EPISODIO N°31

DUE FRATELLI ALLEATI

«ILLUSIONE DIABOLICA! IN CORSA CON IL TEMPO TRA LA VITA E LA MORTE»

Disegnatori: Tomoko Kobayashi, Shigeru Murukami

Personaggi presenti: Pegasus, Cristal, Andromeda, Phoenix, Isabel, Agape, Vesta, Damian.

Agape e Vesta vogliono Lady Isabel e, al rifiuto da parte dei due eroi di consegnargliela, li attaccano. L'arma di Vesta è la catena chiodata, che subito si scontra con la catena di Andromeda, mentre Agape lancia i suoi dischi rotanti, taglienti come rasoi. Andromeda difende Cristal dai dischi, ma subito dopo deve affrontare la palla chiodata di Vesta, che alla fine lo blocca alla caviglia trascinandolo verso di lui. Cristal usa la polvere di Diamanti contro i dischi rotanti, congelandoli, ma uno di loro lo raggiunge comunque alla schiena e lo atterra. Vesta gli lancia allora l'altra estremità della sua catena attorno alla caviglia, per poi ruotare vorticosamente in aria la sua arma ed infine lanciarla nel baratro, insieme ai due cavalieri, che ad essa sono legati. Isabel teme che i due ragazzi siano morti, ma in realtà in fondo al burrone c'è solo Damian, sfracellato sulle rocce, mentre i cavalieri sono stati salvati da un arbusto che spuntava dalle rocce, in cui la catena si è impigliata, e di Tisifone non vi è traccia. I due sono comunque svenuti e non possono accorrere in soccorso di Lady Isabel, che è ora nelle mani di Agape e Vesta, ma quando i cavalieri di argento si avvicinano alla fanciulla, un cosmo molto potente si manifesta a fermarli, e dal nulla compare Phoenix. Il guerriero spiega comunque che non ha intenzione di tornare nel gruppo, poi crea con il dito una linea nel terreno, avvisando i due nemici di non provare a valicarla, ed infine si mette Pegasus sulle spalle per portarlo da un medico. Agape si avventa allora contro di lui, oltrepassando la linea, e subito Phoenix lo colpisce col Fantasma Diabolico. Nel burrone, Cristal ed Andromeda si rendono conto di essere ancora vivi ed iniziano a risalire, ma il ramo si spezza e solo la catena dell'eroe li salva da sicura fine. Sopra di loro, Phoenix si presenta finalmente ai due nemici, cui finora aveva tenuto nascosto il proprio nome, e Vesta, dichiarato che c'è una forte ricompensa per chi lo eliminerà, lo attacca con la palla chiodata, solo per vedere il nemico fermarla con una sola mano per poi rilanciargliela indietro. Vesta lancia allora numerose palle chiodate, ma Phoenix le frantuma tutte con il suo cosmo, e subito dopo usa le Ali della fenice contro il nemico, scagliandolo contro le rocce. Il ragazzo afferma sprezzante "E aveva la spudoratezza di definirsi cavaliere! E' senza fine la follia dell'uomo!" e, mentre Andromeda e Cristal continuano a risalire, si appresta ad andarsene, venendo quindi colto di sorpresa dal nuovo attacco di Agape, il cui disco lo decapita. Agape è certo della vittoria, ma subito dopo vede con orrore il corpo senza testa di Phoenix avanzare verso di lui con una mano tesa. Lanciato di nuovo il disco, Agape taglia la mano del nemico, ma quando l'arma ritorna verso di lui, si rende conto di averne perso il controllo, ed infatti questa gli mutila entrambe le braccia all'altezza del polso. Mentre centinaia di lame rotanti colpiscono Agape, Phoenix, di nuovo tutto intero, inizia a ridere, spiegando che il nemico ha subito il Fantasma diabolico, in seguito al quale aveva creduto di aver vinto, ma in realtà era solo un'illusione. Agape, le cui ferite sono reali, ricorda quando Phoenix lo ha colpito, non appena oltrepassata la linea al suolo, poi un ultimo disco lo finisce, distruggendo la sua armatura ed uccidendolo. Isabel, colpita dalla fine orribile del nemico, chiede a Phoenix perché non abbia fermato il disco, ma il guerriero risponde che l'arma era controllata dalla volontà di Agape, scomparsa in seguito al Fantasma diabolico, e lui quindi non poteva fare nulla. Isabel lo informa poi di Cristal ed Andromeda, ma anche stavolta il cavaliere non sembra interessato e ribatte "Se non riescono a trovare una maniera per risalire da soli, non sono degni nemmeno di portare il nome di cui vanno tanto fieri!", poi, preso di nuovo in spalla Pegasus, si incammina con la fanciulla, non accorgendosi che Vesta è ancora vivo. Il cavaliere d'argento, deciso a vendicare l'orribile morte di Agape, lancia la sua palla chiodata, che si lega al braccio di Phoenix. Il suo secondo attacco è però fermato dalla catena di Andromeda, risalito insieme a Cristal e pronto alla lotta. Liberatosi, Phoenix lascia Vesta al fratello e Pegasus a Cristal per poi andarsene di nuovo, incurante dei richiami di Lady Isabel. Vesta tenta di inseguirlo, ma è obbligato allo scontro contro Andromeda, il quale, difesosi dagli attacchi del nemico, lo affronta a mezz'aria. Il cavaliere del Grande Tempio riunisce tutte le sue palle chiodate in una sola, enorme, e la lancia contro Andromeda, ma l'eroe l'imprigiona e la distrugge con la propria catena, per poi bruciare il suo cosmo e colpire il nemico, precipitandolo nel burrone. La battaglia è vinta, ma Isabel, preoccupata per Pegasus, pensa "Prima è toccato a Sirio ed ora a Pegasus…quando finirà, questo gioco assurdo?"

