EPISODIO N°30

L'IRA DI TISIFONE

«ARDI, COSMO DELL'AMORE!»

Disegnatori: Shingo Araki, Michi Himeno

Personaggi presenti: Pegasus, Isabel, Damian, Tisifone, Andromeda, Cristal, Agape, Vesta.

I corvi ormai sono molto in alto, troppo perché Pegasus possa raggiungerli, ma il ragazzo non si perde d'animo e, dandosi la spinta sulle rocce, salta in cielo e colpisce gli animali con il suo fulmine. Molti corvi cadono, ed i pochi rimasti non riescono a sopportare il peso di Lady Isabel, che precipita verso il suolo. Conscio che la ragazza si sfracellerebbe, Pegasus si lancia nel vuoto per prenderla al volo, avvantaggiato dal fatto che cade più in fretta della fanciulla grazie al peso dell'armatura. Il cavaliere atterra su uno stretto costone roccioso, ma nel fermare la propria caduta si spezza il braccio sinistro. Nonostante il dolore accecante, il ragazzo riesce comunque a prendere al volo Lady Isabel e ad issarla sul costone, giusto in tempo per evitare il calcio del sopraggiunto Damian, cui fa poi lo sgambetto in modo da farlo cadere nel vuoto. Pegasus osserva il volto di Isabel, ancora svenuta, mentre Damian, atterrato su uno spuntone sottostante, tenta invano di arrampicarsi sulle rocce. I pensieri del ragazzo sono però interrotti dall'arrivo di un nuovo nemico, si tratta di Tisifone, desiderosa di vendicarsi del cavaliere per le sconfitte subite, e nello stesso tempo anche Damian riesce alla fine ad arrampicarsi. Preoccupato, Pegasus si rende conto che non ha speranze contro Tisifone e Damian con un braccio rotto, da solo, e con Lady Isabel ancora svenuta, anche se per fortuna i due nemici non si sono accorti della sua ferita. Tisifone dice a Pegasus di lasciare Isabel a Damian ed affrontarla, ma l'eroe, nonostante sia con le spalle al muro, rifiuta di abbandonare la fanciulla, che in quel momento riprende i sensi. Il cavaliere rassicura la ragazza, affermando che la porterà in salvo poiché è suo dovere, ma le sue parole ed il suo comportamento suscitano l'ira di Tisifone, che sembra non sopportare di vederli così vicini ed uniti. La sacerdotessa ordina al ragazzo di combattere, ma in tutta risposta il cavaliere decide una mossa disperata e, stretta la fanciulla fra le sue braccia, si lancia nel baratro davanti a lui. Damian crede che Pegasus si sia suicidato, ma Tisifone, che conosce bene il suo avversario, pensa "Pegasus… ha sempre amato le uscite spettacolari! Il suo volo assomigliava all'arco di una cometa…che sfreccia, libera nel cielo!" La donna avvisa poi Damian che Pegasus ha cercato di ingannarli ma in realtà non si è suicidato, deve essere ancora vivo, e probabilmente è atterrato in qualche anfratto nascosto, ma è comunque ferito, neppure un cavaliere può infatti rimanere illeso dopo una caduta del genere. La cosa migliore è cercarle lui ed Isabel con calma il mattino seguente, alla luce del sole. Tisifone poi pensa "Pegasus, sei l'unico sulla terra che sia riuscito a vedere il mio volto! Avevo due possibilità tra cui scegliere…ma ora…me ne è rimasta solo una!". Il giorno dopo, all'alba, Damian dorme ancora, mentre Tisifone si lancia alla ricerca dei due nemici. Molto sotto di lei, su una sporgenza in cui è cresciuto in prato fiorito, Isabel si risveglia e vede Pegasus steso poco lontano. La fanciulla, ripensando a quanto il cavaliere ha rischiato per lei, gli corre vicino per assicurarsi che sia ancora vivo. Poi, dopo aver osservato l'abisso in cui si trovano, gli pulisce con la mano un rivolo di sangue che ha sul volto e, piangendo per le condizioni in cui si è ridotto per salvarla, si china su di lui per baciarlo sulle labbra. Il suo gesto è però fermato dalle parole di Tisifone, che le ordina di lasciare a lei il cavaliere svenuto, in cambio del quale le risparmierà la vita, ma Isabel risponde che non lo abbandonerà, e non indietreggia neppure quando la sacerdotessa minaccia di colpirla. In quel momento giunge anche Damian, il quale, ricordato alla compagna che Isabel è affar suo, si avvicina alla sua preda insieme ai propri corvi. Isabel rifiuta ironicamente l'invito di Damian di seguirlo al Grande Tempio, affermando che Pegasus ha bisogno di lei. Quando Damian si avvicina di nuovo, Isabel inizia ad emanare la sua immensa energia cosmica, che immobilizza Damian e Tisifone. La sacerdotessa si rende conto che quel cosmo, caldo e luminoso, grande quanto l'universo, può venire solo dalla Dea Atena, che è quindi reincarnata in Lady Isabel. La fanciulla, alzatasi in piedi, libera Damian dal suo potere e gli ordina di tornare al Grande Tempio e di far venire Arles da lei, ma il cavaliere in tutta risposta le manda contro il suo esercito di corvi. Isabel solleva allora le braccia, e tutti i volatili si acquietano al suolo, disobbedendo agli ordini del loro padrone, per poi attaccarlo non appena costui ripete l'ordine. Tisifone è ormai certa che Isabel è Atena, ma Damian, furioso, si lancia contro la fanciulla per ucciderla. La sua mano è però fermata dalla catena di Andromeda, finalmente arrivato insieme a Cristal, ed Isabel non appena vede i due eroi, li informa delle precarie condizioni di Pegasus. Mentre Damian ordina invano ai suoi corvi di attaccare, Tisifone corre verso Pegasus, ma anche lei è bloccata dalla catena di Andromeda che, atterrati i due nemici con un movimento repentino, lancia un nuovo attacco. Damian evita la catena, più che fortuna che per abilità, ma è ormai impazzito da quando ha visto che i corvi non gli obbediscono più, al punto di cadere da solo nel burrone. Tisifone, rimasta sola, si lancia contro i due nemici correndo sulla catena di Andromeda e colpendone il padrone al volto con un calcio, per poi travolgere Cristal con il Cobra incantatore. Il cavaliere del cigno riceve anche numerosi colpi allo stomaco, ma Andromeda ferma la sacerdotessa con la catena, dando modo a Cristal di lanciare l'Aurora del nord, grazie alla quale Tisifone è precipitata anche lei nel baratro. Vinta la donna, i due amici soccorrono Pegasus, che però è pieno di ferite, ha un braccio rotto e deve anche aver battuto la testa e quindi necessita di cure immediate, ma quando si accingono a portarlo via, la catena di Andromeda segnala l'arrivo di due nuovi avversari, Agape e Vesta, cavalieri di argento.

