EPISODIO N°145

UN MONDO DI LUCE

VERSO UN MONDO PIENO DI LUCE

Disegnatori Shingo Araki

Personaggi presenti: Pegasus, Sirio, Cristal, Andromeda, Phoenix, Lady Isabel, Hades, Asher, Black, Ban, Aspides, Geki, Castalia, Tisifone, Patricia, Kiki, Fiore di Luna, Lamia, Julian Kedives, Syria, bambini dell'orfanotrofio, abitanti della terra.

Nel momento in cui Hades sta per colpire, Phoenix con un balzo si frappone fra lui e la giara, ma la spada colpisce sia il Cavaliere, che inizia a sanguinare, sia l'urna, seppur non con una forza tale da uccidere Isabel. Mentre Phoenix cade al suolo, Hades si rivolge a Pegasus affermando che ha intenzione di uccidere Atena per liberarla dalle sofferenze. "La sacra giara le ha risucchiato il sangue, eppure non le riesce di spegnersi. Io l’aiuterò!" afferma. Ovviamente Pegasus non accetta le parole del suo nemico e blocca con le mani il fendente, ma la spada emette una scarica di energia che atterra il Cavaliere. Rialzandosi, Pegasus osserva per la prima volta gli occhi di Hades: "Occhi di sì mirabile incanto, finestre nell’animo immondo del signore dell’aldilà. Ma com’è possibile?! Sono del bel colore di una chiara e fresca sorgente!" pensa, sbalordito. "Mi rendono triste le tendenze degli esseri umani. L’avida indole con cui intraprendono azioni insolenti senza averne la tempra e tantomeno la coscienza. E quando la terra che gli dei le hanno affidato non basta più, l’umanità protende le sue abbiette voglie anche sul cosmo. Poi, non paga di cotanta smania, osa sfidare un Dio, come fai tu!" spiega Hades, all’apparenza rammaricato. Pegasus però controbatte affermando che un Dio come lui non merita rispetto o riverenza e si lancia verso il nemico, che senza alcuna difficoltà lo colpisce all'addome con la spada, sfregiando l'armatura divina. Il Cavaliere si appoggia allora alla giara, deciso a proteggere Atena a costo della propria vita, ed Hades, stanco di lui, solleva la spada per ucciderlo. Improvvisamente però tre cosmi, un dragone, un cigno ed una catena, colpiscono in pieno Hades che, pur difendendosi con la spada, resta immobile. Voltandosi, Pegasus vede Dragone, Cristal e Andromeda, vestiti delle armature divine, correre verso di lui. I nuovi venuti soccorrono i due amici, poi, finalmente uniti, i Cavalieri decidono di combattere insieme Hades, e, incrociati i pugni come fecero alla terza casa del Grande Tempio, bruciano al massimo le loro aure, decisi a sconfiggere il Dio in nome dell'amore e la giustizia sulla terra. L'attacco congiunto di tutti i cinque Cavalieri colpisce in pieno Hades, incapace di difendersi, ma un attimo dopo, furioso contro degli uomini che tentano di battere una divinità, il Dio scaglia una scarica d'energia terribile, che travolge i Cavalieri e danneggia persino le armature divine. Mentre i cinque guerrieri cadono al suolo, Hades si rende conto di essere stato per la prima volta ferito, ed infatti inizia a sanguinare dalla fronte. Fra tutti i Cavalieri, solo Pegasus ha la forza di rialzarsi, ed osservandolo bene, Hades si rende conto che gli ricorda un'altra persona, anch'essa di nome Pegasus, colui che nell'epoca dei miti riuscì a ferirlo. Il Dio dichiara allora che l'attuale Pegasus non è altro che la reincarnazione di colui che lo ferì, e decide di eliminarlo una volta per tutte. "Sei riemerso dall’età leggendaria per recare ancora insulto e sfregio al mio divino sembiante! L’unico modo per spezzare la catena delle tue reincarnazioni ed evitare di incontrarti in futuro è darti morte eterna!" Non capendo niente del discorso del nemico, il Cavaliere tenta la Meteora di Pegasus, che però viene facilmente respinta. Ancora una volta, l'armatura di Atena scivola dalle mani del ragazzo, che, quando tenta di riprenderla, ha il braccio trafitto dalla spada del nemico. Hades poi solleva la sua arma verso il cielo ed i Cavalieri vedono il sole, visibile dall'Elisio, completamente oscurato: la Grande Eclisse è dunque compiuta. Ovunque nel mondo, iniziano ad abbattersi venti e inondazioni, preoccupando Lamia, Fiore di Luna, e persino Syria e Julian Kedives. Al Grande Tempio, anche gli altri Cavalieri vedono l'eclisse e temono che sia impossibile per dei semplici esseri umani sconfiggere la morte. La sola a non perdere la speranza è Patricia, che può ancora sentire la voce di suo fratello e degli altri Cavalieri, i quali continuano ad attaccare disperatamente Hades a più riprese, venendo sempre respinti. Alla fine, il Dio solleva la spada per l'ultimo fendente verso l'esausto Pegasus, ma con grande sorpresa di tutti, l'arma è fermata da una sfera luminosa, che avvolge il Cavaliere. Ora ciascun eroe è circondato da una sfera, che si solleva verso il cielo, ed osservandole, Hades capisce che solo Atena può essere riuscita a fare ciò. Ed