Censure Mediaset: Tagliati alcuni attimi del duello tra Phoenix ed Agape. In particolare quando la testa di Phoenix si stacca dal corpo (la si vede solo cadere) e quando le lame tranciano le mani di Agape stesso (non si vedono i polsi mozzati). Manca anche l'attimo in cui un rivolo di sangue cola sulla fronte di Agape, poco prima della sua morte. Nello scontro tra Phoenix e Vesta, quando il cavaliere di Atena colpisce il nemico al mento, manca la scena in cui il guerriero perde sangue (tra l'altro questa scena è stata immortalata nella Trading Card Giochi Preziosi di Vesta)

Dati originali: Agape: Auriga Capella. Vesta: Cerberus Dante. Attacco col disco: Saucer Kogeki

Manga: L'episodio è tratto dai nn°6 e 7 del manga. Rispetto all'anime, la scena in cui Agape è mutilato è solo un'illusione. Phoenix uccide Agape, poi, quando sopraggiungono Sirio, Cristal ed Andromeda, va via. Cristal gli consiglia di andare al vulcano dell'isola del riposo (o isola di Kanon) per curarsi il braccio che lui stesso gli aveva congelato. Sirio teme che Pegasus si sia ferito al nervo ottico e possa perdere la vista (nel cartone questa possibilità non è citata). Andromeda batte Vesta, ma Argor pietrifica sia lui che Cristal ed affronta Sirio. Il resto prosegue in maniera simile allo scontro fra Dragone ed Argor (vedi ep 27 - 28)

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette Yamato e n°16 DeAgostini

Fonti: Il nome originale di Vesta, Dante, è un tributo al poeta della Divina Commedia, accentuato anche dal fatto che la costellazione del cavaliere è il Cerbero (vedi Dizionario Mitologico). Sempre nel manga, Andromeda dice che la catena di Dante è abbastanza resistente da tenere bloccato lo stesso Cerbero. L'episodio contiene diversi proverbi o modi di dire (avere un piede nella fossa, alzare la cresta, predicare bene ma razzolare male)

La logica, questa sconosciuta: Cristal viene colpito alle spalle dal disco di Agape, tra l'altro in una zona non completamente protetta dall'armatura, ma non sanguina minimamente. Vesta getta nel burrone Cristal ed Andromeda, insieme alla sua catena, eppure all'arrivo di Phoenix possiede di nuovo la sua arma. Phoenix, appena arrivato, conosce il nome di Vesta. Nel sollevare Pegasus, Phoenix lo sostiene proprio dal braccio rotto. Il ramo in cui la catena di Vesta si è incastrata sembra essere abbastanza sottile, e quindi non sarebbe dovuto riuscire ad interrompere la caduta dei due cavalieri. Quando Andromeda si sveglia, Cristal gli dice che sono "a pochi metri dal suolo", in parecchie occasioni i cavalieri hanno mostrato di poter saltare da altezze considerevoli, quindi i due potrebbero facilmente raggiungere terra e poi iniziare ad arrampicarsi da lì. Quando però il ramo si spezza ed Andromeda usa la catena, la distanza dal suolo sembra molto maggiore.

Note: Un episodio apprezzabile, il cui obiettivo principale è mostrare la forza di Phoenix, facilmente superiore a quella dei cavalieri d'argento, che nell'occasione non fanno una gran figura. Sprecati Cristal ed Andromeda, con quest'ultimo in particolare che si trova ad affrontare un nemico già mezzo morto. Tra l'altro, nel combattere Andromeda si comporta con un'arroganza che non è da lui. I nomi di Agape e Vesta sono rivelati dal riassunto iniziale prima che dai due cavalieri. Il titolo italiano, "Due fratelli alleati" è riferito ad Andromeda e Phoenix, e non ad Agape e Vesta come potrebbe far pensare. Per la prima, ed unica, volta, vengono dette le città di provenienza di due personaggi: Agape è di Corinto, Vesta di Atene. Da notare che questo non corrisponde ai dati del manga, che vogliono Vesta di origini italiane. La costellazione di Vesta, Cerbero, è una delle cosiddette costellazioni estinte, ovvero le cui stelle ormai vengono associate ad altre costellazioni. Il fatto che la sua armatura esista ha una certa logica, visto che Atena le ha forgiate millenni fa, ben prima della creazione delle cosiddette costellazioni moderne (orologio, microscopio, onori di Federico ecc), ma apre anche le porte alla possibilità che ne esistano altre. Interrogato a riguardo in un’intervista, Kurumada si è detto più interessato all’aspetto mitologico delle costellazioni, che a quello astronomico. Sul fondo del precipizio, vediamo il cadavere di Damian, ma non quello di Tisifone, che quindi si è salvata in qualche modo (vedi 36° episodio). Vesta dice che c'è una forte ricompensa per chi riuscirà ad eliminare Phoenix. Agape controlla i suoi dischi usando la mente, cosa che gli sarà fatale (difficile non provare un po' di pietà per lui). Le parole conclusive di Lady Isabel sono un riferimento alla cecità di Sirio nel 29° episodio).

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