EPISODIO N°130

IL CAVALIERE LEGGENDARIO

ORFEO, IL CAVALIERE LEGGENDARIO - «DENSETSU NO SAINT ORPHE»

Disegnatori ?

Personaggi presenti: Pegasus, Andromeda, Pharaoh, Orfeo, Euridice, Pandora, Hades, Isabel, Cancer, Gemini, Ioria, Virgo, Capricorn, Fish, Toro, Acquarius, Cerbero, Phoenix, dannati.

Sotto una pioggia scrosciante, Pegasus e Andromeda raggiungono finalmente la seconda prigione, un enorme edificio in stile Egizio. Con prudenza, i due si addentrano all'interno, venendo però accolti da un forte odore di decomposizione. Dopo pochi passi, i cavalieri scoprono con orrore il mostruoso Cerbero, gigantesco cane a tre teste che divora i defunti, incapaci di sfuggire alle sue fauci. Preferendo non venire coinvolti, i due cercano di allontanarsi di nascosto, ma Cerbero si accorge di loro e li assale, afferrando Pegasus con una delle teste e cercando di masticarlo. Dopo pochi secondi però, il mostro sputa il cavaliere, che viene subito soccorso da Andromeda. In quel momento sopraggiunge il custode della seconda prigione, Pharaoh della Sfinge che, dopo essersi presentato, spiega al mostro "Hai assaggiato le carni di un Cavaliere di Atena entrato indegnamente negl'Inferi grazie all'Ottavo Senso. Tu divori soltanto anime di dannati, dev'esserti parso piuttosto crudo". Lo Spectre riconosce subito i due invasori, il cui arrivo in Ade è ormai noto a tutti, ed ordina al mostro di ucciderli. Presi alla sprovvista, i cavalieri sono in difficoltà: Andromeda tenta invano di bloccare con la catena le fauci di Cerbero, ma viene travolto, mentre Pegasus, ancora intontito, viene afferrato ed inghiottito. Nel vedere al suolo l'elmetto dell'amico, sporco di sangue, Andromeda teme per la sua vita, ma improvvisamente il cosmo di Pegasus inizia a brillare tra le fauci di una delle teste di Cerbero ed il cavaliere si libera, frantumando la mascella del mostro. Non appena Pegasus torna a terra, le altre due teste cercano di ucciderlo, ma Andromeda le blocca con la catena, riuscendo a farle svenire per la mancanza d'aria. Non avendo scelta, Pharaoh decide di combattere di persona ed estrae una grossa arpa da dietro la schiena, preparandosi a suonarla. La sua opera viene interrotta da un nuovo arrivo, un cavaliere d'argento, che lo Spectre riconosce come Orfeo della Lira. Nel sentirne il nome, Pegasus e Andromeda si ricordano di lui "E' il leggendario Cavaliere d'Argento i cui poteri si dice che superino persino quelli dei Cavalieri d'Oro! Si narra che l'arpa di Orfeo deliziasse un tempo la corte dei Cavalieri: soave melodia traeva dalle corde, che più lieve rendeva il cruccio, e lo spirito più forte!" Memori che Orfeo era scomparso da alcuni anni, i due credono che si trovi in Ade da defunto, ma Pharaoh li corregge, rivelando che è lì di sua iniziativa, e che ora è fedele ad Hades. Increduli, Pegasus e Andromeda chiedono spiegazioni ad Orfeo, che però non risponde. Stanco delle parole, Pharaoh inizia a suonare la sua arpa, la cui melodia triste e pesante diventa ben presto insostenibile per i due eroi, incapaci di difendersi nonostante la catena di Andromeda. Cercando una soluzione, Pegasus lancia il suo Fulmine contro il nemico, che però lo blocca facilmente con l'arpa. Attimi dopo, il cuore di Pegasus inizia a dimenarsi sotto l'armatura, come se stesse per uscire, e lo Spectre spiega che è proprio così, perchè presto si poggerà su uno dei piatti della bilancia sacra. Sull'altra verrà posta una piuma di Maat, simbolo di purezza, e, se