infatti, mentre la giara ritorna bianca, la Dea ringrazia i Cavalieri per ciò che hanno fatto e li informa che le sfere li riporteranno sani e salvi sulla terra. Hades decide di uccidere Atena una volta per tutte con la spada, ma Pegasus è più veloce di lui e lancia alla Dea la statuetta dell'armatura. Mentre raggiunge la sua padrona, questa cambia forma e si ingrandisce fino alle dimensioni di una normale corazza, disponendosi sul corpo di Isabel, che si libera frantumando la giara. Finalmente Hades ed Atena sono uno di fronte all'altra, ed in questo momento il sovrano dell'aldilà comprende che la sua avversaria si è fatta catturare da Hypnos solo per farlo uscire allo scoperto. Furioso come non mai, il Dio colpisce con la spada, ma Atena para il colpo con l'Egida, perdendo solo l'elmetto per l'impatto. Hades chiede ad Atena perché voglia difendere la miserabile umanità, e continua affermando che se gli uomini non fossero spaventati dal timore dell'oltretomba e dell'Inferno, non porrebbero limiti alla loro malvagità. "L’umanità merita di essere punita! Non ha ritegno né contegno, dell’esperienza non fa tesoro, del pianeta sua dimora non ha cura!". Atena però gli risponde che sono parole dettate solo da arroganza, perché anche gli uomini più buoni commettono dei peccati, pur contro la loro volontà, e chiunque dopo la morte merita la pace eterna, mentre all'Inferno sono punite in eterno le loro colpe. Non accettando queste parole, Hades colpisce ed atterra Atena, per poi prepararsi ad ucciderla con la spada. Vedendo Isabel in difficoltà, Pegasus frantuma la sua sfera e si frappone fra Hades e la fanciulla colpendo il nemico. Il Dio della morte è travolto dall'improvviso attacco di Pegasus e sbatte violentemente contro le mura del tempio. I Cavalieri sono felici perché ciò dimostra che è possibile battere Hades, ma un istante dopo si accorgono con orrre che la spada di Hades ha trafitto il cuore di Pegasus, mortalmente. Il ragazzo si accascia fra le braccia di Isabel, che in lacrime lo supplica di resistere, almeno per rivedere sua sorella. "Vivi per le persone che ami, ti prego! Non lasciare che il destino ti strappi a loro proprio nel momento in cui puoi finalmente riabbracciarle!" E’ però tutto invano. Anche i Cavalieri piangono sconvolti e si rendono conto che il cosmo di Pegasus sta sparendo: il loro amico è morto. Nella disperazione generale, la spada di Hades esce dal petto di Pegasus e fluttua in aria fino a tornare nelle mani di Hades. Il Dio deride sarcasticamente Atena, accusandola di aver vanificato il sacrificio di Pegasus e sprecato l'ultima occasione che le restava abbandonandosi al pianto. "Il suo martirio è stato vano! Il tuo Cavaliere ha donato la propria vita invano per la follia di rientrare in battaglia quando era già sulla via per la salvezza!" Ancora con le lacrime agli occhi, Isabel dichiara che Hades non conosce l'amore, la vera forza degli uomini, ed un Dio che ignora l'amore non ha diritto di giudicare e condannare. Non accettando queste parole, Hades si lancia contro Atena, ma i quattro Cavalieri rompono le loro sfere ed uniscono i loro cosmi a quello di Isabel. Hades è terrorizzato dall'unione delle aure dei nemici, che lo stanno sopraffacendo, ed Atena gli urla "E’ questo ciò che si chiama amore! E’ il bene più prezioso che l’umanità possa vantare, perché scaturisce direttamente dalla fonte della vita! Zampilla fresco come da sorgente e attraversa le valli sempre più impetuoso! Nessuno può sopraffarlo!". Contemporaneamente, Isabel lancia il suo scettro verso Hades, trafiggendolo finalmente al torace. Con le lacrime agli occhi, i Cavalieri dicono a Pegasus che finalmente sono riusciti a vincere. Solo Isabel, pur piangendo, non dice niente mentre osserva il corpo di Hades iniziare a sparire. In fin di vita, il signore di Ade nega comunque l'importanza dell'amore, ed avvisa i Cavalieri che, con la sua morte, anche l'Inferno e l'Elisio sarebbero scomparsi, e quindi anche loro moriranno. Un attimo dopo, Hades scompare, ed il suo tempio inizia a crollare. Indifferenti alla catastrofe che li circonda, i Cavalieri circondano Isabel, che sta di nuovo sollevando il corpo di Pegasus. "E adesso torniamo tutti… a riveder le stelle!". In silenzio, con Phoenix e Andromeda che trascinano il corpo di Pegasus, i sei si incamminano, e prima che l'Elisio sia totalmente distrutto Isabel fa brillare il proprio cosmo. Sulla terra, il sole ricompare dopo l'eclisse, segno che i Cavalieri hanno vinto, e viene accolto con gioia da Lamia, Fiore di Luna e persino Julian. Nessuno però sa cosa è loro successo, e mentre Patricia piange di gioia alla vista del sole, Castalia afferma che Pegasus deve assolutamente tornare a quel mondo pieno di luce. I visi sorridenti dei cinque eroi compaiono in cielo.

