EPISODIO N°12

LOTTA PER LA CAUSA

«AFFERRALA! LA CATENA DELLA NEBULOSA E' UN'AMICA»

Disegnatori: Yukihiro Makino, Tetsurô Aoki, Satoshi Shigeta.

Personaggi presenti: Pegasus, Cristal, Andromeda, Sirio, Kiki, Phoenix, Andromeda Nero, Dragone Nero, Castalia.

I due cavalieri si scontrano, ma Phoenix respinge con facilità la Polvere di Diamanti e spiega che un colpo segreto è tale solo la prima volta, e lui ha già visto la tecnica di Cristal durante la guerra galattica. Il Cavaliere decaduto poi dichiara che Cristal è ancora in preda al dolore per la morte di sua madre, di cui ha saputo leggendogli nel pensiero, e colpisce il nemico con il Fantasma Diabolico. Il Cavaliere del Cigno vede se stesso far visita al cadavere della madre nel vascello sommerso, ma ad un tratto tutto sembra distruggersi ed il corpo della donna si trasforma in un mostro orrendo in via di putrefazione. Sconvolto dal dolore, Cristal cade a terra, ma poi, furioso, si rialza pronto a lottare. L'eroe afferma che l'unico risultato che Phoenix ha ottenuto con il suo gesto è stato renderlo ancora più pericoloso, calpestando quanto amava, poi lancia l'Aurora del Nord e travolge il nemico. Le forze iniziano però ad abbandonare l'eroe, la vista gli si appanna, e dunque Cristal è costretto ad interrompere l'attacco. Rialzato lo sguardo, il Cavaliere del Cigno vede di fronte a se soltanto l'armatura vuota di Phoenix, che frattanto si è portato alle sue spalle. Ridendo, Phoenix dichiara di conoscere alla perfezione anche l'Aurora del nord, grazie al sacrificio di Cigno Nero. Il Cavaliere oscuro aveva infatti memorizzato le tecniche di Cristal sul piccolo cigno inviato al suo signore, che dunque ora conosce tutti i colpi del suo avversario. Cristal cerca di reagire, ma a causa del Fantasma Diabolico è ormai completamente paralizzato ed alla mercé di Phoenix. Il guerriero solleva il braccio destro e colpisce Cristal al cuore con un pugno mortale, frantumando il pettorale della sua armatura. Flotti di sangue scorrono via dalla ferita, ma l'eroe non si arrende e, bloccato il braccio di Phoenix, inizia a congelarlo. Il Cavaliere della Fenice si prepara allora a colpire il volto di Cristal col braccio sinistro, ma ad un tratto si accorge che Cristal è già morto ed ha lasciato la presa. Phoenix ritira verso di sé il braccio, parzialmente congelato, mentre Cristal cade al suolo esanime. Sulla sua ferita però, ad insaputa del nemico, vi è un medaglione d'oro e rubini a forma di croce. Poco lontano, Kiki, giocando col campanello datogli da Pegasus, decide di andare ad assistere alla battaglia, quando sente una presenza. Creata una sfera luminosa, Kiki la usa per diradare la nebbia in lontananza, e di fronte a lui vede la sagoma familiare di Sirio, con indosso la sua armatura, completamente riparata. Non credendo ai suoi occhi e felice di rivederlo, Kiki corre da Dragone, e, dopo averlo salutato, gli chiede se abbia intenzione di scendere in campo nonostante le sue precarie condizioni. Mur ha infatti avvisato Sirio che, se perderà anche una sola goccia di sangue, morirà. Nonostante il rischio però, Dragone è deciso a lottare per aiutare i suoi amici, e così Kiki gli da il campanellino di Pegasus. Altrove, Andromeda trova l'armatura di Pegasus, abbandonata sulle rocce, e guardando nel dirupo, vede su uno spuntone i tre pezzi dell'armatura d'oro, e più in basso il Cavaliere, il cui corpo è ora quasi completamente coperto dalle macchie e che, nel tentativo di arrampicarsi, è scivolato più in basso. Sul punto di arrendersi, Pegasus sente la voce di Castalia dirgli di espandere il suo cosmo, ma il ragazzo è comunque troppo debole per riuscire a risalire, e così perde la presa. Andromeda lancia allora la sua catena attorno al polso di Pegasus ed inizia a tirarlo su, ma dopo qualche istante una catena nera si lega al suo polso sinistro. Alzando lo sguardo, Andromeda vede il suo nemico, Andromeda Nero, in piedi sulle rocce. Il Cavaliere Nero dichiara che Pegasus ben presto morirà perché ormai le macchie nere lo hanno coperto quasi completamente, poi ordina ad Andromeda di lasciare andare l'amico e lottare contro di lui. Andromeda però si rifiuta di abbandonare Pegasus e non reagisce al nemico, che lo ferisce più volte con la catena. Le condizioni del Cavaliere si fanno disperate, il suo braccio destro sanguina per l'attrito della catena con cui sostiene Pegasus ed i colpi di Andromeda Nero lo stanno lentamente uccidendo. All'improvviso, l'ultimo Cavaliere oscuro, Dragone Nero, salta accanto ad Andromeda Nero e, dopo averlo informato che Andromeda è fratello di Phoenix, gli consiglia di finirlo subito. Andromeda Nero usa allora il suo colpo speciale e le catene che lancia ad Andromeda si trasformano in serpenti, che mordono ripetutamente il corpo del Cavaliere. Vedendo l'amico in pericolo, Pegasus gli chiede di lottare contro Phoenix per l'armatura sacra, poi, con le forze residue, spezza la catena che lo sosteneva, precipitando lungo il dirupo. Andromeda Nero ride per la decisione di Pegasus, ma Andromeda espande il suo cosmo e dilania i serpenti, che si ritrasformano in catene. L'eroe poi scaglia la sua catena contro il Cavaliere Nero e, infrante quelle del nemico, distrugge la sua armatura e lo uccide. Dal corpo di Andromeda Nero cade il bavero dell'armatura d'oro e, vedendolo, Dragone Nero lascia cadere il pettorale in suo possesso. Il Cavaliere Nero poi sfida a duello Andromeda, chi vincerà otterrà i pezzi dell'armatura d'oro, compresi i tre che Pegasus aveva con se. Convinto della vittoria, Dragone Nero inizia a ridere, ma sopraggiunge Sirio che, deciso ad affrontare il suo nemico, dice ad Andromeda di andare a salvare Pegasus. Dragone Nero tenta di fermare il Cavaliere, ma Sirio, bloccato il colpo del nemico con lo scudo, si prepara a lottare. Andromeda assicura la catena alle rocce ed inizia a calarsi nel dirupo, e contemporaneamente lo scontro inizia.

