EPISODIO N°28

UNA VITTORIA A CARO PREZZO

«DRAGONE ! UN COLPO A RISCHIO DELLA PROPRIA VITA»

Disegnatori: Masahiro Naoi, Hitoshi Inaba, Minoru Tanaka

Personaggi presenti: Argor, Sirio, Pegasus, Andromeda, Cristal, Phoenix, Isabel, Shadir, Benam, Lear, Mylock, Tisifone, Argor, Birdam, professor Righel, medici, piloti.

Il ragazzo ricorda allora come nel mito Perseo uccise la vera Medusa, ovvero evitando di guardarla negli occhi e sfruttando il riflesso dello scudo che gli aveva dato Atena, e decide di usare lo stesso trucco. Si lancia così contro il nemico, guardando il riflesso del suo stesso scudo, ma d'un tratto Argor scompare. Il cavaliere d'argento ha infatti spiccato un salto verso il cielo e, nel tornare a terra, dichiara a Dragone "Quel trucco è vecchio, cavaliere !". Nello stesso momento, sembra che centinaia di serpenti escano dalla terra ed imprigionino il corpo di Sirio, che viene colpito al volto ed al petto dai violenti calci di Argor. In realtà, era solo un'illusione, ma abbastanza reale da ingannare Dragone, che si ritrova al suolo sanguinante. Argor deride il nemico, spiegando che conosceva alla perfezione il mito di Perseo, ma l'eroe, che vuole a tutti i costi salvare Pegasus ed Andromeda, si rialza nonostante le ferite e, strappata una striscia di stoffa dal suo vestito, si benda gli occhi. Fatto ciò, Sirio brucia il suo cosmo e corre verso Argor, convinto di essere al sicuro dal potere di Medusa, ma quando è vicino al nemico vede ugualmente gli occhi della Gorgone, cosicché la benda va in pezzi ed il braccio sinistro di Dragone, compreso lo scudo, diventa di pietra. Ridendo della vittoria ormai certa, Argor spiega "Povero stolto, se ti poni di fronte allo scudo vieni pietrificato comunque ! Lo scudo di Medusa è molto potente, possiede un raggio in grado di penetrare qualsiasi barriera !". Sirio si rende conto di essere spacciato e tenta invano di muovere il braccio destro mentre Argor lo colpisce con una serie di pugni e calci. L'attacco finale, che dovrebbe mutare l'eroe in pietra, è però fermato da Shadir, la cui armatura rossa quando non è indossata ha la forma di una specie di piccolo aereo e permette di volare. Il guerriero veste poi la sua corazza, mentre i suoi due compagni arrivano a loro volta. Benam sopra la sua armatura, che possiede delle ruote, e Lear saltando dalle rocce. Tutti e tre fronteggiano Argor, che, stupito, dichiara di non aver mai sentito parlare di loro. Al QG, Mylock informa Isabel che è arrivato un messaggio dei cavalieri d'acciaio, che conferma il luogo dove è precipitato l'aereo, quasi a testimoniare che sono alleati, ma la ragazza consiglia di attendere il rapporto di Cristal e Phoenix, che comunque in quel momento sono ancora molto lontani dalla Grecia. Sull'isola, Lear attacca per primo, imitato da Benam e Shadir. Quest'ultimo riesce ad aspirare il raggio pietrificante, ma in generale lo scontro volge ben presto a favore di Argor, che inganna i tre nemici con il trucco dei serpenti, chiamato "stratagemma della Gorgone" atterrandoli come aveva fatto con Sirio. I tre stanno per essere pietrificati, ma Dragone ferma il nemico, e ricordatogli che è contro di lui che dovrà combattere prima, afferma "Sei stato distratto dall'intervento dei cavalieri di acciaio, e questo mi ha dato il tempo di riflettere ! La Gorgone ha già mietuto troppe vittime, è ora di finirla !" e contemporaneamente solleva la mano in modo da tenere chiusi l'anulare ed il mignolo e tesi l'indice ed il medio. Fatto ciò, Sirio si volta, e tutti capiscono cosa ha deciso di fare. Egli infatti si acceca con le sue stesse mani, e quando si gira di nuovo verso Argor, flotti di sangue escono dai suoi occhi chiusi. Dragone spiega che il suo sacrificio salverà Pegasus ed Andromeda, poi brucia il suo cosmo, pronto a lottare anche in quelle condizioni. Argor lo colpisce con una serie di pugni al volto ed allo stomaco, ma l'eroe rifiuta comunque l'intervento dei cavalieri di acciaio, dichiarando "State lontani…è pericoloso…è poi, riesco a vederlo bene !" A queste parole, Argor crede che Sirio stia mentendo e continua a colpirlo, ma il ragazzo, seppur cieco, vede l'immagine di Atena, e davanti ad essa Argor che corre verso di lui. Egli sussurra allora "Ecco ! Atena mi indicherà dove dovrò colpire !", poi espande al massimo il suo cosmo e lancia il Drago nascente alla massima intensità, centrando e sfondando prima lo scudo di Medusa, poi il pettorale ed il cuore del nemico. L'armatura di Argor va in pezzi ed il guerriero, compreso che è stata Atena a guidare gli occhi di Sirio, muore. Dragone si chiede quanto ancora durerà