della Barra Tripunte, vista per l'ultima volta nel 59°episodio. Phoenix fa riferimento a quando Gemini lo precipitò nella Dimensione Oscura, nel 72°episodio. Anche allora ne uscì abbastanza rapidamente, ma a quanto pare con maggiore difficoltà. Il flashback di Kanon non è datato, ma stando ai dialoghi è ambientato poco dopo la rinascita di Atena, quindi pochi giorni prima del tentativo di omicidio da parte di Arles. Questo comunque non collima con quanto narrato nella Side Story della Jump Gold Selection 2, in cui sembrava che Gemini stesse pianificando da più tempo. La prigione in cui Kanon viene rinchiuso si trova a Capo Sounion, ovvero alla base del promontorio sul quale anni più tardi Julian avrebbe trovato il tridente. In passato in questa prigione venivano rinchiusi i cospiratori del Grande Tempio o, secondo il manga, i prigionieri delle battaglie contro altre divinità. Per quanto Kanon pensi il contrario, è proprio ad Atena che appartiene il cosmo che gli salvò la vita, come lui stesso scoprirà nel 114°episodio. Per la prima volta vediamo il sigillo di Atena: all'apparenza si tratta di un semplice pezzo di pergamena col nome della Dea, ma in realtà è impregnato del suo cosmo e serve a tenere imprigionati i nemici sconfitti. Lo rivedremo ancora una volta in quest'episodio, sull'anfora che contiene lo spirito di Nettuno, e poi nel 115°, il primo della serie di Hades, sulla torre che racchiude le anime degli spectre. Dal manga apprendiamo che il suo effetto è limitato nel tempo e dopo 250 anni perde ogni potere, per questo Kanon ha potuto liberare facilmente sia il tridente che lo spirito di Nettuno. Secondo l'hypermyth (che potete trovare nella sezione articoli del sito), un tempo il tempio di Nettuno si trovava sull'isola di Atlantide, che però si inabissò al termine di uno scontro con Atena, e da allora il Dio decise di stabilirsi nel Mar Mediterraneo. E' proprio ai tempi del mito che risale l'ultima battaglia tra le due divinità, conclusasi ancora una volta con il trionfo di Atena. Dopo di allora Nettuno non risorse più, quindi è chiaro che la famiglia Kedives (o Kevides o Kevines, a seconda degli episodi) è di origini antichissime. A quanto pare fu proprio Nettuno a dare a Kanon il comando dei generali e dei suoi eserciti di soldati, che sarebbero giunti al tempio attirati dal cosmo del Dio. Sarebbe interessante sapere se i Generali si erano addestrati in vista di questo momento o se il loro potere ha altre fonti. Kanon dichiara apertamente che intende ingannare Nettuno eppure l'armatura del Dragone del Mare si dispone ugualmente sul suo corpo, quindi le corazze dei generali degli abissi potrebbero non essere vincolate alla propria divinità come quelle dei cavalieri di Atena (vedi il 50°episodio per la spiegazione di questo vincolo).

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