Censure mediaset: Taglio quando il pugno di Phoenix colpisce il petto di Cristal ed anche quando, più avanti, la mano di Andromeda sanguina per tenere la catena mentre i serpenti lo mordono.

Dati originali: Catene nere: Black Fang Nebula. Fantasma Diabolico: Phoenix Genmaken

Manga: L'episodio è stato tratto dal n° 4 del manga. Rispetto alla serie animata, Phoenix riceve l'occhio di Cigno Nero. Il combattimento contro Cristal è simile a quello del cartone, ma il Fantasma Diabolico fa vedere anche il flashback della morte della madre di Cristal (sacrificatasi per permettere a Cristal di salire su una scialuppa mentre la sua nave, in viaggio verso il Giappone dove avrebbe dovuto incontrare il padre di Cristal, affonda. E' in quest'occasione che Cristal decide di diventare un Cavaliere, in modo da poterla riportare in superficie. In seguito però decide di lasciarla sott'acqua, dove il suo corpo non si deteriora). Solo dopo il flashback, Cristal vede il corpo di sua madre trasformarsi in un mostro. Il resto procede come nell'anime, finché Phoenix non affonda il pugno nel cuore di Cristal. Il ragazzo cerca di spezzargli il braccio colpendo con la mano destra, ma Phoenix ferma il colpo. Solo allora Cristal cerca di congelargli il braccio, ancora intrappolato nella ferita al petto. Quando Phoenix si allontana, si vede qualcosa brillare sul petto di Cristal, ma non si capisce cosa sia. Kiki siede sulle rocce, convinto che Sirio sia morto, quando dal cielo cade una bara, con dentro proprio il corpo di Dragone. Andromeda intanto trova i pezzi dell'armatura d'oro che erano di Pegasus (e non i pezzi dell'armatura di Pegasus). Il resto prosegue come nel cartone, tranne che i serpenti di Andromeda Nero avvolgono ma non mordono il nemico. Vedendo l'amico in pericolo, Pegasus spezza la catena che lo sorreggeva e cade nel baratro. Kiki intanto vede Sirio rialzarsi dalla bara, ed accanto a lui appare Mur. Si vede il flashback di ciò che è accaduto nello Jadir (flashback che nel cartone si vede quando Kiki da l'armatura a Pegasus). Il flashback è lo stesso, ma Sirio versa la stessa quantità di sangue sulle due armature. Quando Sirio sviene, Mur si fa portare "Orialcon, Polvere di Stelle, e il Gamanion" (al posto dello Xantos). I suoi attrezzi sono simili ad un martello ed uno scalpello, con i quali Mur cambia notevolmente forma all'armatura di Pegasus e parzialmente anche a quella di Sirio. Di nuovo nel presente, Sirio dice a Mur che combatterà comunque, anche se gli basta perdere una sola goccia di sangue per morire, e Mur gli da la sua nuova armatura. Come nel cartone, Andromeda uccide Andromeda Nero, e Dragone Nero si prepara ad affrontarlo. Le catene di Andromeda però si muovono in maniera strana, e non indicano Dragone Nero. Sopraggiunge comunque Sirio, che dice ad Andromeda di salvare Pegasus mentre lui affronterà il nemico. Prima di saltare nel baratro, Andromeda, la cui catena indica sempre una direzione diversa rispetto a quella del nemico, dice a Sirio di fare attenzione al "Drago nascosto". Manca quindi la scena in cui Sirio blocca il calcio di Dragone Nero.