Dati originali: /

Manga: L'episodio proviene dal numero 28 del manga. Poche le differenze, principalmente grafiche: per facilitare le animazioni sono infatti stati eliminati i danni sulle armature divine e di Hades, ed alcuni fregi da quella di Atena. Sono state aggiunte alcune brevi scene, come gli attacchi dei Cavalieri ad Hades mentre Patricia parla, le sequenze con Julian e Syria e, nel finale, quella in cui il tempio crolla, i ragazzi si allontanano portando con se Pegasus, ed Isabel espande il suo cosmo.

DVD: L'episodio è presente nel DVD n°3 della serie di Hades Chapter Elisio.

Scene extra DVD: Non sono presenti scene extra nel DVD.

Fonti: /

La logica, questa sconosciuta: Hypnos aveva detto che neppure la folgore di Zeus poteva incrinare la giara sacra, ma la spada di Hades la danneggia al primo colpo. Nel precedente episodio, le fasce che Tisifone e Castalia hanno in vita erano strappate, mentre ora sono normali. Le sfere create da Atena sono abbastanza resistenti da fermare la spada di Hades, ma vanno facilmente in pezzi quando i Cavalieri attaccano il dio. Per di più la mano di Pegasus attraversa senza problemi la sfera quando il ragazzo lancia ad Atena la sua armatura. Il simbolo sullo scudo di Atena è leggermente diverso da quello visto nella serie classica. Hades è un dio, non può morire, al massimo può essere imprigionato temporaneamente nel Tartaro. Per di più, senza la morte, il mondo avrebbe presto problemi di sovraffollamento. Con la scomparsa dell'aldilà e dell'elisio, che ne è di tutte le anime che si trovano lì? Dopo la morte di Hades, l'effetto della Greatest Eclipse termina con una rapidità incredibile, ed in pochi attimi il sole è completamente libero dall'ombra lunare.

