SAINT SEIYA EPISODE G N°8

COLUI CHE GOVERNA I FULMINI

Personaggi Presenti: Crono, Aioria, Ponto, Galan, Lythos, lady Isabel.

Data: Incerto, probabilmente 27 Aprile 1979.

Lunghezza: 42 pagine in b/n.

Al Labirinto di Crono, Ponto segue il combattimento tra il Dio ed Aioria tramite il suo calderone, ed è soddisfatto perchè le profezie si stanno compiendo ed i fulmini del sigillo di Zeus sembrano vicini a sciogliersi. Sul campo di battaglia, Aioria nota che la Megas Drepanon non è del tutto libera, e che solo il basamento di pietra è andato in pezzi, quindi cerca di abbattere Crono con attacchi fisici senza colpire l'arma. Questa strategia però non ha effetto perchè il corpo effimero del Dio si rigenera facilmente, e quindi non subisce danni. Vicino alla libertà, il vero corpo di Crono parla per la prima volta, esortando il nemico ad usare i suoi fulmini, oscuri più di quelli di chiunque altro. Il Titano spiega che Aioria non è il prescelto solo perchè, proprio come Zeus, possiede il potere del fulmine, ma anche perchè il suo cosmo e la sua vita sono macchiati dalle sofferenze passate, e dall'aver visto il proprio fratello trascinato nel fango. Simili brame macchiavano il cosmo di Zeus, e questo rende i fulmini dei due ancora più simili, se non in potenza almeno in natura. Crono comunque non ha intenzione di restare ad aspettare e, per obbligare Leo alla battaglia, lo colpisce con il Khaos Hyetos. Non avendo scelta, Aioria usa il Lightning Plasma, ma Crono sfrutta i venti e le correnti per deviarlo verso la Megas Drepanon ed assorbirlo. Il cavaliere d'oro vede che l'arma sta iniziando a cambiare forma, e per di più Crono continua la sua offensiva, mostrando di poter dominare tutte le forze della natura tranne il fulmine. A suo comando, la terra si spacca ed erutta fiamme capaci di intaccare persino il cosmo, ed il vento si muta in lame affilate, con la tecnica Arkhein Phenomenon. Mentre Aioria barcolla, Crono spiega che è sua intenzione scatenare le forze della natura contro gli esseri umani, nella forma di maremoti ed eruzioni, ma che, non governando il fulmine, non può liberarsi da solo. Gli serve quindi qualcuno capace di sferrare una saetta colma di morte come quella dei sigilli di Zeus, in modo che le due si respingano a vicenda, e per questo Aioria, il cui cosmo germoglia dalla tristezza e dal dolore per i torti passati, e la persona perfetta. Mentre il Titano esorta il ragazzo a liberarsi dall'Arkhein Phenomenon con i suoi fulmini, alla quinta casa Lythos è in ansia per Aioria. Raggiunta da Galan, la bambina spiega di aver riconosciuto le saette del Leone affrontare l'ombra di Crono, ma anche di sentire che l'aura del cavaliere d'oro sta cambiando, diventando empia e bramosa di morte. Galan tuttavia ha fiducia nel cuore di Aioria, e ricorda quando, qualche anno prima, il ragazzo avrebbe potuto massacrare dei calunniatori di suo fratello, ma non lo fece perchè convinto che il suo destino fosse proteggere e non offendere. Aioria aveva inoltre chiesto a Galan di abbandonare la quinta casa, consapevole che anche il servitore era oggetto di scherno, ma l'uomo aveva rifiutato, affermando di non essere lì solo in memoria di Aiolos, ma anche perchè aveva fiducia nel nobile cuore del Leone. Galan conclude che Aioria è diventato forte per proteggere gli innocenti e non per compiere stragi, e per questo anche Atena non lo abbandonerà. Alla statua infatti, il cavaliere d'oro sta caricando il suo cosmo quando a suo sostegno appare il cosmo di Atena, capace di respingere quello di Crono. Il Titano vede la Dea apparire alle spalle del ragazzo e, convinto che la incarnazione fosse stata uccisa anni prima, non riesce a spiegarselo. Purificato dal cuore di Aioria e dal cosmo di Atena, il Lightning Bolt del ragazzo perfora il corpo fittizio di Crono senza però spezzare i sigilli.

