EPISODIO N°26

AMICI O NEMICI?

«CAVALIERI D'ACCIAIO, AMICI O NEMICI?»

Disegnatori: Yoshikichi Inazu, Takashi Sogabé, Yasuhiko Usuda

Personaggi presenti: Pegasus, Cristal, Sirio, Andromeda, Phoenix, Isabel, Babel, Shadir, Benam, Lear, Kiki, Mylock, Phaeton, Arles, Tisifone, Argor, Ioria, Birdam, disertori, soldati, spie, tecnici, piloti.

I nuovi venuti non appaiono però intenzionati ad intervenire, e così lo scontro tra Babel ed i cavalieri dello zodiaco riprende. Babel attacca prima Cristal, che evita la sfera infuocata con un salto, poi Sirio, che trascina ancora con se Pegasus il quale, sebbene abbia ripreso i sensi, è troppo debole per camminare da solo. I due evitano il colpo, ma sono comunque travolti dall'esplosione, così come accade a Phoenix, bersaglio del terzo attacco. Cristal si lancia allora contro il cavaliere, proteggendosi col proprio gelo dai "Lobi di fiamma" del nemico, ma Babel contrattacca alla Polvere di diamanti con l'Aurora infuocata, creando una immensa sfera di fuoco. Cristal raggiunge allora gli amici, per poi usare il proprio gelo per difenderli tutti, ma l'attacco di Babel si fa sempre più serrato, ed il ragazzo finisce per cedere sotto il bombardamento dei "Lobi di fiamma". Isabel guarda i tre misteriosi cavalieri, chiedendosi se sono amici o nemici, mentre Cristal, seppur sempre più debole, tenta di difendere i compagni dai colpi sempre più violenti del nemico. Babel infatti lancia ripetutamente i Lobi di fiamma e l'aurora infuocata, ma quando si accinge a scagliare quello che probabilmente sarà il colpo finale, i tre cavalieri intervengono. Il cavaliere rosso si lancia nelle fiamme, aspirandone una parte con il bracciale delle sue armature, mentre i due compagni corrono attorno alle altre fino a spegnerle con la loro velocità. Costoro si presentano come i Cavalieri di Acciaio, quello azzurro è Lear, del mare, quello Arancione è Benam delle terre, quello rosso è Shadir, del cielo. Mentre Isabel afferma che quei tre non sono cavalieri di Atena, Shadir lancia contro Babel le fiamme che prima aveva aspirato. Cristal approfitta allora del momento e brucia il suo cosmo, per poi usare la Polvere di diamanti, che congela le fiamme di Babel e ferisce il cavaliere stesso. Il ragazzo scaglia poi L'aurora del Nord, scaraventando in aria il nemico. In punto di morte, Babel afferma che nessuno di loro sfuggirà all'ira di Arles, ma Cristal risponde che loro stessi stanno per invadere il Grande Tempio e cacciare Arles, poiché Atena è con loro. Isabel si avvicina allora al cavaliere e, mentre il cosmo di Atena la circonda, gli tocca la mano, liberandolo dall'influsso malvagio del Sacerdote. Piangendo dalla gioia per essere stato salvato da Atena, Babel si spegne fra le braccia di Lady Isabel. Voltatisi, i cavalieri scoprono che i cavalieri d'acciaio sono scomparsi, e discutono a lungo, incerti se siano amici o nemici. Costoro li hanno infatti aiutati, ma Phoenix teme che vogliano anch'essi la sacra armatura e che appartengano ad una terza forza che agisce nell'ombra. In Grecia, Phaeton subisce per il fallimento dei cavalieri di argento le ire di Arles, che minaccia di decapitarlo se non eliminerà presto Pegasus e gli altri. Più tardi, l'uomo chiede consiglio a Tisifone, la quale, intuito che il ragazzo intende invadere il Grande Tempio, chiede ed ottiene il permesso di affrontarlo, insieme ad un cavaliere a sua scelta. Il discorso è interrotto dalla campana che avvisa che dei disertori stanno tentando di fuggire. Ed infatti, numerosi soldati sono sulle tracce dei tre fuggiaschi, ma Ioria, che è anche molto preoccupato per Castalia, li raggiunge per primo, e, conscio che i disertori sono puniti con una morte atroce, tenta di convincerli a tornare indietro. Le sue parole sono interrotte dall'arrivo di Argor, cavaliere d'argento, e subito dopo di Tisifone. I tre ragazzi chiedono pietà, ed Argor sembra accordargliela voltandosi di spalle, come per permettere loro di fuggire. I tre gridano la loro riconoscenza e non ascoltano gli avvertimenti di Ioria, che ha avvertito il pericolo imminente. Ed infatti, sulla schiena di Argor, nascosto dai suoi capelli, vi è un oggetto mortale: lo scudo di Medusa, su cui è scolpito il volto della Gorgone mitologica. Non appena i tre incrociano gli occhi di Medusa, scolpiti sullo scudo, si trasformano in statue di pietra, eternate in un'espressione di terrore. Tisifone, congratulatasi col cavaliere, gli propone di combattere al suo fianco contro Pegasus e compagni, allo scopo di vendicare Eris e punire i traditori del Grande Tempio. Argor, distrutta la testa di una delle statue con la mano, accetta, mentre Tisifone deride Ioria, affermando che anche Castalia farà la stessa fine. A Nuova Luxor, Isabel mostra ai cavalieri il loro nuovo Quartier Generale, interamente scavato nella roccia sotto il Palazzo dei tornei, e pieno di computer ed apparecchiature sofisticate. Pegasus e Sirio propongono di attaccare il Grande Tempio, mentre Cristal consigli una via più prudente. Isabel decide di preparare un piano particolare ed afferma che è necessaria prima una ricognizione, così Pegasus si offre come guida, visto che già conosce la Grecia, e sceglie come compagni Sirio ed Andromeda. Phoenix e Cristal vorrebbero venire anche loro, ma Pegasus, consapevole che sono stanchi per le recenti battaglie, risponde così al cavaliere del cigno "In nostra assenza chi proteggerà Lady Isabel dagli attacchi del nemico? Tu, Cristal, insieme a Phoenix!", strappando una risata anche a Lady Isabel. I tre amici partono per l'aeroporto della fondazione, e da lì prendono un aereo jet per la Grecia, ma a loro insaputa sono spiati da alcuni uomini di Phaeton, che subito comunicano la notizia al loro capo, che a sua volta ordina a Tisifone di agire. Ore dopo, l'aereo sta sorvolando le isole dell'Egeo quando una forza misteriosa sembra attrarlo al suolo, verso una delle isole. Sirio entra nella cabina di pilotaggio, ed anche Pegasus ed Andromeda si avvicinano, solo per sapere dai piloti che tenteranno un atterraggio di emergenza. Sull'isola vi sono Argor, Tisifone ed un altro cavaliere, i cui poteri stanno facendo precipitare il volo.

