OAV 2

L'ARDENTE SCONTRO DEGLI DEI

«LA SANGUINOSA GUERRA DEGLI DEI»

Data di creazione Marzo 1988

Durata 46 minuti circa

Regia Shigeyasu Yamauchi

Sceneggiatura Takao Koyama

Disegnatori Shingo Araki, Michi Himeno

Cast: Musiche: Seiji Yokohama. Animazioni: Michiko Takashi. Fondali: Koji Yamamura, Kazuhisa Asai. Effetti Speciali: Mironobu Shimokawa. Effetti Sonori: Yasayuki Konno

Periodo di ambientazione Incerto. I cavalieri indossano le armature della prima serie, ma Pegasus sa che i cavalieri d'oro si muovono alla velocità della luce.

Personaggi presenti: Pegasus, Sirio, Cristal / Midgard, Andromeda, Phoenix, Isabel, Balder, Loki, Url, Runmìr, Freyr, Freya, soldati di Asgard.

Fra i ghiacci siberiani, Cristal soccorre un uomo, attaccato da misteriosi guerrieri. L'eroe ha facilmente la meglio ma l'uomo è ormai moribondo. Prima di spegnersi però, avvisa Cristal di un pericolo proveniente da Asgard, la terra di Odino. Conscio della minaccia, Cristal invia un messaggio a Lady Isabel e subito dopo si reca ad Asgard per investigare. A Nuova Luxor, Isabel, Pegasus, Sirio ed Andromeda sono preoccupati per l'assenza di notizie del loro amico, che sembra scomparso nel nulla. Isabel condivide i loro timori e parla loro di Asgard, luogo in cui l'estate non giunge mai, sul quale regna il Dio Odino. A loro insaputa intanto, Cristal giace sconfitto e svenuto in un fiordo ghiacciato. Ad Asgard, Isabel ed i cavalieri raggiungono il palazzo del ValHalla, un enorme castello in stile medievale, e parlano col gran maestro Balder, sacerdote di Odino, il quale sostiene di non avere notizie di Cristal. Al colloquio è presente anche Loky, guerriero del nord, il quale afferma a sua volta di non sapere nulla di Cristal. I modi di Loky irritano Pegasus, che accusa "Hai l'aria di quello che sa e non vuole parlare" e tra i due nasce un leggero diverbio. Pegasus avverte in quel momento il cosmo di Loky, ampio e potente, ma Balder e Lady Isabel stroncano un possibile scontro sul nascere, ordinando ai rispettivi cavalieri di controllarsi. Visto che da Balder non giunge aiuto, Isabel ed i cavalieri decidono di andarsene, ma Balder li prega di restare e visitare Asgard, ordinando a Loky di far loro da guida. In quel momento però entrano nella stanza il principe Freyr e sua sorella Freya. "Concedetemi il privilegio di accompagnarli" si offre Freyr, insieme alla sorella. La duchessa di Toole ed il principe di Asgard sono immediatamente attratti uno dall'altro e si fissano per alcuni secondi, poi Freyr è riportato alla realtà dalla voce della sorella che dice "Fratello, è il vostro primo incontro, non dovresti essere un po' più galante?" Scusatosi, Freyr guida i visitatori attraverso il palazzo. Durante il cammino, il gruppo si imbatte in tre uomini, che Freya riconosce come guerrieri del nord, ovvero cavalieri di Asgard. "Sono i combattenti che proteggono Odino ed il palazzo del Valhalla dai nemici esterni" spiega Freya. I tre guerrieri bloccano il passo a Freyr e gli altri, e contemporaneamente Pegasus avverte il cosmo di Loky, che sopraggiunge alle sue spalle "Di nuovo quel potentissimo cosmo". Freyr ordina comunque ai guerrieri