Prima trasmissione: Sabato 10 gennaio 1987.

DVD: L'episodio è presente nel 1° DVD Yamato e 6° DeAgostini.

Fonti: vedi nono episodio.

La logica, questa sconosciuta: In tanti combattimenti, solo in questo episodio il pugno diabolico paralizza il nemico anche dopo che l'illusione è finita. Nello scorso episodio, Pegasus, caduto nel burrone, aveva ancora i gambali della sua armatura, eppure ora sono spariti, e non sono neppure fra i pezzi che Andromeda trova sulle rocce. C'è un errore di doppiaggio nel dialogo tra Andromeda ed il suo doppio Nero. Andromeda Nero afferma che Pegasus "E' stato colpito dal mio pugno della morte atroce […] dove io colpisco si forma una macchia nera…" però il colpo della morte atroce era di Pegasus Nero, non di Andromeda Nero. Il pezzo di armatura d’oro normalmente chiamato bavero è in realtà il copriaddome. Quando Phoenix si toglie l’armatura, i coprispalla sono rossicci anziché bianchi, e poco prima la gemma sull’elmo è più grande del solito ed include anche la zona sulla fronte.

Note: "Tra poco sentirai che il tuo cuore smetterà di battere". Dopo i preamboli della scorsa puntata, la battaglia contro i cavalieri Neri entra nel vivo, mostrando il duello tra Cristal e Phoenix, splendidamente disegnato. Si tratta del secondo scontro diretto tra protagonisti dopo quello tra Sirio e Pegasus negli episodi 4-5. In qualche modo il diadema del Cigno Nero ha memorizzato "L'aurora del Nord" di Cristal (anche stavolta chiamata "Vortice Fulminante"). Le immagini dei colpi di Cristal sono sempre quelle disegnate da Araki ed Himeno, precedute dalla tradizionale danza del cigno. Vediamo per la prima volta la croce d'oro di Cristal, che il ragazzo probabilmente tiene sotto la maglietta. E' una croce d'oro massiccio adornata con un rubino al centro, e gli fu donata dalla mamma poco prima della fine. L'episodio mostra anche la forza di Andromeda contro il suo doppio nero, in una delle rare occasioni in cui il giovane Cavaliere cede alla rabbia. In questo senso già da ora si intuisce che il suo cosmo è ben più forte di quanto sembri, nonostante sia frenato da remore e sensibilità. La catena di Andromeda Nero ha il potere di trasformarsi in serpenti neri che mordono e soffocano il nemico, mentre la catena di Andromeda è priva di questa capacità. Non verrà mai spiegato se la trasformazione sia reale o, più probabilmente, illusoria. Da notare che le catene di Andromeda e di Andromeda Nero diventano ben più di due quando i Cavalieri attaccano. Il corpo di Pegasus, che nello scorso episodio aveva solo poche macchie, ora è completamente nero. L'incubo di Cristal è fatto integrando le immagini nuove con quelle viste nel 3°episodio. Ci sono anche immagini della puntata precedente, relative alla morte di Cigno Nero.

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