SAINT SEIYA OMEGA - EPISODIO N°1

LA VITA SALVATA DA SEIYA! IL RITORNO DELLA LEGGENDA DEI SAINT!

Disegnatori Yoshihiko Umakoshi

Data: 2005 circa (vedi Note)

Personaggi presenti: Seiya, Saori, Shaina, Tatsumi, Kouga, Mars.

Al Grande Tempio di Atene, pochi anni dopo la battaglia contro Hades, Saori accudisce con affetto un neonato dai capelli rossi che gattona attorno a lei. Improvvisamente il cielo si tinge di rosso, annunciando la comparsa del dio Mars, venuto per lei. Il pianto del bambino distrae Saori per un istante fatale, e la fanciulla viene colpita di striscio alla spalla da un raggio di energia, a contatto con il quale la zona ferita cambia colore, diventando violacea come l’universo. Indifesa, Saori è a terra insieme al bambino, ma l’assalto seguente viene intercettato da Seiya, ora divenuto Cavaliere di Sagitter con indosso l’armatura d’oro. Il nemico si materializza in carne ed ossa, rivelando un corpo coperto da una corazza stellare di nome Galaxy ed un viso celato da un elmo fiammeggiante. Seiya lo affronta con coraggio, tenendogli testa nonostante la forza di Mars sia tale da frantumare in alcuni punti l’armatura d’oro. Di fronte agli occhi del neonato, il Pegasus Ryuseiken si scontra con il Rubel Sirus Gugnir di Mars, in un’esplosione di luce.

Tredici anni dopo, in un’isola sperduta, il bambino dai capelli rossi, ora divenuto adolescente, si allena con Shaina. Il suo nome è Kouga, ma i suoi progressi non sono sufficienti a soddisfare la Sacerdotessa dell’Ofiuco, che lo colpisce ripetutamente senza trattenersi più di tanto. Lo scopo è renderlo un Cavaliere, ma Kouga non vuole questa sorte, insistendo che sceglierà da solo il proprio futuro. Per niente impressionata dalle vuote parole di chi non riesce a completare l’addestramento, Shaina lo lancia letteralmente via. Altrove, in una villa, Saori segue pensierosa l’addestramento, accudita come sempre dal fedele Tatsumi. Shaina intanto nota che Kouga non riesce neppure a frantumare una roccia, e gli parla del cosmo, grazie al quale è possibile spezzare il legame che unisce gli atomi e distruggere qualsiasi corpo esistente. Il ragazzo però non è convinto, ed anche il giorno seguente, mentre Saori - ora costretta ad usare un bastone per camminare - l’osserva di nascosto, non riesce a tener testa a Shaina. Alla fine, Kouga sbraita dicendo di nuovo di non voler diventare un Cavaliere, ed accusando Shaina di non spiegargli mai nulla. In particolare, non crede ad Atena, che sarebbe sua missione proteggere, ritenendola solo una leggenda. Shaina gli ricorda che Seiya in persona da bambino gli ha salvato la vita, ma Kouga, dopo aver provato invano a farsi dire di più, risponde dicendo che questo Seiya doveva essere un idiota per essersi sacrificato a salvare uno come lui. Quest’insulto fa infuriare Shaina, che per poco non ferisce seriamente l’apprendista con gli artigli. Reagendo istintivamente, Kouga riesce per la prima volta a usare il cosmo, sfiorando la Sacerdotessa e frantumando il suolo alle sue spalle. Spaventato però, subito dopo corre via, andando a riflettere vicino al mare. Lì vede dei fiori di campo e ne coglie qualcuno per Saori, andandoglieli a portare alla villa. Dopo un incontro con Tatsumi, che minaccia di picchiarlo con la sua spada di bambù per essere entrato senza permesso nella stanza di una donna, Kouga consegna i fiori a Saori e corre via. La fanciulla è pensierosa e preoccupata: la vecchia ferita alla spalla si è mutata in un’infezione che ormai copre interamente il suo braccio sinistro, privandola progressivamente del cosmo. Per di più, sta peggiorando a indicare che il ritorno di Mars è vicino. Il timore è fondato: proprio in quel momento, il Dio si ricompone, all’interno di un cratere di lava. Saori e Shaina parlano di Kouga, che secondo la Sacerdotessa non è ancora pronto a diventare Cavaliere. Rammaricata per averlo privato di una normale fanciullezza, Saori va da lui sulla spiaggia. Il ragazzo nel frattempo sta dormendo, e sogna Seiya come lo vide quel giorno di tanti anni prima, quando gli salvò la vita. All’inizio, Kouga è gentile nei confronti di Saori, ammettendo che la vita lì sull’isola insieme a lei, Shaina e Tatsumi, non è tanto male. Poi però si arrabbia quando Saori rifiuta di parlargli di Seiya, e dice di non voler diventare Cavaliere o proteggere Atena. In particolare, non vuole che siano altri a decidere della sua vita. Dopo aver sentito del sogno, Saori gli da allora il ciondolo che porta al collo: una specie di pietra o cristallo, che gli dice essere molto importante. Kouga fa appena in tempo ad accettarlo che il cielo si tinge di rosso, proprio come quel giorno di tanti anni prima. Mars compare di fronte ai due, chiamanto Saori "Atena" e rivelando quindi la sua identità all’incredulo Kouga. La fanciulla cerca di difendere se stessa e il ragazzo, ma non appena prova a bruciare il suo cosmo, la ferita al braccio si espande e l’avvolge nell’oscurità. È il cosmo di Mars, che, mischiandosi al suo, le impedisce di usarlo rendendolo incontrollabile. Ora che non ci sono Cavalieri d’Oro a difenderla, Mars vuole prendere Atena ed usarne il potere per conquistare il mondo. Kouga prova a difenderla, ma Mars, dopo averlo riconosciuto, lo lancia via senza complimenti. Sopraggiungono Tatsumi, armato con la spada di bambù, e soprattutto Shaina. Quest’ultima, messo fuori combattimento il maggiordomo, affronta con coraggio il nemico sferrando il Thunder Claw. La differenza di forze in campo però è netta, e ben presto Shaina viene travolta dal Mars Ignis ed avvolta in una pira di fuoco. Con la maschera in pezzi, la donna supplica Kouga di proteggere Atena, nel frattempo afferrata da Mars. Il ragazzo corre da lei, ma non riesce a sfondare il muro di fuoco che protegge il dio, finendo per essere travolto. Frustrato e in preda alla disperazione, Kouga non si accorge che il ciondolo datogli da Saori sta brillando, finché, all’apice della crisi, non riesce a risvegliare il suo cosmo. In un lampo di luce, il ciondolo fa comparire l’armatura di Pegasus, che si dispone sul corpo dell’incredulo giovane. Non da sola, a sostenere Kouga c’è anche lo spirito di Seiya, che lo invita a bruciare il suo cosmo e combattere. In un impeto di entusiasmo, il giovane riesce a sferrare il Pegasus Ryuseiken, sfondando il muro di fuoco di Mars. Sempre sorretto da Seiya, Kouga si lancia contro Mars.