Censure Mediaset: L'episodio non ha subito censure.

Dati originali: Damian: Corvus Jamian. Tisifone: Shaina. Lady Isabel: Saori Kido

Manga: L'episodio è tratto dal n°6 del manga. Arriva Tisifone (nel manga è la sua prima apparizione dopo lo scontro del 1°volume). Come nel cartone, Isabel si riprende e guarda Pegasus (per la prima volta nel manga si guardano con dolcezza), poi l'eroe, che si è rotto un braccio, si lancia nel burrone. Quando Isabel si sveglia è ancora notte (nell'anime è mattina) e, soccorso Pegasus, sta per baciarlo ma è fermata dall'arrivo di Damian (non di Tisifone, che non scende nel burrone). Isabel protegge Pegasus da Damian manifestando il suo cosmo, e, sul ciglio del precipizio, lo avvertono anche Tisifone e tre nuovi cavalieri di argento, Argor, Agape e Vesta. Damian, i cui corvi si sono ribellati, si lancia contro Isabel, ma è fermato dall'arrivo di Phoenix, che dimostra di essere ancora vivo (nel cartone è Andromeda a fermare Damian). Phoenix uccide Damian, ma afferma di non aver ancora deciso se essere amico o nemico di Pegasus e gli altri. Sopraggiungono Agape, Vesta ed Argor, e lo scontro si svolge come nel cartone, con le eccezioni della presenza di Argor e delle assenze di Cristal ed Andromeda.

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette Yamato e n°15 DeAgostini

Fonti: La frase di Pegasus "Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole" è una citazione tratta dalla Divina Commedia, nell'Inferno. In particolare si tratta della frase che Virgilio dice a Caronte, e che si conclude con "e più non dimandar".