il cuore si rivelerà più pesante, l'anima ed il corpo di Pegasus saranno distrutti. Gridando di dolore, Pegasus sta per cedere, ma all'ultimo momento Orfeo inizia a suonare la sua lira, spezzando l'incantesimo di Pharaoh. "Orfeo di melodie è maestro, come Mime di Asgard!" ricorda Andromeda. Il cavaliere d'argento afferma che si occuperà di persona dei due invasori e li sconfigge con un solo attacco della sua Melodia Notturna, mettendoli fuori combattimento. Dicendo a Pharaoh di averli uccisi, Orfeo si allontana con i loro corpi, abbandonandoli a pochi passi da un campo fiorito, nel quale giace una fanciulla parzialmente pietrificata. Salutatala col nome di Euridice, Orfeo le si siede accanto, iniziando a suonare per lei. Più tardi, Pegasus e Andromeda si risvegliano, esortati anche dalle voci di lady Isabel e Phoenix, e, guardandosi attorno, si accorgono di Euridice. La ragazza, che seppur pietrificata è ancora viva, non appena sente che i due sono cavalieri di Atena, chiede loro di aiutare Orfeo, affermando con le lacrime agli occhi che è solo per lei che si trova nell'aldilà. Euridice racconta come lei ed Orfeo si fossero amati moltissimo in vita, finché "Il fato fu crudele con noi: nel giorno delle nozze, venni morsa da un serpente velenoso e persi la vita. Orfeo, travolto dalla disperazione, decise di scegliere nel regno degli Inferi, e di chiedere al sommo Hades che lo governa di lasciare che la mia anima tornasse nel mondo dei vivi. Suonò la lira per lui, una musica sublime, seppur molto triste". Il suono della sua lira ammaliò Hades, che, per bocca di Pandora, esaudì il suo desiderio, a condizione che non si voltasse mai a guardare Euridice finchè non fossero ritornati sulla Terra. Grato, Orfeo giurò che non si sarebbe mai dimenticato di questo dono e si allontanò con Euridice, ignaro che Pandora, decisa a tenerlo in Ade così che Hades potesse ascoltare altre volte la sua melodia, aveva ordinato a Pharaoh di fermarlo, donandogli il suo specchio. Con quello specchio, Pharaoh simulò la luce del sole, ingannando Orfeo che, convinto di aver raggiunto l'uscita, si voltò a guardare Euridice. Immediatamente, la fanciulla venne mutata parzialmente in pietra, ed Orfeo decise di restare per sempre in Ade con lei. Ora però Euridice soffre al pensiero che il suo amato abbia sacrificato in questo modo la sua esistenza, e chiede ai due cavalieri di riportarlo con loro nel mondo dei vivi. Pegasus e Andromeda riflettono sulla tragica storia di Euridice, ma in quel momento vengono raggiunti da Orfeo. Il cavaliere afferma di averli risparmiati in memoria del suo passato, ma si rifiuta di aiutarli ulteriormente, ricordando il suo debito nei confronti di Hades. Nel sentire che Atena è in Ade per affrontare il Dio dell'aldilà, e che Pegasus porta con se la sua armatura divina, il ragazzo esita per un attimo, ma poi resta sulle sue posizioni, esortandoli anzi ad abbandonare la missione. Seccato da quello che reputa un traditore, Pegasus decide di andarsene, ma in quel momento il cielo viene illuminato da una luce accecante, la stessa che in passato aveva ingannato Orfeo. Nello stesso momento, l'armatura di Atena vola via dalla mano di Pegasus, finendo in quella di Pharaoh, giunto a verificare la morte dei due invasori. Pharaoh accusa Orfeo di non aver mantenuto fede alla parola data, ma il cavaliere d'argento, compreso che fu proprio lo Spectre a creare la luce che lo ingannò quel giorno, decide di vendicarsi ed annientarlo.

