SAINT SEIYA OMEGA - EPISODIO N°40

LA DETERMINAZIONE DI SONIA! SPEZZA LA CATENA DEL DESTINO!

Disegnatori Akira Takahashi / Noboru Koizumi

Data: Estate 2005 circa.

Personaggi presenti: Sonia, Soma, Koga, Yuna, Eden, Mars / Ludwig, Medea, Aria.

Nella casa di Scorpio, Sonia ricorda la nascita di Eden, e la famiglia felice che all’epoca aveva. Poi i ricordi si spostano a quanto accaduto poco prima: la decisione di Medea di affidarle l’armatura dello Scorpione, nel mito l’animale che uccise il possente cacciatore Orione, per punirlo della sua arroganza. Proprio come quello scorpione leggendario, lei avrebbe dovuto punire Eden del suo tradimento contro Mars, e riportarlo sulla retta via nelle vesti di Sonia dello Scorpione, signora del giudizio e della disciplina. L’armatura d’oro avrebbe potenziato il suo cosmo, permettendole di usare tutta la sua vera forza. La ragazza è inorridita al pensiero, ma poi accetta quel compito e, a riprova della sua determinazione, si taglia i capelli, prima di indossare la corazza, che disintegra le vesti del Calabrone. Tornando al presente, Sonia, visibilmente pensierosa, si accorge dell’arrivo di Koga, Soma e Yuna. Non appena la ragazza si fa loro avanti, i tre sono sbalorditi prima nel riconoscerla, e poi perché l’armatura d’oro si è lasciata indossare, ma Sonia dichiara che le corazze ormai sono fedeli a Mars, e non più ad Atena. Decisa a sconfiggerli come riscaldamento prima di Eden, Sonia attacca in maniera selvaggia, con raggi di energia e pugni che ben presto travolgono i malcapitati. Soma è il primo a reagire, schivando il nuovo Crimson Needle della ragazza e imprigionandola temporaneamente in un cerchio di fuoco, per permettere a Yuna e Koga di proseguire verso Atena. Bloccatole il polso, Soma non riesce a credere che voglia affrontare, forse persino uccidere Eden, e le chiede se la famiglia per lei abbia alcun valore, ma Sonia si libera con frasi sprezzanti di fedeltà a Mars, e lo atterra a calci. Ormai Koga e Yuna sono usciti, ma in fondo il prossimo ostacolo sulla loro strada è il potente Ionia, quindi Sonia non ne è troppo preoccupata. In quel momento, si accorge che Soma ha perso qualcosa: la Cloth Stone della Croce del Sud, un tempo appartenuta a Kazuma e poi a lungo conservata da Sonia stessa. A conferma del suo disprezzo verso Soma, Sonia frantuma il cristallo con il pugno, davanti allo sguardo inorridito del ragazzo. Anziché attaccare con rabbia però, Soma le dice che fino a quel momento aveva conservato la Cloth Stone perché Kazuma era stato l’ultimo a vederlo prima che perdesse la sua innocenza, diventando un’assassina. Non solo, era stato anche l’unico a cercare di salvarla, di darle una possibilità, e Sonia in fondo al cuore lo sa, o non avrebbe conservato la Cloth Stone. Senza rispondere, la ragazza riprende il combattimento, attaccando con rabbia sempre maggiore, ma non riuscendo a nascondere del tutto i suoi dubbi, che sembrano percepiti dall’armatura d’oro. Atterrato di nuovo, Soma le ricorda quando visto nelle Rovine delle Tenebre, il suo desiderare disperatamente l’affetto e la fiducia di Mars, e una sofferenza tale da permeare il suo cosmo e impedirle, persino ora, di sconfiggere un semplice Cavaliere di Bronzo. Quando il ragazzo cita Aria, chiedendole se le azioni di Mars siano davvero giuste, Sonia ricorda come, dopo l’assassinio di Kazuma, fu proprio il canto della bambina prigioniera a confortarla, oltre a Kazuma stesso, che le disse di usare il suo cosmo per proteggere chi ama. Soma l’esorta a considerare di più se stessa e affrontare i propri dubbi, ma Sonia decide di proteggere il ricordo della famiglia felice che c’era quando nacque Eden, e riprende l’attacco, arrivando quasi a uccidere il nemico proprio come fatto con Kazuma. Leone Minore però le blocca la mano, dicendole che la famiglia di cui parla è solo un’illusione, un sogno cui si sta aggrappando, nonostante né Mars né Medea l’abbiano mai amata o coccolata, curandosi solo di Eden. Sull’orlo delle lacrime, Sonia si ritrae e crolla in ginocchio, considerando per un attimo di vivere davvero la propria vita, come Soma le consiglia di fare. Quando però il ragazzo le tende la mano, chiedendole di venire con loro, Sonia scoppia a ridere con una vena di follia e lo colpisce, ribadendo la sua fedeltà a Mars, frutto di una scelta propria. Il suo cosmo si innalza al massimo in preparazione dell’Antares Maelstrom, il suo colpo più potente, ma l’armatura d’oro, non potendo più tollerare i suoi dubbi, l’abbandona, lasciandola inerme di fronte al potere da lei stesso evocato. Resosi conto della situazione, Soma cerca disperatamente di salvarla, riuscendo a raggiungere il settimo senso, in un istante percepito da Koga, Yuna ed Eden, e visto persino da Medea, crudelmente sprezzante nei confronti della figliastra. Lo sforzo supremo del Cavaliere però è destinato ad esser vano: il cosmo d’oro esplode, ferendo mortalmente Sonia. In fin di vita, la ragazza scambia Soma per il padre, e gli chiede di restare al suo fianco in quegli ultimi istanti, terrorizzata al pensiero di restare da sola. Un attimo dopo, Sonia si spegne, tra le lacrime amare di Soma.