di farli passare, ed i tre si scostano. Improvvisamente, uno di loro, Midgard, il cui volto è coperto da una maschera che lascia scoperti solo gli occhi azzurri, si pone davanti a Sirio. I due si osservano per alcuni attimi, poi Freyr ordina "Midgard, la tua ostilità è fuori luogo, fatti da parte!" e Midgard si scosta e si allontana, non senza aver lanciato a Dragone un'occhiata tagliente. Osservandolo, Sirio avverte qualcosa di strano nel suo cosmo, poi riprende il cammino seguendo Lady Isabel. Subito dietro di lui, un secondo guerriero del nord mette mano alla sua spada non appena Andromeda gli passa accanto, in ovvio segno di sfida. Pegasus, che cammina in coda al gruppo, prima di allontanarsi saluta ironicamente i guerrieri del nord, dicendo "Ciao, bellezza!". Quella sera, i cavalieri, Isabel e Freya sono ai loro alloggiamenti, in una casa subito fuori il palazzo del ValHalla. Freya dice agli altri che la mattina dopo dovranno subito lasciare Asgard, alle prime luci dell'alba, e grazie alle amicizie di Freyr riesce a far avere loro una traccia di Cristal. Si tratta però di una traccia simile ad oscuro presagio, durante la notte un soldato porta l'elmo dell'armatura di Cristal, frantumato, dopo averlo recuperato nelle profondità di un fiordo. Preoccupato per l'amico, Sirio afferma "No, non mi rassegno! Vado a cercarlo!" e Pegasus lo accompagna. Andromeda vorrebbe andare a sua volta, ma Pegasus gli dice di restare insieme a Lady Isabel per proteggerla. Freyr intanto si reca da Balder, preoccupato per i misteriosi avvenimenti che stanno accadendo ad Asgard e sempre più convinto che i cavalieri del nord sappiano più di quanto dicono. Egli teme che Loky voglia uccidere Atena così ne avvisa Balder ed afferma " Al Grande Tempio regna Atena, la cui vita è fondamentale per la coesistenza pacifica di tutti i popoli della terra. Sconfiggere lei significherebbe in qualche modo sconfiggere l'umanità intera!" Il gran maestro lo ringrazia, poi, quando Freyr si volta per andarsene, lo attacca di sorpresa. Poco dopo, una carrozza va a prendere Isabel per portarla a palazzo, mentre Andromeda e Freya restano alla casa. Fuori, Pegasus e Sirio cercano invano tracce di Cristal e, per aver maggiori speranze di successo, si dividono. Freyr intanto riprende i sensi, imprigionato ed incatenato nelle segrete del palazzo. Isabel intanto è a colloquio con Balder e gli chiede in tono solenne "Balder, dov'è Cristal il Cigno?" A differenza di Freyr, Isabel infatti sospetta direttamente del sacerdote piuttosto che dei singoli cavalieri del nord, così è preparata all'attacco che l'uomo le porta. Smascherato, Balder afferma "Una volta che mi sarò sbarazzato di voi, anche il Grande tempio cadrà sotto il mio controllo ed io, Balder, darò al mondo la legge del Dio Odino!" e subito riesce ad avere la meglio usando l'attacco chiamato "Scudo di Odino". Isabel viene come attratta nel corpo di Balder e, come attraverso un portale, si ritrova imprigionata a guisa di polena in prua ad un vascello che, emerso dalle acque, si innalza davanti alla statua di Odino. I cavalieri avvertono subito la sparizione del cosmo di Atena "Il cosmo di Atena