Dati originali: Orfeo: Lyra Orpheus. Maledizione della Bilancia: Balance of Curse. Melodia Notturna: Stringer Nocturne

Manga: L'episodio proviene dai numeri 23 e 24 del manga. Minime le differenze, nel manga i due cavalieri non attraversano un altro ponte prima di arrivare alla seconda prigione, e non tentano la fuga quando Cerbero li attacca. Poco dopo, Pharaoh appare subito sopra una colonna, senza saltare sulle teste del mostro, ed Andromeda non cerca di proteggere Pegasus da Cerbero. All'arrivo di Orfeo mancano i fiori che volano spinti dal vento, e soprattutto il flashback con i cavalieri d'oro al Grande Tempio. Nel combattimento con Pharaoh, la musica dell'arpa diabolica non sembra far soffrire particolarmente i due cavalieri, ma, subito dopo, il cuore di Pegasus esce davvero dal petto del cavaliere. Nell'andar via, Orfeo porta con se in spalla i cavalieri svenuti, lasciandoli sulle rocce vicino al campo, e mancano le immagini di Phoenix e lady Isabel che li esortano a rialzarsi. Nel flashback di Orfeo ed Euridice, si vede la ragazza diventar pietra.

DVD: L'episodio è presente nel DVD n°2 della serie di Hades Chapter Inferno.

Scene extra DVD: Nessuna

Censure Mediaset: Scurito il sangue sul diadema di Pegasus quando Cerbero lo divora.

Fonti: Il cane infernale Cerbero, principalmente conosciuto per la sua breve apparizione ne "l'Inferno" di Dante, è tratto dalla mitologia. Rappresentato in vari modi nei secoli, a volte anche con una coda di serpente o una testa di capra sulla schiena, l'animale è stato il protagonista di una delle celebri dodici fatiche di Ercole, che dovette portarlo sulla terra senza però poterlo uccidere o ferire gravemente. Di origine Greca, la Sfinge, creatura col volto di donna ed il corpo di leone, comunemente trovata nelle tradizioni egizie, proviene dal mito di Edipo. Orfeo ed Euridice sono a loro volta due personaggi mitologici, la cui storia è molto simile a quella dei corrispettivi del cartone.

La logica, questa sconosciuta: I defunti, in quanto tali, non hanno un corpo, quindi non possono essere divorati da Cerbero. Certo, il cane potrebbe cibarsi delle loro anime, ma come diceva Caronte nel 128° episodio, non si può morire due volte, quindi il tutto non ha molto senso, a meno che le anime in seguito non si rigenerino, essendo così destinate a morire migliaia di volte (vedi Note). La catena di Andromeda dovrebbe avvertire l'arrivo di Pharaoh, o almeno il suo attacco. A differenza dei dannati, Orfeo ha un aspetto nettamente diverso ed indossa l'armatura, quindi Pegasus e Andromeda dovrebbero intuire subito che è ancora in vita. Come mai Virgo e Scorpio non sono presenti nel flashback di Orfeo ? Andromeda aveva già sperimentato con Syria l'inutilità della sua difesa contro la musica, quindi non dovrebbe usarla di nuovo, specialmente in questa configurazione. Quando Pegasus si tocca il cuore, ci sono crepe non solo sull'armatura, ma anche sul suo vestito. Andromeda sogna Phoenix con indosso la sua armatura più recente, che in realtà non ha ancora avuto modo di vedere. Vista la gravità della situazione, come mai Isabel e Virgo sono ancora fermi allo stesso posto in cui erano nel 128° episodio ? Quando Euridice divenne pietra, non c'era traccia di fiori, ma ora l'intera zona ne è piena. A questo proposito, è impossibile che dei fiori possano crescere in un luogo freddo e deserto come l'inferno, dove non batte mai il sole. Nonostante la falsa luce del sole, il panorama roccioso ed il colore rossastro del cielo avrebbero dovuto insospettire Orfeo ed indurlo a non voltarsi, anche se probabilmente il desiderio di rivedere Euridice gli ha impedito di riflettere. Esattamente dov'è che Pegasus tiene l'armatura di Atena ? In alcune scene la porta stretta in mano, ma in altre non ce ne è traccia, e le armature non hanno tasche in cui riporla. Oltre ad essere sciocco, è immotivato da parte di Pharaoh usare lo specchio di Pandora per fermare Pegasus e Andromeda, visto che avrebbe potuto facilmente usare l'arpa.

