SAINT SEIYA EPISODE G N°4

I GIGANTI

Personaggi Presenti: Aioria, Lava Rossa, Marin, Mur, Aldebaran, Lythos, Giapeto, Iperione, Crono, Giganti, soldati del Grande Tempio, soldati di Crono.

Data: Incerto, probabilmente 19 Aprile 1979.

Lunghezza: 2 pagine a colori, 41 pagine in b/n.

Iperione osserva perplesso i Giganti che appaiono davanti a Crono, memore che Zeus in persona li imprigionò in Ade millenni prima. Il Titano è stupito che Crono, nonostante la prigionia, abbia un potere tale da liberare gli antichi alleati, e si chiede se non vi sia qualcun altro che lo sostiene dietro le quinte. Crono ordina ai Giganti di marciare sul Grande Tempio e di distruggerlo, così da permettergli di recuperare l'agognata Megas Drepanon. Giapeto vorrebbe occuparsi personalmente della missione, ma la divinità affida a lui ed Iperione un altro compito: collaborare con Ponto per spezzare i sigilli che intrappolano i restanti nove titani. Intanto, in Jamir, Mur riprende i sensi, e vede Aldebaran al suo fianco. Il cavaliere del Toro ricorda come il compagno, nonostante le ferite, abbia riparato l'armatura del Leone, e lo ringrazia in nome di Aioria, che è già ripartito. Aldebaran immagina che Aioria, impressionato dalla potenza e dal numero di tecniche di Mur, si sia sentito in imbarazzo nei suoi confronti, ma il cavaliere d'ariete non condivide tale opinione. Mur infatti ricorda che era stato lui stesso a precludersi la sua tecnica più potente, la Stardust Revolution, e si dice convinto che Aioria abbia fatto lo stesso, celando la vera forza delle zanne del leone. Mur però aggiunge che il momento in cui la fiera mostrerà il suo vero potere è vicino, ed allora Aioria potrà decidere se essere un salvatore o un massacratore di uomini. Altrove, al Grande Tempio, i soldati di guardia alla porta settentrionale vengono attaccati da un plotone di seguaci di Crono, che iniziano a farsi largo massacrando la resistenza. Improvvisamente però sopraggiunge Marin dell'Aquila, sacerdotessa cavaliere d'argento, che con una serie di calci elimina facilmente i nemici. La ragazza si accorge tuttavia che un cosmo nemico è ancora presente, ed infatti alle sue spalle compare una figura gigantesca, che la travolge con un pugno devastante. Il Gigante si presenta come Lava Rossa e, dopo aver deriso la giovane avversaria, dà prova di sadismo eliminando agevolmente vari soldati del Grande Tempio. Accorgendosi che uno di loro è ancora vivo, Marin corre in suo soccorso, ma così facendo permette a Lava Rossa di colpirla con un piede. Il Gigante cerca di schiacciare la ragazza, quando avverte un cosmo molto potente, più simile a quello di una belva che a quello di un uomo, che lo induce a fermarsi. Lava Rossa minaccia allora di uccidere Marin se il nuovo venuto si avvicinerà ulteriormente, ed il cavaliere in effetti si ferma, ma quando il Gigante cerca di schiacciarlo con un calcio, vede il suo colpo fermato dal piede del misterioso nemico. Lava Rossa tenta allora una ginocchiata, ma anche questo colpo viene fermato, e per di più le dita del cavaliere gli perforano il ginocchio, facendolo vacillare. Furioso per l'atteggiamento del Gigante, sprezzante nei confronti della vita, il cavaliere lo abbatte con un colpo rabbioso, e così facendo si rivela essere Aioria.

Glossario: Lava Rossa: Lyakos lo Scarlatto

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 7 Manga Planet.

La logica, questa sconosciuta: Crono è consapevole che Iperione e Giapeto hanno faticato più del previsto contro i cavalieri d'oro, eppure affida ai più deboli Giganti la missione di distruggere il Grande Tempio. E' curioso che sia proprio Aldebaran, che possiede un unico colpo segreto, il Sacro Toro, a criticare i limiti di Ioria, che al momento ne possiede due.

