EPISODIO N°60

LA CUSPIDE SCARLATTA

«RISORGI, HYOGA! PRENDI QUESTA MIA VITA»

Disegnatori Eisaku Inouè, Shingo Araki, Michi Himeno

Personaggi presenti: Scorpio, Pegasus, Sirio, Andromeda, Cristal, Albione, Nemes, Reda, Sanzius, Phoenix, discepoli di Albione, viandante.

Mentre è intento nella sua opera curativa, ad Andromeda appare l'immagine di Phoenix, che gli chiede di non sacrificarsi, e subito dopo ricorda uno scontro avuto con Reda durante l'addestramento. In quell'occasione Reda stava per vincere poiché Andromeda non voleva fargli del male, ma poi Nemes ed il ricordo di Phoenix diedero all'eroe la volontà di vincere e la forza di spezzare la catena del nemico. Da quello scontro, Reda guardò sempre con odio Andromeda. Pegasus e Sirio intanto hanno raggiunto l'ottava casa, Scorpio, preoccupati per Andromeda di cui ora hanno capito le intenzioni. Sirio racconta una storia, narratagli dal maestro "L'uomo, da sempre amico degli animali della foresta, giaceva in terra, stanco dal lungo peregrinare. Si avvicinò un orso che al buon viaggiatore portava un pesce, e poi una volpe che a lui portava invece un grappolo di uva. Poco lontano c'era una lepre, triste per non avere nulla da donare all'amico. All'uomo non sarebbero mai bastati il pesce e l'uva, la lepre lo sapeva!". Prima che Sirio finisca di raccontare, Pegasus capisce il finale, la lepre aveva deciso di sacrificarsi per l'amico in pericolo. Pegasus e Sirio sono indecisi se andare avanti o tornare dall'amico, che ha scelto di seguire la difficile strada del sacrificio, come la regina Andromeda, nel mito greco, incatenata si sacrificò per placare l'ira di Nettuno. All'improvviso i due percepiscono il cosmo di Andromeda espandersi fino al punto di sparire, e si voltano verso la settima casa, ma una voce li ferma ed i cavalieri vedono Scorpio, custode dell'ottava casa, avanzare verso di loro. Pegasus e Sirio ricordano che fu proprio Scorpio a distruggere l'isola di Andromeda ed uccidere il suo maestro Albione, e così si preparano ad affrontarlo. Sorridendo però, Scorpio invia loro le "onde di Scorpio", ed i due cavalieri si ritrovano paralizzati "Lo scorpione costringe all'immobilità la preda prima di iniettare in lei il veleno che priva della vita!" pensa Pegasus. Non essendo disposto ad essere sconfitto, Sirio espande il suo cosmo e si libera delle onde ipnotiche per poi scagliarsi con il Drago nascente contro Scorpio. Il cavaliere d'oro evita facilmente il colpo e si gira verso Sirio "Il colpo segreto del Drago nascente, e si che è ben noto. Chissà, forse per il nome non certo per altro!" afferma ironicamente prima di esortare Sirio ad attaccare di nuovo. Dragone raccoglie l'invito e lancia un secondo Drago nascente, ma stavolta Scorpio lo blocca con le mani in modo da rivoltarne il potere contro lo stesso Sirio, che viene travolto dall'impeto del suo stesso colpo. Vedendo l'amico crollare al suolo, Pegasus gli corre vicino e, accertatosi delle sue condizioni, si prepara ad affrontare Scorpio "Mai avevo visto Sirio così a mal partito, nemmeno contro i cavalieri d'oro delle case inferiori. Scorpio ha grande vigoria, ma io non gli sono da meno. Si, perché ho acquisito il settimo senso, da poco è vero, ma chissà, forse da abbastanza da poter rischiare!" pensa l'eroe prima di scagliare il "Fulmine di Pegasus" contro Scorpio. Scorpio non sembra preoccuparsi, ma prima di raggiungere il bersaglio i colpi del fulmine si uniscono in una cometa di luce, cogliendo di sorpresa il custode dell'ottava casa. Il colpo raggiunge Scorpio, ma l'unico risultato che ottiene è quello di fargli cadere l'elmetto. Scorpio spiega a Pegasus che i suoi colpi saranno prevedibili finché non raggiungeranno la velocità della luce, e subito dopo lo scaglia contro una colonna, vicino a Sirio. "Dove siete Andromeda, Cristal, Phoenix? Oh oscurità, ci hai privati del loro aiuto! Siamo rimasti solo io e te, Sirio!" afferma l'eroe ferito prima di alzarsi insieme al compagno. I due cavalieri decidono di attaccare insieme ed uniscono il "Colpo segreto del Drago nascente" ed il "Fulmine di Pegasus", ma Scorpio alza la mano ed usa il suo colpo segreto, la Cuspide Scarlatta, contro i due ragazzi, che vengono colpiti entrambi. Fortunatamente però, non basta una sola cuspide per uccidere il nemico, ne possono essere necessarie fino a quindici "Vi spegnerete molto più lentamente!" afferma Scorpio preparandosi ad usare una seconda cuspide, ma quando sta per colpire, la sua mano è fermata dal cosmo di un cavaliere appena entrato nella casa. Nel voltarsi, Pegasus e Sirio vedono Cristal portare in braccio Andromeda, svenuto. "Le lacrime non si addicono al viso di un cavaliere di Atena, ma come posso non piangere per Andromeda, che ha versato nel mio gelido corpo il caldo soffio della vita. Lui non ha pensato al rischio che stava correndo, ha gettato la sua vita come una foglia abbandonata al vento!" afferma piangendo il cavaliere del cigno. Cristal poi si rivolge a Sirio e Pegasus, esortandoli ad alzarsi. Alle loro spalle, Scorpio recupera l'elmetto e sorride beffardo.

