SAINT SEIYA - SAINTIA SHO

CAPITOLO 4 - DESTINO

Personaggi Presenti: Sho, Saori, Kyoko, Mii, Ate, Milo, Tatsumi, Mitsumasa, Aioros.

Data: Giugno 1986 circa.

Lunghezza: 40 pagine 40 in b/n.

Saori ricorda la morte del nonno Mitsumasa, quando le rivelò di essere Atena e le disse che lo spirito di Aioros del Sagittario, colui che l'aveva salvata da neonata, l'avrebbe sempre protetta. Quella previsione ora si avvera con la comparsa dell'armatura d'oro, avvolta dall'immenso cosmo di Aioros, il cui spirito si erge a difesa di Saori tendendo l'arco. Il dardo scoccato trafigge e respinge Ate, ma quest'ultima non si arrende e imprigiona Sho tra rovi e radici, per permettere la resurrezione di Eris. Lo spirito della dea della Discordia esce dalla mela d'oro e vola verso la ragazza, facendo emergere ricordi d'infanzia relativi al giorno in cui Eris aveva provato a impadronirsi di lei per la prima volta. Dopo un litigio con Kyoko, una piccola Sho venne avvicinata da un'anziana che le porse una mela, riuscendo quasi a convincerla a mangiarla. Kyoko, appena sopraggiunta, riuscì a far vedere a Sho che il frutto in realtà era avariato e avvolto nelle spire di un serpente, convincendola a scappare insieme a lei. La vecchia per poco non le catturò con le radici quando a salvarle giunse Milo dello Scorpione, Cavaliere d'Oro inviato per impedire la resurrezione di una divinità malvagia. Intuendo che il loro destino fosse segnato da un fato nefasto, Milo considerò persino di ucciderle subito per risparmiare loro sofferenze, ma poi convinse Kyoko a impegnarsi per diventare più forte e cambiare sia il proprio fato che quello di Sho, come solo gli esseri umani sanno fare. Fu per questo motivo che la bambina accettò di partire e diventare una Saintia. Nel presente, ripresi i sensi, Sho si accorge che Kyoko l'ha salvata, ma a caro prezzo: il serpente l'ha trafitta all'addome, facendo di lei il suo nuovo ricettacolo al posto della sorella. Kyoko viene trascinata via in una sinfonia di inni da parte dei fiori del male, felici per l'imminente ritorno di Eris, e di lei non rimangono che i pezzi dell'armatura di Equuleus. Anche Ate scompare, soddisfatta di aver portato a termine la sua missione. Saori cerca di consolare Sho assicurandola che Kyoko non è ancora totalmente posseduta dalla dea, e quindi può ancora essere salvata. In lacrime, la ragazza le chiede di farle seguire lo stesso addestramento della sorella, perché anche lei vuole diventare una Saintia.

Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel numero 1 edizione Panini.

La logica, questa sconosciuta: Tatsumi continua a essere assente ingiustificato. Per quanto la volontà di Aioros sia intervenuta diverse volte nelle varie serie, sembra eccessivo che ora riesca a sferrare un colpo che mette in fuga chi neppure Atena era riuscita a respingere. Gli anni per Milo non sono passati, nel flashback è identico al presente. Anche avendo appreso delle Saintie, come fa Kyoko a mettersi in contatto con la Fondazione per iniziare l'addestramento? Il totem di Equuleus ha una posa diversa nell'ultima pagina e nelle schede tecniche, dove una zampa è sollevata.

Note: 6. Un capitoletto carino, sostenuto più che altro dai due Cavalieri d'Oro e di alcuni dialoghi dal lessico particolarmente suggestivo, specie durante la scena della resurrezione di Eris. Il finale porta però con sé un senso di deja-vu, ricordando troppo da vicino il melodramma familiare Tenma/Sasha/Aron attorno al quale gira Lost Canvas. Le prime due pagine riprendono fedelmente nelle pose e in parte nei dialoghi le scene del numero 7 del manga classico, inclusi gli abiti di Saori da piccola, le lacrime di Tatsumi e la ferita di taglio sul torace di Aioros. Anche in questo caso, Saori sembra apprendere la sua vera identità solo alla morte del nonno adottivo - dettaglio che conferma Saintia Sho in continuity con il manga e non con l'anime - e assorbe la scoperta incredibilmente in fretta. Mitsumasa però aggiunge che lo spirito di Aioros la proteggerà, evento che cronologicamente qui accade per la prima volta essendo questa parte di avventura con Eris precedente all'attacco di Aioria a Tokyo. La freccia del Sagittario ha il potere di caricarsi con i cosmi presenti, e queste energie possono appartenere anche ai defunti se sorretti da una volontà abbastanza forte, come visto nel numero 4 di Episode G (8 in Italia). La visione di Sho va a completare il sogno visto in apertura del primo capitolo, con il salvataggio delle due sorelle da parte di Milo. Il fatto che Kyoko riesca a entrare nel giardino di Eris suggerisce un cosmo latente di un certo livello, o una qualche predestinazione con la dea, come suggerito poco dopo anche da Ate. Ovviamente, la scena di Eris o chi per lei con la mela è un riferimento a Biancaneve e alla strega cattiva, mentre il discorso di Milo sul mutare il destino riprende una delle tematiche più care a Episode G. Considerando che il flashback ha luogo 5 anni prima degli eventi attuali, dovrebbe essere passato circa un anno dalla battaglia di Scorpio e gli altri Cavalieri d'Oro nel Tartaro contro i Titani, come visto in quel manga.