SAINT SEIYA OMEGA - EPISODIO N°69
CREATE UNA TEMPESTA DI FUOCO! L’AMICIZIA DI YUNA E SOMA!
Disegnatori Yosuke Yabumoto
Data: Estate 2005 circa.
Personaggi presenti: Yuna, Soma, Ymir, Methone, Europa, Ichi, Menkar, Mira, Geki, Pallasite, Cavalieri d’Acciaio.
Methone è frustrato per la sconfitta subita tempo prima contro Yuna e Soma, quando Europa compare e gli promette di renderlo più forte. Gli dona la clessidra nera Anti-Limit, che il Pallasite accetta con gioia pur conoscendone la pericolosità. Poco dopo, Ymir - ignara di tutto - corre dal fratello per dirgli di aver trovato Yuna e Soma, così potranno avere la loro rivincita. Nelle strade, Yuna, Soma e un gruppo di Cavalieri d’Acciaio discutono sul modo migliore per conquistare un portone protetto da più soldati del solito: il Leone Minore vorrebbe attaccare frontalmente, l’Aquila preferisce usare prudenza e organizzare una strategia. Il dilemma viene meno quando il portone crolla dall’interno, abbattuto da Ymir e Methone nella loro foga di affrontare i Cavalieri. I due disprezzano sia i soldati loro compagni che i nemici, e continuano a ripetere di essere più che sufficienti da soli avendo l’un l’altra, ma poi Methone tira fuori l’Anti-Limit, terrorizzando Ymir che ne conosce il potere. Prima che la sorella possa fare qualcosa, Methone le professa il suo amore e frantuma la clessidra, assorbendo dentro di sé il cosmo e la vita di Ymir fino ad ucciderla. Convinto che ora sarà forte e bello come mai, il Pallasite si trasforma in un aspetto più demoniaco con due artigli e accusa i Cavalieri di averlo costretto a questo gesto. Sconfitti facilmente i Cavalieri d’Acciaio, scatena un tornado contro i due, che decidono di fuggire per permettere ai compagni di proseguire oltre le macerie del portone distrutto. Dopo una breve fuga nella città, durante la quale il tornado investe anche il povero Ichi, i Cavalieri raggiungono una piazza e si preparano a combattere. Il Lionet Burning Fire però è facilmente respinto, lasciando entrambi alla mercé degli artigli del nemico, la cui follia crescente si trasforma in delirio. Ferita alla caviglia, Yuna perde brevemente i sensi e ricorda il suo primo incontro con Soma: da bambini, Geki glielo presentò a Palaestra, chiedendole di fargli un po’ da guida in qualità di allieva più talentuosa. All’inizio Yuna si era mostrata fredda, visto che le loro costellazioni e quel che vedeva leggendo le stelle li rendevano incompatibili, ma poi Soma le aveva fatto notare come le differenze non impediscano a cose o persone di collaborare, e lo stesso valeva anche per loro, Cavalieri di Atena della medesima generazione. Così nacque la loro amicizia, che dura tuttora, come sottolineato da Soma che si rifiuta di abbandonarla alla mercé di Methone nonostante la ferita alla caviglia. A sua volta, Yuna gli chiede di proseguire mentre lei combatte da sola, ma Soma rifiuta, ricordando tutte le battaglie affrontate insieme come compagni Cavalieri. Criticando duramente l’egoismo di Methone, i due iniziano a collaborare: innalzando al massimo il suo cosmo, Yuna usa lo Storm Tornado contro il Twin Madness Claw del Pallasite, ma soprattutto lancia in aria Soma e ne alimenta le fiamme, permettendogli di sferrare un potentissimo Lionet Flare Storm Bomber e frantumarne la Chronotector. Solo tra le fiamme, Methone vede davanti a sé Ymir, che si muta in un demone e lo uccide per vendicarsi, svanendo insieme a lui. La battaglia è vinta ma, come notato dal sardonico Europa, la guerra continua: altrove, Menkar viene ucciso da un nemico senza armatura, che frantuma la sua corazza in un colpo solo e ne ruba la Cloth Stone.
DVD: L'episodio è presente nel 18° DVD e Blu-Ray.
Scene extra DVD: /
La logica, questa sconosciuta Che fine hanno fatto Koga, Seiya e gli altri? Methone è ancora arrabbiato per la sconfitta subita in passato, ma nelle settimane / mesi trascorsi da allora lui ed Ymir non hanno mai cercato i Cavalieri per affrontarli di nuovo.
Note: 4. Un altro episodio mediocre, banale nei dialoghi oltre che tutto sommato noioso negli eventi. La follia dai toni neanche troppo sottilmente incestuosi di Methone stanca in fretta, e il Pallasite non ha mai il carisma necessario per essere davvero considerabile una minaccia, ma neanche le affermazioni di Yuna e Soma colpiscono più di tanto. Apprezzabile però il discorso di Soma nel flashback, quando sottolinea come persone diverse tra loro possano ottenere comunque grandi cose collaborando, proprio come stelle di dimensioni e tipologia diversa formano le costellazioni. Come Tarvos nel 65° episodio, Methone riceve un power-up per permettergli di affrontare più alla pari nemici che lo avevano totalmente sconfitto alla prima occasione, ma stavolta l’aiuto viene da Europa e - come prevedibile vista la natura di quest’ultimo - porta gravi conseguenze. La clessidra Anti-Limit muta Methone in una specie di ibrido tra lui e la sorella, con capelli e armatura bicolore. È un aspetto molto simile a quello di Europa stesso, a suggerire che magari in passato potrebbe averla utilizzata lui stesso con qualcun altro, ma la questione non viene toccata, né sarà ripresa in futuro. Soma e Yuna si conobbero da bambini a Palaestra, ma entrambi erano già Cavalieri, confermando quando intuito nella prima stagione, ovvero che l’accademia serviva più come perfezionamento che per ottenere l’investitura. Yuna era già presente all’arrivo di Soma, con Geki che la definisce l’allieva di maggior talento del suo anno, suggerendo che Ryuho non era ancora arrivato o era assente per malattia. La capacità di lettura delle stelle della ragazza era stata rivelata alla sua prima apparizione nel 3° episodio, e poi ripresa di tanto in tanto nei successivi, più di recente nel 54°. L’idea di vento e fiamme che si potenziano a vicenda è uno dei punti centrali di Naruto, serie di successo cui Omega si è già ispirata in passato nella creazione di Haruto. Nel finale, ricompare - e muore - Menkar, il Cavaliere della Balena che proprio Soma e Yuna avevano sconfitto nel 24° episodio.