quest'assurda guerra, poi, debole e ferito, cade fra le braccia di Shadir. I cavalieri di acciaio corrono a soccorrerlo, ma Sirio chiede loro soltanto se Pegasus ed Andromeda stanno tornano normali, ed i tre, osservate le statue che stanno riprendendo colore, lo rassicurano. Sirio piange allora di gioia per aver salvato i due amici, mentre, poco lontano, il jet di Cristal e Phoenix si avvicina. Sull'isola però, è Birdam il primo a tornare in vita e, visto il cadavere di Argor, tenta di vendicarlo, ma le sue onde mentali sono fermate dall'elmetto di Lear, capace di annullarle. Birdam prende allora con se Tisifone, ancora svenuta, e fugge dall'isola con i suoi poteri. In quello stesso momento, anche Pegasus ed Andromeda tornano in vita, e Sirio, lasciati i cavalieri di acciaio, avanza a tentoni verso di loro. Pegasus tende la mano all'amico, solo per scoprire, inorridito, che è diventato cieco. "Si è accecato con le sue mani ! Lo ha fatto per salvare voi due !" lo informa Shadir. "Cosa ?!" "Lo ha fatto per noi !" sono le parole sconcertate dei due cavalieri, che si avvicinano a Sirio, cui Pegasus prende la mano, commossi per la sua generosità, ma Dragone risponde soltanto "Pegasus, Andromeda, vi ho ritrovati !". Sirio informa poi gli amici che i cavalieri di acciaio lo hanno aiutato, ma i tre non rispondono comunque alle domande di Pegasus. Andromeda esorta però il compagno a lasciarli perdere, Sirio ha perso molto sangue ed ha bisogno di cure immediate, ma loro non sanno come lasciare l'isola. Benam li avvisa allora che un jet sta per venirli a prendere, poi scompare insieme ai compagni, ma prima Shadir afferma "Se morite dalla voglia di conoscerci meglio, chiedete al professor Rigel, il direttore del centro di ricerche !". Sirio sta sempre peggio ed urla per il dolore delle ferite, ma per fortuna il jet arriva in tempo. Quella sera, Andromeda è seduto in ospedale, davanti alla sala operatoria in cui è in corso l'intervento per cercare di salvare Dragone, mentre Pegasus, Cristal, Phoenix e Lady Isabel si recano al centro ricerche del professor Rigel, al cui interno trovano i tre cavalieri d'acciaio, intenti ad allenarsi. Non appena vedono i visitatori, i tre chiedono di Sirio, ma Pegasus risponde che è sotto i ferri in quel momento. Isabel chiede loro che razza di cavalieri siano, e Benam risponde che non combattono bruciando il cosmo, e Shadir aggiunge che le loro armature sono meccaniche, progettare da Alman di Thule e dal professor Rigel. In quel momento sopraggiunge proprio il professore, che racconta ciò che accadde una notte di molti anni fa, quando Alman, tornato dalla Grecia, lo convocò a palazzo per chiedergli di costruire tre armature entro sei anni, incarico questo che doveva avere priorità assoluta. Alman mostrò alcuni progetti al professore, e gli offrì pieno appoggio economico e di mezzi, aggiungendo che quelle armature sarebbero poi dovute essere affidate a tre ragazzi, che avrebbero dovuto contare solo su quelle corazze per combattere. Fra mille difficoltà ed insuccessi, dovuti al fatto che le armature dovevano al tempo stesso essere solide ma leggere, resistenti ma sottili ed adattabili a funzioni come il volo, il lavoro procedette, finché, dopo la morte di Alman, il professore riuscì a realizzare il progetto. Isabel chiede perché lei non fosse mai stata informata, ma il professore risponde che questa era la volontà di Alman, il quale desiderava che i cavalieri di acciaio comparissero solo dopo che Isabel avesse raccolto intorno a se i cavalieri dello Zodiaco, in quel momento la ragazza sarebbe stata abbastanza forte da controllare la situazione. Isabel ringrazia il professore per ciò che ha fatto, mentre Phoenix ammira l'abilità di Alman, che aveva organizzato un progetto a così lunga scadenza, ma ben presto tutti iniziano a pensare all'operazione di Sirio, pregando che vada tutto bene. Più tardi, Isabel ed i cavalieri hanno raggiunto Andromeda all'ospedale, proprio pochi minuti prima che l'intervento si concludesse. Non appena escono i medici con Sirio steso sul lettino, Pegasus e gli altri corrono dall'amico, ma un'infermiera li informa che il ragazzo è ancora sotto anestesia. Isabel chiede allora al chirurgo l'esito dell'intervento, e l'uomo risponde "Supererà la crisi, questo è certo…anche se la sua vista…non sarà più la stessa ! La chirurgia non può fare miracoli !", per poi confermare che Dragone resterà cieco. A queste parole, tutti i cavalieri restano sconvolti, e Pegasus corre in lacrime verso il lettino, gridando "Vi prego…fate qualcosa per i suoi occhi ! E' cieco ! Sirio è cieco per colpa mia !"

