SAINT SEIYA LOST CANVAS

CAPITOLO 14 - LA SALITA CHE CONDUCE ALL'OLTRETOMBA

Personaggi Presenti: Tenma, Yato dell'Unicorno, Yuzuriha, anziano del Jamir, Marchino, Spectre, Aron, defunti, bambino del Jamir.

Data: 1743 circa.

Lunghezza: 20 in b/n.

Tenma riprende i sensi e scopre di essere in una valle buia e desolata, non riuscendo però a ricordare niente dopo la battaglia con Aron nella città. Confuso, si guarda attorno, notando una grande montagna verso cui decine e decine di persone si dirigono in silenziose file indiane. Cercando di saperne di più, il ragazzo li raggiunge per chiedere spiegazioni, ma nessuno risponde ed anzi il loro aspetto lugubre lo inquieta. Improvvisamente, un soldato con l'armatura da Spectre lo colpisce alle spalle, atterrandolo con un calcio e lamentandosi della confusione che sta provocando, specie in un periodo indaffarato come quello. Seccato da quest'aggressione, Tenma sfessa il Ryuseiken, mettendo fuori combattimento il soldato e poi lo solleva per avere una spiegazione. L'uomo gli rivela che è morto e si trova in Ade, ed a conferma di ciò gli indica i defunti che lentamente avanzano verso la bocca dell'Inferno, il luogo del non ritorno. Guardandoli bene, Tenma riconosce tra loro alcuni abitanti del suo villaggio e capisce di essere caduto nella battaglia con Aron, ma prima di poter interrogare ulteriormente il nemico, viene raggiunto da un altro Spectre, che lo deride. Furioso verso coloro che hanno fatto di Aron l'incarnazione di Hades, Tenma attacca, ma il nuovo venuto lo atterra con un colpo solo. Intanto, in Jamir, l'anziano sembra colpire Yato ma poi capovolge la spada, offrendogli l'elsa. L'uomo spiega che quell'arma, benedetta da Atena durante l'ultima guerra sacra, lo proteggerà permettendogli di raggiungere l'Ade da vivo, cosa che altrimenti sarebbe impossibile per lui. Proprio come il braccialetto di Atena, lo lascerà in vita, ma solo per un breve periodo, quindi dovrà affrettarsi a recuperare Tenma e tornare indietro. Yato acconsente a prendere parte a quella pericolosa missione e l'uomo, dopo aver fatto avvicinare Yuzuriha, gli spiega che ora userà la tecnica del Sekishiki, che è nota anche come fuoco fatuo ed è il nome cinese dell'ammasso stellare del Presepe. Proprio come un vero fuoco fatuo si crea a causa dell'emanazione di fosforo dai cadaveri in putrefazione, così l'omonimo ammasso stellare viene considerato luogo di passaggio tra il regno dei vivi e quello dei morti. Spiegato ciò, l'anziano usa il suo colpo segreto, il Sekishiki Meikaiha, e separa l'anima di Yato dal corpo, inviandolo in Ade.

Glossario: Sekishiki Meikaiha: Strati di Spirito.

Manga: Il capitolo è stato pubblicato sul numero 4 di Lost Canvas edizione italiana.

La logica, questa sconosciuta: Nello scorso capitolo, Tenma era in Ade con indosso l'armatura intatta, mentre ora è danneggiata. La zona che precede la Bocca di Ade non dovrebbe essere di competenza degli Spectre, che nella serie classica non erano mai stati visti da quelle parti. Inoltre, Marchino dovrebbe essere di guardia alla prima prigione (vedi Note). Per affollare l'aldilà dovrebbe essere necessario molto di più della morte degli abitanti di una piccola città. Visto il disprezzo di Atena verso le armi, sembra un pò strano che abbia benedetto proprio una spada. L'anziano non spiega a Yato cosa fare per uscire una volta tornato indietro, nè tantomeno spiega perchè non raggiunge lui stesso l'Ade, visto che sembra abbastanza pratico e potrebbe portare a termine più facilmente la missione.

Note: "Ciò significa che quel giorno sono morto anch'io?!" Un capitolo coinvolgente e pieno di spiegazioni interessanti, alcune sensate ed altre un pò meno. In particolare, il legame tra il fuoco fatuo e la nebulosa del Presepe sembra alquanto flebile, ma in fondo è da apprezzare che l'autrice abbia cercato di spiegare il funzionamento degli Strati di Spirito, un pò come Okada ha fatto per altre tecniche in Episode G. La Valle di Ade e la Bocca di Ade sono identiche a quelle viste nella serie classica, durante il duello di Sirio con Cancer, e rappresentano in pratica il punto di passaggio finale tra la vita e la morte. Un'anima che si trova lì ha ancora speranze di tornare indietro, ma una volta entrati nella Bocca di Ade si è perduti per sempre e ci si trova davanti all'arco con la scritta "Lasciate ogni speranza". A quanto pare, nè Yato nè Tenma possiedono l'ottavo senso, e quindi non sono in grado di vivere in Ade senza l'aiuto di oggetti benedetti, come il braccialetto o la spada. Evidentemente, trascorre del tempo tra la morte in terra e la caduta nella Bocca di Ade, visto che è già da qualche ora che Aron ha sterminato la sua città. Come da tradizione Greca, i defunti indossano gli abiti che avevano al momento della morte, anche se nella serie classica erano rappresentati come zombie nudi e privi di segni distintivi. Anche se non si presenta, il soldato è chiaramente Marchino, l'assistente della prima prigione. La sua presenza qui potrebbe essere un errore, ma è anche possibile che sia stato spostato a quel compito dopo i problemi avuti con Tenma in quest'occasione. È interessante notare che il Fulmine di Pegasus, che aveva ucciso Flegias, ferisce appena il ben più debole Marchino, segno che non è stato lanciato con molta forza, ma anche del fatto che il cosmo di Tenma sta scemando. Lo Spectre che sconfigge Tenma è un personaggio nuovo, il quarto importante dopo Kagaho, Yuzuriha ed il maestro ed il nono se consideriamo anche i personaggi finora minori. Con una rivelazione molto interessante, l'anziano spiega che il suo colpo segreto è il Sekishiki Meikaiha, ovvero gli Strati di Spirito, tecnica propria dei cavalieri di Cancer. Questo indica che si tratta di un passato cavaliere di Cancer, magari sopravvissuto alla guerra precedente, e forse del maestro dell'attuale, intravisto nei primi capitoli. Se così fosse, verrebbe finalmente spezzata la costante che vuole tutti i discendenti di Mu cavaliere di Ariete e abitanti del Jamir.