EPISODIO N°99

FINE O INIZIO?

«ATENA! L'ETERNA PREGHIERA DEI NOBILI CUORI»

Disegnatori Mitsuo Shindô, Tatsuya Furukawa, Takeyuki Suzuki, Shori Isshi

Personaggi presenti: Ilda, Pegasus, Sirio, Cristal, Andromeda, Phoenix, Isabel, Castalia, Tisifone, Kiki, Flare, Nettuno, Syria, soldati marini.

Fiducioso in Odino, Pegasus sferra il suo fendente contro Ilda, il cui diadema va in pezzi per l'impeto del colpo. Mentre il mantello le vola via, la donna crolla a terra, e nello stesso momento l'anello del Nibelungo si spezza in due metà e scompare nel nulla. La gioia per la vittoria però dura pochissimo, Pegasus è inorridito nel vedere Ilda al suolo, apparentemente priva di vita. In un lampo di luce l'armatura di Odino e la spada Balmung abbandonano il cavaliere, e nello stesso momento un lago di sangue si allarga sotto il corpo di Ilda. Al picco ghiacciato, Isabel cede alla fatica e sviene. Pegasus avverte la scomparsa del cosmo di Isabel, e, mentre Asgard inizia a tremare in preda ad un violento terremoto, causato dallo scioglimento dei ghiacci, pensa "E' successo, ciò che più temevo è successo: non ho salvato Atena, non ho salvato la pace per gli uomini, ed ho privato della vita… Ilda!". Disperato, il cavaliere si inginocchia a terra, ed anche gli altri eroi piangono la scomparsa di quella che era l'ultima speranza. La terra continua a tremare in tutta Asgard, anche vicino ai corpi dei cavalieri del Nord, ma Pegasus quasi non se ne accorge per la disperazione, ed urla la sua rabbia contro Odino, colpevole di aver tradito la sua fiducia e di aver lasciato morire Ilda. Improvvisamente però, il sangue di Ilda inizia a splendere e, sotto gli sguardi incerti dei cinque cavalieri, tutti di nuovo in piedi, la donna si rialza ed avanza verso di loro. Ignorati i ragazzi però, Ilda stringe la lama di Balmung ed invoca "Ti prego, Odino, aiutami, vieni in mio soccorso! Espierò le colpe di cui mi sono macchiata! Posso farti dono della vita se lo chiedi, purché Atena e l'umanità siano salve!" La donna piange ed espande il suo cosmo, pregando il Dio di fermare lo scioglimento dei ghiacci e salvare Asgard e Atena "Ripristina i ghiacci di Asgard!". Compreso che la donna è dalla loro parte, i cavalieri e Tisifone si incamminano verso il picco ghiacciato. Ilda chiede perdono per la morte dei cavalieri del nord, ma tutto ciò sembra non bastare, visto che il mare sta iniziando ad invadere Asgard. Ma la donna, le cui lacrime si diffondono in tutto il regno, stringe la spada ancora più forte, al punto da sanguinare, e continua nella sua preghiera, stavolta rivolgendosi ad Atena "Lady Isabel, perdona le mie azioni, erano guidate da un'insana sete di potere. Perdonami se non ho saputo contrastare l'influsso dell'anello del Nibelungo, e se ho subito la volontà di Nettuno. Ho fallito, ed ho fatto accadere cose terribili sotto l'influsso dell'anello, ho visto la fine dei cavalieri a me fedeli, li ho visti ad uno ad uno cadere in combattimento, li ho visti subire una terribile sorte e per colpa mia, perché loro in me credevano." dichiara, e davanti ai suoi occhi ricompaiono le tristi immagini dei cavalieri di Asgard, tutti caduti in suo nome. "Nettuno mi privò della volontà, rendendomi schiava dell'anello maledetto, ma dentro di me ero la stessa, la stessa di sempre! Dovetti assistere con gli occhi del cuore alla rovina che mi vedevo attorno! Ero costretta a farlo, perché Nettuno mi aveva lasciata cosciente delle mie azioni, mi aveva lasciata in balia del male che commettevo. Era come se la mia anima, prigioniera in un angolo nascosto, assistesse alla crudeltà in me, e non riuscivo a ribellarmi… l'anello del Nibelungo non me lo consentiva. La perdita dei migliori uomini del nord avrebbe dovuto smuovermi… ma non l'ha fatto. Ero prigioniera, irrimediabilmente prigioniera dell'anello del Nibelungo, prigioniera di Nettuno. Perdonami se non sono riuscita. Avrei dovuto farlo, ad ogni costo!" piange la celebrante. Pegasus e gli altri, cui si è unita anche Castalia, hanno intanto raggiunto il picco ghiacciato, ed osservano preoccupati la marea che sale e rischia di sommergere Atena. Ilda continua nella sua preghiera finché, spossata, cade in ginocchio, ma proprio quando anche il palazzo sembra sul punto di crollare, il cosmo di Odino si espande attraverso l'armatura, ed i ghiacci di Asgard si ricompongono. Le acque del mare si congelano, e sotto gli occhi dei cavalieri, il cosmo di Isabel appare, mostrando che la donna è viva. "La pace può tornare sulla terra!" grida Pegasus mentre la fanciulla espande il suo cosmo e si rimette faticosamente in piedi. "Pegasus, grazie!" sono le sue prime parole, e tutti i presenti si commuovono nel vederla sana e salva. Accorre anche Ilda, stanca ma viva, e chiede nuovamente perdono ad Isabel ed a Flare. Attraverso il suo cosmo, Isabel rincuora Ilda, chiedendole solo di governare per sempre Asgard nella pace. Ilda acconsente, affermando che sia l'armatura di Odino che gli spiriti di Orion e gli altri l'aiuteranno nella sua opera. Isabel sorride, ma proprio quando tutto sembra finito, nel mare alle sue spalle compare un vortice, e tutti vengono travolti da un'onda gigantesca, perdendo i sensi. Al risveglio, Pegasus ed i cavalieri osservano con gli occhi sbarrati il picco ghiacciato: Isabel è scomparsa. "Nettunooooo" grida furioso il ragazzo, ed infatti nel suo tempio sottomarino il Dio dei Mari stringe il corpo della fanciulla.

