EPISODIO N°90

L'ORSA MAGGIORE

«SUPERA L'HANDICAP DI PEGASUS! IL COSMO DEL DRAGONE»

Disegnatori Mitsuo Shindô, Tatsuya Furukawa, Takeyuki Suzuki

Personaggi presenti: Megres, Sirio, Pegasus, Cristal, Andromeda, Castalia, Orion, Mizar, Ilda, Maestro dei Cinque Picchi, Isabel.

Sirio viene messo in difficoltà dagli assalti degli alberi e ben presto un ramo lo intrappola, stritolando. Dragone rifiuta di cedere lo zaffiro di Luxor ed in suo aiuto giunge la voce del maestro che gli dice "Devi renderti leggera brezza e impercettibile come un alito di vento". Sirio si concentra e né Megres né le anime della natura riescono più a percepire la sua presenza. Le anime si ritirano e Dragone, libero, si prepara ad attaccare. Non appena lo fa però, gli spiriti maligni avvertono di nuovo la sua presenza ed i rami tornano ad attaccarlo. Di nuovo il cavaliere resta immobile, ma purtroppo fermando le anime non ferma anche Megres, che lo attacca e poi, per distrarlo, accenna al rischio che stanno correndo Pegasus e Castalia. Il cavaliere non sa bene cosa sia successo ai due, le cui bare d'ametista sono in un'altra parte della foresta, e così la sua concentrazione si rompe ed il ragazzo, preoccupato per gli amici, cerca di distruggere gli alberi ma viene rapidamente atterrato. Rialzatosi, Sirio riprende a concentrarsi, fermando temporaneamente le anime della natura. Per distrarre il nemico, Megres gli svela allora i suoi piani di conquista, e Dragone, indignato, si muove e viene colpito da un ramo. Megres racconta di aver letto in un antico libro che un giorno un uomo del suo casato sarebbe stato destinato a salvare la regina di Asgard da una minaccia aliena. Il libro parlava anche dell'anello del Nibelungo, dei sette zaffiri, di Balmunk e dei sette cavalieri del nord. Megres pensò inizialmente di essere lui il destinato a salvare Ilda, cosa che gli avrebbe donato gloria eterna, ma poi pensò "Perché limitarsi a questo?" e sognò di ottenere la spada per avere il potere assoluto e soggiogare la terra. L'occasione venne quando Ilda, posseduta dall'anello, richiamò le sette armature, rendendo quindi possibile la conquista degli zaffiri. La venuta dei cavalieri di Atena diede a Megres il pretesto di cui aveva bisogno per dare il via ai suoi piani. "Sei folle!" afferma Sirio alle sue parole, per poi continuare indignato "Folle perché per un sogno irrealizzabile mediti di uccidere la tua regina e i cavalieri tuoi amici. Da me vuoi lo zaffiro di Luxor?! Non te lo darò mai! Preferisco perire nel tentativo di impedirtelo! Megres, la tua mente è malata!" grida prima di attaccare. Per alcuni secondi, l'eroe riesce a respingere gli assalti delle anime della natura, ma ben presto è obbligato a fermarsi e concentrarsi. Dragone ignora le provocazioni di Megres, ma è consapevole che non può vincere restando immobile. Intanto, Andromeda è finalmente arrivato ai piedi del palazzo. Nella foresta, Megres, consapevole di essere ancora in vantaggio perché l'avversario non può muoversi, si lancia all'attacco e centra il cavaliere, facendogli crollare addosso un albero. La caviglia di Sirio resta intrappolata sotto l'immenso tronco e Megres ne approfitta per colpirlo con un calcio. Ora che Dragone è ferito, Megres può usare la Teca dell'Ametista contro di lui. Il ragazzo rischia di essere intrappolato, ma all'ultimo momento riesce a sollevare lo scudo, che respinge la tecnica nemica. Deciso a rischiare il tutto per tutto, Sirio si toglie l'armatura, scudo compreso, con un gesto improvviso, e dichiara "Devo inchinarmi di fronte al più forte!". Ormai certo della vittoria, Megres lancia la Teca d'Ametista, ma Sirio, finalmente libero di muoversi, reagisce con il Colpo Segreto del Drago Nascente. Entrambi i cavalieri subiscono in pieno la tecnica nemica, ma il colpo di Sirio è mortale e Megres crolla a terra privo di vita e perde lo zaffiro. Stremato però, anche Sirio sviene. Contemporaneamente alla morte di Megres, le teche di Castalia e Pegasus vanno in pezzi, e ben presto i due si riprendono. Mentre, poco lontano, anche Cristal riprende i sensi ed osserva inorridito i corpi di Sirio e Megres, Pegasus cerca di prendersi cura di Castalia. La donna però lo schiaffeggia e lo esorta a proseguire senza perdere tempo, avvisandolo di stare attento a Mizar. In quel momento, Cristal raggiunge i due amici e mostra loro i quattro zaffiri recuperati da Sirio, che, prima di svenire per la stanchezza, gli ha detto di andare avanti senza di lui. Benché preoccupato per Castalia, Pegasus riprende la corsa con Cristal, mentre la donna sviene nella neve. A palazzo, Mizar rassicura Ilda affermando che, anche se i nemici possiedono cinque zaffiri, per vincere hanno bisogno servono tutti e sette.