è come scomparso nel nulla!" pensa Dragone. Privata dei cinque sensi e sospesa come in uno stato di trance, Atena è destinata a vedere l'umanità distrutta ed a morire. "Da lì contemplerai la tragedia degli uomini muta e silenziosa come una statua" gioisce Balder. Subito, i cavalieri interrompono le loro ricerche e si dirigono verso il palazzo. Andromeda, che era rimasto all'entrata, è il primo a trovare la Dea, ma prima che possa fare qualcosa, è attaccato da Url, il guerriero del nord armato di spada. Andromeda dispone le catene a sua difesa, ma Url lo sfida "Ho saputo che la tua unica arma è una catena che usi come difesa! Mettiamola alla prova con un vero attacco!" La spada di Url si mostra in grado di frantumare con facilità le catene di Andromeda. Col fendente successivo, Url frantuma l'armatura di Andromeda, che cade al suolo in seria difficoltà. Altrove, nella foresta di abeti, Sirio incontra Midgard. Quando il guerriero si toglie il mantello e l'elmo. Sirio, che aveva già avuto la sensazione di conoscere il cosmo di Midgard, si avvicina confuso all'amico e quando Cristal gli porge la mano, lui ricambia la stretta. Negli occhi del cavaliere del cigno brilla però una luce malvagia e così usa il suo potere per ghiacciare il braccio destro dell'amico di un tempo. "Sirio, da questo momento il tuo braccio destro non è più utilizzabile" lo informa Cristal. E' l'inizio di una battaglia terribile. Cristal racconta che, giunto ad Asgard, ha capito che "Odino è un Dio ben più grande e potente di Atena" e che i guerrieri del nord sono più forti dei cavalieri di Atena, ma appare evidente che il guerriero è stato plagiato da Balder, infatti sostiene "D'ora in poi obbedirò agli ordini del mastro Balder. Sarò un umile e devoto servitore, uno schiavo pieno di rispetto!" Il cavaliere di un tempo spiega poi che il gran maestro vuole governare il mondo in nome di Odino e subito dopo riprende a colpire il Dragone, danneggiando la sua armatura. Sirio, che non vuole ferire il suo amico, all'inizio non reagisce e mette a segno solo colpi di lieve entità, ma alla fine riesce a trascinare con se Cristal lungo il pendio di una collina, fino a precipitare con lui in un fiume. Rialzatosi, Sirio chiede ancora una volta a Cristal di rinunciare alla lotta, ma il cavaliere del cigno usa i suoi poteri per congelare il fiume, imprigionando le gambe di Dragone. Cristal prepara l'aurora del nord, ma Sirio decide finalmente di reagire e brucia il suo cosmo, liberandosi le gambe. L'aurora del nord ed il Drago nascente si scontrano a mezz'aria, e Sirio ha la meglio, colpendo Cristal e frantumando la sua corazza del nord. Cristal è scagliato contro le rocce e subito dopo cade al suolo, ma Dragone è esausto e crolla a sua volta dopo aver detto "Ma che cosa ho fatto?!", mentre il tatuaggio che è sulla sua schiena scompare (tra l'altro il disegno appare stranamente al contrario). Altrove, Pegasus è vicino alla statua di Odino, cui Atena è legata, mentre Andromeda è in serie difficoltà contro Url. Quando però il guerriero del nord sta per finirlo, nell'aria risuona il grido "Ali della fenice!" e subito dopo una scarica di energia si abbatte