La logica, questa sconosciuta: Tisifone dice che Pegasus ha sempre amato le uscite spettacolari, ma questo, pur essendo in linea col personaggio, non è confermato da altri episodi. Le scene del risveglio di Isabel sono alquanto confuse, come se ci fosse stato qualche problema di montaggio, anche se probabilmente è un effetto voluto. Isabel si sveglia a qualche metro da Pegasus, quindi il cavaliere deve aver perso la presa su di lei poco prima di toccare terra, ma, nonostante l'impatto sulle rocce, la ragazza non ha un graffio. Isabel pulisce con la mano il sangue sul volto di Pegasus, ma dopo diverse ore la ferita dovrebbe essersi cicatrizzata (vista la piccola quantità di sangue che esce, non può trattarsi di una ferita grave). Tra l'altro, il sangue sembra provenire da sotto l'elmetto, quindi in qualche modo Pegasus dovrebbe essersi ferito sotto l'armatura, e scorre in modo strano rispetto alla posizione del volto del cavaliere. Arles aveva chiaramente ordinato a Damian di portargli Isabel viva (vedi episodio precedente), eppure il cavaliere cerca di ucciderla. Rispetto a Pegasus, Andromeda e Cristal impiegano ore a raggiungere Isabel e Damian. L'unica spiegazione è che durante la notte si siano fermati da qualche parte. Quando Andromeda ferma Damian, le parole del cavaliere d'argento sono fuori tempo rispetto al movimento delle labbra (quello che si sente è l'eco). Nella scena finale, le risate di Agape e Vesta non sono realizzate dai doppiatori che si occuperanno dei personaggi nell'episodio successivo. Quando Andromeda blocca la mano di Damian lo fa con la catena di attacco (si capisce dall'estremità dell'arma) che però è lanciata con la mano sinistra quando dovrebbe essere alloggiata a destra. In seguito quando colpirà Damian lo farà con la catena di difesa lanciata con la mano destra. Quando poi combatterà contro Tisifone le catene sono nei loro alloggi naturali, quella d'attacco sul bracciale destro e quella di difesa sul bracciale sinistro.

Note: Un episodio molto interessante, splendidamente disegnato dalla coppia Araki-Himeno, che si segnala non tanto per le scene di battaglia quanto per il comportamento di Pegasus nei confronti di Isabel, e soprattutto per quello della ragazza nei confronti del cavaliere. Difficile interpretare il tentativo di bacio di Isabel, sembrerebbe amore, ma più probabilmente è riconoscenza. Di certo, Isabel ha dimostrato (e dimostrerà) spesso una certa predilezione per Pegasus, ma questa è l'unica occasione in cui mostra i suoi sentimenti. Un'ipotesi interessante, direttamente legata al 9° episodio, è che Isabel di solito esiti a mostrare i suoi sentimenti per il timore di perdere il rispetto dei cavalieri. Ottimo il doppiaggio, con De Palma in uno dei suoi giorni migliori. Rispetto allo scorso episodio, Damian non fa una gran figura, ma tutti i suoi duetti, con Tisifone prima ed Isabel dopo, sono simpatici e ben fatti (in particolare la frase "non credo alle palline dei miei occhi"). L'impressione generale è che, nel realizzare Damian, Araki si sia ispirato alla serie "Lupin III" (serie cui Araki ha lavorato per qualche tempo). Molto bello il cambiamento del tono di Isabel quando diventa Atena ed il primo scontro di Tisifone con Cristal ed Andromeda. Nel vedere Pegasus ed Isabel così legati, Tisifone è furiosa, e questo suggerisce che, nonostante tutto, è già innamorata di lui (cosa confermata anche da ciò che dice quando sorprende Isabel che sta per baciare il ragazzo). Come già nel precedente episodio, la donna accenna alle due possibilità che ha una sacerdotessa cui qualcuno vede il volto. Nella versione originale giapponese, la scena in cui Isabel sta per baciare Pegasus ha come sottofondo la canzone "Lullaby". Per la prima volta, Isabel usa il suo cosmo per difendersi contro dei nemici. Tisifone, che capisce di trovarsi di fronte ad Atena, lo descrive come "straordinario […] caldo e luminoso, qualcosa che supera le forze dell'intero universo […] che quasi comprende in se la forza delle costellazioni". Oltre a poter liberare gli uomini dall'influsso del male (vedi 26° episodio), il cosmo di Atena può paralizzare i nemici ed ammansire gli animali (vedi 79° episodio). Diversamente da Babel, Damian resta fedele ad Arles anche dopo aver visto il cosmo di Atena, il che suggerisce che non è sotto l'influsso del sacerdote. Nel corso della stessa scena, il cavaliere definisce Arles come "ministro di Atena", quindi probabilmente lo segue in buona fede. Lo shock di aver perso il controllo sui corvi è fatale a Damian, che precipita nel burrone. Tecnicamente, quindi si tratta di suicidio o comunque di un incidente.

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