Note: "E adesso torniamo tutti… a riveder le stelle!" Un episodio avvincente e commovente a livello di trama, elevato da un doppiaggio colmo di pathos, ma purtroppo penalizzato dai soliti difetti della serie di Hades, ovvero scarsità di regia ed animazioni, e da una fretta davvero eccessiva, che rende il combattimento finale della saga ben più breve di quelli con Docrates, Morgana o i Cavalieri Neri. D'altra parte, lo scontro è strutturato bene, ed è difficile non rattristarsi per Pegasus, che si sacrifica per Atena proprio quando stava finalmente per riabbracciare sua sorella Patricia. L'elsa della spada di Hades è a forma di ali d'angelo, e sulla lama sono incisi dei simboli, che non corrispondono ad alcuna lettera dell'alfabeto. Come il tridente di Nettuno, la spada può servire come catalizzatore del potere di Hades, e per di più è abbastanza affilata da trapassare le armature divine. La giara deve aver assorbito ad Atena meno di 1 litro di sangue, perché il corpo umano muore se la perdita è superiore a questa quantità (1/5 del totale). D'altra parte, la natura divina di Isabel, che ad esempio nella Colonna Portante era sopravvissuta sott'acqua per lungo tempo, potrebbe permetterle di sopravvivere alla perdita di una quantità superiore di sangue. E' difficile dire se, parlando di Dio, Hades si riferisca al Dio cristiano o alle divinità Greche, come se stesso e Zeus, ma di sicuro si riferisce a Colui che ha creato l'umanità. E' interessante che, al momento di soccorrere gli amici, Sirio e Cristal vadano da Pegasus, mentre Andromeda va ovviamente dal fratello. E' la prima volta che vediamo la fusione dei colpi segreti di tutti i cinque protagonisti, e la forza generata è tale da ferire Hades, che anche nel suo corpo mitologico sanguina come gli esseri umani. Il potere del suo cosmo è tale da danneggiare le armature divine, confermando la loro inferiorità rispetto alle vesti delle divinità olimpiche. A quanto pare, il Cavaliere di Pegasus dell'epoca mitologica era l'unico uomo che fosse mai riuscito a ferire Hades. Questo suggerisce che, almeno in un'altra occasione, Hades ha usato il suo vero corpo per combattere. Secondo l'Hypermyth scritto dallo stesso Kurumada, ciò accadde quando Hades offrì protezione ad Ares, che, insieme alle sue armate di berserk, aveva dichiarato guerra ad Atena. Questo atto generò la prima guerra tra Atena ed Hades, che si concluse con la sconfitta del signore degli inferi (vedi l'articolo "Hypermyth: l'origine della storia" presente nella sezione articoli per maggiori informazioni). Nell'osservare Pegasus, Hades sospetta che sia l'incarnazione dell'antico Cavaliere di Pegasus, il che sarà poi confermato nel manga prequel Lost Canvas. Le sfere protettive create da Atena sono un omaggio all'anime, essendo chiaramente ispirate a quelle viste nel 32°episodio. A quanto pare, le sfere possono condurre i Cavalieri sulla terra, attraversando quindi l'iperdimensione e l'inferno. Al risveglio di Atena, la giara torna bianca, segno che la Dea sta riassorbendo il sangue perduto. L'armatura di Atena, che cambia aspetto quando Pegasus la lancia alla Dea, sembra abbastanza ingombrante e copre quasi completamente il corpo di Saori. L'elmo, a forma di cimiero, ricorda più una corazza romana che una greca. La giara sacra non va in pezzi per il colpo di Hades, ma viene distrutta dall'interno da Isabel. Alla fine, il dolore per la morte di Pegasus, permette a Sirio e gli altri di aumentare il loro cosmo fino a superare quello di Hades. I cosmi dei quattro avvolgono lo scettro di Isabel come in passato avevano fatto con la freccia di Sagitter. In seguito alla sconfitta di Hades, il cui corpo svanisce nel nulla, l'aldilà e l'elisio scompaiono, mentre il potere della Greatest Eclipse viene meno, permettendo al sole di tornare a brillare. La scena in cui Isabel espande il suo cosmo è il primo indizio che i Cavalieri sopravviveranno alla distruzione dell'Elisio, come mostrato prima nel 5° film Le Porte del Paradiso, e poi nel sequel ufficiale Next Dimension. Entrambi mostrano anche che Pegasus stesso è ancora vivo, ma ridotto a stato vegetativo dalla spada di Hades, che ne ha sigillato i sensi ed il cosmo. Proprio la sua condizione mette in moto gli eventi di Next Dimension, mentre la successiva serie Omega ce lo mostra pienamente guarito e di nuovo in azione come nuovo Cavaliere del Sagittario.