Censure Mediaset: L'episodio non ha subito censure.

Dati originali: Babel: Centarus Babel. Lobi di Fiamma, Aurora Infuocata: Fotia Roufihtra (Vortice di Fiamme). Shadir: Sho. Benam: Daichi. Lear: Ushio. Argor: Perseus Argor. Birdam (Virnam): Spartan. Cavalieri d'acciaio: Steel Saints

Manga: L'episodio è tratto dal n°7 del manga. Rispetto al cartone, lo scontro contro Argor avviene dopo quello con Agape e Vesta e si svolge fra le montagne degli episodi 29 - 31. Phoenix uccide Agape, poi, quando sopraggiungono Sirio, Cristal ed Andromeda, va via. Cristal gli consiglia di andare al vulcano dell'isola del riposo (o isola di Kanon) per curarsi il braccio che lui stesso gli aveva congelato. Sirio teme che Pegasus si sia ferito al nervo ottico e possa perdere la vista (nel cartone questa possibilità non è citata). Andromeda batte Vesta, ma Argor pietrifica sia lui che Cristal ed affronta Sirio. Lo scontro è simile a quello del cartone, ma è più breve e non compaiono i cavalieri di acciaio, Birdam e Tisifone. Durante lo scontro, Argor non pietrifica solo il braccio sinistro di Sirio, ma tutta la parte sinistra del suo corpo. Sirio infine non riceve neanche l'aiuto di Atena, vince con le sue sole forze.

