EPISODIO N°74

I CAVALIERI DI ASGARD

«NEMICI DAL LONTANO NORD! I LEGGENDARI GOD WARRIORS»

Disegnatori Shingo Araki, Michi Himeno

Personaggi presenti: Pegasus, Sirio, Cristal, Andromeda, Phoenix, Ilda, Thor, Luxor, Artax, Mime, Megres, Mizar, Orion, Toro, Kiki, Mylock, Asher, Black, Geki, Ban, Aspides, Isabel, gente di Asgard.

La battaglia al Grande Tempio è da poco finita, la pace sembra tornata sulla terra, ma, ad insaputa di tutti, eventi importanti stanno accadendo ad Asgard, città sita nelle lande ghiacciate dell'Europa settentrionale, i cui abitanti sono dediti al culto del Dio nordico Odino, guidati dalla celebrante Ilda di Polaris. Vicino al palazzo di Ilda, simile ad un castello e coperto da neve e ghiaccio, si trova l'enorme statua di Odino, raffigurante il Dio, in piedi su un vascello e con in mano una spada. Ilda sta pregando la divinità, in nome del suo popolo, che da sempre vive in quelle terre inospitali, dove il sole è quasi sconosciuto. "Ci è data questa vita per la sicurezza degli uomini, perché la pace regni nell'universo! Di buon grado abbiamo accettato questa sorte, però, ti prego, non abbandonarci! Fa che Asgard ascolti di nuovo la tua voce, che reca conforto!" supplica la donna, ma in quel momento il mare ghiacciato è pervaso da una grande energia, tale che Ilda inizialmente crede che si tratti di Odino. Una voce misteriosa però afferma di essere superiore al Dio di Asgard, per poi tentare di convincere la donna a conquistare Atene, luogo caldo ed assolato, così diverso da quella terra ghiacciata. Ilda risponde che il suo è un popolo pacifico, privo di desideri di conquista, e chiede chi sia a parlarle così. La voce però rifiuta di rivelare la sua identità e sommerge la celebrante con un'ondata d'acqua, gridando "Da questo momento sarai mia schiava! Piegati a me!". Al suo risveglio, Ilda ha un anello d'oro attorno al dito e la sua personalità è radicalmente cambiata. Rialzatasi, la donna, che ora ha una luce malvagia negli occhi, invoca l'aiuto di Polaris, la sua stella, poi decide di liberare dai ghiacci le sette armature del nord, corrispondenti alle sette stelle dell'orsa maggiore e che dovranno essere indossate da sette cavalieri di Asgard. Al suo comando, le sette armature ricompaiono sulla terra, ed Ilda convoca uno per uno i suoi nuovi cavalieri. Poco lontano, una roccia va in pezzi, rivelando un'armatura blu scuro, raffigurante un drago a due teste, e davanti a lei avanza un ragazzo dai capelli chiari e gli occhi azzurri "Principe dei cavalieri e signore di somma virtù, lode a te, Orion, cavaliere di Asgard, favorito di Ilda e supremo difensore delle genti del Nord!" afferma la donna. Altrove, in una caverna vulcanica, dalla lava emerge un'armatura rossa ed argento, raffigurante Slepnir, il cavallo ad otto zampe di Odino. Di fronte a lei vi è un ragazzo, anch'egli con i capelli biondi e gli occhi azzurri "Padrone del caldo soffio del meriggio, lode a te Artax, cavaliere di Asgard!". In un'altra parte di Asgard, il ghiaccio si frantuma e da esso appare un'armatura viola, con l'aspetto di Midgard, l'enorme serpente della mitologia, davanti alla quale vi è un uomo enorme, alto e muscoloso, con in pugno un'ascia "E dopo Orion ed Artax, terzo, ma primo nel cuore di Odino, Thor dal mantello di Mjomnir, che frantuma i ghiacci! Lode a te, cavaliere di Asgard, simile a roccia nel combattere e simile a serpente che nelle spire soffoca la preda!". Nel bosco innevato, un