DVD: L'episodio è presente nel 10° DVD e Blu-Ray.

Scene extra DVD: /

La logica, questa sconosciuta: Possibile che lo scontro tra Genbu e Tokisada sia durato quasi un’ora e mezza? Soma teneva la Cloth Stone della Croce del Sud sotto l’armatura, quindi non avrebbe dovuto avere alcun modo di scivolargli via. Che fine fa l’armatura di Scorpio dopo essersi staccata da Sonia?

Note: 8.5. La tragica conclusione della sottotrama di Soma e Sonia, sicuramente una delle colonne portanti di Omega finora, in un episodio che enfatizza alla perfezione il tormento interiore della ragazza, disperatamente aggrappata ad un’idea di famiglia che si rivela illusoria con le sprezzanti parole di Medea, sempre più il villain principale della serie. A fare da contrappeso, la completa maturazione di Soma, ormai libero dell’odio visto in passato, e in grado non solo di capire l’avversario, ma anche di perdonarla, offrirle di allearsi a loro, e infine raggiungere il settimo senso non per ucciderla ma per salvarla. Non c’è però lo sperato lieto fine, con Sonia che coltiva la propria illusione fino alla fine, convinta di morire tra le braccia del padre piuttosto che dell’avversario. Unica nota stonata, la vicenda umana dei due spinge in secondo piano lo scontro, finendo per sprecare la casa e l’armatura di Scorpio. Quest’ultima, come quelle di Acquarius e Libra prima di lei, compare inizialmente a totem, e conferma le forme estremamente classiche. Viene inoltre ripreso il discorso della volontà delle corazze, introdotto già nella serie classica ma anche contraddetto un’infinità di volte. La parziale spiegazione che ne viene fuori qui è che le armature, salvo casi estremi, non sono fedeli al bene o al male, ma alla coerenza interiore del Cavaliere che le indossa, con Sonia che viene abbandonata quando i dubbi hanno il sopravvento. Grazie all’armatura, la ragazza sfodera due nuove tecniche: il Crimson Needle ("Ago Cremisi"), una versione potenziata dell’Hornet Stinger, è palesemente una citazione dello Scarlet Needle di Scorpio, mentre non è chiaro l’effetto dell’Antares Maelstrom ("Maelstrom di Antares"), che Sonia non riesce più a controllare dopo la perdita dell’armatura. I flashback, oltre a mostrarci la nascita di Eden, ed una Sonia piccolissima, fanno intravedere l’aspetto umano di Mars, ovvero il Ludwig citato da Mikene nel 36° episodio. Dovrebbero essere ambientati circa 15 anni prima dell’inizio della serie, e quindi uno o due anni prima dell’attacco di Mars e della caduta del meteorite di oscurità. L’altro flashback invece ha luogo dopo l’assassinio di Kazuma, in un momento già intravisto negli episodi 26 e 20. La scena in cui Sonia si taglia i capelli ha un valore simbolico, visto che in Giappone, tradizionalmente, il taglio dei capelli lunghi per una ragazza indica il passaggio dalla fanciullezza all’età adulta, e quindi alla maturità. Pur non essendo più un principio particolarmente in voga nel mondo reale, è perpetuato in numerosi anime per indicare una presa di coscienza e determinazione. Nelle scene in cui Sonia è senza armatura, vediamo che il suo corpo è coperto di cicatrici, ma non è chiaro se risalgano all’addestramento, o se siano opera di nemici sconfitti in passato. Esternamente, la casa di Scorpio ha mantenuto anche lei l’aspetto classico, tranne che per la scritta in greco sul frontone, ma lo spiazzo che la circonda è un ammasso roccioso a forma di aculei e coda di scorpione. All’interno, varia tra una specie di città in rovina e un deserto, prima di tornare all’aspetto normale dopo la caduta di Sonia. Nel corso degli scontri, l’elmo di Soma va in pezzi, e quello di Yuna perde un’aletta, continuando la tradizione iniziata con Haruto alla quinta casa, che vuole gli elmi i primi pezzi a rompersi del tutto. A proposito di rompere, Sonia frantuma la Cloth Stone della Croce del Sud, mostrando che la resistenza delle pietre non è particolarmente alta. Presumibilmente, così facendo ha distrutto anche l’intera armatura d’argento, suggerendo che le corazze sono particolarmente vulnerabili quando in forma di cristallo. Soma finora è il solo a raggiungere il settimo senso senza sfoderare un nuovo colpo segreto. A inizio episodio mancano cinque ore e sette minuti alla fine del mondo, un enorme salto in avanti rispetto alle quasi sei ore e mezza della puntata precedente, e la prima volta in cui si abbandona il tempo (relativamente) reale dello spettatore.