EPISODIO N°37

IL SACRIFICIO DI TISIFONE

<LA MASCHERA GRIDA! O AMORE O MORTE>

Disegnatori: Tomoko Kobayashi, Kyôko Fukui, Hiroko Sugiura

Personaggi presenti: Pegasus, Tisifone, Ioria, Orione, Dedalus, Argetti, Isabel.

La donna scoppia in lacrime ma continua ad attaccare, pur senza eccessiva convinzione, visto che il ragazzo riesce a schivare ogni colpo. In quel momento un raggio di luce atterra nel bosco, e contemporaneamente si diffonde un'energia cosmica di inaudita potenza, sotto forma di onde dorate. Tisifone riconosce quel cosmo e, terrorizzata, tenta di portare Pegasus in salvo, ma entrambi sono sollevati a mezz'aria dalla potentissima energia e trascinati fino alla base della colonna luminosa. Da essa, avvolto in un'immensa luce dorata e con un mantello bianco sulle spalle, emerge Ioria, con indosso l'armatura d'oro di Leo. Pegasus è stupito alla vista di un'altra sacra armatura, ma Ioria, confermato che ne esistono più d'una, dichiara che la più preziosa è quella di Sagitter, che è in mano dei cavalieri di Lady Isabel. Pegasus risponde che non è così, convincendo Ioria, il quale può facilmente capire dall'espressione degli occhi se qualcuno dice la verità o meno, ma l'obiettivo del cavaliere d'oro è la morte del nemico, e così ciò con fa alcuna differenza. Tisifone supplica Ioria di potersi occupare lei di Pegasus, ma il cavaliere capisce che non lo potrebbe mai uccidere e l'avverte che sta rischiando un'accusa di tradimento. Pegasus afferma che Arles è un folle, innervosendo il nemico, ma Tisifone si frappone tra loro, pronta ad affrontare il cavaliere d'oro. La forza di Ioria è però immensa, tanto da permettergli di annullare il Cobra Incantatore, atterrare la sacerdotessa e lo stesso Pegasus con la sola punta di un dito. Il ragazzo è stupito da un tale, enorme, potere, ma si rialza per combattere, dichiarando di aver saputo da Castalia della tragica morte di suo fratello Micene. Ioria, risposto che il fratello è un traditore e lui vuole riabilitarne il nome, ricorda quando Micene lo allenava, insegnandogli che la forza di volontà è alla base della forza di un cavaliere perché può dominare la forza delle stelle che è dentro ciascun uomo. "Ero legato a mio fratello da un profondo affetto e da una grande ammirazione…era il mio eroe, un esempio da seguire…" afferma, ma ciò durò solo finché Micene non divenne un traditore, e lo stesso Ioria fu cacciato da tutti, per la sola colpa di essere suo fratello. Nel bambino subentrò l'odio, si allenò da solo allo scopo di cancellare le colpe del fratello. Pegasus gli rimprovera di aver preferito credere ad Arles piuttosto che domandarsi una spiegazione per le azioni del fratello e, toltosi la camicia, si prepara a lottare. Il Fulmine di Pegasus però non causa neanche un minimo graffio al nemico, il quale può vedere senza problemi ogni singolo colpo. Ioria rivela poi una sconcertante verità, spiegando che i cavalieri d'oro possono muoversi e lanciare colpi alla velocità della luce, 300.000 Km al secondo, e ciò li rende invincibili, capaci di percorrere circa 7 volte la circonferenza della terra in un solo, fuggente, attimo. Pegasus è sconvolto da un tale potere, a lui troppo superiore, e Ioria aggiunge "Non esiste in natura qualcosa che valga i nostri poteri!". Il ragazzo attacca comunque di nuovo, ma la successiva risposta di Ioria, il "Sacro Leo", è intercettato da Tisifone, che protegge Pegasus col proprio corpo, subendo nella schiena il fascio luminoso. Mentre parte dell'armatura del cobra va in pezzi, Tisifone cade tra le braccia di Pegasus, che le chiede perché ha agito così. La donna, morente, spiega che aveva solo due modi per salvarsi dal disonore: uno era uccidere Pegasus, l'altra era amarlo, ed è stata questa seconda via che alla fine ha preso il sopravvento. Tisifone si dice conscia di non meritare l'amore di Pegasus per il male che ha compiuto, poi, mentre il ragazzo cerca di rassicurarla, ella avverte il suo caldo cosmo e lo supplica di non lasciarsi mai sopraffare dall'oscurità e soprattutto di non odiarla per quanto ha fatto. Ioria è colpito dall'eroismo di Tisifone, che ha dato la vita per colui che amava, e mentre Pegasus scoppia in lacrime, si allontana, affermando che la donna si è sacrificata al posto suo. Furioso, il ragazzo lo ferma, chiedendogli perché non avesse fermato il colpo quando si era accorto di Tisifone, poi brucia il suo cosmo e lo colpisce al volto con un pugno. Ioria, che non ha fatto nulla per fermare o evitare il colpo, spiega di non essersi accorto di Tisifone finché non era troppo tardi, poi, chiesto il perdono di Pegasus, usa il suo cosmo per salvare la donna e, presala in braccio ancora svenuta, si appresta a riportarla al Grande Tempio per guarirla completamente, aggiungendo che comunque tornerà presto per eliminare il cavaliere. Invano Pegasus cerca di convincere Ioria che Arles è malvagio, ma il cavaliere d'oro, pronto ad andarsene, è fermato dalle voci di tre nuovi guerrieri, che gli dicono di lasciare la traditrice ed uccidere il nemico. Costoro, che erano stati probabilmente inviati per controllarlo, sono Orione, Dedalus ed Argetti, cavalieri d'argento. A palazzo, Isabel avverte una grande emanazione cosmica, cui sia il suo cosmo che l'armatura di Sagitter reagiscono. Intanto, i tre cavalieri d'argento provocano Ioria, affermando che rimane il fratello di un traditore, ma sono abbastanza saggi da non forzare troppo la mano, poi si offrono essi stessi di uccidere Pegasus. Il gigantesco Argetti usa una specie di tornado per lanciare in aria il ragazzo, che subito dopo deve subire anche il "Labirinto Oscuro" di Dedalus. I tre cavalieri d'argento si contendono l'onore di uccidere Pegasus, il quale si rammarica di non avere con se l'armatura, intanto un cosmo sconosciuto inizia a diffondersi nell'aria. I tre cavalieri hanno intanto deciso di lanciare in aria Pegasus, chi lo colpirà per primo avrà il diritto di ucciderlo, ma quando Argetti obbedisce, un'energia dorata circonda l'eroe, sul cui corpo si dispone la sacra armatura di Sagitter, con immenso stupore di tutti, Ioria compreso. Il cosmo di Pegasus annienta i tre nemici, che cadono al suolo privi di vita mentre le loro armature vanno in pezzi, poi, mentre il nuovo cavaliere d'oro tocca terra, Ioria si prepara alla lotta.