su Url, annientandolo. Dalle fiamme appare Phoenix "Un cavaliere che ha conosciuto il male, che ha capito dove sbagliava e che da allora ha dato una svolta alla propria vita. Il mio nome è Phoenix, guerriero, e continuerò a risorgere ogni volta che il male comparirà sulla terra" si presenta al morente Url. Phoenix soccorre subito il fratello in difficoltà, ma in quel momento due lame compaiono dall'oscurità ed i due fratelli devono separarsi per evitarle. Nel tentativo, Andromeda cade nel precipizio alle sue spalle e si salva solo grazie alla sua catena, che l'eroe riesce ad aggrappare alle rocce. Phoenix si accerta delle condizioni del fratello, ma prima che possa aiutarlo sopraggiunge un nuovo guerriero del nord, il gigantesco Rumnìr, colui che aveva lanciato le lame attimi prima. "Proverai sulla tua pelle la forza di Rumnìr, uno degli uomini più fedeli ad Odino" sostiene il gigante, cui Phoenix risponde "Più che un uomo, tu sei un mostro!" e poi il nemico col Fantasma Diabolico. Rumnìr, nel lanciare le sue lame, le vede colpire a morte Phoenix. In realtà però le lame hanno trafitto lo stesso Rumnìr, che riesce appena ad estrarsene una dal petto prima di crollare. Phoenix corre da Andromeda ed afferra la catena proprio mentre la roccia cui l'arma era legata cede. Phoenix cerca di tirare su il fratello, ma alle sua spalle Rumnìr si rialza e solleva il cavaliere della fenice prendendolo dalla gamba. Rumnìr colpisce Phoenix con la lama che aveva estratto dal petto poco prima, poi la roccia sotto di loro crolla ed i due precipitano nel vuoto insieme ad Andromeda. Prima di svenire comunque, Andromeda riesce a salvare il fratello grazie alla sua catena. Nel frattempo, mentre Sirio è ancora svenuto e Cristal si è rialzato e cammina barcollando verso il palazzo, Pegasus ha finalmente raggiunto la piazza sottostante la statua, ma lì si imbatte nell'ultimo guerriero del nord, Loky. Inizialmente il cavaliere del nord sembra superiore, Pegasus subisce sia il "Fuoco del lupo e del Dragone" che la "Tempesta di Odino". Dopo l'iniziale difficoltà, Pegasus lancia il suo fulmine alla massima intensità, ferendo il nemico, e poi lo finisce con la Spirale di Pegasus. Loky tenta di rialzarsi ancora una volta, poi crolla esanime al suolo mentre la sua corazza va in pezzi. "I nostri poteri erano uguali, di simile potenza e di pari forza, ma io ho vinto e tu invece giaci riverso al suolo. La differenza sta nel fatto che usavi la forza per soddisfare il tuo desiderio di supremazia, mentre io ho messo la mia forza al servizio degli uomini e della giustizia!" dice Pegasus osservando il corpo esanime del nemico. Sopraggiunge però Balder in persona, il quale colpisce Pegasus con una violenza mostruosa. "La sua velocità è pari a quella di un cavaliere d'oro" pensa l'eroe nel subire i colpi. Mentre Andromeda, ripresosi, si arrampica portando con se Phoenix, ancora svenuto, e Sirio cerca a sua volta di raggiungere il palazzo, Balder frantuma l'armatura di Pegasus e si appresta a finirlo con lo "Scudo di Odino". L'eroe è salvato dall'arrivo di Andromeda, la cui catena ferma Balder, ma il sacerdote si libera in fretta del nuovo