Censure Mediaset: Nessun taglio in questo episodio.

Dati originali: Scorpio: Scorpio Milo. Onde di Scorpio: Restriction. Cuspide Scarlatta: Scarlet Needle

Manga: L'episodio è tratto dal n°10 del manga. Mancano sia l'apparizione dello spirito di Phoenix che il flashback dello scontro fra Andromeda e Reda durante l'addestramento. Quando Sirio e Pegasus parlano, manca la scena in cui avvertono il cosmo di Andromeda esplodere. Manca poi tutto il combattimento tra i due eroi e Scorpio. I cavalieri subiscono infatti le onde paralizzanti, e subito dopo la prima cuspide scarlatta. Quando Cristal arriva, è molto più freddo nel parlare con Sirio e Pegasus.

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°12 Yamato e n°30 DeAgostini

Fonti: La costellazione dello Scorpione giace nell'emisfero sud ed è formata da molte stelle brillanti, fra cui Antares, la principale. La costellazione, che comprende anche due ammassi visibili ad occhio nudo, raffigura abbastanza bene l'animale da cui prende il nome. Il nome Milo è quello di un'isola Greca nell'arcipelago delle Cicladi. L'unico centro abitato, Milos, si trova in un'insenatura nella parte settentrionale. Nel 1820 sull'isola fu rinvenuta la celebre Venere di Milo, tuttora esposta al Louvre.

La logica, questa sconosciuta: Ancora una volta il mito di Andromeda è riportato in maniera errata. Seppur offerta in sacrificio infatti, la regina Andromeda fu salvata da Perseo. Quando Scorpio dice "Sei caduto nella trappola, imprudente!" le sue labbra non si muovono. Scorpio dice che nessuno era mai riuscito a sfiorarlo, ma nel 69° episodio scopriremo che non è vero.

Note: "Scorpio, cavaliere d'oro" L'ennesimo episodio ottimamente realizzato, nonostante sia stato disegnato da due autori diversi: Inoué, che si è occupato della prima metà, e Araki, che si è occupato del combattimento. Il momento di "scambio" tra i disegnatori avviene dopo la scena in cui si vedono Pegasus e Sirio immobilizzati. L'uso congiunto di due disegnatori indica che tutto lo staff era molto impegnato, ed infatti stavano per iniziare le produzioni del secondo OAV e delle prime puntate della serie di Asgard. Come conseguenza di un lavoro tanto frenetico, questo è l'ultimo episodio delle dodici case a cui Araki lavora. Ciononostante, il suo tratto, che predilige la velocità, si adatta benissimo ad un cavaliere come Scorpio, che proprio nella rapidità di attacco ha una delle sue armi migliori. Le scene iniziali dell'episodio riprendono le ultime della puntata precedente. Per qualche motivo, Andromeda si toglie l'elmo (e lo toglie a Cristal) prima di iniziare il processo. Lo scontro fra Andromeda e Reda è avvenuto subito prima dell'ultima prova, come vedremo nel 69° episodio. Durante i combattimenti di addestramento, i contendenti erano armati di catene, verosimilmente prive di qualsiasi potere. In queste scene né Reda né Sanzius hanno sul volto il trucco del 40° episodio. Anche Reda era in lizza per l'armatura di Andromeda, anche se, dopo questa sconfitta, dovette ripiegare su quella che indossa nel 40°episodio. Nel mito narrato da Sirio, la lepre si gettò in un fuoco in modo da offrire il proprio corpo come cibo al viaggiatore. Come Pegasus ricorda, fu Scorpio a distruggere l'Isola di Andromeda. Se si esclude il labirinto di Gemini, è la prima volta che i cavalieri cercano di tornare indietro alla casa precedente. Quando Scorpio usa le onde paralizzanti, i suoi occhi diventano arancioni, mentre quando lancia la Cuspide Scarlatta, l'unghia del suo indice si allunga diventando come il pungiglione di uno scorpione. Come contro Toro e Ioria, Pegasus unisce i colpi del fulmine in una cometa, ma stavolta Scorpio riesce a schivare l'attacco, il cui unico effetto è un sottile taglio sulla guancia destra del custode dell'ottava casa. Secondo il cavaliere d'oro, il fulmine era vicino alla velocità della luce, ma non riesce ancora a raggiungerla, il che conferma che Pegasus non è ancora padrone del settimo senso. Scorpio spiega anche che l'uso del settimo senso si affina con l'abitudine. A quanto pare, bruciando il proprio cosmo è possibile liberarsi dalle onde paralizzanti. Già nel 44° episodio avevamo visto due cavalieri attaccare insieme, anche se con migliori risultati. La Cuspide Scarlatta è l'arma più lenta del grande tempio (perché richiede molteplici colpi), ma anche la più dolorosa. Scorpio sapeva della prigionia di Cristal nella settima casa, ma non della sua liberazione. Sono presenti scene del 40°episodio.

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