SAINT SEIYA LOST CANVAS

CAPITOLO 143 - IL TRAGHETTATORE

Personaggi Presenti: Tenma, Yato, Sasha, Yuzuriha, Sisifo, Sion, Regulus, Caronte, Cavalieri, soldati semplici.

Data: 1743 circa.

Lunghezza: 20 pagine in b/n.

Caronte passeggia sulla nave dei Cavalieri, avanzando tra le statue di coloro che si sono voltati alle parole di chi avevano amato in passato, e facendone cadere alcune, che vanno in pezzi. Ben presto raggiunge anche le statue di Yuzuriha e Yato, ma prima che possa distruggerle viene fermato da Tenma, che blocca rabbiosamente il remo dello Spectre. Caronte però lo allontana con il Rolling Oar, ridendo un pò del ragazzo, che ha ignorato gli amici del passato, e avvertendo comunque che presto la nave precipiterà. Un gorgo infatti si sta formando accanto all'imbarcazione, ed è impossibile fuggire a nuoto perchè le nubi, pervase dalla volontà di Hades, fanno affondare chiunque cerchi di sopravvivere. Alla fine, il destino di tutti è precipitare, diventando parte del dipinto per sempre. Tenma decide allora di salvare tutti prendendosi la gondola di Caronte, ma Sasha lo ferma. La ragazza, sopravvissuta insieme a Regulus e Sion, avverte il Cavaliere di non perdere la calma, perchè se anche prendessero la zattera di Caronte, non saprebbero orientarsi nel mare di nubi. L'unico modo per arrivare da Hades è farsi trasportare dallo Spectre stesso, e così Sasha supplica Caronte di prenderli a bordo. Lo Spectre tentenna ma alla fine accetta per denaro, e così qualche minuto dopo, mentre un gorgo fa scomparire l'arca con tutte le statue, Tenma, Regulus, Sion e Sasha, unici sopravvissuti, seguono docilmente Caronte. Ad un tratto, lo Spectre indica loro che l'ambiente si sta trasformando in una sorta di cupola tra le nubi, al cui interno c'è una scala senza fine che conduce al Lost Canvas. Lungo la scalinata si ergono i Templi delle Stelle Malefiche che assomigliano ai pianeti, e che sono protetti dai Guardiani degli Astri, il cui valore è pari a quello dei giudici. Dopo un pò di tempo, ad alcuni metri dalla riva, Caronte ferma la gondola, dicendo di non poter proseguire o sarebbe considerato un traditore da chiunque lo vedesse aiutare dei nemici. Lancia poi un coltello a Sasha, chiedendo come pagamento i suoi capelli. Sion e Tenma si oppongono a tale richiesta, ma Sasha acconsente, memore anche delle vite di tutti coloro che sono caduti per lei, e si taglia spontaneamente i capelli. Non appena porge le ciocche a Caronte però, una colonna di luce, opera di Hades, le fa salire al cielo. Era infatti una trappola, in quanto Atena, essendo una Dea, non può essere uccisa come le persone normali, ed è necessario dipingerla usando una parte del suo corpo. Ora i poteri della ragazza sono stati sigillati, ed ella è totalmente vulnerabile.

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Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel numero 33 della Panini Comics.

La logica, questa sconosciuta: Tenma impedisce a Caronte di distruggere le statue di Yato o Yuzuriha, ma non protegge gli altri Cavalieri. La posizione delle mani di Yato è cambiata rispetto allo scorso capitolo, e ora sono abbastanza larghe da aver permesso a Tenma di liberarsi.

Note: "Voi Cavalieri sarete anche degli sprovveduti, ma la vostra Dea lo è assai di più!". 6. Un capitolo non particolarmente interessante, di transizione, il cui scopo principale è preparare la scena per gli eventi futuri. L'improvvisa scomparsa della nave e tutti i passeggeri a modo suo ha senso, visto che la maggior parte di loro sarebbe comunque stata carne da cannone, ed è probabile che in futuro Yato e Yuzuriha torneranno comunque in scena in qualche modo. Più forzata è la faccenda dei capelli di Sasha, che alla fine sembra soprattutto una scusa per dare alla ragazza lo stesso aspetto di Isabel in Next Dimension (dove la ragazza se li è tagliati su richiesta di Ecate). Almeno cinque statue sono state distrutte, quattro da Caronte ed una che è caduta perchè in precario equilibrio. Oltre a Tenma, solo Sasha, Regulus e Sion si sono salvati dall'incantesimo, ma non viene spiegato se siano riusciti da soli a resistere o che tipo di visioni abbiano avuto. La maggior parte degli elementi toccati da Sasha o Caronte riguardo il Lost Canvas ricorda il fiume Acheronte della serie classica: è infatti impossibile nuotare al suo interno o orientarsi da soli, ed i Cavalieri hanno bisogno di un passaggio da parte dello Spectre. Sempre Caronte accenna che nel momento in cui la nave scompare, le statue diventeranno parte del Lost Canvas, ma non è chiaro se intenda dire che moriranno tutti, o se il fondo del mare di nubi sia il dipinto stesso. Sempre in riferimento al viaggio dei Cavalieri attraverso l'Acheronte nella serie classica, Caronte nel corso della navigazione spiega ai nemici la struttura del posto, diviso in un numero imprecisato di templi, chiamati Case Malefiche, difesi dai Guardiani degli Astri. A quanto pare, essendo una Dea Sasha non può essere uccisa dalla pittura di Aron, che ha bisogno di sigillarne i poteri usando una parte del suo corpo, in questo caso i capelli. Da Next Dimension sappiamo anche che dai capelli di Atena si può ottenere un decotto che dona la vita eterna.