venuto, distruggendo quel che resta della sua armatura, e subito dopo si volta di nuovo verso Pegasus e si appresta a finirlo. Pegasus non vuole arrendersi ed afferma "Continuerò a lottare finché con me ci sarà la speranza ed al mondo ci saranno uomini che hanno bisogno del mio aiuto!" In quel momento arriva Cristal e, nel vederlo, Balder gli ordina "Cristal, finisci tu quel verme!". Il cavaliere del cigno unisce le mani per colpire, poi però si volta non verso Pegasus ma verso Balder, dimostrando di essere finalmente tornato in se, ed afferma "Chi sei tu per darmi ordini? non posso obbedirti, riconosco solo gli ordini di Atena!". Cristal ghiaccia le gambe del nemico e lo colpisce al volto, ma Balder lo blocca stringendogli la schiena, poi concentra tutto il suo potere sul corpo del ragazzo, che sembra come bruciare. Sirio raggiunge anche lui il palazzo, ma può solo vedere Cristal che cade sotto il potere di Balder. Il sacerdote dirige un nuovo attacco contro Pegasus, attacco che è intercettato da Phoenix, il quale difende il compagno con il suo corpo ed urla "Salva Atena…per me!" prima di cadere. Balder prende in mano la testa di Pegasus e lo solleva da terra, pronto ad ucciderlo, quando dal cielo, ammantata da una luce dorata, giunge la sacra armatura di Sagitter, che si dispone sul corpo dell'eroe. Stavolta il Fulmine di Pegasus è efficace contro Balder, che subisce il colpo, poi il cavaliere tende l'arco d'oro, ma esita dal momento che Balder grida "Se mi uccidi costringerai Atena ad un'eterna prigionia! Non ci avevi pensato eh? tu non hai il potere di togliere Atena da quella brutta posizione!" Improvvisamente, si leva nell'aria la voce di Freyr "Pegasus, tira pure!" Fuggito dalle segrete, il giovane si sta arrampicando in cima alla statua di Odino, deciso a salvare Isabel, e grida a Pegasus "Non temere, non le accadrà nulla. Penserò io a salvarla! Tendi quell'arco senza esitare!" Sotto gli occhi di Freya, Balder colpisce più volte il giovane, che però non si arrende e risponde alle parole di Balder dicendo "Questa immagine di Odino è sporca di sangue per colpa tua, ed ora sparirà per sempre!" poi l'ultimo attacco lo solleva fino a farlo cadere sulla testa di cristallo della statua di Odino. Freyr solleva la spada che ha in pugno, e contemporaneamente Pegasus lancia la freccia d'oro, che trafigge Balder proprio nel momento in cui la spada di Freyr si conficca nella statua. In un lampo di luce, la statua crolla, trascinando con se Freyr e seppellendo il malvagio Balder, mentre Isabel, staccatasi dalla nave, precipita verso il svuoto. Pegasus riesce comunque a prendere al volo la fanciulla che, finalmente libera dal potere di Odino, lo ringrazia per averlo salvato. Al posto della statua sorge un immenso albero, e nel vederlo Isabel afferma "E dalla terra è sorto come per incanto un albero che ha preso il posto della statua infranta di Odino, un Dio che è stato tradito!" che Freya riconosce "Questa pianta si chiama Yggdrasill, o albero dell'universo" della mitologia nordica. I fiori iniziano a ricoprire la terra al posto delle macerie della statua, e finalmente anche ad Asgard è giunta la primavera.