fulmine spacca in due un albero, rivelando un'armatura blu circondata da teschi e cristalli di ametista. Ritto di fronte a lei vi è un ragazzo dagli occhi verdi ed i capelli violetti "Forte della virtù dell'ametista, lode a te Megres, cavaliere di Asgard! E' il taglio dell'ametista viola, che è capace di splendida ma fatale bellezza!". Nelle rovine di un antico palazzo, appare un'altra armatura, anch'essa blu, raffigurante il lupo che uccise Odino, e davanti a lei un ragazzo, con lunghi capelli grigi, circondato da un branco di lupi. "Re incontrastato delle foreste dove i lupi hanno sovranità, lode a te, Luxor! Le zanne dei lupi nelle foreste a te sono schiave!". Vicino ad un lago semi ricoperto dai ghiacci, un ragazzo, con occhi e capelli verdi, assiste all'apparizione della sua armatura, di colore verde scuro, raffigurante una tigre dai denti a sciabola. "Nella corsa veloce ed agile, lode a te, Mizar, cavaliere di Asgard! Le bianche unghie della tigre a te sono proprie, e così la felina agilità nei movimenti!". Infine, nelle profondità di una grotta, un'armatura rossa con la forma di un'arpa risplende davanti ad un ragazzo biondo. "Maestro di dolci, ma fatali melodie, lode a te Mime, cavaliere di Asgard! Le note che la tua lira sprigiona nell'aria sono portatrici di quiete fatale, di quiete eterna!". Ora, con in pugno il suo scettro ed in testa una corona, Ilda ammira i suoi sette cavalieri, inchinati davanti a lei in segno di fedeltà. Qualche giorno dopo, ad Atene risplende il sole, ma all'improvviso l'entrata della seconda casa si ghiaccia e Toro, colto di sorpresa, riesce appena a vedere Mizar correre verso di lui che il guerriero lo colpisce, atterrandolo. A Nuova Luxor, Kiki rincorre le farfalle nel giardino, in compagnia di Lady Isabel, quando Asher, Mylock e gli altri le portano la notizia della sconfitta di Toro. In quel momento i fiori del giardino si ghiacciano ed appare Mizar che, presentatosi, afferma che il suo compito è quello di uccidere Atena. Mizar afferma che era andato al Grande Tempio per trovare Atena, al cui posto ha trovato il custode della seconda casa, poi, rassicuratola sulla salute di Toro, si prepara ad uccidere la fanciulla. Asher e gli altri cavalieri, sebbene privi delle armature, si lanciano contro Mizar, che però li atterra tutti con un colpo solo, ferendoli con i suoi artigli e ghiacciando il terreno. Indossato l'elmo, che finora aveva tenuto sotto il braccio, Mizar corre verso Atena, atterrando sia Mylock che Kiki, ma i suoi artigli sono fermati a pochi millimetri dalla gola della fanciulla dalla catena di Andromeda. Il cavaliere, con indosso un'armatura completamente nuova, appare alle loro spalle, rapidamente seguito da Pegasus, che si lancia dal tetto e colpisce Mizar al volto con un calcio urlando ironicamente rivolto a Lady Isabel "La lasciamo per un attimo, e lei già si va a cacciare nei guai!". Anche Pegasus indossa una nuova corazza, e Kiki la chiama "Pegasus di Fuoco", forgiata da Mur, proprio come "Andromeda la Notte". Mizar si rialza e riconosce i due nemici, delle cui imprese ha sentito parlare perfino ad Asgard, poi si prepara a combattere e dispiega i suoi artigli. Pegasus gli si fa avanti per primo, nonostante Asher lo avverta della sconfitta che costui ha inflitto a Toro, ed entrambi i cavalieri espandono i loro cosmi. Mizar lancia i "Bianchi artigli della tigre" ed affronta Pegasus a mezz'aria, avendo la meglio. L'eroe subisce infatti l'attacco