Censure Mediaset: Non ci sono stati tagli in questo episodio

Dati originali: Megres: Megrez (Delta) Alberich. Teca Viola dell'Ametista: Ametist Shield. Anime della Natura: Nature Unity

Manga: L'episodio non esiste nel manga.

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°18 Yamato e n°45 DeAgostini

Fonti: Alberich, Alberico in Italia, è il re degli elfi nella mitologia germanica, ed è più noto col nome di Oberon. L'ametista è una variante violetta del quarzo. Il personaggio di Megres potrebbe essere ispirato a quello del Dio Loki, non particolarmente forte ma pericolosamente astuto. L'idea che le piante, le acque e la terra siano abitate da spiriti è comune sia nella mitologia greca (le ninfe) che nel folclore europeo medievale.

La logica, questa sconosciuta: Nel flashback dello scorso episodio Libra poteva lanciare il Drago Nascente senza essere attaccato dalle anime della natura. Sirio aveva già subito diversi colpi dagli alberi, quindi Megres poteva tentare già prima la Teca dell'Ametista. Quando Megres lancia la prima volta la Teca, i capelli di Sirio sono spinti in avanti invece che all'indietro. Quando Sirio sviene, lo zaffiro di Luxor è accanto a lui, ma è impossibile che lo abbia tenuto in mano per tutto il combattimento perché le sue mani sono sempre state alternativamente aperte in qualche scena. Forse non è il momento, ma Pegasus potrebbe chiedere a Castalia qualcosa di Patricia. Sulla maschera di Castalia non c'è traccia dell'acido che Megres aveva spruzzato nell'87° episodio. Come nella scorsa puntata, Ilda ed i suoi cavalieri non dovrebbero parlare degli zaffiri. Quando Megres colpisce Sirio allo stomaco lo fa con il pugno sinistro, ma nell'immagine immediatamente precedente carica il destro (grazie a Fenrir per la segnalazione).

