SAINT SEIYA OMEGA - EPISODIO N°13

IL MESSAGGIO DI SEIYA! A VOI AFFIDO ATENA!

Disegnatori Akira Takahashii

Data: Primavera 2005 circa.

Personaggi presenti: Koga, Soma, Yuna, Aria, Haruto, Seiya, Fly, Medea, Mars, Eden, Mykene, Sonia, Saori, abitanti del villaggio.

In Grecia, Eden si trova al palazzo di Mars, e da lì osserva straniato la Torre di Babele che ha rimpiazzato le Dodici Case del Santuario. Avvicinandosi alle sue spalle, Mars lo chiama "figlio" e gli dice che un giorno regnerà insieme a lui su quel nuovo Grande Tempio che al momento è in costruzione. Eden sembra esitare, ma poi si inchina in segno di obbedienza alla volontà del padre, che, prima di andar via, lo affida a Sonia. Quest’ultima dice al fratello di potenziare ancora di più il suo cosmo. Intanto, Koga, Soma, Yuna e Aria avanzano in un mercato nel deserto, sempre alla ricerca delle rovine del vento. Koga vorrebbe qualcosa da mangiare, ma Yuna, che si occupa della gestione delle finanze, gli ricorda il loro vero scopo. Il Cavaliere dell’Aquila cede solo quando Aria prende in mano una mela, sorpresa perché è la prima volta che ne vede una, ma, nonostante la fame, la ragazza non la mangia, dandola piuttosto ad un bambino del posto. Koga ne ammira la generosità, ma in quel momento una tempesta di vento scuote il mercato, indicando in lontananza la presenza dell’agognato nucleo. In Grecia, Eden si sta allenando con Mykene e, seppur malconcio, riesce a parare ben cento dei suoi pugni. Negli anni infatti non solo si è abituato alla presenza del cosmo oscuro che satura l’ambiente, e che, normalmente, dovrebbe indebolirlo, ma si è anche allenato a lottare prima contro i Cavalieri di Bronzo e poi contro quelli di Argento, raggiungendo un livello totalmente superiore a quello di Koga e compagni. Pur ammettendo di essersi trattenuto, Mykene, che lo chiama "principe", sottolinea la differenza tra Orione e Pegasus, ma Eden pensa al modo in cui Aria è stata rapita e si infuria, scatenando un incendio con le sue scariche di energia, per poi interrompere l’allenamento e andar via. Al campo, Koga e gli altri stanno bivaccando, mentre Aria dorme. Approfittando della stupenda nottata, Yuna osserva le stelle e ne studia i movimenti. Soma nota come un Cavaliere possa morire in qualsiasi momento, ma abbia comunque la protezione della sua costellazione. A queste parole, Koga guarda verso le stelle di Pegasus, ricordando una volta in cui, da piccolo, si era lamentato con Saori dell’addestramento, dichiarando di non voler diventare un Cavaliere. La fanciulla si era detta rammaricata del suo destino, ma aveva aggiunto che, un giorno, Koga sarebbe stato libero di scegliere il proprio fato, seguendo il cammino della luce attraverso l’oscurità. Il ragazzo ora si chiede se Saori sapesse già allora che il suo era un cosmo di luce. Yuna e Soma affermano che Atena protegge tutti loro, e che lottare per lei vuol dire lottare per l’amore e la giustizia sulla terra. Koga rinnova allora la promessa di trovarla e proteggerla, insieme a Yuna, Soma, Ryuho ed Haruto, le cui costellazioni risplendono nel cielo. Nessuno di loro però sa che Saori si trova prigioniera di un inquietante albero rosso, che le sta sottraendo le forze. Il giorno dopo, il gruppo raggiunge le rovine del vento, dove si