DVD: L'episodio non è ancora uscito in DVD o Blu-Ray.

Scene extra DVD: Al momento non è noto se ci saranno scene extra nel DVD.

La logica, questa sconosciuta: A parte i molti cambiamenti per i quali saranno necessarie spiegazioni, le ali dell’armatura di Sagitter in una scena scompaiono, mentre il danno al bracciale va e viene a seconda delle sequenze. Come mai a difesa di Saori c’è solo Shaina? Per essere un dio, Mars sembra relativamente debole, visto che si preoccupa di parare i calci di Shaina con il braccio.

Note: 7. Quando la serie Omega è stata annunciata, l’impressione generale è stata fortemente negativa, a causa di qualche scelta artistica molto discutibile e di uno stile di disegno apparentemente indirizzato a spettatori molto giovani. Questo primo episodio in qualche modo allontana queste nubi, tirando fuori una trama sorprendentemente classica, unita ad animazioni discrete, un’ottima regia e caratterizzazioni promettenti. Le ombre non sono del tutto dissipate e molto dipenderà dagli sviluppi futuri, ma la puntata è godevole e riesce a spiegare i concetti base come il cosmo ai nuovi spettatori, soddisfando nel contempo i vecchi con una Shaina combattiva e fedele alla serie classica. Il vero punto debole è sicuramente Mars, graficamente "alieno" ed abbastanza piatto, che per ben due volte entra in scena di punto in bianco agendo più da soldato che da divinità.