e cade tra i fiori del giardino, immediatamente soccorso da Andromeda, il quale nota che l'armatura dell'amico è semi congelata. Kiki chiede ad Isabel che posto sia Asgard, e la fanciulla lo informa di quel luogo situato tra i ghiacci eterni, aggiungendo che le sue genti sono sempre state pacifiche. Mizar avanza di nuovo, affermando che le stelle del Nord rimpiazzeranno quelle di Grecia ed il popolo di Asgard potrà vivere in un posto baciato dal sole. Pegasus vorrebbe riprendere il combattimento, ma Andromeda, resosi conto che l'amico è ancora debole, si offre al suo posto e scaglia la catena contro il nemico, che a sua volta usa i Bianchi Artigli della Tigre. Inizialmente la catena è ghiacciata, ma subito dopo si libera, stupendo Mizar, il quale decide di spostare il luogo dello scontro nella foresta di querce antistante. Andromeda accetta il cambiamento e lancia la sua arma ad inseguire Mizar. Il cavaliere d'Asgard salta da albero in albero, ma la catena lo raggiunge comunque, mancandolo di poco. Mentre Mizar è nascosto in cima ad una quercia, in mezzo al fogliame, Andromeda ordina alla sua arma di trovare il nemico, e, dopo qualche secondo, ha successo. Mizar però salta verso il sole, la cui luce acceca Andromeda, il quale non riesce così a difendersi dall'attacco del nemico, che lo atterra con i bianchi artigli. A salvare Andromeda da un colpo letale sopraggiunge Phoenix, con indosso l'armatura "Phoenix la Luce". L'eroe espande il suo cosmo per lo scontro, ma è fermato da Pegasus, il quale, ripresosi del tutto, vuole continuare il duello con Mizar. Pegasus lancia il suo Fulmine, ma all'inizio Mizar ne para tutti i colpi. Col passare dei secondi però, questi diventano più forti e veloci, fino a superare le difese del guerriero d'Asgard ed a scaraventarlo al suolo. Mizar si congratula con Pegasus per la sua forza, mai nessuno era riuscito anche solo a colpirlo, ed aggiunge che se il fulmine non ha raggiunto la velocità della luce è stato solo perché lui ha colpito il ragazzo all'addome con i suoi artigli. Pegasus si guarda lo stomaco ed in effetti appaiono le ferite causate dal nemico. Mizar, dopo aver invano detto al nemico di cedere il passo, si prepara ad attaccare di nuovo, ma lo scontro è fermato da Lady Isabel, la quale, ricordato che la battaglia al Grande Tempio è appena finita, non vuole altro sangue, ed aggiunge che ora il cavaliere d'Asgard tornerà da dove è venuto. Pegasus vorrebbe continuare a lottare, ma una voce afferma "Disobbediente come sempre, eh?", ed il ragazzo vede Sirio, appena arrivato insieme a Cristal. I due, con indosso rispettivamente "Dragone di Smeraldo" e "Cigno d'Argento", hanno saputo della seconda casa e sono accorsi per difendere la giustizia. I cinque cavalieri circondano Lady Isabel, e, nel vederli tutti uniti, Mizar decide di tornare ad Asgard, affermando che, pur a conoscenza della loro forza, non li sapeva così risoluti. Egli continua dichiarando che per Asgard la vittoria sarà difficile, ma alla fine arriverà comunque, suscitando le ire di Pegasus, a stento trattenuto da Cristal, poi scompare. Quella sera, a palazzo, Isabel parla ai cavalieri di Asgard, affermando che è strano che Ilda, da sempre amante della pace, si comporti a quel modo. Cristal decide di andare in esplorazione ad Asgard per scoprire qualcosa, mentre Sirio si recherà dal suo maestro per avere informazioni. Isabel annuisce, preoccupata per la nuova minaccia proveniente dal Nord.

