SAINT SEIYA EPISODE G N°1

COLUI CHE SPLENDE

Personaggi Presenti: Aioria, Shaka, Lythos, Galan, Grande Sacerdote, incappucciato, Cronos, abitanti di Atene, cavalieri in addestramento del Grande Tempio.

Data: Incerto. Probabilmente 15 Aprile 1979.

Lunghezza: 39 pagine in b/n.

Tra le rovine di un tempio abbandonato, il Grande Sacerdote è a colloquio con un uomo nell'ombra, al quale rivela i propri timori riguardanti Aioria. Il Sacerdote teme infatti che il fratello minore di Sagitter possa rovinare i loro piani di conquista ed insinua che la sua investitura a cavaliere d'oro sia la volontà degli Dei. Queste parole irritano un'entità dal volto coperto, la stessa che lo aveva esortato ad uccidere Atena anni addietro. Costui ricorda di essere lui l'unica vera divinità, e l'uomo nell'ombra è d'accordo. Ad ogni modo, incuriosito dalle parole del sacerdote, decide di mettere alla prova il Leone, e per farlo brucia il suo cosmo e scrive una parola nell'aria. Intanto, ad Atene, Lythos, l'orfanella adottata da Aioria si sta abituando alla vita al Grande Tempio e, di ritorno da alcune compere per il cavaliere d'oro, si ferma ad osservare uno scontro d'addestramento. A riportarla alla realtà è Galan, assistente di Aioria ed inserviente alla quinta casa. Galan spiega ancora una volta a Lythos l'esistenza del cosmo, l'immensa forza proveniente dal Big Bang che alberga nel cuore di ogni uomo e permette a chi sa dominarlo di compiere imprese incredibili. Indicando il suo braccio destro, che in realtà è una protesi di metallo, Galan aggiunge però che molti uomini non hanno la forza fisica di controllare il cosmo. Lythos si scusa di avergli ricordato un brutto momento del suo passato, ma Galan è comunque soddisfatto della sua vita attuale e considera un onore servire un cavaliere d'oro nobile d'animo come Aioria. Lythos poi si allontana per portare ad Aioria quanto comprato, lasciando Galan da solo. Attimi dopo il cielo si riempie di fulmini, e sul braccio del servitore compare, in caratteri greci, la parola "arkhein". Lythos intanto raggiunge Aioria nei bagni della quinta casa e gli porta quel che le era stato chiesto, ovvero della tintura per capelli. Lythos è inizialmente confusa e non capisce perché Aioria le abbia chiesto di comprare una cosa del genere, ma poi si accorge che il giovane cavaliere è in realtà biondo e si tinge i capelli. Rispondendo in maniera evasiva alle domande della bambina, Aioria afferma che il suo colore originale turberebbe troppe persone, poi le chiede di cambiarsi ed aiutarlo a tingersi. Mentre Lythos si allontana, Aioria ripensa al fratello, a sua volta biondo, ed ammette a se stesso di assomigliargli sempre di più. Attimi dopo Lythos è di ritorno, ma nel momento in cui si toglie l'accappatoio Aioria si accorge per la prima volta che si tratta di una ragazza. Lythos ha infatti la strana abitudine di parlare di se stessa al maschile e questo, complice anche la sua giovane età, aveva confuso Aioria, che l'aveva creduta un ragazzo. Imbarazzatissimo, Aioria fa uscire Lythos dal bagno, e poi rimprovera Galan, appena arrivato, per non averlo avvisato della cosa. Galan approfitta della situazione per spiegare quanto ingannevoli possano essere le apparenze, e quindi quanto sia necessario giudicare una persona non dall'aspetto ma dagli occhi e dal cosmo. Cambiando discorso, Aioria chiede al servitore se ci sia qualcosa che non va col suo braccio artificiale, e l'uomo ammette che ha improvvisamente iniziato a fargli male. Altrove, al tempio abbandonato, la figura nell'ombra rassicura il suo signore, l'entità dal volto nascosto, e lo informa di aver trovato il luogo dove sono stati celati i manufatti divini: il Grande Tempio di Atena. E proprio sotto la statua della Dea è stato nascosto l'oggetto tanto ambito, il Megas Drepanon. Per nulla intimorito dal fatto che il Grande Tempio sia protetto dai cavalieri d'oro, l'uomo nell'ombra completa l'incantesimo fatto poco prima, ed il suo cosmo prende il controllo di Galan, che si lancia contro Aioria. Il cavaliere nota la scritta "arkhein", ovvero "controllo" sul suo braccio e capisce che qualcuno sta controllando il servitore. Ciò però non lo aiuta a difendersi dai feroci assalti dell'uomo, ed anzi, non volendo ferirlo, Aioria si lascia colpire alla testa. Il suo gesto di pietà viene criticato da Shaka, giunto dalla sesta casa perché attirato da un cosmo oscuro e potente. Il cavaliere di Virgo suggerisce al parigrado di uccidere Galan, ma Aioria rifiuta, in quanto il servitore lo ha sempre apprezzato per quel che è. Ricordando a Galan le sue stesse parole di poco prima, Aioria lo esorta a bruciare il suo cosmo ed a liberarsi dagli influssi esterni. Le sue parole risvegliano lo spirito dell'uomo, che lotta per liberarsi dagli influssi del cosmo nemico, ora concentrato nella protesi. Accorgendosi di ciò, Aioria scaglia un potente colpo alla velocità della luce, distruggendo l'arto metallico e liberando Galan, che crolla svenuto. Al risveglio, pochi minuti dopo, Aioria preferisce non dirgli la verità e gli racconta che entrambi si sono feriti per il crollo di parte del tempio. Intanto, Shaka, tornato alla sesta casa, è preoccupato per il cosmo oscuro che aveva preso il controllo di Galan. I suoi timori sono tutt'altro che infondati, al tempio abbandonato infatti l'uomo misterioso, impressionato da Aioria, decide di rivelare la vera forza di colui che comanda, la forza della progenie degli Dei.

