EPISODIO N°87

IL CAVALIERE SENZA PIETA'

«DEMONE DELL'AMETISTA! IL CIMITERO DEI CAVALIERI»

Disegnatori Nobuyoshi Sakasado

Personaggi presenti: Megres, Castalia, Pegasus, Sirio, Andromeda, Cristal, Phoenix, Orion, Mizar, Ilda, Isabel, Flare.

A palazzo, la discussione tra Mizar, Orion e Megres continua. "Fino ad ora abbiamo combattuto con lealtà e coraggio, e abbiamo sempre perso. Ho deciso di cambiare tattica, non avrò più pietà!" afferma quest'ultimo. Megres chiede ad Orion il permesso di agire a modo suo, ma il cavaliere esita. In quel momento sopraggiunge Ilda, che ha sentito della sconfitta di Mime. Orion conferma la notizia, ma prima che possa proseguire, Megres interviene nella discussione e chiede alla regina di avere carta bianca, se non altro in nome dell'amicizia tra le loro famiglie. "Conduci la battaglia come più ti aggrada" acconsente Ilda allontanandosi. Soddisfatto, Megres si alza in piedi e, dopo aver usato il suo cosmo per provocare Orion, colpevole di aver esitato a dargli il permesso, esce dal palazzo. Intanto, Pegasus, pur rallentato dal dolore delle ferite, continua ad avanzare, e così fanno Cristal ed Andromeda, mentre Phoenix è ancora svenuto accanto al cadavere di Mime. Altrove, Sirio finalmente si risveglia e scopre di avere ancora in mano lo zaffiro di Luxor. Nonostante il suo corpo sia semi congelato, il ragazzo inizia la scalata per uscire dal crepaccio, resa più difficile dalla roccia liscia e priva di appigli. Fuori dal palazzo, Megres pensa a quanto sia cambiata Ilda, che in passato non aveva apprezzato la sua astuzia. Poco tempo prima infatti la donna l'aveva scacciato per via della sua ambizione e degli inganni che ordiva per ottenere più considerazione. Megres si incammina nella foresta, ma all'improvviso nota qualcuno che corre tra gli alberi e lo insegue. L'intruso è troppo veloce per essere un cavaliere avversario, ma dopo un breve inseguimento ed un accenno di lotta finalmente Megres lo raggiunge. Si tratta di Castalia, evidentemente giunta ad Asgard per aiutare i cavalieri. La donna cerca di evadere le pressanti domande del nemico, ma il cavaliere capisce dalla maschera che si tratta di una sacerdotessa guerriera, e ben presto indovina che è li per Pegasus. I due si affrontano e Megres le mostra delle teche di ametista al cui interno sono intrappolati degli scheletri umani. Megres vuole usare la donna come esca per Pegasus, ma dopo un iniziale vantaggio si trova in difficoltà sotto i suoi colpi e viene atterrato. Con un gesto improvviso però spruzza dell'acido sulla maschera di Castalia e poi la colpisce duramente. Poco lontano, Pegasus avverte il cosmo dell'insegnante e capisce che è in difficoltà. Castalia intanto usa il Volo dell'Aquila Reale, ma commette l'errore di lanciarlo due volte di fila e così Megres ha la meglio. La donna cade ferita al suolo e Megres ha la possibilità di lanciare il suo colpo segreto, la Teca Viola dell'Ametista. Castalia viene così imprigionata ed il suo cosmo diventa impercettibile. Pegasus, sempre più preoccupato per l'insegnante, entra nella foresta e ben presto trova il nemico. Megres si presenta e chiede "Preferisci combattere con me per lo zaffiro di Odino o per la salvezza della tua amata Castalia?" in modo da scegliere con quale arma ricattarlo. Pegasus però evade la domanda e, schivata la Teca Viola dell'Ametista, travolge l'avversario con il suo Fulmine. Megres si finge sconfitto per attaccare di sorpresa, ma Pegasus non si lascia cogliere di sorpresa ed usa la Spirale di Pegasus. "Dimmi dov'è Castalia e poi consegnami lo zaffiro di Odino!" ordina al nemico, ma così facendo svela involontariamente che fra le due cose è Castalia quella a cui tiene di più. Ridendo per la scoperta, Megres gli mostra la bara di ametista, aggiungendo che presto la sua forza vitale le sarà sottratta dal cristallo e la donna morirà. Telepaticamente, Castalia dice a Pegasus di proseguire, ma il ragazzo non vuole prendere in considerazione quell'ipotesi. Megres allora lo ricatta, dicendo che per prendere il suo zaffiro dovrà ucciderlo, ma in questo caso nessuno potrà liberare Castalia, mentre per ottenere la liberazione della donna dovrà dargli lo zaffiro di Thor e rinunciare alla lotta. Pegasus si prepara ad attaccare, ma Megres lo ferma facendo leva sulla riconoscenza che lo lega alla sacerdotessa e gli chiede lo zaffiro di Thor. Incerto sul da farsi, Pegasus resta immobile.

