SAINT SEIYA OMEGA - EPISODIO N°17

QUALCOSA DA PROTEGGERE! IL RIPARATORE DI ARMATURE E IL METALLO LEGGENDARIO!

Disegnatori Yoshitaka Yashima

Data: Primavera 2005 circa.

Personaggi presenti: Koga, Soma, Yuna, Aria, Raki, Kiki, Dore di Cerbero, Sonia, Marziani.

Con Haruto nuovamente scomparso come da sua abitudine, Koga, Soma, Yuna e Aria, in viaggio verso le rovine del fuoco, hanno raggiunto il Gran Canyon. Il panorama è da mozzare in fiato, ma, poco lontano, notano una bambina che sta camminando da sola, con una sacca in spalla. Preoccupato che possa cacciarsi nei guai, Koga inizia a seguirla, ma, appena cerca di parlarle, la bambina lo attacca con poteri telecinetici lanciandogli contro un sasso. Solo in un secondo momento, vedendo la Cloth Stone di Pegasus, la bambina capisce che si tratta di Cavalieri. Il suo nome è Raki e, essendo impegnata in un’importante missione, aveva creduto fossero dei nemici. Pur essendo tentata di proseguire con loro, rifiuta però di dare spiegazioni e si allontana, affermando di aver deciso di fare da sola. Purtroppo per lei, un’aquila ben presto la nota, si butta in picchiata e l’afferra con gli artigli, rischiando di trascinarla via, ma Koga la fa scappare con un sasso. Raki, che vuole dimostrare di non essere più una bambina, cerca di non dare a vedere che è felice della loro presenza, finché Yuna non la convince a viaggiare insieme dicendo che stanno andando nella stessa direzione. Le sorprese non sono finite: il maestro della bambina è l’ultimo riparatore di armature al mondo, il grande Kiki, di cui Soma e Yuna hanno sentito parlare nella Palaestra. La missione di Raki è raccogliere la Stardust Sand per lui, visto che Kiki si sta nascondendo dagli uomini di Mars. Intanto, al palazzo di quest’ultimo, Sonia è furiosa con i Marziani, che hanno perso le tracce di Koga e compagni. Si intromette il Cavaliere di Cerbero, Dore, che ha saputo non solo della presenza di Raki, cui potrebbero estorcere i nascondigli di Kiki e della Stardust Sand, ma anche che i fuggiaschi stanno viaggiando insieme a lei. Ottiene quindi il permesso di occuparsi di loro, promettendo di portare a termine la missione anche a rischio della vita. Nel frattempo, Raki fa amicizia con il gruppo, specialmente con Aria, e li porta ad un fiume dove possono rinfrescarsi. Mentre i tre giocano in acqua, Raki chiede ad Aria come mai viaggi con loro, visto che non è un Cavaliere. La ragazza risponde che deve aiutarli a fare qualcosa, confidando però di temere di essere un peso per loro. La bambina la rassicura ricordando una cosa dettale da Kiki, ovvero che i Cavalieri diventano più forti quando hanno qualcuno da proteggere, per cui la sua presenza è un bene. Poco più tardi, il gruppo raggiunge una grotta, nascosta dietro una cascata e sigillata con un masso che Raki sposta con la telecinesi. All’interno si trova un enorme giacimento di Stardust Sand, di cui Raki raccoglie abbastanza da riempire la sacca che ha a tracolla. In quel momento però vengono raggiunti da Dore, e ben presto scoppia la battaglia. Il Cavaliere di Cerbero ha il potere di triplicarsi con il Cerberus Divide, e possiede sia attacchi di fuoco, come la Cerberus Hell Flare, che altri più fisici, come il Cerberus Claw. Soma e Yuna crollano in pochi minuti, poi è il turno di Koga, il cui Senkou Ken viene annullato dal Cerberus Inferno. Persino privo di sensi, il ragazzo cerca di continuare a lottare, ma non può nulla contro il nemico, proprio come Raki, la cui telecinesi è inutile. Aria cerca allora di proteggere la bambina con il proprio corpo, ma neanche la presenza della presunta Atena basta a far esitare Cerbero, che si limita a chiederle di farsi da parte e ad afferrare la bambina. Quando Raki si rifiuta di dirgli dove sia Kiki, Aria l’abbraccia, ed il suo cosmo entra in risonanza con la Stardust Sand. Il bagliore permette a Koga di rialzarsi. Sostenuto dal desiderio di proteggere le due ragazze contro un Cavaliere che non esita a ferire e minacciare i più deboli, Pegasus innalza il suo cosmo e sferra il RyuseiKen, scontrandosi con il triplo Hell Flare del nemico. Inizialmente in difficoltà, Koga riesce a far brillare ancora più intensamente la sua aura, prendendo il sopravvento e annientando il nemico. Poco dopo, Raki usa la Stardust Sand per riparare le armature di Soma e Yuna, danneggiate nello scontro. Ormai è tempo di saluti, soprattutto con Aria, ma Raki è certa che si rivedranno. Poco dopo, viene raggiunta da Kiki, che la rimprovera per essere venuta a prendere la Stardust Sand di sua iniziativa. La bambina gli indica i Cavalieri in lontananza, e Kiki afferma che sono la loro nuova speranza.