Censure Mediaset: Tagliate varie scene dello scontro fra Sirio ed Argor, alcune completamente altre lasciando l'audio. Tra queste, la decapitazione di Medusa, la scena in cui Sirio si volta con gli occhi sanguinanti e quelle in cui il cavaliere gronda sangue.

Dati originali: Argor: Perseus Argor. Birdam (Virnam): Spartan. Shadir: Sho. Benam: Daichi. Lear: Ushio. Professor Rigel: Tanjou. Alman: Mitsumasa Kido. Stratagemma della Gorgone: Las Argor Gorgonio

Manga: L'episodio è tratto dal n°7 del manga. Rispetto al cartone, lo scontro contro Argor avviene dopo quello con Agape e Vesta e si svolge fra le montagne degli episodi 29 - 31. Phoenix uccide Agape, poi, quando sopraggiungono Sirio, Cristal ed Andromeda, va via. Cristal gli consiglia di andare al vulcano dell'isola del riposo (o isola di Kanon) per curarsi il braccio che lui stesso gli aveva congelato. Sirio teme che Pegasus si sia ferito al nervo ottico e possa perdere la vista (nel cartone questa possibilità non è citata). Andromeda batte Vesta, ma Argor pietrifica sia lui che Cristal ed affronta Sirio. Lo scontro è simile a quello del cartone, ma è più breve e non compaiono i cavalieri di acciaio, Birdam e Tisifone. Durante lo scontro, Argor non pietrifica solo il braccio sinistro di Sirio, ma tutta la parte sinistra del suo corpo. Sirio infine non riceve neanche l'aiuto di Atena, vince con le sue sole forze.

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette Yamato e n°14 DeAgostini

Fonti: La costellazione di Tisifone, l'Ofiuco, detta anche Serpentario, è di media lucentezza e si trova fra Ercole e lo Scorpione. Nell'antichità era rappresentata come un vecchio che afferrava un serpente. Il "complesso del fratello maggiore", che consiste nell'iperprotettività verso il minore, è uno dei tanti "complessi" della psicologia, per la maggior parte scoperti ed analizzati da Sigmund Freud. Per la Medusa, vedere il Dizionario Mitologico del sito