Note: "Megres, la tua mente è malata!" Un episodio non entusiasmante ma interessante sotto vari punti di vista. Megres è probabilmente il più monodimensionale tra i personaggi di Asgard, ma è triste notare che grazie alla sua slealtà riesce a sconfiggere tre cavalieri, e se non fosse per l'aiuto del maestro, raramente così diretto, forse avrebbe avuto la meglio anche su Dragone. Megres non è puramente malvagio come lo era Cancer, non uccide per il piacere di farlo, ma l'ambizione e la sete di potere, oltre ad una naturale predisposizione, lo rendono pronto a tutto. D'altra parte, la presenza di almeno un vero "cattivo" per serie (Cancer, Lemuri) è necessaria e dà un tocco di realismo alla storia. E' ironico che alla fine Sirio vinca battendolo proprio sul suo campo: l'astuzia. L'episodio, stavolta anticipato dal riassunto, incomincia mostrando le ultime scene del precedente. E' implicito che le anime della natura non "vedono" nel senso stretto del termine, ma avvertono la presenza del nemico, tanto più evidente quando questo si muove. Concentrandosi, Sirio diventa impercettibile e quindi le anime, convinte che non sia più lì, si ritirano. Purtroppo, muovendosi anche minimamente Sirio rende di nuovo nota la sua presenza. Megres, che sembra l'unico a poter parlare alle anime della natura, dice loro che Sirio è malvagio. Questo potrebbe confermare che la natura è fondamentalmente benigna. Sirio non sapeva che Pegasus e Castalia fossero imprigionati nelle bare di ametista, quindi nell'attraversare la foresta non era passato per la zona in cui si trovano i due. E' interessante notare che Dragone chiama principalmente Pegasus, a riprova della forte amicizia che esiste tra i due. Pegasus e Castalia sembrano poter sentire quello che succede fuori dalla teca, ma una volta liberi non ricordano più nulla, ed infatti Pegasus è stupito della presenza di Cristal e Sirio. La famiglia di Megres, che sappiamo nobile (episodio 87) possiede un palazzo, al cui interno c'è anche una biblioteca. Uno dei libri in essa conservati è chiamato "libro del destino" e pare che su di esso sia scritto, seppur vagamente, il futuro di Asgard. Il libro affermava che un giorno un Megres avrebbe salvato Asgard da una crisi esterna e prevedeva la minaccia dell'anello e la storia di Balmunk e degli zaffiri. Ciò si offre ad una doppia interpretazione: o il Megres cui si riferisce il libro non è quello attuale, e quindi in futuro Asgard sarà di nuovo in pericolo, oppure, come diceva Phoenix nel flashback del 41°episodio, il destino non è scritto ed immutabile ma può essere cambiato dalle azioni degli uomini. Subito dopo aver letto il libro, Megres aveva pensato di essere lui l'uomo destinato a salvare Asgard, ma poi era stato trascinato dal desiderio di potere, confermando che l'ambizione è la causa principale della sua malvagità. E' confermato che solo Ilda (probabilmente in quanto celebrante) poteva richiamare le armature del nord (e quindi gli zaffiri). Forse è per questo motivo che Megres la teneva d'occhio nell'88° episodio. Rispetto alla scorsa puntata, Orion e Mizar hanno indossato di nuovo le armature. Megres è anche capace di lanciare attacchi energetici, seppur non molto potenti. A quanto pare un cavaliere non può lanciare due colpi contemporaneamente, quindi lanciando la Teca Viola dell'Ametista Megres ha interrotto il suo influsso sulle anime della natura, permettendo a Sirio di muoversi ed usare il Drago Nascente. Quando Sirio si toglie l'armatura, il tatuaggio del drago non è sulla sua schiena, segno che il cavaliere non ha raggiunto il cosmo ultimo. Se si osserva con attenzione lo sfondo dietro Pegasus e Castalia, vediamo che alla morte di Megres tutte le teche spariscono, quindi erano tutte opera del cavaliere. E' la prima volta che vediamo Castalia schiaffeggiare Pegasus, anche se è probabile che lo abbia già fatto altre volte in passato. Sirio ha dato a Cristal anche il suo zaffiro, quindi il cavaliere del cigno ha in pugno quelli di Thor, Luxor, Artax e Megres stesso. Nel prossimo episodio scopriremo in dettaglio il motivo per cui Castalia avvisa (vagamente) Pegasus su Mizar. Come nel 65°episodio, è Cristal ad esortare l'amico ad andare avanti senza esitare. Una delle scene degli attacchi di Sirio (la prima) è tratta dall'80°episodio, infatti il ragazzo ha gli occhi chiusi. Vediamo anche immagini dell'88° e dell'84° episodio.

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