Censure Mediaset: Non ci sono stati tagli in questo episodio

Dati originali: Megres: Megrez (Delta) Alberich. Teca Viola dell'Ametista: Ametist Shield

Manga: L'episodio non esiste nel manga.

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°17 Yamato e n°44 DeAgostini

Fonti: Alberich, Alberico in Italia, è il re degli elfi nella mitologia germanica, ed è più noto col nome di Oberon. L'ametista è una variante violetta del quarzo. Il personaggio di Megres potrebbe essere ispirato a quello del Dio Loki, non particolarmente forte ma pericolosamente astuto.

La logica, questa sconosciuta: Tutte le ferite dello scontro con Luxor sono sparite dal corpo di Sirio. Non è chiaro come fa Megres ad indovinare che Castalia è ad Asgard proprio per Pegasus, le parole che dice alla donna non hanno del tutto senso. L'errore di Castalia è incredibilmente ingenuo, specie considerando che la donna è stata anche un'insegnante.

Note: "La lealtà è un lusso che ora non possiamo permetterci" Un episodio altalenante, che serve soprattutto a mostrare i tratti principali della personalità di Megres. La puntata non è preceduta dall'abituale riassunto iniziale. In quanto vice di Ilda, Orion è alla guida dei cavalieri del nord, e quindi Megres chiede il suo permesso per agire. A quanto pare però, non corre buon sangue tra i due compagni. Come Luxor, anche Megres porta il nome della sua famiglia. Il casato dei Megres deve essere di origini abbastanza antiche ed è sempre stato fedele alla corona di Asgard. Per di più, pare che in passato ci sia stata amicizia tra la famiglia di Megres e quella di Ilda. Accanto a Sirio nel burrone c'è il corpo del lupo capobranco, che evidentemente è morto in seguito all'impatto con le rocce. A causa del freddo, il corpo e l'armatura di Sirio sono coperti da un leggero strato di ghiaccio. Dal flashback scopriamo che Megres usava la sua astuzia per ordine inganni e salire in considerazione. Visto il rapporto conflittuale con Orion, è probabile che ambisse al suo ruolo di vice. Per queste colpe, Ilda aveva scacciato l'uomo dal palazzo. Paragonata alle altre armature del nord, quella di Megres copre una percentuale minore del corpo. Scopriremo le ragioni della presenza di Castalia ad Asgard nel 91°episodio, ma il suo arrivo è provvidenziale per Megres, che sconfiggendola può dare il via ai suoi ricatti. Evidentemente le sacerdotesse di Atena sono le sole ad avere il volto coperto da una maschera. Dicendo "Hai indovinato tutto!" Castalia conferma implicitamente di essere lì per amore di Pegasus. Ciò è interessante, perché, sebbene non avesse mai nascosto il suo affetto per l'allievo, la donna non aveva mai neanche mostrato di esserne innamorata. Megres insinua che sia Dragone il cavaliere amato da Castalia. Non sappiamo se è stato Megres ad imprigionare tutti quei corpi nei cristalli di ametista o se hanno contribuito anche i cavalieri che in passato hanno indossato la sua armatura, ma è molto probabile che almeno alcuni di loro siano opera sua. Col passare del tempo, un corpo rinchiuso nell'ametista muore, e di lui non restano che lo scheletro e le vesti. A giudicare da quello che avevano indosso, gli scheletri intrappolati sembrano essere di soldati. Il primo colpo segreto che Castalia lancia a Megres sembra la Meteora Pungente, ovvero la versione base del Fulmine di Pegasus. Castalia aveva già usato questo colpo contro Moses nel 24°episodio. Il bracciale destro dell'armatura di Megres può spruzzare piccola quantità di acido. Secondo Megres è pericoloso essere imprigionati nell'ametista "in condizioni imperfette". Nei prossimi episodi scopriremo che è necessario che il nemico abbia almeno una ferita per poter essere intrappolato. Con il suo cosmo Megres può creare giochi di luce per attirare l'attenzione di qualcuno. Com'era prevedibile, è principalmente la riconoscenza per l'investitura a legare Pegasus a Castalia.

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