La logica, questa sconosciuta: Sebbene l'armatura del Dragone sia paragonabile ad un diamante (vedi 4° ep), lo scudo del Dragone non è mai sembrato essere a specchio, come invece appare in questa puntata. Come può Dragone credere che proprio il custode dello scudo di Medusa di Perseo non conosca il mito di Perseo, che tra l'altro è la costellazione di Argor (grazie a UFO dell'Alieno per la segnalazione) La benda con cui Sirio si copre gli occhi è molto più grande del tessuto strappato dai pantaloni. Visto che lo scudo di Medusa può superare le difese comuni, incluse le bende e le palpebre, l'intero corpo di Sirio dovrebbe essere pietrificato, e non solo il braccio sinistro. L'unica spiegazione è che Argor possa in qualche modo controllare il potere dello scudo ed abbia deciso di pietrificare solo il braccio di Sirio per divertirsi con lui, ma se così fosse, perché non ha salvato Birdam nel 27° episodio? In alcune scene, Dragone sembra sanguinare attraverso l'armatura. Isabel non ha mai dato del "lei" a Mylock. Nel corso della serie viene più volte detto che, per imprimere al Drago Nascente la massima forza, è necessario un ampio movimento del braccio sinistro, ma in questo caso Sirio riesce a lanciare il colpo a piena potenza (frantumando lo scudo, l'armatura ed il petto di Argor) nonostante abbia un braccio pietrificato. La Grecia è molto lontana dal Giappone, sia volando verso Occidente che verso Oriente, ma, nonostante le parole di Phoenix, lui Cristal la raggiungono in troppo poco tempo, anche considerato che viaggiano su un aereo supersonico. Birdam era stato l'ultimo ad essere pietrificato, dovrebbe essere anche l'ultimo a tornare normale. Per quale motivo i cavalieri d'acciaio prima rifiutano di rivelare le loro identità e poi mandano i cavalieri dal Professor Righel ? Nell'ultimo flashback del professor Righel, Isabel ha già qualche anno, ma Alman appare più giovane che in altri episodi ambientati nello stesso periodo (vedi ad esempio il flashback del 42° episodio).

Note: Un episodio facilmente divisibile in due parti ben distinte. Nella prima, termina lo scontro al cardiopalmo tra Dragone ed Argor, con la vittoria, a caro prezzo, del primo. Nella seconda, il ritmo si abbassa e viene finalmente rivelato il segreto dei cavalieri d'acciaio. In una puntata in cui l'amicizia ed il sacrificio sono i temi centrali, splendidi il dialogo tra Sirio, Pegasus ed Andromeda, appena tornati in vita, ed i minuti finali con le reazioni dei cavalieri alla notizia che Sirio resterà cieco. Argor conferma che i cavalieri d'acciaio non sono guerrieri fedeli ad Atena, ed infatti "al Grande Tempio nessuno li conosce". Mylock ha ancora il raffreddore (vedi 27° ep). L'elmetto di Lear può captare e neutralizzare qualsiasi onda mentale. Birdam può muoversi ad enorme velocità e, quanto sembra, anche teletrasportarsi. Gli esercizi dei cavalieri d'acciaio includono la corsa sul tappeto scorrevole (in questo caso messo in salita) ed il sollevamento pesi (qualcosa che ricorda gli esercizi di Cassios che vedremo nel 53° episodio). Alman decise di creare i cavalieri d'acciaio 15 anni prima, subito dopo il ritorno dalla Grecia (vedi 25° episodio), senza dirlo a nessuno, neppure a Mylock. Le armature che i ragazzi indossano, parzialmente progettare dallo stesso duca di Thule, dovevano essere resistenti ma leggere, in modo da poter volare e proteggere il corpo al tempo stesso. A quanto sembra, Alman intraprende questo progetto prima di iniziare a raccogliere orfani per farli diventare cavalieri, forse per essere certo di avere tre guerrieri fedeli in qualsiasi circostanza (visto quanto dice Micene nel 25° episodio su come tutti i cavalieri del Grande Tempio erano stati plagiati da Arles). Tra anime e manga si raggiunge il paradosso quando Phoenix, che nel fumetto odia Alman, in questo episodio ne elogia l'abilità. Questa è l'ultima puntata in cui Phoenix si mostra amichevole con gli altri cavalieri anche fuori dal campo di battaglia.

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