Note: "E' il leggendario Cavaliere d'Argento i cui poteri si dice che superino persino quelli dei Cavalieri d'Oro!" Un episodio tutto sommato apprezzabile, che aggiunge molto poco al manga ma che copre circa un capitolo e mezzo senza mai dare l'impressione di affrettare troppo i tempi. Discreti i disegni, anche se Orfeo, Euridice e Pharaoh sono più vicini allo stile di Kurumada che a quello di Araki, mentre le nuove musiche, relative a gli strumenti di Orfeo e Pharaoh, non sembrano particolarmente memorabili. A separare la prima e la seconda prigione oltre alla valle nera, dove soffiano venti fortissimi, c'è un luogo di pioggia continua, nera e pesante. La seconda prigione, dove soffrono gli avidi, è costruita in stile egizio, sui muri e sulle colonne ci sono geroglifici e sulla facciata quattro enormi sculture di faraoni seduti. Si tratta ovviamente di una riproduzione del celebre tempio di Abu Simbel. Il luogo è avvolto da un odore pestilenziale, probabilmente causato da Cerbero. Il cane, che si nutre solo dei morti, viene descritto in maniera un po' diversa rispetto alla Divina Commedia: è enorme ed ha tre teste, ma non una coda di serpente. La presenza di Cerbero alla seconda prigione è giustificata dal fatto che quello è il primo vero luogo di penitenza per i dannati, ed è anche un passaggio obbligato per chiunque tenti di entrare o uscire. Il mostro divora i defunti, uccidendoli praticamente più e più volte. Dante, nella Divina Commedia, spiega la cosa dicendo che le anime patiscono le pene come soffero corpi. Il Poeta lo chiama corpo aereo (fatto d'aria s'intende). Le anime quindi si rigenerano, essendo destinate a morire migliaia di volte. Il totale controllo di Pharaoh sul mostro potrebbe essere dovuto alla sua stella demoniaca, la stella del cielo degli animali, ma non vi sono prove a riguardo. Per abbattere le ultime due teste del mostro, Andromeda usa la Great Capture, la tecnica con cui aveva ridotto all'impotenza Kira di Scilla nel regno degli abissi, ma mon è chiarissimo se la catena fermi Cerbero soffocandolo o spezzandogli il collo. Orfeo viene presentato come un cavaliere d'argento il cui potere eguaglia quello dei cavalieri d'oro e, quasi a conferma di ciò, è in Ade pur essendo vivo, segno che ha raggiunto l'ottavo senso. Il flashback che lo mostra suonare al cospetto di numerosi cavalieri d'oro, tra cui Gemini, ed il Grande Sacerdote, è di difficile collocazione, anche perchè tutti i personaggi sembrano avere l'età tradizionale. E' comunque possibile che Gemini, nei panni del Sacerdote, stesse comandando mentalmente la sua armatura d'oro, in modo da fingere di essere presente, anche perchè l'assenza di Micene indica che è un flashback abbastanza recente. Dei dodici custodi dorati, in cinque sono assenti: Mur, Libra, Virgo, Scorpio e Sagitter. I primi due sono ovviamente in Jamir e Cina, e l'ultimo dovrebbe essere morto, ma il motivo dell'assenza di Virgo e Scorpio non è chiara. Tra l'altro, questo è il secondo Orfeo a comparire nella serie, visto che un personaggio omonimo e con l'armatura molto simile aveva fatto la sua apparizione nel primo lungometraggio dei CdZ, "La Dea della Discordia". I film però sono fuori continuity, e questo spiega perchè Pegasus e Andromeda non facciano riferimento a quel personaggio. Ad ogni modo, sia Pegasus che Andromeda conoscono Orfeo di fama. Per ragioni sconosciute, Euridice sembra tenere gli occhi costantemente semichiusi, e da quel poco che si vede sono completamente neri. Lady Isabel e Virgo si trovano ancora dov'erano nel 128° episodio. Anche se non viene mostrato, è possibile che Orfeo si sia suicidato per poter entrare in Ade, tornando poi in vita grazie all'ottavo senso, un pò come Isabel e Virgo, visto che gli altri due ingressi conosciuti, la Bocca di Ade ed il castello terreno di Hades, sono entrambi difficili, se non impossibili, da raggiungere. Nel primo caso infatti avrebbe avuto bisogno dell'aiuto di Cancer, mentre nel secondo avrebbe dovuto trovare da solo il luogo, e poi attraversare l'intero aldilà. Nel flashback compaiono anche Pandora e Pharaoh, prova ulteriore che, nonostante le parole di Euridice, è un evento abbastanza recente, forse di poco precedente alla guerra tra Arles ed i cavalieri di Lady Isabel. La presenza di Pharaoh inoltre conferma quanto ipotizzato per Caronte, ovvero che, anche prima del risveglio delle stelle demoniache, alcuni Spectre potessero vivere normalmente in Ade. In mancanza di prove, si può ipotizzare che tale dono fosse stato concesso al nocchiero ed ai custodi delle varie prigioni, visto il loro indispensabile ruolo nell'organizzazione dell'aldilà. A quanto pare, Orfeo non sa nulla dell'ingresso di Atena all'Inferno e della sua guerra con Hades.