Doppiatori: Balder: Mario Zucca. Freyr: Massimiliano Lotti. Freya: Lara Parmiani

Censure Mediaset Abbreviato il finale di qualche secondo.

Dati originali: Freyr: Freji. Freya: Freja. Balder: Dorval. Guerriero senza nome: Url. Runmìr: Rhung. Loki: Loki. Scudo di Odino: Odin Shield. Tempesta di Odino: Odin Tempest. Fuoco del Lupo e del Dragone: Attacco del branco di lupi. Guerrieri del Nord: God Warriors

Manga: L'OAV non esiste nel manga. Tuttavia, nel n°13, c'è una storia autoconclusiva di Cristal, alla quale sono ispirati i personaggi di Freya e (fisicamente) di Freyr. E' molto probabile che questa stessa storia abbia dato l'idea di ambientare il film nel Nord Europa

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette Yamato.

Fonti: La maggior parte dei nomi proviene dalla mitologia nordica. Balder era uno dei figli di Odino e, curiosamente, era il più buono e nobile tra gli Dei. Quando nacque, Odino fece promettere a tutti gli esseri esistenti (inclusi i metalli e gli oggetti inanimati) di non fargli del male. Balder divenne così immortale, ma Odino aveva dimenticato di far pronunciare il giuramento ad una piantina di vischio. Loki, venuto a conoscenza del fatto, usò la pianta per pungere Balder, che morì in pochi istanti. Loki era anch'egli figlio di Odino, ed era dotato di un'astuzia fuori dal comune. A differenza dei fratelli Balder e Thor però, usava la sua furbizia per tessere inganni e ordire scherzi malevoli, a danno di uomini e Dei. Tutte le sue malefatte vennero perdonate, ma non la morte di Balder, in seguito alla quale tutti gli Dei si misero alla sua caccia, ed alla fine Thor lo catturò. Per punizione fu incatenato ad una parete, con dell'acido che gli grondava continuamente sul volto. Si liberò solo il giorno del Ragnarok, durante il quale assaltò Asgard insieme alle forze del male. Freyr, uno degli Dei appartenenti alla stirpe dei Vani. Era il signore del sole che scalda e della pioggia che nutre la terra e viveva nella terra degli elfi, l'Aflheim, ma un giorno si innamorò di una gigantessa e, dopo aver a lungo sofferto per amore, convinse il suo servo ad andare a cercarla e gli regalò in cambio la sua spada. L'amore del giovane colpì in seguito la gigantessa, ed i due rimasero insieme fino al Ragnarok, in cui Freyr, privo della sua spada, fu ucciso in battaglia. Freya, spesso confusa con Frigg, era la moglie di Odino. Non ci sono molti miti su di lei, e quei pochi parlano della sua infedeltà al marito Midgard era il nome che gli Dei davano alla terra degli uomini (nella mitologia nordica esistono nove mondi, ciascuno abitato da una razza diversa), e significa "Terra di Mezzo". Yggdrasill, il "Frassino dell'universo", era l'immenso albero che congiungeva i nove mondi. Il Valhalla era l'enorme palazzo in cui vivevano Odino ed i migliori guerrieri del nord, i cui spiriti erano stati portati lì dopo la morte dalle Valchirie.

La logica, questa sconosciuta: Cristal vive nella Siberia dell'Est, quindi che ci fanno lì dei soldati di Asgard, che si trova a migliaia di chilometri di distanza, in Norvegia? Nel parco della villa di Isabel dovrebbero esserci querce, non abeti. Isabel non può sapere così dettagliatamente dell'incontro tra Cristal e il guerriero morente. Freyr è appena tornato ad Asgard, non può conoscere di persona Midgard, che ovviamente si è unito ai guerrieri del nord solo da pochissimo tempo. Quando Cristal è nei panni di Midgard, i suoi capelli sono più lisci del solito. L'altezza di Balder varia a seconda delle immagini. Andromeda aveva il compito di proteggere Lady Isabel, quindi avrebbe dovuto accompagnarla da Balder. Quando Balder chiama Isabel "Atena", la ragazza è stupita, ma la sua identità era abbastanza ovvia, dal momento che solo la Dea del Grande Tempio avrebbe potuto raggiungere Asgard insieme a tre cavalieri. A dispetto della forza di gravità, Andromeda corre lungo una parete verticale. Cristal distrugge a mani nude l'armatura del Dragone, scudo incluso. Prima di cadere nel fiume, Sirio indossa ancora la maglietta, ma quando esce dall'acqua è a torso nudo. Svenire in acqua con la faccia rivolta verso il basso significa morte certa per annegamento per chiunque, Dragone incluso. Quando Sirio sviene, il tatuaggio è disegnato al contrario, con il volto del drago rivolto a destra anziché a sinistra. Quando Runmìr colpisce Phoenix, si vedono alcuni frammenti dell'armatura della fenice, ma più avanti la corazza non ha crepe. Andromeda riesce a reggersi alla catena anche privo di sensi. Chi sta guardando Balder quando, prima di attaccare Pegasus (in cui difesa accorre Phoenix), volge lo sguardo? Pegasus osserva Balder che colpisce Freyr senza intervenire minimamente. Quando Cristal colpisce Sirio allo stomaco lo si vede caricare il destro, ma nell'immagine successiva colpisce con il sinistro. Il bracciale che copre il bicipite sinistro di Url in alcune immagini si vede sul destro mentre in altre è totalmente assente. Quando Phoenix evita il primo attacco di Runmìr salta molto più in alto del gigante, eppure quando colpisce con il Fantasma Diabolico il colpo ha una traiettoria ascendente, cosa impossibile anche se il Guerriero del Nord si fosse alzato di scatto. Nonostante la catena sia stata completamente distrutta da Url, Andromeda la usa per salvarsi dalla caduta nel burrone (in genere la catena si rigenera istantaneamente solo quando è spezzata, non quando completamente a pezzi).