Tante, tantissime le differenze con la serie classica. Le armature sono state completamente ridisegnate, eliminando scrigni e totem, sostituiti con i cosiddetti Clostone, crasi di Cloth Stones. Al momento, una spiegazione interna non è ancora stata data, mentre quella esterna è per rendere i personaggi più "eleganti" e moderni. A quanto pare, le Clostone si indossano come normali gioielli, di vario tipo, ma al momento del bisogno entrano in risonanza con il cosmo del Cavaliere e liberano l’armatura, divenuta più coprente, sottile e aderente rispetto a prima. Tutte le corazze, incluse quelle di Shaina e Sagitter, hanno subito questo restyling. In apertura di puntata, vediamo Saori accudire Kouga, il cui nome vuol dire "zanna di luce". Non è ancora chiaro perché sia lei a prendersene cura, ma le ipotesi principali sono che sia il figlio biologico suo e di Seiya, o un orfano adottato in circostanze ignote. Seiya è finalmente diventato Cavaliere di Sagitter, anche se si fa chiamare ancora Pegasus, ed affronta Mars con il tradizionale Ryuseiken. Curiosamente, lui ed il nemico sembrano conoscersi già, almeno a giudicare dal primo scambio di battute. Mars è ovviamente Marte, il dio romano della guerra e dell’agricoltura, corrispondente al greco Ares. Durante la presentazione della serie, molta attenzione è stata posta a chiamarlo sempre con il nome latino, indicando che non è propriamente Ares, ma una sorta di divinità corrispondente di un altro pantheon. A conferma di ciò il suo aspetto, inusuale rispetto agli Dei visti nella serie classica, ed i colpi segreti in latino: Rubel Sirus Gugnir e Mars Ignis. Il primo in particolare è una specie di lancia di luce rossa, che prende il nome dalla famosa Gugnir, la lancia di Odino nel mito nordico. La sua armatura invece si chiama Galaxy ed ha il torso coperto da un cielo stellato, ricordando un po’ l’aspetto di Crono nel manga prequel Episode G. L’arrivo di Mars ricorda quello di Artemide nel film Tenkai Overture, con il pianeta rosso che si avvicina alla terra tanto da riempire il cielo con la propria luce. Il legame tra Mars e Marte per ora è sconosciuto. In termini di poteri, il dio è capace di sfondare abbastanza facilmente un’armatura d’oro, ed i suoi attacchi possono "infettare" la vittima con il suo cosmo, procurando alla lunga danni fisici, espandendosi ed impedendole di bruciare la propria aura. Da notare che lo scontro tra lui e Seiya non si conclude nel prologo, lasciandoci per il momento all’oscuro sui dettagli degli eventi. Più tardi, scopriamo che Seiya sarebbe morto per salvare Kouga e Saori, mentre Mars è stato ferito o sigillato da qualche parte per tredici anni. Uno dei tanti punti interrogativi è la data di ambientazione esatta della serie: l’artbook ufficiale Saint Seiya Pia dice "dieci e qualche anno" dopo la sconfitta di Hades, indicando che Seiya è diventato Cavaliere d’Oro praticamente subito dopo quegli eventi, o al limite quelli del Tenkai Overture o di Next Dimension. Considerando che proprio Next Dimension pone lo scontro con Hades nel 1990, e che Kouga ha ufficialmente 13 anni, dovrebbero esserne passati 14 o 15, quindi saremmo nel 2005 circa. A onor del vero, ciò non si riflette molto sull’aspetto dei personaggi, con Shaina in particolare ancora identica a prima. Più invecchiato Tatsumi, anche a causa dei nuovi baffi, mentre per Saori è difficile distinguere i danni dell’età dal deperimento causato da Mars. Ad ogni modo, ora si aiuta con un bastone, dall’impugnatura finemente intagliata a forma di Pegaso. Dopo il prologo, lei, Tatsumi, Shaina e Kouga si sono ritirati su un’isola deserta, dove la fanciulla possiede una villa quasi identica a quella vista nel Tenkai Overture. Tatsumi usa ancora la spada di bambù del kendo, e minaccia fisicamente Kouga, ma le parole di quest’ultimo, che lo definisce "divertente", suggeriscono si sia molto ammorbidito rispetto ai flashback della serie classica. Lo stesso non si potrebbe dire di Shaina, che addestra Kouga con violenza, inframezzando qualche spiegazione sul cosmo, molto simili a quelle di Marin a Seiya nel primo episodio della serie classica. A quanto pare, Kouga, il cui addestramento è fondamentale per ragioni ignote, è stato tenuto all’oscuro di quasi tutto, e non sa neppure che Saori è Atena. Con il tipico impeto giovanile dichiara, in maniera condivisibile, di voler decidere da solo del proprio futuro, mostrando quindi uno spirito ribelle seppur meno ostile di Ikki o ironico di Seiya. All’inizio non sa usare il cosmo, se non istintivamente quando la sua vita è in pericolo, un po’ come Gohan agli albori del celebre Dragonball Z. Al termine della vestizione, disegna in aria le tredici stelle di Pegasus e poi lancia il Ryuseiken, pur non avendo apparentemente ricevuto un addestramento specifico a riguardo. Seiya lo conosce per nome, ed appare a sostenerlo appena indossata l’armatura. Come nel primo episodio della serie classica, anche qui la maschera di Shaina viene distrutta, permettendo al giovane di unirsi alla lunga lista di personaggi che l’hanno vista in viso.