Censure Mediaset: L'episodio non ha subito censure.

Dati originali: Tisifone: Ophiuchus Shaina. Ioria: Leo Aiolia. Micene: Sagitter Aiolos. Orione: Canis Major Sirius. Dedalus: Mosca Dio. Argetti: Hercules Argeti. Labirinto Oscuro: Dead End Fly. Pegasus con l'armatura d'oro: Sagitter Seiya.

Manga: L'episodio è tratto dal n° 7 del manga. Nell'anime, l'armatura di Sagitter arriva in soccorso di Pegasus dalle profondità di un lago, mentre nel manga si trova, come detto, nella stanza d'ospedale del ragazzo. In quest'occasione l'armatura riacquista la sua vera forma. Nel manga, c'è in più una scena, ambientata in Grecia, in cui Arles rasserena un uomo in punto di morte. Più tardi un servitore vede il volto di Arles e per questo viene ucciso.

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette Yamato e n°19 DeAgostini

Fonti: La costellazione del Leone giace nell'emisfero nord celeste. Ha 25 stelle visibili ad occhio nudo, la più brillante delle quali è Regolo, che si trova quasi esattamente sull'eclittica e permise ad Ipparco di scoprire la precessione degli equinozi. Il nome della costellazione è legato al mito di Ercole che uccise il leone Nemea.