trova un enorme tornado. Intuendo che il nucleo è al suo interno, Koga cerca di entrare, ma viene respinto. Yuna capisce che solo un Cavaliere del vento può aprirsi la via e, indossata l’armatura, spezza il vortice con il Divine Tornado, riuscendo a passare. Non volendo essere da meno, Koga chiede a Soma di proteggere Aria e segue l’amica all’interno, infilandosi appena prima che il vento si chiuda. Poco più avanti, Yuna trova il nucleo del vento, ma non riesce a distruggerlo. Per di più, viene sorpresa dal misterioso protettore del luogo. Istanti dopo, Koga la raggiunge, trovandola però pallida a terra, alla mercé dell’orrendo Fly della Mosca, un deforme Cavaliere d’Argento interessato solo a gloria e potere al servizio di Mars, colui che gli ha donato l’armatura e il titolo. Sonia gli ha ordinato di proteggere il nucleo del vento, e lui intende portare a Mars le armature dei nemici sconfitti per essere promosso a Cavaliere d’Oro. Indossata la corazza, Koga si lancia all’attacco, ma Fly usa il Sand Virus per farlo crollare a terra privo di forze. Gli toglie poi il diadema, leccandolo al pensiero di quando lo donerà a Mars. Indignato al pensiero di un Cavaliere che non indossa l’armatura per proteggere Atena, Pegasus colpisce Fly con un pugno e gli fà cadere il diadema. Così facendo però fà infuriare il Cavaliere d’Argento, che inizia a saltargli ripetutamente addosso per schiacciarlo con la propria mole. All’esterno intanto, Aria e Soma sono raggiunti da Haruto, che ha raccolto informazioni e scoperto l’esistenza di Fly. Nel sentire che Yuna e Koga sono entrati, il Lupo afferma di avere un piano per poterli raggiungere all’interno. Lì, Yuna salva temporaneamente Koga dai colpi di Fly, ma è troppo debilitata per resistere al nemico e finisce per venire travolta. Prima che Mosca possa rubarle il diadema, Koga si rialza ed inizia a bruciare il suo cosmo, affermando che indossano le loro armature nel nome di Atena, e continueranno a farlo finché esse non saranno distrutte. Mentre Haruto, Soma ed Aria riescono ad entrare, cavalcando il vento con una specie di aquilone, Koga blocca il Fly Slider del nemico e risponde con un RyuseiKen talmente potente da farlo a pezzi. Rimane il problema di come distruggere il nucleo del vento, ma Aria chiede a Yuna di aiutarla, perché è necessario il potere di un Cavaliere dello stesso elemento del nucleo. Insieme, abbattono la turbina, interrompendo uno dei fasci di luce verso la Torre di Babele. La distruzione del nucleo fà comparire in cielo la costellazione di Pegasus, seguita da Seiya stesso. Il Cavaliere leggendario affida ai giovani ragazzi la salvezza di Atena, chiedendo loro di credere in sé stessi e sconfiggere Mars, seguendo il sentiero della luce. La sua apparizione non passa inosservata: altrove, la donna che era con Mars dopo il rapimento di Aria, osserva gli eventi da una sfera di cristallo. Si chiama Medea, la fattucchiera sacra, insieme alla quale Mars vuole creare un nuovo mondo di fiamme e oscurità sotto il suo dominio, specie ora che, dopo aver lasciato il messaggio, la luce di Seiya è svanita del tutto. Sulla terra, il nucleo del vento si è trasformato in una pietra, che secondo Aria si chiama Cosmo Crystal, e in futuro darà nuovi poteri a Yuna, che ne condivide l’elemento.