Censure Mediaset: Nessun taglio in questa puntata.

Dati originali: Ilda: Polaris Hilda. Mizar: Mizar (Zeta) Shido / Syd. Bianchi Artigli della Tigre: Viking Tiger Claw. Onde del Tuono: Thunder Waves

Manga: L'episodio non esiste nel manga.

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°15 Yamato e n°37 DeAgostini

Fonti: Asgard nella mitologia scandinava era il luogo in cui vivevano Odino e gli altri Dei appartenenti alla stirpe degli Asi. Staccato dalla terra degli uomini (Midgard), poteva essere raggiunto solo attraverso Bifrost, il ponte dell'arcobaleno. Polaris altro non è che la stella Polare, la stella che si trova ad un grado di distanza dal Polo Nord celeste e che quindi ha sempre indicato ai naviganti dove si trovasse il nord. Per il complicato fenomeno astronomico della precessione degli equinozi, la stella polare si sta avvicinando al Polo Nord, e nel 2100 sarà solo a mezzo grado di distanza. Poi però inizierà ad allontanarsi, ed in un lontano futuro non indicherà più il Nord, ed il nome "Stella Polare" dovrà essere dato ad un'altra stella. Hilda è il nome di una delle Valchirie che serve Odino. L'Orsa Maggiore, Ursa Maior in latino, è una costellazione boreale formata da sette stelle. I nomi delle sette stelle sono di origine araba e, dalla testa alla coda dell'Orsa, si chiamano: Dubhe (a), Merak (b), Phecda (g), Megrez (d), Alioth (e), Mizar (z) ed Alkaid (h). Fra esse, Megrez è leggermente meno luminosa. Mizar ha accanto ad essa una piccola stella, Alcor, ed insieme formano un sistema binario. Il nome della costellazione, spesso chiamata anche Grande Carro, deriva dal mito greco di Callisto, una ninfa amata da Zeus che Era in segno di gelosia trasformò in orsa. E' curioso notare che, da uno degli antichi nomi della costellazione, Septem Triones (i Sette Buoi), deriva la parola "Settentrione", che ancora oggi è largamente in uso. Il simbolo di Mizar è la tigre dai denti a sciabola, un mammifero preistorico oggi estinto.

La logica, questa sconosciuta: Vista la resistenza delle armature d'oro, è assurdo che Mizar (o Alcor) possa spezzare l'elmo di Toro con un colpo solo. Avevamo già visto in molte occasioni la villa di Lady Isabel, ma prima d'ora non era mai stata vicina ad una foresta di querce. Chi ha detto ad Asher e gli altri della sconfitta di Toro? La casa del Toro, la seconda, viene sempre chiamata "prima casa". Se Mizar cercava Atena, sarebbe dovuto andare alla tredicesima casa, non alla seconda. Quando Mizar atterra Pegasus, Andromeda, osservandolo, dice "l'elmo è di ghiaccio", ma il ghiaccio è sul pettorale. Isabel sa di Asgard, ma fino a poco tempo fa non sapeva neppure dove fosse il Grande Tempio. La catena di Andromeda avrebbe dovuto accorrere in difesa del padrone anche quando quest'ultimo era abbagliato dal sole. Quando Mizar fa la sua comparsa a Nuova Luxor il suo ingresso è anticipato da una folata di vento gelido che ghiaccia il prato, eppure quando viene inquadrato non c'è più traccia di ghiaccio attorno a lui. Vista la traiettoria che fa nella sua prima comparsa, la Catena di Andromeda avrebbe dovuto annodarsi (così come tutte le volte che viene ripresa quell'animazione, come anche nel terzo film).