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°5 Yamato e n°13 DeAgostini

Fonti: Il simbolo di Shadir, il tucano, è una piccola costellazione australe a sud della Fenice. Il simbolo di Lear, il Pesce Spada, è probabilmente il Pesce Australe, anch'essa piccola costellazione australe. Stesso discorso per Benam, il cui simbolo è la volpe, appartenente alla costellazione della Volpetta o, in latino, Vulpecula. La frase "li ridurrò in cenere di cenere" è di chiara ispirazione al mito della creazione ed alla frase "e cenere ritornerai". Perseo era un eroe mitologico, che tagliò la testa alla Medusa. Per maggiori informazioni sia su Medusa che su Perseo, consultare il Dizionario Mitologico del sito. La costellazione di Perseo si trova nell'emisfero boreale ed ha, come seconda stella per luminosità, la stella Algol, scoperta nel 1669. Il movimento di oggetti, solitamente piccoli, con la mente, sebbene mai scientificamente provato, è apparentemente compiuto da molti illusionisti ed è chiamato telecinesi.

La logica, questa sconosciuta: Quando Cristal blocca l'attacco di Arles col suo potere, il vestito che gli copre l'addome è bianco anziché blu. Ioria mostra di conoscere Argor, e come lui i disertori. Possibile che Castalia fosse all'oscuro della sua esistenza e considerasse Eris, Moses ed Asterione gli unici cavalieri d'argento? Ancora una volta, Tisifone non parla a Ioria come se si trattasse di un cavaliere d'oro. Pegasus, che negli scorsi episodi ignorava cosa fosse il Grande Tempio, ora mostra di averne perlomeno sentito parlare durante l'addestramento, e comunque di sapere dov'è.

Note: Dopo il ritmo incalzante delle scorse puntate, che avevano visto diversi nemici in ogni episodio, e della prima metà di questo, caratterizzato da una coinvolgente musica di sottofondo, la serie si prende un attimo di pausa in un episodio preparatore dello scontro con Argor, e di ciò che esso comporterà. Nel riassunto iniziale viene detto che neppure Castalia conosceva l'esistenza di Babel, e questo spiegherebbe alla sua frase "uno dei tre cavalieri di argento", indicando con "tre" Eris, Moses ed Asterione. Ciò comunque provoca qualche problema (vedi "la logica, questa sconosciuta"). Sempre il riassunto, attesta il rango di Shadir, Benam e Lear, definendoli "I Cavalieri d'acciaio". Fanno la loro prima apparizione i Cavalieri d'acciaio, esistenti solo nell'anime. Nelle intenzioni degli sceneggiatori, dovevano essere diretti ad un pubblico più giovanile rispetto ai protagonisti. Purtroppo non ebbero molto successo, sebbene furono fatti anche il loro modellino, al pari dei protagonisti, e così dopo un certo numero di episodi, spariscono. In questa ed in puntate successive daranno comunque vita alle ipotesi dell'esistenza di una terza forza interessata alla Sacra Armatura. Per la prima volta, i cavalieri annunciano chiaramente i loro piani, già accennati nel 23° episodio: occupare il Grande Tempio e scacciare Arles. Come accennato da Asterione, il potere di Arles ha plagiato i cavalieri d'argento. Il cosmo di Atena comunque può liberarli dall'influenza del male. Tisifone sembra molto più gentile con Phaeton dopo il suo avanzamento di grado (vedi 23° episodio). Quando Ioria si chiede che ne è di Castalia, la sacerdotessa dovrebbe essere di ritorno in Grecia oppure già intenta a scalare l'altura delle stelle (vedi 71° episodio). Il fatto che i disertori sono puniti con una morte atroce, conferma le torture viste nel 16° episodio. C'è un riferimento alla sconfitta dei vari cavalieri d'argento negli scorsi episodi. Come già nel 17° episodio, Cristal e Pegasus sono in disaccordo sulle azioni da compiere. Pegasus, in disaccordo con gli scorsi episodi, afferma di conoscere l'ubicazione del Grande Tempio, sebbene non gli sia mai stato concesso di entrarvi. Phaeton ha assoldato delle spie o comunque ha inviato alcuni suoi uomini a sorvegliare i movimenti dei cavalieri. L'aereo dei cavalieri è un piccolo jet privato, diverso dagli apparecchi precedentemente usati nella serie, L'isola su cui i cavalieri precipitano è nel mar Egeo.

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