DVD: L'episodio è presente nel 3° DVD e Blu-Ray.

Scene extra DVD: Al momento non è noto se ci saranno scene extra nel DVD.

La logica, questa sconosciuta: Come ha fatto Koga a ritrovare gli altri? E, parimenti, come ha fatto Haruto? Mykene aveva sfondato senza sforzo lo scudo del Dragone, ma ora non crepa neppure l’elmo di Eden. Quando quest’ultimo viene colpito alla fronte, esce una quantità assurda di polvere quasi come se ci fosse un fumogeno nascosto sotto la maschera.

Note: 3. Ohi ohi, dalle stelle alle stalle. Dopo il fantastico episodio precedente, una puntata pessima da praticamente ogni punto di vista. Bruttina la turbina come generatore del cosmo di vento, vergognoso Fly, che sembra uno scarto di un episodio di Ken il Guerriero, pessimo il Cosmo Crystal, che fà molto Sailor Moon, e deludente Seiya, la cui comparsa è totalmente estemporanea e troppo rapida per avere qualsiasi peso emotivo o reale significato, finendo per sembrare un tappabuchi per chiudere l’episodio. A questo punto, sarebbe stato molto meglio se il messaggio fosse stato lasciato nel ben più epico decimo episodio. Inutile anche il ritorno di Haruto, che serve solo a ricordarci le sue abilità ninja ed a far entrare Aria nel vortice, senza che nessuno si chieda come sia sopravvissuto o li abbia trovati. Le poche cose positive sono la prima vittoria di Koga da solo contro un Cavaliere d’Argento, la scena finale con la misteriosa Medea, il ritorno di Eden e la scoperta che è il presunto figlio di Mars. In apertura di episodio, la sigla è stata leggermente modificata, mantenendo le solite scene ma aumentando i riflessi e le ombre, in modo da rendere migliore la qualità generale. Rivediamo Eden, assente dalla fuga dalla Palaestra nel nono episodio, e scopriamo che è addirittura il figlio di Mars e fratello minore di Sonia, anche se non è chiaro se siano parentele reali o simboliche. La sua forza è dovuta ad anni di addestramento, prima con i Cavalieri di Bronzo e poi d’Argento, che gli ha permesso di innalzare il cosmo ad un livello intermedio tra Argento ed Oro. Considerando che questo non è certo la normale procedura, ciò significa che l’influenza di Mars al Grande Tempio dura da molto più tempo di quanto ipotizzato finora, o che Eden ha ricevuto un addestramento personalizzato per qualche ragione particolare. Mykene lo chiama addirittura principe, non sappiamo se perché figlio di Mars o per altri motivi. Eden inoltre è l’unico a chiamare Aria per nome, e il modo in cui si infuria per il suo rapimento indica l’esistenza di un legame più profondo, come ipotizzato anche dal medesimo colore di capelli. Off screen, Koga si è riunito al gruppo, ed ha presumibilmente raccontato l’incontro con Andromeda e Ryuho. L’aspetto del mercato indica che sono ancora in un paese arabo o nord Africano. L’orrido Fly indossa l’armatura che fu di Dedalus, completamente ridisegnata come le altre corazze d’argento viste finora, a parziale conferma che sono più quelle con un nuovo aspetto che quelle rimaste simili alle precedenti. Primo tra i Cavalieri d’Argento visti finora, è il classico traditore consapevole, anche se ad essere precisi non ha mai servito agli ordini di Saori, essendo stato messo lì da Mars come premio per aver ucciso molti "Cavalieri nemici". A meno che non si tratti di menzogne, queste parole suggeriscono che non tutti hanno accettato passivamente il cambio di regime, e che un discreto numero ha cercato di opporsi. In alternativa, Fly potrebbe essere un ex Marziano, visto anche il nome che ricorda da vicino Ragno di Spider. Quale che sia, possiede due attacchi: il ridicolo Fly Slider, con cui ruota su se stesso e prende il nemico a panciate, ed il ben più insidioso Sand Virus, con cui trasmette una non meglio specificata malattia dall’effetto istantaneo, anche se temporaneo. Finisce però per essere il primo Cavaliere d’Argento ucciso da Koga senza alcun aiuto, a conferma della crescita costante del guerriero. Aria, unendo il cosmo con quello di Yuna, distrugge il nucleo del vento, lasciando uno strano Cosmo Crystal, che prende il simbolo dell’aquila non appena in contatto con Yuna. Il messaggio di Seiya è ovviamente un riferimento a quello lasciato da Micene nella serie classica, quasi identico nelle parole anche se molto più profondo nel tono. Secondo Mars, dopo aver lasciato queste parole, il cosmo di Seiya è scomparso del tutto dalla terra, a confermare che il ragazzo si trova in qualche altro luogo o dimensione. Più interessante è la breve ricomparsa di Saori, la cui sorte ricorda un po’ il primo OAV del vecchio anime, cioé prigioniera mentre qualcosa le assorbe le forze. Infine, la donna alleata di Mars si chiama Medea, è una strega e può vedere altrove con una sfera di cristallo. Dopo Ecate in Next Dimension, è la seconda strega a comparire in un’opera dei Cavalieri. Tra l’altro, non è chiaro dove sia ambientata la scena finale, visto che in lontananza si vede il globo terrestre, che potrebbe tanto essere un’illusione quanto reale.