Note: "A te smisurato bestione che guardi dall'alto in basso chi è più piccolo, mostrerò io cos'è la vera forza!". Un capitolo un pò frammentario, in cui vengono portate avanti tre sottotrame, ma al tempo stesso con molti spunti interessanti, che lo rendono molto godibile. Come nei capitoli precedenti, anche in questo le prime due pagine erano originariamente a colori, ma sono state convertite in b/n nella versione Italiana. I dubbi di Iperione sui poteri di Crono sono legittimi, ed il Titano li esporrà maggiormente nei capitoli successivi, specie durante i dialoghi con Ponto. In particolare, non è ancora chiaro chi abbia risvegliato Ponto e Crono stesso, dandogli abbastanza potere da liberare i Giganti nonostante fossero stati intrappolati da Zeus nel Tartaro. Il riferimento ai rituali per liberare gli altri Titani verrà spiegato tra alcuni capitoli, in cui verranno chiariti alcuni dettagli sul meccanismo in cui queste divinità tornano in vita. La torre di Mur è ancora semidistrutta per la battaglia con Giapeto. Verosimilmente, è stato Toro a togliere l'armatura dell'Ariete al compagno, a curargli le ferite ed a metterlo a letto dopo aver assistito alla riparazione dell'armatura del Leone. Nelle immagini di flashback, Mur ha in mano i tradizionali strumenti di riparazione, probabilmente provenienti dall'armatura dello Scultore, e muove telepaticamente altri oggetti. Come Aldebaran ricorda, Mur è tra i cavalieri d'oro con più colpi segreti, possiede infatti due tecniche di attacco, una di difesa e vari poteri psichici. Ioria invece ha finora mostrato solo due tecniche di attacco, entrambe abbastanza simili tra loro, ma Mur ipotizza che il cavaliere abbia a disposizione una terza tecnica, che per ora si è precluso. Come si scoprirà più avanti, Mur ha ragione su entrambi i fronti e Ioria possiede davvero un terzo colpo segreto, il devastante Photon Burst. È interessante notare che, sebbene Ioria sia un alleato, Mur non è certo del modo in cui deciderà di usare il suo potere, e non esclude che ne faccia uso per compiere stragi. Quest'affermazione verrà spiegata meglio solo molto più avanti, nel 32° capitolo, ed è un ulteriore indizio del fatto che Ioria, nonostante il titolo di cavaliere, celi nel cuore una profonda rabbia verso gli uomini in generale e verso i cavalieri del Grande Tempio in particolare, a causa dell'assassinio del fratello Micene. Di conseguenza, Mur non esclude che il Leone possa un giorno rivelarsi un nemico. Come già in altre occasioni, Micene di Sagitter viene definito il più potente tra i cavalieri d'oro. Tale affermazione potrebbe essere in parte falsata dal fatto che, essendo più grande della maggior parte degli altri cavalieri d'oro, Micene fosse per molti di loro una sorta di obiettivo da raggiungere, ma nulla esclude che il Sagittario fosse davvero il più potente tra i suoi pari. Come già si era intravisto durante l'attacco di Iperione, il Santuario è protetto da mura e torri di osservazione presidiate da soldati, la cui abilità non è però paragonabile a quella dei seguaci di Crono. L'identità di questi ultimi è ignota, e non è chiaro se siano esseri umani, guerrieri mitologici o altro, ma nel combattere mostrano doti paragonabili a quelle dei cavalieri di bronzo, anche se sono penalizzati dall'apparente mancanza di cosmo e colpi segreti. L'apparizione di Castalia, oltre a ricordare il 51° episodio dell'anime, è un riferimento al secondo numero di Episode G, in cui affrontò altri soldati nemici. Come facilmente intuibile anche prima della sua presentazione, Lyakos, in Italiano tradotto fedelmente come Lava Rossa, è uno dei Giganti. Nonostante il suo status divino, non sembra però dotato di colpi segreti, ma solo di un'immensa forza fisica, e la sua caratterizzazione ricorda Danes, il "gigante di Atene" comparso sempre nel 51° episodio dell'anime. Inoltre, a differenza dei Titani, Lyakos non indossa una vera armatura, ma solo alcune protezioni per braccia e spalle, unite a vesti di cuio simili a quelle dei soldati Greci. Il Gigante non sembra riconoscere Ioria, segno che Crono o Iperione non lo hanno informato del precedente tentativo d'attacco al Grande Tempio. Questo, insieme all'ovvia inferiorità dei Giganti paragonati ai cavalieri d'oro ed ai Titani, dà l'impressione che Crono li stia usando come carne da cannone per dare il tempo ad Iperione, Giapeto e Ponto di eseguire i loro rituali.