La logica, questa sconosciuta: Tisifone mostra di conoscere l'identità di Ioria, quindi perché lo provocava nel 16° e nel 26° episodio? Ioria dice che nessuno sa quanti siano i cavalieri d'oro, ma ciò è palesemente falso (come detto per la scorsa puntata, è chiaro che sono dodici, uno per casa). I capelli di Ioria sono di colore più scuro in alcune scene che in altre. Pegasus dice che Castalia gli aveva narrato della morte di Micene "per mano di un uomo che portava la maschera", ma questo, oltre ad essere impossibile (il breve scontro tra Micene ed Arles non ebbe testimoni), è anche sbagliato, dal momento che non fu Arles a ferire a morte Micene, ma Capricorn. Quando Tisifone intercetta il colpo di Ioria, vediamo pezzi della sua armatura in aria, ma inizialmente lo schienale è intatto. Orione, Dedalus e Argetti dicono di aver seguito Ioria, ma in quanto semplici cavalieri d'argento, non avrebbero potuto raggiungere il Giappone così in fretta. In questo episodio Ioria vede il volto privo di maschera di Tisifone, eppure negli episodi futuri la donna non prende alcun provvedimento.

Note: Un episodio di mediocre qualità, che ha il pregio di mostrare la forza terribile di Ioria (e per estensione degli altri cavalieri d'oro) e nel quale i sentimenti di Tisifone sono finalmente rivelati. Nel complesso comunque Pegasus non fa una gran figura, ed i cavalieri d'argento sono sprecati. Nell'attaccare Pegasus, Tisifone si trattiene visibilmente, vista la facilità con cui il ragazzo schiva i suoi attacchi. Il cosmo di Ioria, che si manifesta in onde dorate luminose, è in grado di sollevare due persone in aria e di farle volare per brevi distanze. Più avanti vediamo che può anche curare ferite piuttosto gravi. Tisifone riconosce il cosmo di Ioria, ed a quanto pare era a conoscenza dell'identità del ragazzo. Ioria conferma quanto detto da Scorpio nella scorsa puntata, ovvero che l'armatura del Sagittario è la più preziosa tra le 12 corazze d'oro. Ioria sembra in grado di capire dallo sguardo se una persona dice la verità o meno. Il ragazzo fu inizialmente addestrato da Micene, per poi proseguire da solo quando il fratello fuggì con Atena dal Grande Tempio. Questo suggerisce che Ioria è più grande di Isabel di almeno 3 o 4 anni. Ioria conferma che i cavalieri di bronzo lanciano colpi alla velocità del suono, e che quelli d'argento a volte la superano. I cavalieri d'oro si muovono alla velocità della luce (300.000 Km al secondo), e sono quindi in grado di percorrere la circonferenza terrestre circa 7 volte al secondo. Ioria dice che "non esiste in natura qualcosa che eguagli i nostri poteri". Tisifone rivela finalmente quale è la seconda possibilità che una sacerdotessa cui viene visto il volto ha: amare il colpevole (vedi ep29 e 30). Secondo Tisifone, il cosmo di Pegasus è dolce, caldo e riposante. Poco dopo, quando Pegasus si scaglia contro Ioria, il suo cosmo incendia le foglie circostanti. Quando vediamo l'armatura d'oro nel lago, l'elmetto ha già la forma "a diadema" che avrà da questo episodio in avanti. Arles aveva ordinato a Scorpio di seguire Ioria, ma il cavaliere d'oro ha chiaramente trasmesso l'ordine ai cavalieri d'argento. Orione afferma di essere il più anziano tra i tre (infatti vuole il diritto di uccidere Pegasus per "anzianità di servizio"). Questa è la seconda volta in cui l'armatura di Sagitter accorre in aiuto di Pegasus (la prima volta fu nel 14° episodio, contro Phoenix). Dal manga apprendiamo che le costellazioni di Orione, Dedalus e Argetti sono rispettivamente il Cane Maggiore, la Mosca ed Eracle. Il colpo di Argetti, che nell'anime è senza nome, nel manga si chiama "Corneolos" (In greco: Portatore di Bastone).

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