Note: "Una volta che mi sarò sbarazzato di voi, anche il Grande tempio cadrà sotto il mio controllo ed io, Balder, darò al mondo la legge del Dio Odino!" Il secondo film, molto migliore del primo, è il tentativo della Toei di sondare gli animi in preparazione della saga di Asgard che sarebbe stata creata poco dopo il film. L'avventura si svolge quindi ad Asgard, ma più che sui combattimenti il film è per lungo tempo focalizzato sull'ambientazione. Molto interessante è il modo in cui è rappresentata Asgard, con paesaggi tipicamente nordici ma privi di neve. Splendida anche la fortezza del Valhalla, in stile completamente medievale, con torri merlate ed alte mure. Questo film ha poi un regista ed uno sceneggiatore diverso dagli altri, e questo si vede in varie occasioni. Se la trama generale è abbastanza scontata, con i cavalieri che corrono per salvare Atena dalla minaccia di Balder, si notano comunque spunti interessanti: l'avviso del guerriero morente all'inizio del film, la narrazione introduttiva, l'aria di mistero che circonda la scomparsa di Cristal e l'atteggiamento inizialmente viscido ed ambiguo di Balder. Dal punto di vista della realizzazione, gli effetti luminosi sono usati più spesso rispetto al primo film, ad esempio per la spada di Url, per lo Scudo di Odino e per le scene finali. Molto belle anche le scene esterne, con il paesaggio ed i cavalieri illuminati dalla luce lunare che crea effetti estremamente piacevoli, come quelli dei volti di Sirio e Pegasus durante le ricerche di Cristal. Il punto migliore sono però le musiche, meravigliose ed in pieno stile Wagneriano, che, condensate in un film di 45 minuti, ne innalzano nettamente la godibilità. Il doppiaggio abbandona i dialoghi sovrapposti usati nel lungometraggio precedente, ma è comunque notevole, specie per quanto riguarda la voce ed il tono di Cristal "malvagio". Interessante notare cosa di questo film abbia influenzato la serie di Asgard. Il gigantesco Runmìr è per molti versi simile a Thor, Midgard ispirerà Artax, Url assomiglia a Luxor ed impugna una spada molto pericolosa, così come Megres, il colpo segreto di Loki è simile ai "lupi nella tormenta" di Luxor, Freyr, fedele ad Asgard fino al sacrificio rispecchia Orion, così come Freya fa con Flare. All'inizio del film vediamo in cielo le luci color arcobaleno dell'aurora boreale. In giapponese, Asgard si scrive "Asegard". Pegasus scrive la parola sul vetro appannato, quindi ci deve essere una certa differenza di temperatura tra l'interno e l'esterno della villa di Isabel. Questo suggerisce che il film sia ambientato in inverno. Come nel 74° episodio della serie regolare, Isabel sa di Asgard. Se le parole dell'introduzione sono veritiere, l'ultimo inverno si è protratto ad Asgard per tre anni. La voce dell'introduzione è quella di Freya. Anche se non viene mai chiarito, pare che sia stato Balder a sconfiggere Cristal, che ne ha poi manipolato la mente con una sua sconosciuta tecnica segreta. La fortezza del Valhalla, costruita con mura e torri merlate, si trova in cima ad una montagna. E' interessante vedere che, nonostante l'ambientazione, non c'è traccia di neve o ghiaccio. Balder beve quello che potrebbe essere vino. A quanto pare, Freyr è appena tornato ad Asgard, mentre per sua sorella Freya è la prima visita. Questo indica che i due non sono nati in quel luogo, e quindi Freyr non andrebbe considerato principe di