Glossario: Lighting Bolt: Sacro Leo.

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 2 Manga Planet.

La logica, questa sconosciuta: Nonostante i caratteri greci inducano all'errore, arkhein dovrebbe essere scritto con la c e non con la k. Anche dopo aver visto la scritta apparire dal nulla, Galan continua a comportarsi normalmente. Sanguinare dagli occhi è indice di ferite molto gravi, che potrebbero portare la cecità o persino la morte, eppure Ioria non sembra risentirne in maniera particolare.

Note: "Se si percepisce la luce del cosmo che alberga nel profondo dell'animo, penso che si possa cogliere l'essenza di una persona". Un capitolo dedicato principalmente alla caratterizzazione dei personaggi, in cui vengono introdotti Galan e l'uomo misterioso ed al tempo stesso poste le fondamenta per quel che accadrà nei numeri successivi. L'unico vero combattimento presente è un pò breve ed abbastanza insignificante, ma la cosa è chiaramente voluta in vista delle grandi battaglie del secondo numero. La data degli avvenimenti viene in qualche modo data da Lythos, che spiega come siano passate poco più di due settimane dagli eventi dello scorso capitolo. L'identità dell'uomo misterioso che parla col Sacerdote verrà rivelata alla fine del secondo numero, si tratta di Pontos (il mare), che nel mito era figlio di Gea, la Terra. Dopo gli eventi del prologo, il Sacerdote sembra essersi asservito a Cronos e Pontos ed è pronto ad aiutarli nei loro piani di conquista, anche se questo dovesse significare la morte dei cavalieri d'oro. Il Sacerdote è inoltre preoccupato per una possibile interferenza di Aioria, e questo potrebbe spiegare le continue missioni che sono state (e saranno) affidate al cavaliere, probabilmente nella speranza di una sua sconfitta o fallimento. Come scopriremo più avanti, Cronos, il cui corpo fisico pare ridotto solo al volto, è incatenato ai fulmini di Zeus, che gli danno continuo dolore. Grazie a Lythos scopriamo alcune informazioni interessanti sul Grande Tempio, ed in particolare il modo in cui è collegato al mondo normale. A quanto pare, oltre all'ingresso tradizionale, nascosto tra le montagne, inaccessibile alle persone comuni e protetto da vari campi di forza, esiste anche un collegamento con Atene, tramite il retrobottega di un negozio di fiori e piante. Questo dimostra che esistono uomini del Grande Tempio che vivono in incognito ad Atene, e spiega anche come facciano le persone normali come i servitori ad accedere al Tempio. Più complicato è spiegare che tipo di ingresso sia. E' impossibile che il Grande Tempio sia fisicamente collegato al negozio di Atene, quindi deve trattarsi di una specie di passaggio spaziale, evidentemente opera di Atena o del Grande Sacerdote. L'arena in cui i due apprendisti cavalieri combattono è la stessa in cui sette anni più tardi Pegasus affronterà Cassios per l'armatura di bronzo. Vista la folla, quello in corso dev'essere uno scontro ufficiale e non solo un allenamento. Per la prima volta vediamo Galan, fedele servitore di Aioria. Ha una cicatrice sull'occhio destro, che apre appena, ed un braccio artificiale, che comunque sembra in grado di muovere molto bene. Le origini del personaggio ed il suo legame con Ioria saranno spiegate qualche numero più avanti, in una storia flashback in cui comparirà anche Micene. Le parole di Galan sul cosmo e sugli atomi richiamano vari discorsi della serie classica, di solito fatti a Pegasus e compagni dai rispettivi maestri. Ioria ha evidentemente presentato Lythos a Galan nel periodo tra lo scorso capitolo e questo, ed ha accolto l'orfanella nella quinta casa, mantenendo quindi la promessa fatta allo spirito di suo padre. Per quanto strano possa sembrare, provare dolore in un arto perduto da tempo è un problema reale abbastanza comune nelle persone che hanno subito amputazioni o menomazioni. La cosiddetta "sindrome dell'arto fantasma", che purtroppo è causa di una percentuale relativamente alta di suicidi nelle persone afflitte, è essenzialmente dovuta ad un problema di interpretazione del sistema nervoso, che sbaglia a localizzare la fonte del dolore. In base a quanto scopriamo in questo capitolo, Ioria è biondo di capelli, proprio come lo era Micene (in Episode G). Per evitare di assomigliare troppo al fratello però si tinge i capelli color rosso / castano. Lo Ioria visto finora è abbastanza diverso da quello che, nella serie classica, aveva quasi rinnegato la memoria del fratello, e sarà interessante vedere se e come la cosa si evolverà in futuro. Scopriamo poi che la quinta casa, e per estensione anche gli altri templi, non sono composti solo da colonnati e navate ed hanno al loro interno anche delle vaste sale da bagno, simili a quelli che vi erano nelle case degli antichi Romani. Alla fine Ioria scopre, nel modo peggiore, che Lythos è una bambina, in quella che è la prima scena di nudo femminile della serie. Il tutto è trattato in tono comico, e la cosa è accentuata dall'uso di immagini SD (Super Deformed, dal nome delle card che diedero successo a questo genere). L'arma divina di cui Pontos parla, il Megas Drepanon, è praticamente la falce con cui nel mito Crono sconfisse il padre Urano. A quanto pare dopo la disfatta del Dio, Zeus la nascose nel luogo più sicuro della Terra, il Grande Tempio di Atena.