Censure Mediaset: Nel flashback delle morti dei cavalieri del nord, tagliata, in modo peggiore rispetto alla prima volta, la scena in cui Thor muore.

Dati originali: Ilda: Polaris Hilda

Manga: L'episodio non esiste nel manga, ma le scene finali corrispondono, appena, ad alcune scene del n°14, in cui Isabel si consegna spontaneamente a Nettuno per proteggere i cavalieri e l'umanità.

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°19 Yamato e n°50 DeAgostini

Fonti: Odino è il Dio principale della mitologia nordica. Per maggiori informazioni su di lui vi rimando alla sezione mitologica del sito.

La logica, questa sconosciuta: Come nell'episodio precedente, l'abito di Pegasus cambia colore dal blu al rosso. Il cosmo scompare soltanto quando una persona muore, quindi quello di Isabel dovrebbe indebolirsi, non svanire. Le posizioni di tutti i cavalieri a terra sono diverse rispetto allo scorso episodio. I volti di Andromeda e Phoenix non sono più macchiati di sangue, ed i bracciali di stoffa di Sirio sono scomparsi. Accanto al corpo di Mime c'è la sua cetra, ma nell'86°episodio lo strumento era andato in pezzi prima della morte del cavaliere. Che fine ha fatto il mantello di Alcor? Le ultime parole di tutti i cavalieri del nord sono leggermente diverse da quelle degli episodi di provenienza. Anche se i cavalieri seguono la strada più breve, il tempo che impiegano per arrivare al picco ghiacciato è comunque troppo poco, specie considerando che mantengono un'andatura sostenuta. In alcuni vecchi episodi, il picco sembrava molto più piccolo di ora. Per un cavaliere non dovrebbe essere difficile saltare e portare Isabel al sicuro sulla terra ferma. nell'episodio 94, Phoenix distrugge completamente il bracciale e il coprispalle sinistri di Alcor; ma quando viene fatta la panoramica dei cavalieri di Asgard caduti, il bracciale di Alcor appare integro. L'unico pezzo mancante è il coprispalle. Anche la parte del busto dove alloggiava quest'ultimo appare privo di crepe.

Note: "E' con noi!" Un commovente episodio, degna conclusione della saga di Asgard, che fin dall'inizio aveva deciso di puntare sui sentimenti più che sulle battaglie. All'altezza il doppiaggio, che, specie nel bellissimo flashback delle morti dei cavalieri del nord, evidenzia più che bene il dolore al quale era stata sottoposta Ilda durante la sua "possessione". In appendice è interessante notare il buon lavoro di approfondimento psicologico fatto su Pegasus nelle scene in cui crede di aver ucciso Ilda. Intrigante il finale, con l'improvvisa apparizione di Nettuno. Evidentemente la preghiera di Isabel rallentava lo scioglimento dei ghiacci molti di più di quanto si era intuito negli episodi precedenti. Appena la ragazza sviene, i ghiacci sui quali poggia Asgard iniziano a cedere, causando il terremoto che devasta il regno. Tra i cavalieri del nord vediamo a terra anche Alcor e Mizar, segno che il cavaliere ombra è svenuto, o forse anche morto, a causa della stanchezza. Non c'è invece traccia di Megres. A causa del terremoto, la croce di legno che Cristal aveva posto a memoria di Artax cade. Quando Ilda prega, da Asgard si innalzano sette fasci di luce, probabilmente gli stessi che nel 74° episodio avevano permesso la ricomparsa delle armature del nord. A quanto pare, Ilda era cosciente di quel che accadeva mentre era sotto il dominio dell'anello, ma non poteva far nulla per opporsi. Evidentemente nel raggiungere il picco ghiacciato i cavalieri passano dalla foresta e prendono con loro anche Castalia. Questo suggerisce che seguano la strada fatta da Sirio all'andata, visto che era sembrata la più breve. L'abito di Isabel è scollato anche dietro la schiena. Per la prima volta vediamo il volto di Nettuno. E' importante notare che, in ginocchio accanto a lui, c'è anche Syria, che quindi è sopravvissuto all'attacco di Orion (vedi 110°episodio). I flashback includono immagini degli episodi 74, 77, 80, 82, 86, 90, 93, 95, 97 e 98.

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