Asgard, ma di un altro posto, forse un regno limitrofo. Comunque sia, il fatto che Freyr conosca Balder suggerisce che quest'ultimo sia sacerdote di Odino già da qualche tempo. A giudicare dalle immagini, Runmìr è alto più di due metri. I mantelli di Midgard ed Url (il guerriero con la spada) sembrano fatti con pellicce di animali, quindi servono anche per proteggere dal freddo. Isabel e gli altri alloggiano ad una locanda posta ai piedi della montagna del Valhalla e raggiungibile a piedi o in carrozza. Probabilmente è stato Freyr a trovare loro quella sistemazione. Il trono di Balder si trova ai piedi di un'enorme statua raffigurante il sacerdote con in mano la spada, ed è affiancato da due statue di grifoni. Balder, com'era prevedibile, possiede una carrozza personale, che invia a prendere Isabel. Il Valhalla si trova molto vicino al mare, ben visibile oltre i fiordi. A giudicare dalle ferite, Freyr è stato torturato prima di essere imprigionato nelle segrete della fortezza. Il cosmo di Atena crea attorno alla donna una specie di barriera invisibile, abbastanza potente da difenderla da Balder, almeno inizialmente. Nel difendersi contro Url, Andromeda dispone la catena al suolo, come faceva prima del 46°episodio. Questo è interessante, perché il film è stato realizzato più o meno tra il 60° ed il 70° episodio (ed infatti Araki era talmente impegnato da non poter più disegnare altri episodi del Grande Tempio dopo il 60°). Nell'affrontare Sirio, Cristal non usa il Sacro Acquarius, e questo suggerisce che non conosce questa tecnica (oppure che sotto controllo mentale non si può raggiungere il settimo senso). Sirio sa lanciare il Drago Nascente anche con la mano sinistra. Le parole che Phoenix pronuncia nel presentarsi sono in qualche modo simili a quelle rivolte a Mime ed Alcor negli episodi 85 e 93. Parimenti, l'illusione che vede Runmìr potrebbe essere ispirata a quella di Agape nella 31°puntata. A detta di Pegasus, la sua forza e quella di Loki si equivalgono. Loki ripete la regola secondo cui non si può usare due volte lo stesso colpo contro un cavaliere (o un guerriero del nord), anche se, in questo caso, essa si rivela inesatta perché Pegasus aumenta la forza e la velocità del suo Fulmine. Balder sa muoversi alla velocità della luce. La domanda di Balder "Sei o non sei uno dei miei più valenti condottieri?" è ispirata alle parole di apertura delle sigle "I Cavalieri dello Zodiaco" e "Il Ritorno dei Cavalieri dello Zodiaco", cantate nei primi anni '90 dagli Odeon Boys. A quanto pare, il Drago Nascente ha risvegliato Cristal dagli effetti del colpo segreto di Balder. Evidentemente, l'armatura del Sagittario potenzia il Fulmine di Pegasus, permettendogli di superare le difese del nemico. La morte di Balder non basta ad annullare gli effetti dello Scudo di Odino, che può essere neutralizzato solo dal sacerdote stesso (oppure distruggendo la statua del Dio). La sommità della corona di Odino è fatta di enormi cristalli di ghiaccio o diamante. Obbedendo alle regole della cavalleria, Pegasus avvisa Balder prima di scoccare la freccia. E' interessante notare che l'uomo sopravvive a questo colpo, e muore solo dopo essere stato schiacciato dalla spada di Odino. Nel salvare Atena, Pegasus usa per la prima (e ultima) volta le ali del Sagittario per volare. E' notevole che Freya non dica quasi nulla per tutto il film, nemmeno di fronte al sacrificio del fratello.