Glossario: Khaos Hyetos (Konton Gouu): Pioggia di Caos. Arkhein Phenomenon (Genshou Shihai): Comando sui Fenomeni Naturali.

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 16 Manga Planet.

La logica, questa sconosciuta: Ioria è un cavaliere d'oro, e quindi uno dei cavalieri più potenti. Provocarlo apertamente è quantomeno stupido, dal momento che una eventuale reazione gli verrebbe probabilmente perdonata dal Santuario. Lady Isabel è ancora una bambina nel periodo in cui Episode G è ambientato, quindi non dovrebbe manifestarsi con l'aspetto adulto della serie classica.

Note: "Dimostrerò che le mie zanne esistono al fine di proteggere tutti quanti !". Un capitolo abbastanza interessante, principalmente perchè viene finalmente spiegato, in modo anche intelligente, il motivo per cui Ioria è al centro della profezia sul risveglio di Crono. Bello anche il combattimento, sebbene un pò frammentato da flashback e spiegazioni. Per la prima volta vediamo del tutto il volto di Ponto, che finora era sempre rimasto in ombra. Come mostrato già varie volte in passato, la figura creata dal cosmo di Crono è immune agli attacchi fisici, anche se sul volto porta ancora la ferita infertagli da Gemini con la spada d'oro, che quindi sarebbe stata effettivamente in grado di ucciderlo. Mentre Crono parla, si vede un ragazzo imprigionato e con segni di frustate sulla schiena, ma non è chiaro se si tratti di Ioria. Verosimilmente anzi non è così, visto che il Leone è pur sempre uno dei dodici cavalieri supremi del Grande Tempio. A quanto pare, il cosmo di Zeus nasce dal dolore, forse per l'aver dovuto uccidere il suo stesso padre, e questo lo accomuna a quello di Ioria, in larga parte frutto del risentimento del ragazzo per il destino toccato al fratello e per le angherie subite negli anni. Inoltre, entrambi governano il fulmine, che è l'unica forza della natura che esula dal controllo di Crono stesso, capace di comandare la pioggia, il vento ed il fuoco, e di potenziarle tanto da danneggiare persino il cosmo. Il potenziale oscuro del cosmo di Ioria era già stato notato da Mur qualche numero fa. Crono da anche ad intendere di voler distruggere l'umanità una volta risorto, usando il suo controllo della natura contro le popolazioni. Una cosa del genere era già successa nella serie animata, nel 4° OAV, e viene da chiedersi se il film sia stato usato come fonte di ispirazione per questa parte del capitolo. Durante la fine del dialogo, dietro Ioria si intravedono alcune vecchie immagini, tra cui una che fa riferimento al sogno / flashback del numero 6. Ancora una volta, come nel numero 1 e nel 5, Lythos infrange una regola del Santuario, stavolta uscendo dalla casa del Leone nonostante il divieto del Sacerdote, che chiaramente riguarda anche i servitori. E' comunque molto interessante notare che la bambina riesce non solo a percepire il cosmo di Ioria, ma anche ad avvertirne la crescente oscurità, entrambe cose impossibili per qualcuno non propriamente addestrato. Non è del tutto chiaro quando sia ambientato il flashback di Galan, ma verosimilmente prima del numero 1 di Episode G, visto che Lythos non ne sa niente. Per la prima volta fin dal prologo di Episode G, compare lady Isabel, il cui cosmo purifica e sorregge quello di Ioria. Questa è almeno la seconda volta che il cosmo di Atena si manifesta prima che Isabel fosse a conoscenza del suo destino, l'altra è circa 6 anni prima, quando soccorre Kanon nella serie classica. Come verrà spiegato nel prossimo capitolo, lo stupore di Crono nasce dalla convinzione che Gemini avesse ucciso Atena sei anni prima.