DVD: L'episodio è presente nel 5° DVD e Blu-Ray.

Scene extra DVD: Al momento non è noto se ci saranno scene extra nel DVD.

La logica, questa sconosciuta: Il comportamento di Haruto continua ad essere bizzarro, e dov’è in questo episodio quando hanno bisogno di lui? Dore è informato in tempo reale della posizione non solo di Raki, ma anche del gruppo di Koga, e per di più raggiunge in pochi minuti l’America, arrivando proprio nel punto preciso dell’ingresso. Un masso non è certo un ostacolo per un Cavaliere, che potrebbe sfondarlo. Considerata la quantità enorme di Stardust Sand, Raki potrebbe prenderne un po’ di più per evitare viaggi futuri. Dore è convinto che Aria sia Atena, eppure ne rifiuta espressamente la volontà.

Note: 6.5. Un episodio carino, non tanto per la presenza di Kiki, ridotta a mero cameo finale, ma per la ripresa di uno dei temi più importanti della serie, ovvero l’importanza di proteggere qualcuno. Costante ma spesso implicito nella serie classica, è anche alla base di Episode G, da cui proviene l’affermazione che avere qualcuno da difendere permette al Cavaliere di bruciare più intensamente il proprio cosmo. Facciamo conoscenza con Raki, che ha un po’ il ruolo che Kiki aveva nella serie classica, pur essendo probabilmente più piccola. È chiaramente una discendente del popolo di Mu, come mostrato dalle sopracciglia rasate a formare due nei, la qual cosa conferma che da qualche parte, forse in Jamir, ce n’è un’intera comunità. Anche lei possiede poteri telecinetici, ma non mostra per ora la capacità di teletrasportare sé stessa o altri. Dopo la morte di Mur al Muro del Pianto, Kiki ne ha preso il posto come riparatore di armature, segno che anche le nuove corazze possono aver bisogno di essere aggiustate. La sua fama è tale da valergli l’aggettivo "il grande", lo stesso di Mur, e da renderlo noto agli studenti della Palaestra. Sempre da Mur, ha preso l’abitudine di legarsi i capelli lunghi con un fiocchetto rosa. Il nuovo Cavaliere di Cerbero è Dore, un nome probabilmente ispirato all’artista Gustave Doré, che ha realizzato molte famose illustrazioni della Divina Commedia. L’armatura, pur avendo perso le catene chiodate, è estremamente simile a quella classica, mentre lo stesso non si può dire delle tecniche di lotta. In particolare, la mossa Cerberus Divide gli permette di triplicarsi, creando due copie materiali (non illusorie) in grado di parlare, pensare e combattere in maniera indipendente. Considerando che l’energia non può essere moltiplicata, si deve supporre che ogni copia abbia 1/3 del cosmo dell’originale, e che ciò basti a permettere di sconfiggere gli avversari. Dore può separare pienalmente le copie, materializzarne solo le braccia o farne uscire i corpi fino al busto. Sembra inoltre non inchinarsi a Sonia, e ricevere prima di lei le comunicazioni di eventuali spie, anche se deve comunque chiedere il permesso prima di poter agire. Sembra un sostenitore del detto "il fine giustifica i mezzi", visto che, per quello che ritiene essere il bene futuro dei Cavalieri, non esita a minacciare Raki, o persino a ignorare le richieste di Atena stessa. A tal proposito, il continuo dover essere protetta sta iniziando a pesare su Aria, come in fondo già intuibile dallo scorso episodio, in cui insiste per lavorare anche lei alla pensione e poi cerca di proteggerne i proprietari. Il Marziano con i capelli biondi è lo stesso che ha guidato l’attacco alla Palaestra nel 9° episodio, mentre la Stardust Sand era già stata citata e vista nel 4°, in cui Ryuho diceva che si trova nelle profondità del suolo greco. Considerando che ora i personaggi sono palesemente in America, è chiaro che ne esiste più di un giacimento.