Note: "Che cosa state nascondendo, cavalieri di Asgard?!" L'inizio di una storia completamente nuova: dopo 73 episodi in cui Arles era stato l'unico nemico, le cose cambiano del tutto, e vengono introdotti i personaggi di Asgard. Com'è consuetudine delle puntate "indipendenti" dell'anime, tutti i nemici vengono presentati insieme, e non uno ad uno come invece avviene negli episodi tratti dal manga. L'episodio comunque serve anche a far sfilare le nuove armature (esteticamente non all'altezza delle precedenti). Nel manga, queste corazze sono un'evoluzione delle precedenti, ma nell'anime sembra piuttosto il contrario, visto che le nuove corazze lasciano scoperte ampie parti del corpo. Belli come sempre i disegni di Araki, che però, a causa degli impegni legati alla realizzazione del terzo film, non lavorerà ad altre puntate della serie di Asgard. All'inizio dell'episodio, l'abituale riassunto della puntata precedente viene sostituito dalle scene della possessione di Ilda. Asgard dovrebbe trovarsi nella parte più settentrionale della Norvegia, sul mare Artico. La terra è per lo più ricoperta da ghiaccio e neve, ed anche nel mare si notano numerosi iceberg e lastroni di ghiaccio. A quanto si vede, ad Asgard sono principalmente le donne ad accompagnare le preghiere di Ilda. I sette cavalieri di Asgard vengono presentati seguendo l'ordine delle loro stelle, da Dubhe, la stella di Orion, ad Alkaid (o Benetnasch), stella di Mime. Le parole dette a Thor "primo nel cuore di Odino" sono un riferimento al Dio Thor, figlio di Odino nella mitologia nordica. Le armature del Nord non sono state forgiate ora, ma esistevano già, quindi in passato altri cavalieri le hanno indossate. Mizar raggiunge direttamente la seconda casa, il che implica che Mur sia tornato nello Jamir. Il cavaliere d'ariete non ha ancora riparato il corno d'oro dell'elmo del Toro. Quando Toro cade, c'è del ghiaccio sulla sua armatura (cosa visibile anche nell'immagine sottostante), il che deve far supporre che il colpo di Mizar fosse allo zero assoluto. D'altra parte, Mizar potrebbe aver semplicemente ghiacciato l'aria attorno all'armatura del Toro, come fece Cristal con Scorpio nel 61°episodio. Asher e gli altri sembrano vivere a palazzo insieme a Lady Isabel e Mylock, mentre non c'è traccia dei cavalieri di acciaio, che nel 41° episodio erano rimasti a Nuova Luxor. Evidentemente, dai fatti del 73° episodio è passato un po' di tempo, forse un mese, ed infatti Pegasus e gli altri si sono completamente ristabiliti. A giudicare dai fiori e le farfalle nel giardino di Isabel, l'episodio è ambientato in primavera. La protezione per il mento ed le quattro zanne dell'elmo di Mizar sono a scatto e compaiono solo quando il cavaliere ha indossato il copricapo. Pegasus ed Andromeda inizialmente non sapevano della sconfitta di Toro. Siccome Asher e gli altri ne erano a conoscenza, i due non vivono a palazzo, ma nelle loro rispettive abitazioni (Pegasus alla darsena, Andromeda al porto). La storia della corsa alle dodici case è giunta persino ad Asgard, e così Mizar conosce di fama i nemici. Il cosmo di Mizar è paragonabile a quello dei cavalieri d'oro, ed infatti i suoi colpi sono alla velocità della luce. Isabel sa di Asgard e di Ilda. La scena in cui i colpi di Pegasus aumentano di velocità fino ad avvicinarsi a quella della luce rispecchia quella del duello tra il cavaliere e Gemini, nel 72°episodio. Sirio e Cristal erano inizialmente lontani, forse in Cina e Siberia, ma sono tornati dopo aver saputo della sconfitta di Toro. Il salotto in cui i cavalieri parlano in serata sembra quello in cui si trovavano all'inizio del 20° episodio. Le nuove armature di Pegasus, Andromeda e Phoenix si chiamano rispettivamente Pegasus di Fuoco, Andromeda la Notte e Phoenix la Luce. Questi nomi sono stati attribuiti solo per facilitare la vendita dei modellini, ed infatti nella versione originale giapponese le corazze non hanno nome.

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